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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 09 Dicembre 2014 |
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PARLAMENTO EUROPEO, INTERNET: SEPARARE I MOTORI DI RICERCA INTERNET DALLE ATTIVITÀ COMMERCIALI |
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Bruxelles, 9 dicembre 2014 - Le aziende online non dovrebbero abusare della situazione di monopolio, anche se questo significa separare i motori di ricerca dalle altre attività commerciali, ha concluso il Parlamento in una risoluzione non vincolante votata il 27 dicembre. Abbiamo incontrato i deputati europei sostenitori della risoluzione, Andreas Schwab (Ppe, Germania) e Ramon Tremosa (Alde, Spagna). La proposta più dibattuta è quella di separare i motori di ricerca dalle attività commerciali delle società. Qual è l´obiettivo? Schwab - Il problema principale della risoluzione è stato quello di sviluppare una strategia coerente e ampia per sviluppare il mercato unico digitale europeo. Abbiamo messo insieme le principali aree che necessitano proposte politiche, come ad esempio i motori di ricerca, la protezione dei dati, la privacy, la sicurezza informatica, il roaming, la neutralità della rete e così via ... Questi temi appartengono a politiche diverse, ma dovrebbe far parte dello stesso pacchetto. Tremosa - La risoluzione esprime alcune linee guida su quello che ci aspettiamo dal Commissario europeo Ansip. Essa esprime il nostro parere in una risoluzione non vincolante: un forte messaggio politico. È troppo regolamentazione del mercato? Tremosa - Come tutti, usiamo Google, ammiriamo il lavoro dell´azienda americana e riconosciamo che i loro servizi hanno migliorato la nostra vita. Ma riconosciamo anche che Google non è un servizio pubblico, ma una società privata. Non stiamo chiedendo di fornire i loro algoritmi, come non chiederemmo i segreti della Coca-cola. Ma negli Stati Uniti, Google subisce la concorrenza che in Europa non esiste... Le Pmi europee vengono espulse dal mercato, perdendo gli investimenti del mercato azionario a causa del trattamento preferenziale che riceve Google. Se si desidera acquistare un biglietto aereo su Google, si otterranno per primi i risultati di Google Flight. E tutti al seguito. Schwab - Abbiamo bisogno di condizioni paritarie. Gli utenti dovrebbero sempre ottenere le migliori risposte alle loro domande. L´obiettivo del mercato unico digitale deve essere una vasta gamma di offerte. Al momento, corriamo il rischio che Google pubblicizzi i propri servizi, ostacolando la competitività per gli altri. Quali saranno le consequenze se i motori di ricerca verrano separati dalle attività commerciali? Tremosa - Non è la prima volta che ci troviamo in Parlamento a trattare delle risoluzioni che implicitamente o esplicitamente si occupano di Google. Un anno fa abbiamo votato per consegnare un mandato alla Commissione in una risoluzione sulla concorrenza di mercato: chiedevamo maggiore trasparenza sulla concorrenza, in particolare nel caso di Google. Quattro anni fa, la Commissione ha avviato un´inchiesta per conoscere meglio le accuse di violazioni delle norme antitrust da parte di Google. Non stiamo affrontando un problema nuovo. E non possono fingere di essere sorpresi. Schwab - La Commissione sostiene che i motori di ricerca sono "infrastrutture critiche" nel settore delle reti e sicurezza delle informazioni. Ma a quanto pare non sono riusciti a definirle come una struttura essenziale in materia di concorrenza. Dobbiamo dare la stessa risposta agli stessi problemi in tutti settori. |
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MISE: IN ARRIVO 400 MILIONI DI EURO PER AGENDA DIGITALE E INDUSTRIA SOSTENIBILE IN TOTALE 700 MILIONI DI EURO A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE PER RINNOVO PROCESSI E PRODOTTI
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Roma 9 dicembre 2014 - Il Ministero dello sviluppo economico ha definito due nuovi interventi del Fondo per la crescita sostenibile diretti ad accrescere la competitività delle imprese italiane e favorire il superamento dall’attuale fase di stagnazione economica, attraverso lo sviluppo di progetti innovativi in grado di realizzare significativi avanzamenti tecnologici. I due interventi, denominati “Agenda digitale” e “Industria sostenibile”, seguono il primo intervento del Fondo per la crescita sostenibile, attuato nello scorso mese di Ottobre, diretto principalmente a cogliere le proposte di innovazione provenienti dalle imprese di piccola e media dimensione negli specifici ambiti tecnologici individuati dal programma europeo “Horizon 2020”. Il primo intervento del Fondo per la crescita sostenibile ha ottenuto un grande riscontro da parte delle imprese, le risorse finanziarie disponibili, pari a 300 milioni di euro, si sono, infatti, esaurite nelle prime due giornate di apertura dello sportello agevolativo, quando sono state presentate 271 domande a fronte di un ammontare complessivo di spese in ricerca e sviluppo previste pari a circa 525 milioni di euro. Sulla base dell’ampio interesse manifestato dalle imprese nei confronti del primo bando, gli interventi “Agenda digitale” e “Industria sostenibile” sono stati predisposti dal Ministero dello Sviluppo Economico per completare il quadro di azione del Fondo per la crescita sostenibile, al fine di cogliere, anche, le proposte di innovazione delle imprese che prevedono la realizzazione di grandi progetti di ricerca e sviluppo e sono in grado di realizzare un vero e proprio salto di paradigma tecnologico, incidendo significativamente sulla capacità competitiva del sistema imprenditoriale. I progetti di ricerca e sviluppo oggetto degli interventi devono, infatti, prevedere spese ammissibili comprese tra i 5 milioni di euro e i 40 milioni di euro e devono essere relativi a specifici ambiti di intervento, quali, per “Industria sostenibile”, le tecnologie abilitanti fondamentali (micro-nanoelettronica, fotonica, materiali avanzati, sistemi avanzati di produzione e biotecnologia industriale) e alcune specifiche tematiche rilevanti (processi e impianti industriali, trasporti, aerospazio, Tlc, tecnologie energetiche, costruzioni eco-sostenibili e tecnologie ambientali) mentre, per “Agenda digitale”, le tecnologie abilitanti dell’informazione e della comunicazione coerenti con le finalità dell’Agenda digitale italiana e alcuni specifici settori applicativi (salute, formazione e inclusione sociale, cultura e turismo, mobilità e trasporti, energia e ambiente, monitoraggio e sicurezza del territorio, modernizzazione della Pa, telecomunicazioni e fabbrica intelligente). Proprio in virtù dell’elevata selettività che caratterizza gli ultimi due interventi del Fondo per la crescita sostenibile sono state previste delle modalità di valutazione articolate e in grado di selezionare solo i progetti migliori. La valutazione viene effettuata sempre sulla base di criteri predefiniti e secondo procedure in grado di garantire la piena trasparenza delle operazioni effettuate. La dotazione finanziaria prevista dai due bandi, pari a 150 milioni di euro per “Agenda digitale” e 250 milioni di euro per “Industria sostenibile”, definisce, insieme a quella prevista per il primo bando, una dotazione finanziaria complessiva di 700 milioni di euro che il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione delle imprese per innovare i propri processi e i propri prodotti lungo le direttrici di crescita sostenibile individuate dal programma “Horizon 2020”. |
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ACQUE SPA: DA COMPUTER E DA CELLULARE, ORA IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO È TUTTO ON LINE |
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Firenze, 9 dicembre 2014 - Facile, sicuro, ovunque. Questo lo slogan della campagna che Acque Spa, il gestore del Servizio Idrico del Basso Valdarno, ha predisposto per informare i cittadini sui nuovi strumenti online - ovviamente gratuiti - messi a disposizione per poter gestire anche da casa, dall´ufficio, nel tempo libero la propria utenza o il proprio accesso al servizio idrico integrato. El corso di una conferenza stampa tenutasi presso il Municipio del Comune di Empoli, Giovanni Paolo Marati e Giancarlo Faenzi, rispettivamente amministratore delegato e vicepresidente di Acque Spa, Antonio Giampieri, responsabile Affari Istituzionali dell´Autorità Idrica Toscana e Antonio Ponzo, assessore Smart City del Comune di Empoli, hanno presentato le principali funzionalità Acque.net e i contenuti della campagna informativa. Acque Spa è impegnata sia a potenziare ed innovare i propri servizi tradizionali, come gli uffici al pubblico e call center (ampliandone l´accesso e semplificando al massimo il sistema delle pratiche), che ad introdurre strumenti online e servizi personalizzati via web come sportello online, bolletta elettronica, avvisi di interruzione idrica via email e sms. Questo impegno ha portato i propri frutti, come confermano le tante indagini di soddisfazione, compiute anche dalle autorità di controllo. Emerge un quadro sicuramente positivo, con risultati che spiccano nel confronto con altri operatori del settore e con aspetti di autentica eccellenza in termini di grado di soddisfazione degli utenti, di basso numero di reclami, di rispetto della Carta dei Servizi, di tempi di attesa a sportelli e call center, solo per citare alcuni esempi. Acque+ E Iacque - La realizzazione del nuovo sito internet aziendale nell´ultimo anno ha consentito di sviluppare ulteriormente i servizi online già presenti e di introdurne di nuovi. Per Acque Spa si tratta di rispondere a quella crescente fascia di popolazione che chiede di accedere ai servizi tramite smart utilities, senza doversi recare per forza in un ufficio, fare code o dover chiamare un call center. Da questo obiettivo è nato Acque+: un ambiente web dove, attraverso la registrazione, è possibile gestire l´utenza (bollette, pagamenti, consumi idrici, variazioni contrattuali, auto-lettura ecc.) oppure attivare servizi come un nuovo contratto o la ricezione degli avvisi di interruzione idrica via email o sms. Iacque è l´applicazione per tablet e smartphone, dove oltre alle principali funzionalità di Acque+ si può accedere a ulteriori utilità come l´aggiornamento in tempo reale delle interruzioni idriche, le news, la mappa interattiva dei fontanelli, l´accesso rapido ai canali di comunicazione e molto altro ancora. Presto, tuttavia, sempre attraverso iAcque sarà possibile visualizzare le caratteristiche dell´acqua potabile nel punto in cui ci troviamo grazie al collegamento gps o segnalare guasti sulla rete idrica fornendo in modo semplice dettagli, posizione e immagini della perdita. Iacque è la prima app realizzata da un gestore idrico toscano ed una delle prime in Italia, che integra le funzionalità tipiche dello sportello online con accesso riservato. Www.acque.net/acquepiu |
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UNITI PER UN´AMMINISTRAZIONE PIÙ DIGITALE REGIONE E COMUNE FIRENZE FIRMANO ACCORDO |
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Firenze, 9 dicembre 2014 - Un´amministrazione pubblica digitale e tecnologicamente al passo con i tempi aiuta lo sviluppo del territorio e lo rende più competitivo. Ma non si può andare in ordine sparso, rischiando di perder tempo o risorse. Regione Toscana e Comune di Firenze hanno così deciso di far squadra per accelerare sull´agenda digitale, che è una dei sette capisaldi individuati per lo sviluppo dell´Unione europea da qui al 2020. Stamani la firma del protocollo. "Un´amministrazione pubblica che sull´innovazione vuol crescere deve essere aperta e imparare a stringere sinergie – sottolinea l´assessore alla presidenza e ai sistemi informativi, Vittorio Bugli – E´ lo spirito con cui abbiamo inaugurato alla fine di settembre Open Toscana, ma adesso c´è bisogno di infrastrutture e servizi. Per questo, per essere vincenti e utilizzare al meglio le risorse a disposizione i vari pezzi del pubblico devono far squadra. Con questo accordo costruiamo una infrastruttura nuova presso il nostro datacenter e lo mettiamo in grado di ospitare tutte le macchine e i programmi di Firenze e di tutta la città metropolitana". È in questi termini che Regione e Comune di Firenze hanno firmato stamani un´intesa, a cui seguirà nel giro di un mese un accordo ancor più particolareggiato. In sostanza i due enti si impegnano a scambiarsi banche dati e sfruttare in maniera congiunta le infrastrutture informatiche e le competenze a disposizione di ciascuno. Si impegnano anche a aumentare i servizi e gli open data a disposizione di cittadini e imprese. "Una collaborazione che si estenderà anche alle aziende municipalizzate, le partecipate od altri attori industriali disponibili ad operare sul territorio. Da parte nostra - aggiunge l´assessore del Comune di Firenze, Lorenzo Perra - ci impegneremo ad integrare e omogenizzare i servizi di information e comunication technologies in un´ottica metropolitana". "Con il protocollo di oggi – dichiarano i due assessori – mettiamo a fattor comune anche la possibilità di erogare insieme molti servizi ai cittadini: dall´accesso unico ai servizi a quelli di pagamento (bollo, multe, ecc.), fino a quelli alle imprese come, tra gli altri, suap, fatturazione elettronica, gare di appalto telematiche, conservazione digitale a norma dei documenti". Il protocollo firmato oggi ha una durata di tre anni e prevede uno scambio anche di informazioni statistiche e non solo open data. |
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PADOVA - 800.000 EURO PER L´ INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLE IMPRESE |
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Padova, 9 dicembre 2014 “L’innovazione tecnologica continua ad essere in cima alle nostre priorità: è lo strumento numero uno per la ripresa” aveva detto il presidente della Camera di Commercio di Padova Fernando Zilio presentando a inizio novembre il nuovo “Bando per la concessione di contributi a fondo perduto per l’innovazione tecnologica alle micro, piccole e medie imprese” della provincia di Padova, attuato dall’ente camerale padovano e valido per il 2014, mirando a promuovere ed incentivare la cultura dell’innovazione e lo sviluppo del sistema economico locale più in generale. Il bando è solo un primo tassello del nuovo progetto pluriennale “Innovapmi” gestito direttamente dalla Camera di Commercio, che vedrà il proprio sviluppo nel triennio 2015-2017 puntando a mettere a sistema tutti gli attori del territorio che si occupano di sviluppo dell’innovazione con l’obiettivo operativo di supportare le imprese su un terreno complesso ma altrettanto inevitabile. Parole più che confermate dalla decisione di implementare il bando stesso, sino a triplicarne l’importo stanziato, alla luce del “boom” di domande pervenute via Pec (Posta Elettronica Certificata) all’ente camerale di piazza Insurrezione. Il bando infatti, che prevedeva la concessione di un contributo massimo per impresa pari a 5.000 euro come copertura sul 50% delle spese sostenute per interventi riguardanti sviluppo di siti web e strumenti Ict a supporto della vendita e della promozione on line, e la consulenza specialistica per innovazione di prodotto e di processo, era dotato di uno stanziamento iniziale pari a 250.000. Le 1.357 richieste di contributo pervenute in brevissimo tempo (mezz’ora dall’apertura del bando) hanno spinto la Camera di Commercio di Padova ad integrare immediatamente gli stanziamenti grazie all’utilizzo di fondi non utilizzati nel Preventivo 2014, portando così l’importo dei contributi disponibili dagli iniziali 250.000 a 802.000 euro. “L’innovazione è essenziale per permettere alle imprese padovane e venete di riposizionarsi negli scenari competitivi nazionali e internazionali. Con questo ulteriore stanziamento -sottolinea il presidente Zilio- potremmo aiutare un maggior numero di imprese locali che intendono investire in innovazione tecnologica e sviluppo dei propri siti web”. La graduatoria di selezione si è conclusa. A 175 imprese verrà erogato l’intero importo richiesto, mentre ad ulteriori 29 imprese verrà concesso un contributo parziale, per un totale di 204 imprese che possono sviluppare le proprie progettualità con l’incentivo messo a disposizione dalla Camera di Commercio. |
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EXPO2015: I DOME, LA CUPOLA DELLE ESPERIENZE 3D PRESENTATO IL RENDERING DELL´OPERA MULTIMEDIALE CHE MOSTRERÀ IL SAPER FARE DI FIRENZE. |
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Firenze, 9 settembre 2014 - E’ stato presentato il 4 dicembre nella sede della giunta regionale toscana il rendering dell’opera che Firenze realizzerà in occasione di Expo2015. Si chiama I_dome: all’esterno riprodurrà nella forma e nelle proporzioni architettoniche la Cupola del Brunelleschi, con materiali e tecniche contemporanee, all’interno sarà un concentrato tecnologico al servizio del saper fare fiorentino. I_dome, alta otto metri e mezzo e larga sei, sarà installata nel centro storico di Firenze per tutta la durata di Expo2015 (dal primo maggio al 31 ottobre), successivamente sarà portata “in tour” nelle principali manifestazioni internazionali. La cupola multimediale, ideata da Alessandro Moradei con Elena Mari, è un progetto di Promofirenze, capofila del progetto Expo2015 per il territorio fiorentino su indicazione di Comune di Firenze, Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze. La realizzazione dell´opera sarà curata dall´azienda Machina. «Così come il Rinascimento ha regalato alla civiltà un nuovo rapporto fra uomo e ingegno, per Expo2015 abbiamo voluto preparare un’opera che nel contenitore e nel contenuto si richiamasse alle eccellenze del territorio tramandate da generazioni, da far conoscere a chi arriverà in Italia per l’esposizione universale - ha sottolineato il consigliere delegato di Promofirenze, Mario Curia -. E questo sarà solo l’inizio: quando smonteremo l’opera, che può essere contenuta da un Tir, la utilizzeremo per promuovere Firenze in tutto il mondo fino al prossimo Expo, quello di Dubai-emirati Arabi Uniti nel 2020. Il nostro è un progetto di marketing territoriale per i prossimi cinque anni». All’esterno, I_dome avrà materiali specchianti che doneranno leggerezza e permetteranno la sua perfetta integrazione in qualsiasi ambiente, rispettando le caratteristiche architettoniche dello spazio in cui sarà collocata. In chiave moderna saranno fedelmente riprodotte la lanterna, le vele, il tamburo alto, il tamburo basso e i costoloni della Cupola originale. All’interno, i più recenti sistemi di rappresentazione multimediale permetteranno di animare la cupola in maniera dinamica, illustrando le eccellenze del nostro territorio e rappresentandole con una spettacolarità immersiva. Una di queste tecniche sarà il video mapping, nuova frontiera di arte e tecnologia, che consiste nel proiettare immagini in computer grafica su superfici reali, ottenendo spettacolari effetti di proiezione 3D. Grazie a questa nuova tecnica, gli affreschi della Cupola potranno essere rivisitati e rivissuti permettendo ai visitatori di immergersi a 360 gradi in un’esperienza emozionale composta da immagini, suoni e atmosfere tipiche della Firenze del Cinquecento. I visitatori potranno poi approfondire la conoscenza della città, interagendo con otto monitor touch screen, supportati da video tematici in cui si racconterà la perizia e il saper fare delle aziende di qualità del territorio. Sei casse acustiche diffonderanno la colonna sonora del video mapping, mentre ciascun monitor sarà dotato di cuffie per far seguire individualmente ogni singolo contributo video tematico. L’area dell’opera sarà anche dotata di Wi-fi attraverso il quale si potrà seguire on line la programmazione degli eventi che Firenze e la Toscana offriranno nel periodo di Expo2015. La scomposizione di I_dome in elementi modulari ottimizzerà i costi: dalla produzione all’assemblaggio, dal trasporto allo stoccaggio, consentendo facilità costruttiva ed economicità in rapporto all’alta qualità dell’opera. L’uso di materiali come policarbonato e resine poliuretaniche renderà l’opera duratura e spostabile in diversi luoghi al chiuso (come ambienti fieristici) e all’aperto. I_dome sarà per Firenze la realizzazione più simbolica in occasione di Expo2015, ma non certo l’unica. Ci sono cinque altri grandi appuntamenti progettati da Promofirenze. · La casa delle eccellenze a San Firenze: su una superficie di 500 metri quadrati all’ex tribunale verranno esposte le produzioni innovative e di qualità delle imprese artigiane fiorentine nei settori dell’artigianato artistico e dell’enogastronomia. · I giorni del fare: apriranno le porte aziende innovative, storiche e di design riunite in un unico calendario di visite guidate per scoprire i processi e le idee che generano innovazione. · Orti e cenacoli: Villa Bardini, la serra dell’Orticoltura, gli Orti Lorenesi delle Cascine diventeranno luogo deputato alla coltivazione di prodotti di qualità poi “lavorati” da chef stellati toscani per cene nei cenacoli monumentali fiorentini; · La festa del pane: un evento unico dedicato alla panificazione realizzata con grani rari autoctoni, che verranno elaborati e interpretati secondo la migliore tradizione fiorentina; · Oltrarno viva-nde: in una delle zone più suggestive del centro storico si potranno assaggiare le creazioni degli artigiani dell’enograstronomia ospitati nelle botteghe e nei laboratori: un’eccellenza da vedere e da gustare. |
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AIUTATI CHE UNIVERSITY TI AIUTA |
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Milano, 9 dicembre 2014 - Torna on line University, per aiutare gli studenti che hanno voglia di mettersi in gioco davvero. Lo storico portale, fondato nel 1999, continuerà a raccontare il variegato habitat degli atenei italiani, dalle matricole ai laureandi, con una nuova energia ancora più interattiva. Forte di un marchio iconico e un passato glorioso, certificato da picchi di 250.000 utenti registrati e oltre 10 milioni di page view mese, la nuova versione del portale intercetta le esigenze degli studenti con contenuti e servizi inediti e particolarmente utili. Se da un lato, infatti, permane la componente editoriale, coordinata da Anna Maria Gabrielli, direttore responsabile di testata, che consentirà ai migliori studenti-redattori di intraprendere il percorso di pubblicista, dall’altro sono stati realizzati servizi fortemente innovativi a supporto della vita universitaria ed extra-universitaria degli iscritti. Tra le tante aree tematiche, la preparazione degli esami (per la quale è stata attivata una sezione di incontro tra domanda e offerta di tutor e studenti), la ricerca di alloggi, la scontistica e il lavoro. Spiega Federico Pisanty, amministratore delegato di Ryler, società che gestisce www.University.it : «Il nostro approccio è di fornire un supporto differenziato agli iscritti: tutti possono accedere ai servizi Basic, mentre chi vuole mettersi alla prova accede anche ai servizi Premium, da cui il nostro motto “Aiutati che University ti aiuta”. Tra i servizi Basic, in particolare, lanceremo la “University Card” personale, con la quale chiunque potrà usufruire di un’ampia offerta di sconti. Per utilizzare i servizi Premium, nel breve periodo, sono previsti sconti-coupon in esclusiva. Mentre, nel medio-lungo periodo, ci sarà un canale diretto privilegiato per il reclutamento aziendale. Tutto sarà incentrato sulla meritocrazia: gli studenti potranno utilizzare i loro voti degli esami ma non solo. Secondo un collaudato modello europeo, conteranno anche le attività extra-universitarie: tutto quanto possa trasformare un bravo studente in una persona “compiuta”, pronta ad entrare nel mondo del lavoro dalla porta principale». Con una spiccata impronta social, University.it conferma la propria propensione pionieristica, la stessa che quindici anni fa lo rese il punto di riferimento del “peer-to-peer” per lo scambio di appunti universitari e, nei lustri successivi, sempre all’avanguardia nel cogliere l’evoluzione dei giovani. Oggi gli appunti viaggiano su altri canali e il valore aggiunto per il target 18-30 anni è diverso. Per questo motivo anche la concessionaria di pubblicità interna studia pacchetti con format creativi pensati esclusivamente per i clienti, conscia del fatto che il pubblico universitario è sensibile anche al fascino della comunicazione creativa. |
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AGENDA DIGITALE UMBRIA: DA REGIONE RISORSE PER SCUOLA 2.0 |
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Perugia, 9 dicembre 2014 – Un´ora dedicata agli studenti delle scuole primarie umbre per informarli e formarli sulle competenze digitali. Questa l´iniziativa che la Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore all´Innovazione e ai Servizi informativi, Fabio Paparelli, ha approvato nell´ambito delle azioni previste dall´Agenda Digitale umbra. "Un contributo concreto – afferma l´assessore - alla crescita della cultura digitale in cui la scuola si rende protagonista di un percorso di alfabetizzazione informatica a partire dai più piccoli". "L´ora del Codice" introdurrà nelle scuole umbre i concetti di base dell´informatica attraverso la programmazione ("coding") usando strumenti di facile utilizzo, contribuendo alla diffusione del progetto del Ministero dell´Istruzione e del Cini, il Consorzio Interuniversitario nazionale per l´Informatica. Sarà portata avanti in collaborazione con l´Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Umbria, nell´ambito delle iniziative del Centro di competenza sull´Openness (in sigla "Ccos") che, in attuazione di quanto previsto dalla Legge regionale 9/2014, diventa un centro di promozione per le politiche "open" (dati aperti, diffusione del software libero, open government), allo scopo di favorire la diffusione e la crescita delle competenze digitali, "uno degli obiettivi cardine – rileva Paparelli – dell´Agenda digitale dell´Umbria". "Lo sviluppo delle competenze digitali nelle istituzioni scolastiche è molte volte escluso dalle possibilità di intervento attraverso i fondi strutturali – sottolinea l´assessore - mentre quella della ‘scuola digitale´ è una vera priorità, da mettere al centro dei processi formativi. Per questo - continua Paparelli - abbiamo destinato circa 70 mila euro al coinvolgimento del mondo della scuola su queste tematiche". Il progetto "mira a sostenere le scuole – spiega - perché stimolino la curiosità degli studenti delle primarie, in modo che si indirizzino verso gli strumenti e gli approcci più adeguati ad una società dell´era digitale, nonché a sviluppare il ‘pensiero computazionale´. I concetti fondamentali dell´informatica, infatti, rafforzano quegli strumenti cognitivi normalmente impiegati per il ‘problem solving´, e sono dunque utili a prescindere dal percorso professionale". "La Giunta regionale – conclude Paparelli - ha inoltre stabilito di sostenere l´iniziativa ‘Esperienze pilota delle scuole sull´openness e la cultura digitale´, per un importo di 50mila euro, destinato a 5 progetti di scuole umbre che abbiano già portato avanti una significativa esperienza di innovazione didattica e digitale. Lo scopo è quello di valorizzare quei progetti che possano servire da modello per la loro successiva diffusione nelle altre scuole del territorio, e che siano inoltre utili alla definizione di futuri bandi aperti a tutte le scuole". |
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PROGETTO “CHE FISICO!”: AVVIATE QUATTRO BORSE DI RICERCA PRESSO IL CERN. |
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Ancona, 9 dicembre 2014 - Avviato il primo degli interventi previsti dall’Accordo Quadro tra la Regione e il Cern (Organizzazione europea per la ricerca nucleare), sottoscritto nel luglio scorso con l’obiettivo di promuovere e rafforzare la ricerca scientifica e tecnologica nelle Marche. Si tratta del Progetto “Che Fisico!” che ha consentito l’attivazione di quattro borse di ricerca destinate a giovani laureati marchigiani, disoccupati, selezionati a seguito di un bando pubblico da una apposita commissione composta anche da rappresentanti del Cern. Dal primo dicembre i borsisti sono a Ginevra dove per un anno ricopriranno il ruolo di ricercatori nelle tre diverse tipologie di borse previste dal progetto: due ricercatrici per Ingegneria, uno per Informatica e una per Fisica applicata. L’importo destinato a ciascun giovane per l’esecuzione della borsa di ricerca è di 42.000 euro ed è finanziato dalla Regione Marche con risorse del Fondo sociale europeo (Fse). “Siamo molto orgogliosi – dice il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – di questo rapporto di collaborazione con uno dei laboratori più avanzati al mondo sotto il profilo della conoscenza. Per conquistare il nostro futuro è indispensabile puntare su conoscenza e specializzazioni, come anche l’Europa ci chiede. Il progetto avviato con il Cern va in questa direzione. Le Marche ambiscono a divenire sempre di più una ‘smart community’, attraverso lo sviluppo di reti di conoscenze, ricerca e innovazione in linea con Europa e Horizon 2020. Diversi i progetti già avviati: l’Agenda Digitale Marche, Marche Cloud (Mcloud), collaborazioni con Infn, Issnaf, Cern, progetti su bando cluster tecnologici e bando smart cities, bando regionale smart house longevità attiva e di ricerca e sviluppo di filiere tecnologiche-produttive. Coinvolgere i giovani in questo percorso, sostenendo la loro formazione post laurea in centri così prestigiosi come il Cern, rientra in pieno in questa strategia”. In considerazione dell’investimento che la Regione Marche effettua sui soggetti vincitori della borsa, al fine di massimizzare la ricaduta sul territorio marchigiano, al termine dei dodici mesi di ricerca al Cern i borsisti effettueranno uno o più periodi (per complessivi sei mesi) di inserimento gratuito in enti/società marchigiane, sotto forma di stage, al fine di trasferire su imprese che trattano tematiche attinenti, il percorso di alta formazione effettuato. Le imprese marchigiane ospitanti saranno selezionate attraverso una manifestazione d’interesse pubblico. “In questo modo – prosegue Spacca – vogliamo mettere a frutto sul nostro territorio le conoscenze acquisite dai giovani laureati. Un valore aggiunto per le imprese marchigiane e per gli stessi borsisti”. |
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MIGLIOR INSEGNANTE DEL MONDO. ZAIA: ORGOGLIOSI CHE FRA I CANDIDATI CI SIA UNA VENETA |
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Venezia, 9 dicembre 2014 - “Avere un’idea ma anche il coraggio di portarla avanti, pur in una situazione non ottimale come quella in cui si trova la scuola italiana, vittima dei tagli indiscriminati degli ultimi governi: anche questo fa parte dell’orgoglio di essere veneti, che sanno trovare sempre e comunque le occasioni per mettere a frutto il loro talento e la loro creatività”. E’ il presidente della Regione Luca Zaia ad esprimere con questa parole il proprio plauso perché tra i cinquanta insegnanti che concorrono all’assegnazione di un premio di un milione di dollari, selezionati tra 5 mila segnalazioni da tutto il mondo, due sono italiani e di questi una è veneta. L’idea è della Varkey Gems Foundation come riconoscimento per un insegnante che abbia dato uno straordinario contributo alla professione. Nella rosa finale dei 50 nomi tra cui sarà scelto il vincitore c’è anche Daniela Boscolo, che insegna a studenti diversamente abili dell’Itsc Colombo di Porto Viro in provincia di Rovigo, sperimentando “metodi diversi per sviluppare la loro capacità d’interazione”, come si legge nella motivazione del comitato che ha vagliato le candidature in cui viene sottolineato anche che ha rivoluzionato la didattica tradizionale e introdotto una nuova mentalità per aiutare anche i ragazzi meno dotati a sviluppare le loro capacità in normali situazioni sociali, in collaborazione con aziende e associazioni locali. “Lo dico da tempo e senza ipocrisie che il nostro sistema scolastico e formativo è di altissima qualità grazie all’abnegazione e alla preparazione degli insegnanti, anche se costretto a lottare con insopportabili riduzioni di personale e di risorse. Questa mia convinzione trova ulteriore, confortante riscontro in questa candidatura che ci rende orgogliosi – aggiunge Zaia – e va a gratificare il lavoro di tutto il corpo docente che opera in Veneto, che ringrazio per il prezioso apporto al successo dei loro ragazzi, con particolare attenzione per quelli diversamente abili”. |
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BOLZANO: COLLABORAZIONE TRA UNIVERSITÀ: CONVEGNO EUREGIO A INNSBRUCK |
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Bolzano, 9 dicembre 2014 - Fin dove può arrivare la collaborazione delle università dell´Euregio? Gli spazi di manovra sono stati analizzati il 4 dicembre in un convegno specialistico a Innsbruck da esperti in materie giuridiche dei tre atenei di Bolzano, Trento e Innsbruck. Il simposio è stato organizzato dall´Euregio con l´università tirolese. Un anno fa le Università di Innsbruck e di Trento e la Libera Università di Bolzano hanno sottoscritto un accordo-quadro per intensificare la collaborazione. Il Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect) Tirolo-alto Adige-trentino, in collaborazione con l´Associazione euroregionale di diritto pubblico comparato ed europeo e con la Facoltà di giurisprudenza dell´Università di Innsbruck, ha organizzato un convegno per analizzare i margini di manovra dal punto di vista giuridico di questo tipo di cooperazione transfrontaliera. Al convegno di Innsbruck hanno partecipato esperti, responsabili, funzionari e dipendenti del settore universitario e della pubblica amministrazione, nonché studenti provenienti dalle tre province dell´Euregio. Molti i temi approfonditi: il rapporto tra autonomia e centralismo, gli aspetti di diritto del lavoro relativi alla mobilità di ricercatori e docenti, i programmi di studio congiunti degli atenei e il riconoscimento dei titoli accademici. La collaborazione pratica tra le istituzioni formative e gli enti di ricerca dell´Euregio sono state discusse nella successiva tavola rotonda dall´assessore tirolese alla ricerca Bernhard Tilg, dal direttore della Lub Günther Mathà, Luca Nogler dell´università di Trento, dal presidente dell´Eurac Werner Stuflesser e Barbara Tasser dell´ateneo di Innsbruck. "Le tre università dell´Euregio hanno mostrato grande interesse a una cooperazione nell´insegnamento e nella ricerca", ha riassunto la coordinatrice del convegno Anna Gamper, la Presidente dell´Associazione euroregionale di diritto pubblico comparato ed europeo. Per quanto concerne il quadro normativo per questa forma di collaborazione, nel convegno si è constatata la necessità di intervenire con ampie modifiche, a cominciare dalle legislazioni nazionali. |
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RIPARTO DEL FONDO STATALE PER LE BORSE DI STUDIO UNIVERSITARIE, RADDOPPIATA L’ASSEGNAZIONE ALLA REGIONE MARCHE |
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Ancona, 9 dicembre 2014 - Le Marche si vedono raddoppiare l’assegnazione del Fondo statale per le borse di studio universitarie. In sede di Conferenza Stato-regioni è stato espresso parere positivo sul riparto del Fondo integrativo 2014. Alla Regione Marche sarà attribuito l’ importo di 9,4 milioni di euro, che rappresenta oltre il doppio rispetto alla precedente assegnazione. “Abbiamo ottenuto un ottimo risultato – ha commentato l’assessore al Diritto allo Studio, Marco Luchetti - L’incremento della quota del Fondo statale destinata alle Marche costituisce un riconoscimento all’impegno finanziario che la Regione ha comunque garantito a favore del diritto allo studio universitario anche in questi momenti di difficoltà per le risorse pubbliche. Gli studenti idonei alla borsa sono considerevolmente aumentati, nella nostra regione, rispetto all’anno accademico precedente e anche per tale motivo è particolarmente importante questa maggiore disponibilità di risorse. Contiamo, infatti, ora, di poter rendere beneficiari tutti i 5.600 studenti idonei alla borsa delle università delle Marche dell’anno accademico 2014/2015, superando anche le attuali difficoltà intervenute, in particolare, a Urbino”. Oltre alla quota del Fondo statale, contribuisce alla copertura delle borse di studio universitarie l’introito della tassa regionale sul diritto allo studio, l’introito della tassa regionale di abilitazione all’esercizio professionale e lo specifico Fondo regionale. |
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LOMBARDIA: STUDENTI IEFP ALL´ESTERO PER FARE ESPERIENZE DI LAVORO |
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Milano, 9 dicembre 2014 - Potranno seguire percorsi formativi anche all´estero, inclusa l´opportunità di fare un´esperienza di lavoro´ gli studenti iscritti al terzo e quarto anno del sistema di istruzione e formazione professionale lombardo (Iefp) nell´anno scolastico 2014/2015. Lo stabilisce la delibera approvata dalla Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea. Percorsi Formativi O Esperienze Di Lavoro - Il provvedimento, finanziato con 300.000 euro, prevede la realizzazione di progetti innovativi che prevedono la partecipazione degli studenti ad una specifica attività formativa all´estero presso istituzioni educative qualificate o la realizzazione di un percorso professionalizzante sotto forma di "work experience", anche mediante tirocini curriculari. Regione Da Primato - "Sono orgogliosa - ha commentato l´assessore Aprea - di offrire ai nostri giovani un´opportunità di questo genere. La Lombardia si conferma anche in questo campo una ´Regione da primato´ perché traduce in fatti concreti la richiesta di internazionalizzazione e di valorizzazione del nostro capitale umano. Il nostro obiettivo è e resta quello di dare ai nostri ragazzi quante più possibili occasioni di occupabilità, anche durante il percorso formativo: la delibera approvata oggi va proprio in questa direzione" . Durata Presenza Studenti All´estero - Le esperienze di apprendimento formativo e professionalizzante hanno una durata minima pari a un mese. Le iniziative saranno realizzate da partner esteri specializzati: organismi formativi, soggetti pubblici e/o enti locali, università, centri studi e/o centri di ricerca, enti del terzo settore, organizzazioni non governative, fondazioni e imprese che possano vantare requisiti e precedenti esperienze per attività specifiche di formazione. Sostegno Ai Progetti - L´importo massimo riconoscibile per ciascun progetto è pari al 40% del costo complessivo, fino ad un massimo di 35.000 euro. |
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AOSTA: CONTRO BULLISMO E SPACCIO DI DROGA UN SMS AL NUMERO 43002 |
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Aosta, 9 dicembre 2014 - 43002. E’ il numero a cui è possibile inviare un Sms per segnalare casi di bullismo o di spaccio di droga nelle scuole. Anche in Valle d’Aosta prende il via questo progetto per la tutela dei ragazzi e delle famiglie avviato a livello nazionale dal Ministero dell’Interno. Nella nostra regione, dove le competenze prefettizie fanno capo al Presidente della Regione, i dettagli dell’iniziativa sono stati definiti nell’ambito del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica - composto da Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale regionale e Comune di Aosta - con la collaborazione della Sovraintendenza regionale agli studi. Augusto Rollandin, Presidente della Regione - Su iniziativa del Ministero dell’Interno, oggi c’è stata una riunione importante con tutti i rappresentanti della scuola, quindi con quello che è il punto di arrivo di questa iniziativa, portata avanti attraverso le Prefetture. Ed è questa la ragione per cui, nella mia funzione di Prefetto, ho voluto un incontro con le forze dell’ordine e il mondo della scuola per iniziare a far capire qual è l’importanza di questo nuovo numero per un Sms con cui segnalare le forme di bullismo o i casi di spaccio della droga. 43002 è il nuovo numero che viene messo a disposizione in tutte le province italiane e da noi a livello di regione, numero che viene inoltrato alla Questura che poi potrà agire coordinando le forze dell’ordine. Un progetto che è rivolto in primo luogo agli studenti, ai genitori, agli insegnanti, ma più in generale a tutti i cittadini che vogliono contribuire alla sicurezza dei giovani inviando un Sms per segnalare episodi o anche sospetti di episodi riguardanti lo spaccio di droga o il bullismo. Il messaggio dovrà contenere all’inizio l’indicazione della sigla Ao. Le segnalazioni che perverranno saranno trattate con “modalità protette”. Maurizio Celia, Questore di Aosta - Si è ritenuto di utilizzare uno strumento più diretto, rivolto soprattutto a un target giovanile, un Sms quindi per segnalare episodi di bullismo o di piccolo spaccio. Non si tratta di un vero e proprio numero emergenziale, ma di un numero che viene filtrato in modo da valutare la tipologia di intervento, se deve essere un intervento di polizia o di carattere sociale, con il coinvolgimento dei genitori, della scuola, di altre istituzioni. In Valle il progetto si articolerà sotto lo slogan A volte con un Sms sei meno solo e, per avvicinarsi di più al mondo giovanile, verrà veicolato anche attraverso i social network, attraverso Facebook, con il profilo del Comune di Aosta, Twitter, con i profili di Questura, Cpel e Regione, e sui vari siti degli enti coinvolti. L’iniziativa, infine, vede la partecipazione della Sovraintendenza agli studi che, a sua volta, ha sensibilizzato i Dirigenti scolastici di tutta la Regione. Giovanna Sampietro, Sovraintendente regionale agli studi - L’obiettivo di questa iniziativa è consentire comunicazioni anonime e trattate in modo protetto da parte di alunni o di genitori delle nostre scuole in merito a segnalazioni di atti di bullismo e di spaccio di stupefacenti. E’ un messaggio che deve passare in modo soft, una finestra aperta, una possibilità, un ponte per consentire, a chi magari non ha il coraggio, di raccontare personalmente fatti che lo turbano o che lo mettono in difficoltà. |
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GIOVANNI LA VIA SUL CLIMA: "NECESSARIO UN GRANDE SFORZO DEGLI ATTORI POLITICI IMPORTANTI" |
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Bruxelles, 9 dicembre 2014 - Dall´1 al 12 dicembre, le Ong, gli esperti e i governi si incontreranno a Lima, in Perù, per discutere l´accordo sul clima che dovrebbe succedere al protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni nel 2020. Una delegazione del Parlamento europeo partecipa ai negoziati dall´8 al 12 dicembre. Abbiamo chiesto al capo della delegazione e al presidente della commissione Envi, Giovanni La Via, quali sono gli obiettivi del Pe a Lima. Quali sono le principali sfide per l´Ue durante i negoziati a Lima? Sul tavolo ci sono tre temi principali: la riduzione delle emissioni di gas, l´uso di energie rinnovabili e la riduzione totale del consumo di energia. Abbiamo votato in Parlamento il mandato per i negoziati. E la nostra risoluzione mostra i punti principali su cui stiamo concentrandoci. Quali sono gli obiettivi della delegazione del Pe a Lima? Dobbiamo finalizzare il nostro lavoro per avere obiettivi chiarii. È chiaro che le istituzioni europee e i paesi europei sono pronti a ottenere risultati migliori. Ma abbiamo bisogno di un grande sforzo da parte di numerosi attori importanti come gli Stati Uniti, l´India, la Cina e il Brasile. È chiaro che ci accingiamo ad avere condizioni climatiche estreme, anche in Europa. Se vogliamo controllare i cambiamenti climatici, abbiamo bisogno di lavorare insieme con tutti i paesi. Come può contribuire la delegazione del Pe a raggiungere un accordo? È importante che la delegazione del Parlamento europeo riunisca molte delegazioni parlamentari nazionali per ottenere il sostegno necessario per sostenre gli sforzi compiuti dalla Commissione europea e dal Consiglio. Le tre istituzioni lavoreranno insieme per contribuire al raggiungimento di un risultato migliore durante i negoziati. |
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EXPO, ASSESSORE TOSCANA: "ACQUA, TEMA DECISIVO PER NUTRIRE IL PIANETA E PREVENIRE CONFLITTI" |
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Firenze 9 dicembre 2014 - "L´acqua è uno dei temi decisivi per garantire i diritti, nutrire il pianeta ed evitare i conflitti a livello mondiale. Per questo un convegno internazionale come quello di oggi, che riguarda il governo della risorsa idrica fa parte delle iniziative culturali che abbiamo promosso come Regione nel percorso che porta a Expo 2015. La Toscana insiste su questo, che rappresenta un tassello ulteriore per il «laboratorio mondiale del buon vivere» che porteremo a Expo." Così l´assessore regionale all´agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, sul convegno "Sottosopra H2o" che si è svolto il 4 dicemvre in sala Pegaso a palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Copromotori dell´iniziativa, oltre la Regione, la Fondazione Water Right Foundation e Iah, l´associazione internazionale dei geologi. Ai lavori, coordinati da Mauro Perini, presidente di Water Right Foundation, hanno partecipato docenti universitari, studiosi, esperti, rappresentanti di istituzioni internazionali, e della struttura di missione del Governo italiano contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, che hanno affrontato il tema dell´acqua, con particolare riferimento alla risorsa idrica sotterranea, e del suo uso nell´ambito di un corretto governo delle risorse comuni a livello mondiale. Fra i partecipanti della mattinata: il professor Marco Petitta, presidente della sezione italiana della Associazione Internazionale Idrogeologi, Mohamedd Bazza della Fao, David Rudolph dell´Università di Waterloo (Ontario-canada), Shaminder Puri, dell´Associazione Idrogeologi, Gran Bretagna, Viviana Re dell´Università Ca Foscari, Alessandro Gargini dell´Università di Bologna e Nicola Casagli dell´ateneo fiorentino. Per la struttura di missione del Governo Italiano contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture ha partecipato l´ingegnere Giorgia Ronco. Presenti in sala numerosi studenti delle scuole superiori dell´area fiorentina, che domani si recheranno in visita alle sorgenti di Santa Fiora e Vivo d´Orcia gestite dall´acquedotto del Fiora. Nel pomeriggio è stato affrontato il tema dell´acqua in un´ottica di cooperazione internazionale. |
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ESONDAZIONE FIUME SEVESO: IMPEGNO MANTENUTO, 2,7 MILIONI DI EURO PER CITTADINI E COMMERCIANTI |
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Milano, 9 dicembre 2014 - L’impegno preso dal Sindaco Giuliano Pisapia è stato mantenuto. La Giunta ha approvato le delibere che garantiscono lo stanziamento di 2 milioni di euro come contributo ai cittadini che hanno segnalato i danni causati dall’esondazione di luglio. Sono stati anche reperiti 750mila euro da destinare, tramite bando, ad attività commerciali, condomini e cittadini come contributo per l’installazione di paratie e sistemi di contenimento. Accanto a questo la Protezione Civile del Comune sarà rinforzata con nuovi strumenti di comunicazione e allerta, nuovi mezzi e una maggiore dotazione di sacchi di sabbia da distribuire ai cittadini. “Abbiamo voluto dare un segno concreto e tangibile – ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale – ai cittadini delle zone colpite dall’esondazione. E’ la prima volta che il Comune interviene con risorse per aiutarli. Voglio anche ricordare l’impegno per risolvere alla radice il problema delle esondazioni. Mai come ora siamo vicini a realizzare quelle opere idrauliche indicate dagli esperti come necessarie per impedire in futuro lo straripamento dei fiumi. Sono 20 i milioni che il Comune ha già stanziato, cui si aggiungono 10 milioni della Regione, che si sommano agli 80 individuati dal Governo per realizzare il Piano delle vasche di laminazione e la depurazione delle acque”. “E’ un lavoro che deve andare spedito e di pari passo – ha aggiunto Granelli, ricordando che è in corso la pulizia del tratto tombinato del Seveso – sia sul fronte delle opere strutturali come su quello dell’emergenza, così da rendere Milano capace di rispondere sempre più efficacemente in caso di esondazione. Il lavoro straordinario delle donne e degli uomini della Protezione civile, Polizia locale, Amsa, A2a, Atm, Servizio idrico Mm e delle Forze dell’Ordine verrà rafforzato ulteriormente attraverso l’integrazione e l’ampliamento del Piano anche coinvolgendo sempre più i cittadini”. “La soluzione del problema delle esondazioni è per noi una priorità assoluta – ha concluso l’assessore -. Per questo, pur in un momento difficile dal punto di vista delle disponibilità di Bilancio stiamo facendo uno sforzo importante in termini di stanziamenti. E’ chiaro che ora è necessario che tutte le altre istituzioni, Governo e Regione, confermino anch’essi gli impegni presi verso i milanesi, sia sul fronte delle opere che attraverso stanziamenti adeguati per i cittadini che hanno subito danni”. L’amministrazione comunale ha ricordato che è stato anche riattivato l’ufficio di via Passerini 5, in zona 9, per il censimento e la ricognizione dei danni per l’esondazione di Seveso e Lambro del mese scorso. L’ufficio è aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13. Attivi anche il numero di telefono 02.884.44448 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 16), fax 02.884.62543 e l’indirizzo mail esondazione.Seveso@comune.milano.it . Il Consiglio comunale sarà coinvolto nei prossimi giorni per adeguare il Regolamento dei contributi e permettere così l’erogazione dei fondi. Si è deciso, infine, di anticipare le risorse, circa 2 milioni di euro, già previste per il 2015 per i nuovi forni crematori del Cimitero di Lambrate, danneggiati in modo irreparabile durante l’esondazione del fiume Lambro. |
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AMBIENTE, FVG: PRESENTATI A GOVERNO OLTRE 50 INTERVENTI PRIORITARI |
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Trieste, 9 dicembre 2014 - Il Friuli Venezia Giulia, attraverso l´assessore all´Ambiente, Sara Vito, ha presentato al Governo, in occasione del confronto sul piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2015-20 svoltosi il 4 dicembre a Roma, a Palazzo Chigi, una lista di 112 interventi, dei quali la metà valutati prioritari, per la messa in sicurezza del territorio, la tutela e la valorizzazione del patrimonio idrico ed il contrasto ai fenomeni franosi. Ad inizio 2015, ha spiegato Vito reduce dall´incontro con l´Unità di Missione Italiasicura, saremo in grado di conoscere l´entità delle risorse a disposizione, destinandole alla realizzazione degli interventi già mappati. Precedenza assoluta, ha assicurato l´assessore, sarà data alla prevenzione dei rischi in funzione della vicinanza ai centri abitati. "Da quando è stata istituita l´Unità di Missione - ha sottolineato Vito - è evidente il cambio di passo a livello centrale, grazie soprattutto ad un´unica interlocuzione che garantisce risposte concrete a tutto vantaggio della salvaguardia del territorio". |
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MALTEMPO IN LOMBARDIA: 221 OPERE, SI ATTENDE OK DEL GOVERNO |
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Roma, 9 dicembre 2014 - "Regione Lombardia ha presentato al Governo un piano complessivo e dettagliato che prevede 221 interventi contro il dissesto idrogeologico, per un totale di investimenti pari a circa 670 milioni di euro. In attesa di avere riscontri concreti sulle risorse che ci verranno assegnate, prendiamo atto che i rappresentanti di Palazzo Chigi hanno annunciato che nel riparto nazionale verrà data priorità alle opere già supportate da progetti precisi e puntuali. Una buona notizia per la Lombardia visto che la maggior parte dei nostri interventi possiedono questi requisiti e se finanziati potrebbero essere cantierizzati in brevissimo tempo". Lo ha detto l´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, dopo l´incontro tra Governo e Regioni tenutosi a Roma per valutare il ´Piano Nazionale contro il dissesto idrogeologico 2015-2020´. Calamità Naturali Non Conoscono Conffini - "Prendo atto con soddisfazione - ha proseguito Viviana Beccalossi - che anche altre Regioni giudicano iniquo e penalizzante il sistema, usato fin qui, che su questa materia prevede di assegnare l´80% dei finanziamenti complessivi alle regioni del sud e solo il 20% a quelle del centro-nord. Siamo tutti d´accordo nel ritenere che i danni, potenziali e reali, e i lutti per le calamità naturali, non conoscono confini geografici prestabiliti". Principali Interventi In Lombardia - "Tra i principali interventi sui quali si sono concentrate le richieste di Regione Lombardia - ha precisato l´assessore - si segnalano oltre a quelle sui fiumi Lambro e Seveso e sull´Olona, le opere destinate a risolvere le problematiche sui nodi idraulici di Brescia e di Mantova, la rete di corsi d´acque della Bassa Bergamasca e sul Po nelle province di Lodi e Pavia. Per le aree montane - ha concluso Viviana Beccalossi - sono stati proposti diversi interventi di sistemazione di frane e corsi d´acqua in provincia di Sondrio, Como, Brescia, Varese e Lecco". |
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DISSESTO IDROGEOLOGICO: PRESENTATO A PALAZZO CHIGI PROGRAMMA DI INTERVENTI PER MESSA IN SICUREZZA TERRITORIO UMBRO PER 362 MLN DI EURO |
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Perugia, 9 dicembre 2014 - "Un insieme di interventi destinato a mettere in sicurezza tutto il territorio umbro da livelli elevati di rischio idraulico ed idrogeologio": ha questa finalità per l´assessore regionale all´ambiente, Silvano Rometti, il Programma per la mitigazione del dissesto idrogeologico dell´Umbria presentato, a Palazzo Chigi, dallo stesso Rometti alla Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche della Presidenza del Consiglio dei ministri. "Il Programma – ha detto l´assessore – prevede interventi complessivi sul territorio regionale per circa 362 milioni di euro, di cui circa 197 milioni finalizzati alla mitigazione del rischio da alluvioni e la rimanente quota, oltre 164 milioni, per la mitigazione del rischio frana. La presentazione di oggi – ha aggiunto –, fa seguito ad una serie di incontri avuti con la Struttura ed elenca le diverse situazioni su cui occorre agire prioritariamente e da inserire nel Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020, per il quale il Governo Renzi ha previsto uno stanziamento di 7 miliardi di euro". Entrando nel merito della proposta per l´Umbria Rometti ha spiegato che "si tratta finalmente di un programma organico di messa in sicurezza del territorio regionale che non andrà solo a completare interventi già avviati e finanziati, ma che ha anche una funzione preventiva, allo scopo di anticipare possibili danni in zone classificate a rischio elevato". Per quanto riguarda la mitigazione del rischio idraulico è prevista una serie di opere che, se attuate, permetterebbero di migliorare in maniera notevole le condizioni di sicurezza idraulica di tutto il reticolo idrografico regionale. "Fra gli interventi individuati – ha detto Rometti - il completamento delle opere sull´asta del fiume Tevere da Città di Castello fino a Corbara, che consentiranno la messa in sicurezza anche di tutto il territorio di Perugia, e la sistemazione idraulica del fiume Nera a Terni e Narni, compresa l´area industriale di Maratta". Importanti interventi sono previsti sul fiume Topino, in corrispondenza di Foligno, con la realizzazione di case di espansione che permetteranno di ridurre il rischio fino ad una portata con tempo di ritorno di 200 anni, a beneficio anche degli abitati rivieraschi di valle (Bevagna, Bettona, Cannara, Assisi ecc.). Inoltre sono individuate le opere necessarie per la sistemazione del Bacino del fiume Paglia, con interventi diffusi e strettamente connessi ai lavori già avviati per la salvaguardia delle aree di Orvieto Scalo, Allerona e Castel Viscardo colpite dall´alluvione del novembre 2012". In merito al rischio idrogeologico nella proposta si è tenuto conto in particolare delle situazioni dei centri abitati, a partire da Perugia, che non è inclusa tra le città metropolitane oggetto di specifico programma. "Per il capoluogo – ha detto Rometti – sono previsti interventi sia nella parte pianeggiante del territorio comunale, relativi al rischio idraulico del Tevere e dei corsi d´acqua che lo attraversano, sia per la stabilizzazione geologica del colle sui cui sorge la città, a cominciare dalla sistemazione delle frane che hanno interessato Sant´antonio-bulagaio e Santa Margherita, su cui stanno operando i competenti uffici regionali e comunali. Di particolare rilevanza sono anche gli interventi che consentiranno il completamento della messa in sicurezza del Colle di Todi e di alcuni versanti della Rupe di Orvieto che non furono ultimati con la Legge speciale. Gli interventi del programma, che sono stati individuati in maniera rigorosa da un punto di vista tecnico scientifico e condivisi con l´Autorità di Bacino del Tevere – ha concluso l´assessore - sono diffusi su tutto il territorio regionale, con l´obiettivo di superare le criticità dettate anche da recenti evidenze di fragilità e vulnerabilità idrogeologica". |
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RISCHIO IDROGEOLOGICO: SERRACCHIANI, LAVORI SUL MEDUNA A PORDENONE |
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Trieste, 9 dicembre 2014 - La presidente della Regione Debora Serracchiani, nella sua qualità di Commissario straordinario delegato per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, ha approvato il progetto preliminare di un intervento in comune di Pordenone per lavori di protezione nelle aree a rischio idraulico elevato a causa del pericolo di esondazione del fiume Meduna, nella zona di Villanova. I lavori riguarderanno il taglio selettivo della vegetazione posta sopra e sotto il livello delle acque, lungo il fiume Meduna, oltre alla rimozione dei tronchi e dei rami crollati nello specchio d´acqua. Sono previsti, inoltre, interventi sul reticolo idrografico minore per il ripristino delle condizioni di deflusso del rio Boal, del rio Bovolat e di alcuni fossati. È prevista anche la sistemazione del rio Becus con l´asporto di materiale che occlude l´alveo, la realizzazione di alcuni nuovi fossi che scaricheranno nel Becus e la sopraelevazione di un tratto di strada comunale lambita dallo stesso corso d´acqua. L´importo complessivo dell´intervento è di 2 milioni di euro. Il Comune di Pordenone già individuato quale Ente che realizzerà l´intervento, presenterà entro la prima metà di dicembre il progetto definitivo-esecutivo che potrà venir approvato in tempi rapidi per consentire alla stessa Amministrazione di pubblicare il bando di gara, in modo da affidare i lavori entro i termini di legge. |
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MALTEMPO, LOMBARDIA: MIPAAF RICONOSCA EVENTO ECCEZIONALE IN OLTREPO |
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Milano, 9 dicembre 2014 - Con una delibera proposta dall´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, la Giunta regionale ha deliberato di inoltrare al Ministero delle Politiche Agricole la ´declaratoria di eccezionalità´ dell´evento atmosferico che il 13 ottobre scorso ha colpito una area dell´Oltrepo pavese. I territori colpiti insistono nei comuni di Cecima, Montesegale, Ponte Nizza e Val di Nizza. Danni Per 839.000 Euro - Un violento rovescio temporalesco ha provocato danni alle infrastrutture a servizio dell´agricoltura. Il maltempo ha investito territori collinari caratterizzati da forte frammentazione e coltivati principalmente a cereali, foraggi e frutta; per la loro morfologia questi terreni richiedono una notevole rete di canali di scolo delle acque superficiali nonché di strade necessarie ai collegamenti tra i vari appezzamenti. A seguito degli accertamenti è stato stimato in 839.000 euro il danno alle infrastrutture agricole (canali di scolo acque superficiali e strade interpoderali) nelle località investite dal nubifragio. La deliberazione viene presentata in quanto, per le tipologie di danno descritte, la legge prevede interventi finanziari con spesa a carico del Fondo di Solidarietà Nazionale; tocca alle Regioni deliberare la proposta, entro 60 giorni dalla fine dell´evento calamitoso. |
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LA SVEZIA È CONDANNATA A SANZIONI PECUNIARIE PER NON AVER DATO ESECUZIONE A UNA SENTENZA DELLA CORTE DEL 2012 CHE AVEVA DICHIARATO NON CONFORME IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA SULLA PREVENZIONE E LA RIDUZIONE INTEGRATE DELL´INQUINAMENTO |
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Lussemburgo, 9 dicembre 2014 - La direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell´inquinamento stabilisce un procedimento di autorizzazione delle attività industriali ad elevato potenziale inquinante e prevede requisiti minimi che ogni impianto deve rispettare per poter essere autorizzato. Essa è così diretta a proteggere l´ambiente contro le conseguenze dovute a dette attività industriali. Con una prima sentenza pronunciata nel 2012 , la Corte di giustizia ha dichiarato, in seguito a un ricorso per inadempimento proposto dalla Commissione, che la Svezia aveva violato la direttiva in quanto 29 impianti non si erano conformati ai requisiti da essa previsti. Nel 2013 la Commissione, dopo aver considerato che la Svezia non aveva ancora dato esecuzione alla sentenza del 2012 (poiché l´infrazione persisteva per due impianti), ha proposto un secondo ricorso per inadempimento. Successivamente, la Commissione ha informato la Corte che non erano ancora stati adottati i provvedimenti necessari riguardo ad uno dei due impianti contemplati dal ricorso, mentre la situazione dell´altro impianto era stata nel frattempo regolarizzata. Nella sua sentenza odierna, la Corte constata anzitutto che, alla scadenza del termine fissato nella lettera di diffida del 1° ottobre 2012, due impianti non venivano gestiti sulla base dell´autorizzazione prevista dalla direttiva e che pertanto, a tale data, la Svezia non aveva adottato tutti i provvedimenti necessari per conformarsi integralmente agli obblighi derivanti dal sentenza del 2012. La Corte conclude da quanto precede che la Svezia non ha adempiuto gli obblighi cui è tenuta in forza del diritto dell´Unione. Di conseguenza, la Corte condanna la Svezia al pagamento di una somma forfettaria di Eur 2 milioni. Nel caso in cui l´inadempimento constatato dalla prima sentenza del 2012 persistesse al 4 dicembre 2014, data della presente sentenza, la Svezia sarebbe peraltro condannata a pagare una penalità di Eur 4 000 per ogni giorno di ritardo, a partire da tale giorno, fino alla data di messa in conformità rispetto alla sentenza del 2012. Per quanto riguarda il calcolo dell´importo della penalità, la Corte prende in considerazione gli sforzi compiuti dalla Svezia nella prospettiva della completa esecuzione degli obblighi derivanti dalla direttiva: alla data dell´udienza soltanto uno dei 29 impianti contemplati dalla sentenza del 2012 non era stato ancora autorizzato secondo i requisiti della direttiva. Inoltre, la Corte sottolinea che la Svezia ha strettamente collaborato con la Commissione nel corso del procedimento e che le parti hanno convenuto, quanto alle conseguenze dell´inadempimento, che non vi è stato pericolo considerevole per l´ambiente e per la salute umana. |
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RIFIUTI, LOMBARDIA: 1 MILIONE PER ´CENTRI DI RIUTILIZZO´ |
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Milano, 9 dicembre 2014 - Regione Lombardia stanzia 1 milione di euro a favore degli Enti locali che intendono realizzare sul proprio territorio ´Centri del riutilizzo´ che contribuiscano alla riduzione della produzione di rifiuti urbani. Lo rende noto l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi. Migliorare Gestione - "Si tratta - spiega l´assessore - di un bando, che aprirà il prossimo anno, per finanziare la realizzazione, da parte dei Comuni o delle Comunità montane, di questi locali o aree coperte, che permettano di intercettare beni ancora in buono stato ed evitare così la produzione di rifiuti. L´obiettivo è di migliorare e potenziare il servizio comunale di gestione integrata dei rifiuti, costituire un servizio aggiuntivo per la cittadinanza e aumentare l´occupazione, anche di soggetti svantaggiati". Riduzione Rifiuti - "La delibera - prosegue l´assessore - attua il Programma Regionale di Gestione Rifiuti e le norme comunitarie, nazionali e regionali che danno priorità alla prevenzione e riduzione dei rifiuti. Il bando prevede che i fondi siano attribuiti in base a punteggi tecnici che favoriscano i ´Centri del riutilizzo´ di migliore funzionalità. E´ finanziabile una percentuale delle spese ammissibili fino al 70 per cento per un importo massimo di 50.000 euro". I Centri - I centri del riutilizzo sono locali o aree coperte, in cui viene effettuata la consegna, il deposito e il prelievo di beni usati, che non siano rifiuti, caratterizzati dal fatto di essere in uno stato tale da consentirne il loro immediato riutilizzo senza l´effettuazione di operazioni di riparazione o sostituzione di parti. Il Bando - Il bando aprirà nel 2015 ed è destinato a Comuni, Consorzi esclusivamente di Comuni, Unioni di comuni, Comunità Montane (solo nel caso di centri del riutilizzo a servizio di Comuni in numero maggiore a due). |
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