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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Gennaio 2015
FORNIRE UN QUADRO PIÙ CHIARO DELLE POTENZIALITÀ DELLA NANOTECNOLOGIA GLI SCIENZIATI FINANZIATI DALL’UE HANNO SVILUPPATO UNO STRUMENTO SINGOLARE CHE PERMETTE DI COMPIERE NUMEROSE MISURAZIONI SU NANOSCALA SIMULTANEAMENTE.  
 
Bruxelles, 13 gennaio 2015 - Un nuovo strumento in grado di compiere misurazioni simultanee su nanoscala potrebbe presto aumentare la creazione di prodotti nanotecnologici innovativi, favorendo l’economia europea. Lo strumento, sviluppato da scienziati che collaborano al progetto Univsem, finanziato dall’Ue, potrebbe potenzialmente rivoluzionare la ricerca e lo sviluppo di una serie di settori, che spaziano dall’elettronica e l’energia fino alla biomedicina e ai prodotti di consumo. La nanotecnologia, che riguarda la manipolazione della materia su scala atomica e molecolare, ha portato alla creazione di nuovi materiali – quali il grafene – e nuovi dispositivi microscopici tra cui strumenti chirurgici e farmacologici. Tuttavia, finora la R&s in campo nanotecnologico è stata rallentata dal fatto che non è possibile ottenere informazioni simultanee sulle strutture 3D, la composizione chimica e le proprietà di superficie. È proprio questo a rendere così singolare il progetto Univsem, che dovrebbe concludersi a marzo 2015. Integrando vari sensori capaci di misurare questi aspetti diversi dei nanomateriali, gli scienziati dell’Ue hanno creato uno strumento singolare che permette ai ricercatori di lavorare in modo molto più efficace. Fornendo una visione più chiara e altre informazioni sensoriali, lo strumento agevolerà gli scienziati nella manipolazione delle particelle su nanoscala, permettendo una riduzione dei costi di R&s per il settore. Il team di ricerca ha iniziato ad aprile 2012 sviluppando una camera a vuoto in grado di contenere gli strumenti complessi necessari. In parallelo, sono state notevolmente migliorate le capacità di ogni singola tecnica analitica. Ciò significa che ora è necessario un solo strumento per ottenere le necessarie capacità principali quali la visione e l’analisi chimica. Le prove preliminari hanno dimostrato che la risoluzione di 360 nanometri (nm) supera di molto l’obiettivo iniziale del progetto fissato a 500 nm. Ciò potrebbe essere di grande interesse per i molti settori in cui sono richieste misurazioni convenienti in termini di costi ma estremamente precise, come ad esempio nella produzione su nanoscala di strumenti chirurgici e prodotti nanofarmacologici. Un altro campo di interesse è l’elettronica. Ad esempio, il progetto Univsem potrebbe aiutare gli scienziati a capire meglio le caratteristiche delle quasiparticelle quali i plasmoni. Dato che i plasmoni sono in grado di supportare frequenze superiori rispetto ai microprocessori in silicio attuali, i ricercatori ritengono che potrebbero rappresentare il futuro delle connessioni ottiche sui microprocessori di prossima generazione. La ricerca sui plasmoni potrebbe anche condurre allo sviluppo di nuovi laser e sistemi di immaginografia molecolare, nonché aumentare l’efficacia delle celle solari grazie alla loro interazione con la luce. Un altro campo stimolante della nanotecnologia riguarda i nanofili d’argento (Agnw), che sono capaci di formare una rete conduttiva trasparente, pomettendo quindi importanti novità per i contatti delle celle solari o gli strati trasparenti negli schermi. Il prossimo stadio è la commercializzazione dello strumento. Lo strumento multimodale dovrebbe incentivare lo sviluppo della nanotecnologia e il controllo della qualità in molti settori – come lo sviluppo di celle solari di terza generazione – e creare nuove opportunità in settori che finora non hanno sfruttato in pieno le potenzialità delle nanotecnologie. Il progetto Univsem è stato sostenuto attraverso il Settimo programma quadro dell’Ue, ricevendo un finanziamento di 3,6 miliardi di euro. Per ulteriori informazioni, visitare: Univsem http://www.Univsem.eu/    
   
   
INDICE DI FIDUCIA SUGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA GENNAIO 2015 (RILEVAZIONI DICEMBRE 2014)  
 
Milano, 13 gennaio 2015 - Quadro di sintesi dei dati rilevati nel mese - Dopo un anno di altalenante andatura, l’Indice Ifiit a gennaio 2015 si presenta sugli stessi livelli dell’inizio 2014, a 32,80 punti. Il dato in sostanza certifica che solo un terzo della base imprenditoriale italiana manifesta un’aperta propensione agli investimenti in innovazione tecnologica, intesi come progetti di ristrutturazione produttiva o di riorganizzazione del processo. Il clima resta improntato alla prudenza, anche se cresce debolmente l’aspettativa di un possibile irrobustimento della ripresa economica. Resta alto lo scetticismo dei piccoli imprenditori e delle categorie consulenziali e professionali di fronte al quadro dell’aumento della pressione fiscale e delle diffuse incertezze politiche sull’assetto istituzionale. Si conferma la tendenza ad accentuare il divario tra la propensione ad investire degli imprenditori che esportano o che hanno internazionalizzato le loro attività rispetto a coloro che vivono sul solo mercato interno. I settori che manifestano i più alti livelli di fiducia sugli investimenti in innovazione tecnologica sono: la meccanica fine, l’agro-alimentare, la domotica e la sicurezza, l’aerospaziale, il chimico-farmaceutico. Stabili i comparti bancario-assicurativo, i servizi di telecomunicazione, il tessile, l’arredo, la lavorazione del legno. Restano al di sotto della media i livelli di fiducia nel commercio al dettaglio, nell’edilizia e nelle attività legate alle microimprese, alle attività artigianali e professionali. Il 70% degli intervistati sostiene che il nostro Paese mantiene alto il gap di competitività digitale con gli altri Paesi più industrializzati. Il Commento - Horizon 2020 - Le risorse per l’innovazione alle Pmi - Per le azioni innovative delle piccole e medie imprese europee è pronto il programma Horizon 2020, che per l’anno 2015 mette a disposizione risorse per oltre 250 milioni di euro iniziali, erogabili a tappe, in funzione delle scadenze fissate e che sono reperibili sul sito dell’Easme, l’agenzia europea delle piccole e medie imprese al seguente indirizzo web: http://ec.Europa.eu/easme/en/horizon-2020-sme-instrument Questa iniziativa consente di accelerare lo studio e lo sviluppo delle tecnologie e delle innovazioni a sostegno delle imprese al fine di renderle più competitive sul piano mondiale e non solo continentale. La base giuridica per la partecipazione al programma è costituita dal regolamento europeo numero 1291 del 2013 il cui documento, reperibile presso gli uffici di rappresentanza della Comunità europea e su alcuni siti internet sotto indicati, prevede di ottenere finanziamenti per sviluppare le idee più innovative senza la necessità di partenariato per la presentazione dei progetti. Nella maggioranza dei casi contemplati e non specificamente rivolti all’innovazione tecnologica, è invece previsto che la partecipazione ai bandi sia svolta da tre persone giuridiche indipendenti stabilite in tre diversi Paesi comunitari. Ecco alcuni siti dove poter trovare utili informazioni sul programma Horizon 2020 e sulle modalità di partecipazione: www.Apre.it  http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/
desktop/en/home/html
 http://ec.Europa.eu/easme/en/executive-agency-small-and-medium-sized-enterprises-easme  
 
   
   
12 MILIONI DALLA REGIONE PER I PROGETTI EDUCATIVI NELLE SCUOLE TOSCANE  
 
 Firenze 13 gennaio 2015 – Salgono fino a sfiorare i 12 milioni le risorse stanziate dalla Regione Toscana in favore della scuola per finanziare quei progetti educativi zonali (Pez) attraverso i quali il sistema scolastico toscano interviene, dall´infanzia alla secondaria superiore, per sostenere e qualificare il diritto all´istruzione. Grazie ai Pez (uno per ciascuna delle 35 zone educative in cui è divisa, scolasticamente parlando, la Toscana), nelle scuole dell´infanzia (0-3 anni) vengono assegnati contributi alle famiglie per affrontare i costi dei servizi alla prima infanzia, vengono sostenuti bambini con bisogni educativi speciali, è possibile ampliare l´orario di funzionamento dei servizi comunali nonché aiutare la formazione di educatori e insegnanti. Nell´età scolare (3-18 anni) i Pez promuovono, fra l´altro, l´inclusione scolastica degli alunni disabili e degli stranieri, contrastano il disagio scolastico, consentono soggiorni estivi e attività extrascolastiche. Nella seduta di questa mattina, su proposta dell´assessore all´Istruzione Emmanuele Bobbio, la Giunta ha destinato risorse aggiuntive per l´anno scolastico in corso: 3,2 milioni che, aggiunte agli 8,6 milioni già stanziati, portano la cifra complessiva a sfiorare i 12 milioni di euro (11 milioni e 850 mila euro). "Così – sottolinea con soddisfazione Bobbio – siamo riusciti a riportare lo stanziamento nei livelli degli anni precedenti, nonostante le note restrizioni alla finanza pubblica, fornendo una risposta positiva alle tante attese che ci vengono dal mondo scolastico. Ciò anche grazie al notevole impegno di Zone e Comuni e alla proficua collaborazione di Anci e Ufficio scolastico regionale". Nel dettaglio della delibera odiena, 914 mila euro delle risorse aggiuntive vanno ai progetti educativi zonali per l´infanzia aggiungendosi agli altri 6,4 milioni già stanziati a giugno per un totale complessivo che, a questo punto, supera i 7 milioni e 350 mila euro. Il resto del nuovo stanziamento (2,3 milioni) si indirizza verso i Pez relativi all´età scolare, cioè alla fascia che arriva fino alle scuole secondarie di secondo grado per le quali, a giugno, era già stato deliberato uno stanziamento di 2,2 milioni: con un totale, dunque, che arriva a 4 milioni e mezzo di euro. Nelle scuole toscane i Pez sono uno strumento strategico per sostenere il sistema dei servizi e promuovere la continuità educativa; sono utilizzati anche per la formazione del personale, prevengono e contrastano la dispersione scolastica, promuovono l´inclusione di studenti disabili e stranieri, promuovono esperienze educative e socializzanti durante la sospensione del tempo scuola. "Uno sforzo straordinario in un momento molto difficile - commenta il presidente Enrico Rossi - a dimostrazione di quanto sia convinta la nostra priorità in favore della scuola. Con questi soldi facciamo la nostra parte per contrastare la dispersione scolastica e per aumentare l´integrazione, sosteniamo i Comuni nel finanziare i servizi, diamo una mano alle famiglie per pagare rette e tariffe, aiutiamo gli educatori nella loro formazione". Questa la ripartizione, nelle singole province, delle risorse complessivamente stanziate per i Pez: Arezzo: 1.158.959; Firenze: 3.102.181; Grosseto: 683.371; Livorno: 984.492; Lucca: 1.257.730; Massa-carrara: 606.553; Pisa: 1.309.424; Prato: 895.919; Pistoia: 970.040; Siena: 881.331: totale: 11.850.000.  
   
   
#UNBAHAPORTEAPERTE. VENDOLA E ASSESSORE ACCOLGONO APPELLO UNIVERSITÀ  
 
Bari, 13 gennaio 2014 - “Accogliamo volentieri l’invito del Rettore dell’Università di Bari a partecipare alla giornata di festa indetta per domani #Unibahaporteaperte in risposta al recente attacco perpetrato ai danni del Palazzo ex Enel, oggi nuova sede del Dipartimento di Scienze della Formazione. Una violenza che lascia senza parole. Una violenza compiuta contro i luoghi della formazione, della ricerca e della cultura è una violenza contro il futuro di tutti noi, contro lo sviluppo democratico delle idee. Per questo come istituzione Regione aderiamo convintamente all’appello che ha lanciato l’Università di Bari e ne promuoviamo la diffusione. Ci troviamo di fronte ad una battaglia di lunga durata per sconfiggere le offese della criminalità diffusa, difendere gli spazi di legalità nella nostra città, sostenere con convinzione la ricerca di tutte le strade che possano offrire ai nostri giovani le possibilità concrete per la costruzione del loro futuro. La barbarie e la criminalità si combattono con la cultura e con l’impegno collettivo di tutte le migliori energie della nostra comunità”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore alla Formazione Alba Sasso annunciando l’adesione della Regione Puglia alla giornata di festa e di mobilitazione indetta dall’Università di Bari #Unibahaporteaperte per domani martedì 13 gennaio dalle ore 18.00 alle ore 23.00 in via Suppa e piazza Cesare Battisti a Bari. La giornata di festa e di mobilitazione è stata indetta a seguito del recente attacco perpetrato ai danni del Palazzo ex Enel, diventato la nuova sede del Dipartimento di Scienze della Formazione.  
   
   
SCUOLA TRENTINA: STABILITÀ DEL PERSONALE E TRILINGUISMO  
 
Trento, 13 gennaio 2014 - “Dalle parole ai fatti: con questi due concorsi diamo avvio agli impegni presi sia per la stabilizzazione dei precari della scuola sia alla realizzazione dell´obiettivo trilinguismo, come previsto dal nostro programma di legislatura". Così il presidente della Provincia e assessore all’istruzione Ugo Rossi ha commentato l’approvazione – oggi in giunta – dei bandi per due concorsi pubblici, che hanno carattere di unicità in Italia, per la copertura di 60 posti per insegnati della scuola d´infanzia, di cui 30 con competenza in lingua straniera e di 100 posti per l’insegnamento delle lingue straniere nella scuola primaria. I tempi delle procedure concorsuali prevedono che i 160 posti complessivi saranno a disposizione per l’avvio del prossimo anno scolastico. “Attraverso il trilinguismo – ha detto ancora il presidente Rossi – vogliamo fornire ai nostri ragazzi le chiavi per il loro futuro e garantire al Trentino un ulteriore fattore di competitività, puntando a preparare al meglio la futura classe dirigente di questa terra. Abbiamo quindi cominciato dagli insegnanti – ha aggiunto Rossi – che giocheranno in questo progetto un ruolo decisivo, accompagnando i nostri ragazzi verso l´età adulta e il mondo del lavoro”. Entrambe le procedure concorsuali, varate oggi dalla Giunta provinciale, hanno carattere di unicità per il territorio nazionale. Con la legge finanziaria 2015 è stata in particolare ulteriormente potenziata la centralità dell´organico di lingua straniera per la scuola primaria, prevedendo che i docenti possano insegnare secondo la modalità Clil, ovvero veicolando in lingua straniera varie materie. La presentazione delle domande potrà avvenire anche tramite procedura informatica: i candidati che ne sono in possesso, potranno formalizzare la domanda direttamente tramite la carta provinciale dei servizi. Per la presentazione delle domande i candidati avranno a disposizione 30 giorni decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione dei bandi sul Bollettino ufficiale della Regione-trentino Alto Adige, prevista con l’edizione straordinaria del giorno 14 gennaio 2015. Per i candidati che si avvalgono della procedura informatica i termini di presentazione scadono il giorno 13 febbraio, per quelli che inoltreranno la domanda via posta, il termine ultimo è fissato per il giorno 16 febbraio 2015. Scaduti i termini di presentazione delle domande saranno quindi nominate le commissioni di esame. Per fine marzo, inizio aprile, sarà effettuata, se necessario, la preselezione. A seguire le prove concorsuali vere e proprie con l´impegno, compatibilmente con il numero di iscritti che si presenteranno, a concluderle in tempo utile per le immissioni in ruolo per l´anno scolastico 2015/16. Ecco In Sintesi I Due Bandi: Per il concorso relativo alla scuola d´infanzia sono previsti 60 posti a tempo indeterminato per la figura di insegnante di cui 30 posti di sezione e 30 di sezione con competenza in lingua straniera tedesca o inglese. Possono partecipare i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli: a) diploma di scuola magistrale o di istituto magistrale o di titolo di studio sperimentale dichiarato equivalente, conseguiti entro l´anno scolastico 2001/2002; b) diploma di laurea in scienze della formazione primaria indirizzo scuola infanzia o titolo di studio riconosciuto equivalente o equipollente; c) titolo di abilitazione valido per l’insegnamento nella scuola materna statale; I candidati che hanno richiesto anche l’inclusione nelle graduatorie per i posti di lingua straniera svolgeranno all’interno della prova orale una prova di accertamento delle competenze linguistiche che attribuirà un ulteriore punteggio a quello che già ottenuto nelle prova scritta e orale e che concorrerà a determinare la posizione nella specifica graduatoria. Per il concorso relativo alla scuola primaria sono previsti 100 posti a tempo indeterminato per l’insegnamento delle lingue straniere inglese (50 posti) e tedesco (50 posti). Sono ammessi a partecipare i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli: - diploma di maturità magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 ivi compresi i titoli di studio conseguiti al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, istituiti ai sensi dell’articolo 278 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 purché conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002; - diploma di laurea in Scienze della formazione primaria, indirizzo scuola primaria; - titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto equivalente attraverso apposito decreto di equipollenza. I candidati devono, inoltre, essere in possesso di uno dei seguenti titoli: - certificazione linguistica della rispettiva lingua corrispondente almeno al livello B2 come definito dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, elaborato dal Consiglio d’Europa, rilasciata da un ente certificatore riconosciuto internazionalmente; - idoneità all’insegnamento della lingua straniera ottenuta mediante la prova facoltativa sostenuta nell’ambito dei concorsi per esami e titoli o nell’ambito delle sessioni riservate per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento o nell’ambito dei corsi speciali abilitanti, ovvero idoneità ottenuta in relazione allo specifico corso di studi seguito nell’ambito della laurea in scienze della formazione primaria; - superamento della prova di accertamento della conoscenza della lingua straniera per la quale si intende partecipare al concorso, indetta dall’allora Sovrintendenza scolastica ora denominata Servizio Personale della scuola e attività contabili; - una delle lauree previste dalla normativa vigente per l’accesso all’insegnamento delle classi di concorso 45/A o 46/A per le lingue straniere tedesco o inglese.  
   
   
ACCADEMIA BELLE ARTI PERUGIA, VERTICE A PALAZZO DONINI: RIPROPORRE STATIZZAZIONE A GOVERNO E PARLAMENTO  
 
Perugia, 13 gennaio 2015 – L´accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia rappresenta per l´Italia, oltre che per la città e per l´Umbria, una eccellenza che merita l´impegno delle Istituzioni nazionali e locali affinché possa continuare a svolgere il suo compito di alta formazione di giovani italiani e stranieri, nelle diverse discipline delle arti. Questo è quanto è stato ribadito al termine di un vertice svoltosi questa mattina a Perugia, a Palazzo Donini, convocato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dal Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, cui hanno partecipato i parlamentari Valeria Cardinali e Walter Verini, l´assessore regionale alla Cultura, Fabrizio Bracco, il presidente dell´Accademia, Mario Rampini, ed il direttore, Paolo Belardi. L´incontro era stato convocato per affrontare il delicato tema del finanziamento dell´attività dell´Accademia, anche in considerazione della riforma delle Province, essendo i soci fondatori dell´istituto culturale appunto la Provincia di Perugia ed il Comune. Una riforma che ha determinato, quindi, difficoltà nel mantenimento delle risorse finanziarie a favore dell´Accademia di Belle Arti. Negli anni recenti la Regione Umbria ha attribuito all´Accademia un contributo finanziario che continuerà a garantire. Tutti gli intervenuti hanno condiviso la necessità che si riproponga a Governo e Parlamento la questione della statizzazione dell´Accademia, essendo quella di Perugia, insieme all´Accademia di Genova, i due più antichi istituti di alta formazione artistica a non essere statali (le due Accademie sono state fondate, infatti, rispettivamente nel ‘500 e nel ‘700). Il mantenimento dell´attività dell´Accademia di Belle Arti è un obiettivo di grande importanza, sia per la difesa di una tra le più antiche e prestigiose istituzioni culturali di tutto il Paese, sia per la qualità dell´offerta formativa che comunque l´Accademia di Perugia continua a garantire. Testimonianza di ciò sono gli oltre 300 allievi iscritti, che provengono non solo da molte regioni italiane, ma anche da molti Paesi stranieri.  
   
   
UN’EMOZIONE LUNGA CINQUE ANNI UN LICEO SCIENTIFICO CHE PREPARA GLI STUDENTI AD AFFRONTARE LA VITA E L’UNIVERSITÀ  
 
Tarvisio, 13 gennaio 2015 - Il liceo per gli Sport Invernali Ingeborg Bachmann di Tarvisio (Udine) è una scuola speciale in un luogo speciale. Tarvisio è la stazione sciistica del Friuli Venezia Giulia al confine con la Carinzia austriaca e la Slovenia, dove naturalmente gli abitanti sono multilingue. In questo contesto particolare, nel 2000 nasce il progetto speciale per tutelare il giovane sportivo d’eccellenza e salvaguardare il suo diritto allo studio, garantendo contemporaneamente risultati agonistici di alto profilo (cone il titolo di campione mondiale juniores di discesa libera 2010, conquistato dal bachmaniano Mattia Casse). In questa scuola riescono a convivere intensi allenamenti di sci e la preparazione scolastica necessaria per centrare l’obiettivo della maturità scientifica. Nell’ambiente dello sci il liceo (e il convitto Luciano Lazzaro, un moderno college) è conosciuto e apprezzato, tant’è che è frequentato non solo da studenti provenienti da diverse regioni italiane (oltre Tarvisio e il Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-romagna, Lazio, Abruzzo e Sicilia), ma anche da stranieri, spesso campioni delle rispettive nazionali giovanili. Ad esempio, l’ultimo straniero arrivato è un giovane atleta giapponese, ma ci sono polacchi, austriaci, russi e un messicano. L’ambiente è veramente unico. Tra i punti di forza del Bachmann possiamo citare le classi poco affollate, la serietà e la preparazione degli insegnanti, l’ambiente sociale protetto (banditi alcolici e sigarette), l’apprendimento delle lingue (inglese, tedesco e spagnolo) comprendenti le certificazioni linguistiche internazionali Cambridge e Goethe, Wi-fi in tutta la scuola con lavagne interattive e multimediali e la certificazione Patente Europea del Computer (Ecdl). I tre indirizzi consentono una varietà di sbocchi professionali. Il Liceo Scientifico Sportivo statale consente di accedere al mondo dello sport sostituendo latino e disegno con lo studio di economia e diritto, potenziando le discipline scientifiche e sportive. Il Liceo Scientifico tradizionale offre una formazione scientifica e umanistica a 360°, con una particolare attenzione all’aspetto linguistico. L’istituto Tecnico Turistico consente uno sbocco lavorativo direttamente sul territorio ed è al contempo un’opportunità di crescita per la regione e le sue valli. Su tutto prevale l’impostazione di conciliare lo studio e lo sport ad alto livello, con la possibilità di entrare nei Comitati Regionali Fisi, nelle squadre nazionali di sci, di raggiungere il diploma di maestro di sci, di guida alpina o di arrampicata sportiva. Per raggiungere i propri obiettivi, il Bachmann modula le lezioni in classe con gli allenamenti, destinando il mattino sulle piste e il pomeriggio in aula, per le regolari lezioni quotidiane. Durante la mezza stagione, gli allenamenti vengono effettuati sui ghiacciai presenti nell’area. Da quest’anno il Bachmann è pronto ad accogliere anche atleti non agonisti e disabili, che possono scegliere come sport di riferimento più discipline, tra cui arrampicata sportiva, free style, snowboard, pattinaggio su ghiaccio, sci alpino, sci nordico, salto con gli sci, atletica leggera, tennis, golf, orienteering, mountan bike e nordic walking. Il College Sportivo, frutto dell’esperienza maturata con la gestione del Liceo per gli Sport Invernali, offre ai giovani studenti un ambiente scolastico aperto, flessibile e sicuro in cui è possibile praticare, senza sacrificare lo studio, numerose attività sportive con allenatori specializzati provenienti dalle varie federazioni. http://www.liceobachmann.com/    
   
   
SBLOCCA ITALIA, LA SARDEGNA È PROTETTA DA NORME DI SALVAGUARDIA TERRITORIALE: INUTILE IL RICORSO  
 
Cagliari, 13 Gennaio 2015 - "La Sardegna in quanto Regione Autonoma a Statuto speciale non ha motivo di fare ricorso alla Corte Costituzionale per impugnare lo Sblocca Italia a difesa del proprio territorio, e delle bellezze paesaggistiche, dalle trivelle per la ricerca di idrocarburi e gas naturali o da altri pericoli di sorta". A dirlo è l´Assessore dell´Ambiente, Donatella Spano, che ricorda il grande lavoro svolto nei mesi scorsi, in Conferenza Stato-regioni prima e con i Deputati sardi poi, per arrivare a questo risultato. "Grazie alle iniziative tempestivamente intraprese nelle sedi istituzionali sin dalla discussione iniziale delle prime bozze del Dl 133, lo scorso mese di luglio, le Regioni a Statuto speciale godono di una protezione diversa, così come da noi proposto in termini di clausola di salvaguardia. Questo ha trovato attuazione pratica nella legge di conversione dello "Sblocca Italia" con la norma che è stata recepita all´art. 43 bis, che recita "Le disposizioni del presente decreto sono applicabili nelle regioni a statuto speciale....Compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e con le relative norme di attuazione". Tale norma tutela dunque la nostra Regione e, ci tiene a precisare l´esponente della Giunta Pigliaru: "il lavoro intenso che è stato portato avanti nei mesi scorsi, consente di far rispettare allo Stato l’autonomia dell’isola, prima di tutto a livello legislativo". In questa situazione, sottolinea la titolare dell’Ambiente, la Sardegna - a differenza di Regioni come la Puglia che non è una Regione autonoma - non ha motivo di fare ricorso alla Corte Costituzionale poiché gode di norme di salvaguardia del proprio territorio. "Abbiamo un rapporto di leale collaborazione con il Governo - conclude l’assessore Spano- se questo dovesse venire meno e da Roma intuissimo il volontario tentativo di aggirare la norma in materia, allora sì ci sarebbe motivo di contemplare un ricorso. Questa è la dimostrazione che siamo capaci, quando ci si muove uniti nell´interesse della nostra isola di essere un popolo che sa reagire e agire nell´interesse di tutti".  
   
   
INCENDI BOSCHIVI - STATO DI MASSIMA PERICOLOSITA´ IN TUTTO IL PIEMONTE  
 
Torino, 13 gennaio, 2015 - Il settore Protezione civile e Antincendi boschivi della Regione Piemonte dichiara lo stato di massima pericolosità a partire da venerdì 9 gennaio per incendi boschivi, ai sensi della Lr 21/2013, emessa sulla base della previsione per i prossimi giorni di Arpa Piemonte. Nei prossimi giorni sono previsti in Piemonte forti venti di foehn e temperature superiori ai 20° C che concentrano il rischio di incendi boschivi in particolare negli sbocchi delle zone vallive prive della stagionale copertura nevosa. Nel periodo in cui viene dichiarato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi sono vietate le azioni determinanti anche solo parzialmente l’innesco di incendio, in particolare è vietato accendere fuochi, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare motori, fornelli, o inceneritori che producano faville o brace, accendere fuochi d’artificio, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato incendio. Le violazioni di legge saranno perseguite con sanzioni amministrative e penali.  
   
   
SARDEGNA, POLIGONI: STOP ALLE ESERCITAZIONI DAL 1 GIUGNO AL 30 SETTEMBRE. PIGLIARU, PRIME MISURE DI MITIGAZIONE DOPO LA FIRMA DELL´ACCORDO  
 
Cagliari, 13 Gennaio 2015 - "La sospensione delle esercitazioni nei poligoni, compreso Capo Frasca, dal primo giugno al 30 settembre è il primo, incoraggiante, segnale dell’avvio di un dialogo concreto tra la Regione Sardegna e il Ministero della Difesa, così come previsto dall’accordo che abbiamo sottoscritto ieri". Esprime soddisfazione il presidente Francesco Pigliaru apprendendo l´esito della riunione del Comitato Misto Paritetico che, all´unanimità, si è espresso favorevolmente sull´ampliamento del periodo interdetto agli addestramenti militari a fuoco. Nella seduta del 9 gennaio si è inoltre ricevuta assicurazione dal Ministero che presidi antincendio saranno sempre presenti durante le esercitazioni, con il supporto fisso di un elicottero. "La presentazione al Co.mi.pa di un calendario che portasse queste date di inizio e fine, indicate dalla Difesa e sottoposte alla valutazione del Comitato, era una condizione che avevamo chiesto e che abbiamo ottenuto, così come la presenza dei presidi antincendio”, spiega Francesco Pigliaru, che sottolinea come la sospensione delle esercitazioni consentirà l´apertura e la fruibilità per residenti e turisti, lungo tutto il periodo, delle spiagge di Porto Tramatzu, Spiagge bianche e Spiaggia degli americani nel poligono di Teulada, oltre che della spiaggia di Villaputzu. "La decisione di oggi manifesta una precisa disponibilità da parte del Ministero ad applicare misure immediate di mitigazione ed è utile a dimostrare fin da subito la volontà di cambiamento, secondo l’intesa che abbiamo firmato. Certamente si tratta di un punto di partenza e non di arrivo per quanto riguarda le interlocuzioni, e siamo al lavoro - conclude il presidente della Regione - per delineare al più presto l’agenda del tavolo".  
   
   
AMBIENTE: FVG, CONCORSO ´A NUOVA VITA´ DIVULGA LA CULTURA DEL RIUSO  
 
 Udine, 13 gennaio 2015 - "Questo concorso è stato ideato per dare, ai giovani, non solo l´opportunità di sviluppare la propria creatività, ma anche di cimentarsi con una tematica così importante come quella del riciclo dei rifiuti". Con queste parole, l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, ha commentato l´evento conclusivo del Concorso progettuale sul tema del riciclo dei rifiuti denominato ´A nuova vita´, organizzato dalla Direzione centrale dell´Ambiente, con la collaborazione dell´Arpa, e in particolare di Larea, che è il Laboratorio che si occupa dell´educazione ambientale, svoltosi nell´auditorium del palazzo della Regione, a Udine, alla presenza degli studenti delle otto scuole superiori del Friuli Venezia Giulia che sono state premiate. "Gli studenti - ha proseguito la Vito - hanno capito che parlare di rifiuti, oggi, è anacronistico, perché sono materie prime e seconde che possono essere riutilizzate, con una nuova vita". "La giornata di oggi - ha aggiunto l´assessore - è stata utile per un approfondimento sui temi della sostenibilità e del rispetto dell´ambiente, attraverso il coinvolgimento degli studenti e degli insegnanti su argomenti che ci toccano nel quotidiano". Vito ha concluso ringraziando tutte le scuole che hanno partecipato all´iniziativa, articolatasi per un intero anno scolastico. All´apertura dell´evento odierno ha voluto portare il saluto della Regione la Presidente, Debora Serracchiani, per soffermarsi sui temi della sostenibilità dell´ambiente, e del riuso dei rifiuti. Temi, ha detto la Presidente, rispetto ai quali l´Amministrazione è molto attenta. Lo ha dimostrato anche realizzando questo progetto che mira a evidenziare l´importanza di un corretto approccio culturale sull´argomento del riciclo e del riuso dei rifiuti. Un argomento, che rientra tra i compiti istituzionali dell´Arpa, l´Agenzia regionale per l´ambiente. La Presidente Serracchiani ha anche ricordato che la Regione sostiene numerose start up di aziende impegnate sul tema del riutilizzo dei rifiuti. A ciascuna delle otto scuole vincitrici andrà il premio di 5000 euro. Somma, da reimpiegare in progetti di educazione ambientale. Protagonisti dell´iniziativa odierna sono stati i ragazzi che hanno realizzato elaborati, invenzioni, prodotti presentati nel corso della vivace mattinata, trascorsa degli studenti nell´auditorium, e conclusa dalle premiazioni dei lavori realizzati. Lavori, che andavano da contenitori per occhiali creati con i tetrapak, i contenitori per i succhi di frutta o il latte; a una macchina per comprimere le lattine delle bevande; all´abbigliamento e accessori con il materiale di riciclo; a uno spot sul riutilizzo degli imballaggi; a un cortometraggio sul riciclo dei rifiuti; alla realizzazione di un filamento plastico da utilizzare nelle stampanti 3D dai tappi di plastica delle bottiglie; a un video sulla raccolta differenziata. Sono state premiate le scuole: I.p.s.i.a. ´Carniello´ di Brugnera; I.s.i.s. ´G.brignoli-l.einaudi-g.marconi´ di Staranzano; I.s.i.s. ´G.a. Pujati´ di Sacile; Liceo scientifico statale ´Giovanni Marinelli´ di Udine; I.s.i.s. ´R.m. Cossar-leonardo Da Vinci´ di Gorizia; Liceo scientifico statale ´France Preseren´ di Trieste; I.s.i.s. ´R. D´aronco di Gemona del Friuli; Liceo artistico ´E.u. Nordio´.  
   
   
AMBIENTE E CICLO DEI RIFIUTI: A SENISE UN TAVOLO DI CONFRONTO  
 
Potenza, 13 gennaio 2015 - "E’ possibile considerare i rifiuti una risorsa e un’occasione di sviluppo per la Basilicata? Se ne è parlato giovedì scorso a Senise, nell’ex sala consiliare in Via del Municipio, in un convegno dal titolo “Combustibile solido secondario: un’opportunità ambientale, energetica ed occupazionale per il territorio” promosso dalla Nep Italy srl. Un vero e proprio tavolo di confronto - spiegano gli organizzatori in una nota - a trecentosessanta gradi sugli aspetti normativi e ambientali legati al trattamento del combustibile solido secondario (Css). Si tratta nello specifico di combustibile solido che si ottiene dal trattamento di rifiuti non pericolosi che viene utilizzato in impianti industriali (es. Siderurgici, centrali termoelettriche e cementerie). L’incontro, aperto alla comunità di Senise, alle istituzioni e ai comitati interessati, dopo i saluti dell’Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Aldo Berlinguer, ha visto confrontarsi nel corso della giornata docenti universitari, esperti del settore, esponenti della Regione Lombardia e della Regione Basilicata e rappresentanti di Fise, Aitec, Assoambiente e Federambiente. Tanti i temi analizzati, dai benefici ambientali ed energetici del Css alle ripercussioni economiche di quella che è una vera e propria filiera (filiera del Css). Non sono mancati approfondimenti sugli aspetti normativi e sui possibili impatti ambientali di questo tipo di trattamento dei rifiuti. Inevitabile un confronto tra l’Italia e altri paesi europei in cui gli impianti per il trattamento del Css sono una realtà consolidata. Simili impianti però - aggiunge la nota di Nep Italy Srl - non sono estranei nemmeno al nostro paese, anche se per ora sul tema siamo fanalino di coda. In provincia di Siena, ad esempio, esiste un impianto per il trattamento del Css situato in una zona agricola in cui si producono vino e olio. Segno che, grazie a tecnologie all’avanguardia e a rigorosi controlli, è possibile conciliare una corretta gestione del ciclo dei rifiuti con la tutela dell’ambiente e delle produzioni agroalimentari. Senza contare i benefici sul piano della creazione di nuovi posti di lavoro. Per questa ragione l’invito era stato esteso a tutta la cittadinanza, alle istituzioni e ai comitati interessati anche se va registrata l´assenza al convegno delle amministrazioni locali e la reiterata non volontà dei comitati di confrontarsi".