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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 28 Gennaio 2015 |
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FONDI POR 2007-13, VIA LIBERA A CANTIERI PER 70 MILIONI DI EURO CON IL BANDO A SPORTELLO: AFFIDATI I PROGETTI A COMUNI E PROVINCE DELLA SARDEGNA |
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Cagliari, 28 Gennaio 2015 - In Sardegna aprono centinaia di cantieri per un totale di 70 milioni di euro in 101 Comuni grazie al bando a sportello che ha messo a disposizione fondi europei Fesr 2007-2013 per progetti in fase definitiva. Le opere dovranno essere tutte consegnate entro il 30 settembre di quest´anno: tempi brevi, dunque, che consentiranno di rimettere subito in moto l´economia dell´isola creando molte centinaia di nuovi posti di lavoro. Il bando, approvato in Giunta il 25 novembre scorso e pubblicato il 3 dicembre con scadenza al 31 gennaio, ha ricevuto finora 482 domande per un totale di 232 milioni di euro, presentate da 255 Comuni e 7 fra Consorzi, Unioni di Comuni e Commissari delle Province. "Il successo del bando ci dimostra che avevamo ragione a sperimentare una strada nuova puntando su un bando a sportello per provare a salvare soldi europei che altrimenti sarebbero andati perduti e dare così subito una sferzata alla nostra economia - dice l´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci - Siamo partiti con 20 milioni, dopo due giorni viste le tantissime richieste abbiamo raddoppiato a 40 e oggi stiamo erogando 70 milioni. E chi è rimasto fuori potrà rientrare nei bandi successivi su cui stiamo già lavorando: abbiamo dunque dimostrato di poter lavorare bene insieme ai Comuni, con più assessorati, su più linee di azione ma con un´unica regia con l´obiettivo di spendere presto e bene i fondi europei e dare risposte certe e rapide ai territori". Progetti E Importi - Risparmio energetico, dissesto idrogeologico, itinerari culturali, salvaguardia del patrimonio architettonico e riqualificazione dei centri minori sono i cinque settori interessati dai cantieri. L´analisi delle richieste ammesse e finanziate in questa prima fase mostra che la provincia di Oristano conta il numero più alto di Comuni finanziati, 28 per un totale di 14 milioni e mezzo. Seguono Sassari (22 per 19,8 milioni), Nuoro (15 per 8 milioni), Cagliari (14 per 10,8 milioni), Ogliastra (9 per 14,5 milioni), Medio Campidano (6 per 4,9 milioni), Carbonia Iglesias (5 per 4,8 milioni) e Olbia Tempio (2 per 1,6 milioni). L´importo più corposo, 44 milioni di euro, finanzierà interventi di risparmio ed efficienza energetica; 10,2 milioni andranno alla riqualificazione e valorizzazione dei centri minori, 8,9 agli interventi contro il dissesto idrogeologico, 3,8 al recupero architettonico e 3,1 alla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. "Questo è solo un primo ma importantissimo passo verso l´approccio che il presidente Pigliaru aveva detto di voler avere con i fondi europei, ovvero bandi multilinee e multifondo - sottolinea l´assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda - Questo bando ha avuto successo ben oltre le aspettative, il che dimostra che i Comuni hanno imparato bene a fare progettazione definitiva, ad andare oltre il preliminare. Sicuramente, la carta vincente è stata riuscire a incrociare perfettamente le richieste degli Enti Locali sardi con l´offerta della Regione, è la risposta più corposa è arrivata dai Comuni di piccole dimensioni". I Progetti Finanziati - Si tratta di interventi ammissibili a finanziamento nelle linee di attività del Por Fesr 2007/2013, la cui previsione di spesa è inserita nel programma triennale delle opere pubbliche, dotate almeno di progettazione definitiva, che abbiano acquisito tutte le autorizzazioni amministrative necessarie e per le quali, entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta selezione, l’amministrazione si impegni all’approvazione del relativo progetto esecutivo e all’indizione della gara di appalto entro i quindici giorni successivi. Sono stati inoltre considerati ammissibili gli interventi per i quali a oggi sia già stato disposto l’affidamento mediante procedura di appalto di progettazione ed esecuzione sulla base di un progetto preliminare o definitivo. Infine, sono stati ammessi interventi di pronta cantierabilità, dotati di progettazione esecutiva, proposti dagli enti locali a valere sull´Avviso Opere pubbliche cantierabili, non ancora finanziate. "Per i comuni sardi è importantissimo il bando per l´immediata spendibilità di questi fondi europei, non vincolati dal patto di stabilità - dice l´assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu - Per quanto concerne il tema del risparmio energetico abbiamo Comuni che hanno firmato patti tra sindaci e che mirano alla sostenibilità energetica, ora tutto questo può trovare sfogo progettuale. L´efficientamento energetico consente un risparmio notevole negli edifici pubblici molto significativo: scuole, piazze, pubblica illuminazione, parchi, centri urbani. L´obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio pubblico all´insegna del risparmio e del miglioramento delle performance". Il direttore del Centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu ha sottolineato che questo bando a sportello "non comporta assolutamente il rischio di perdere in qualità dei progetti, per esempio nell´idrogeologico sono tutti progetti già a un livello molto alto. Poi è chiaro che ognuno deve fare la sua parte, la Regione sta mettendo in atto importanti politiche keynesiane che vanno capitalizzate al meglio". |
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LAVORI PUBBLICI, INCONTRO ANCI E CAL: UN TAVOLO TECNICO REGIONE-ENTI LOCALI. RISPOSTE PIÙ ADEGUATE AI CITTADINI SARDI |
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Cagliari, 28 Gennaio 2015 – E’ stato istituito il 27 gennaio un tavolo tecnico paritetico fra Regione, Anci e Cal che avrà come primo obiettivo quello di elaborare un Disegno di legge urgente sul coordinamento della finanza regionale e di quella degli enti locali, passaggio indispensabile dopo l´entrata in vigore delle nuove norme sui bilanci armonizzati. È stato deciso il 26 gennaio al termine dell´incontro all´ottavo piano della sede della Regione in viale Trento fra l´assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e i presidenti di Anci e Cal Piersandro Scano e Giuseppe Casti. Fondo Di Rotazione Per Opere Pubbliche - È stato poi deciso di predisporre un confronto approfondito sui temi dell´aumento della pressione fiscale indiretta derivata dall´aumento delle tariffe dei servizi essenziali e di condividere l’emendamento all’articolo 5 della legge finanziaria per l’istituzione di un Fondo di rotazione per le opere pubbliche di interesse locale. "Sono molto soddisfatto per la collaborazione che è stata concretamente avviata oggi - dice l´assessore Maninchedda - Una collaborazione che saprà dare risposte più adeguate ai cittadini sardi, restituendo loro al tempo stesso un rinnovato senso dello Stato". I Presidenti Di Anci E Cal - "È un momento molto complesso della società sarda e della vita dei comuni. In un quadro di questo genere uno spirito di collaborazione istituzionale deve portare tutti, Regione e Comuni, a privilegiare le ragioni di dialogo rispetto a quelle di differenziazione senza per questo rinunciare alle proprie posizioni ma ricercando le vie dell´intesa - dice il presidente dell´Anci Pier Sandro Scano - È quello che oggi stiamo cercando di fare, Regione ed Enti Locali, sui temi della tensione sociale, del costante aumento delle tasse comunali in applicazione delle norme dello Stato, e della legge finanziaria regionale con particolare riferimento all´articolo 5, quello che riguarda le disposizioni in materia di opere pubbliche, sul quale è in corso una importante interlocuzione con l´assessore Maninchedda". Secondo il presidente del Cal Giuseppe Casti "il confronto deve riguardare non solo l´articolo 5 ma anche altre parti della Finanziaria che sono fondamentali nella vita dei Comuni. I tagli statali alle finanze comunali sono pesantissimi, in questo modo le tensioni rischiamo di acuirsi. Quindi - conclude Casti - proponiamo alla Regione di mettere a punto insieme a noi proposte che vadano incontro alle difficoltà dei Comuni e ne alleggeriscano la sofferenza sociale". |
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CASA: FVG, DAL 2015 L´EROGAZIONE DEI MUTUI SARÀ PIÙ VELOCE |
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Trieste, 28 gennaio 2015 - I tempi di erogazione della prima rata di contributo per i mutui prima casa saranno accelerati a partire da quest´anno. Lo ha annunciato l´assessore regionale all´Edilizia del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro, rispondendo ad un´interrogazione della consigliera Mara Piccin sull´Edilizia agevolata. "Le tempistiche di riconoscimento del contributo - precisa Santoro - risultano invariate negli ultimi anni, poiché tra la data di presentazione della domanda e la determinazione del contributo passa un anno, cui seguono circa 45 giorni per l´erogazione della prima rata del contributo decennale. È una tempistica predeterminata che dipende da scelte del passato, per cui i finanziamenti vengono stanziati solo successivamente alla presentazione delle domande per valutare l´effettivo fabbisogno". "Nonostante ciò - prosegue l´assessore - considerati gli attuali problemi finanziari delle famiglie la Giunta regionale ha sottoscritto a dicembre con Banca Mediocredito Fvg una nuova Convenzione per la gestione del canale agevolativo in base alla quale, tra l´altro, sarà possibile già nel primo semestre del 2015 una abbattimento del tempo di erogazione della prima rata di contributo, pur mantenendo l´accortezza sulla gestione finanziaria del settore". Se fino a tutto il 2014 il pagamento della prima rata, per le pratiche determinate nel semestre precedente, era disposto da Banca Mediocredito Fvg due volte all´anno, entro giugno ed entro dicembre, con il 2015 sarà possibile invece erogare la prima annualità tre volte all´anno: entro aprile (per le pratiche riconosciute nei mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio), entro agosto (per quelle emesse nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno) ed entro dicembre (per quelle riferite ai mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre). Santoro ricorda inoltre che "la Giunta regionale con le ultime leggi finanziarie e di assestamento, ha agito per reperire gli stanziamenti pluriennali che mancavano per raggiungere la copertura delle domande oggi in lista di attesa." Ad oggi sono in istruttoria le domande di contributo presentate entro il 28 febbraio dello scorso anno. L´ultima prenotazione di fondi è stata deliberata lo scorso 26 novembre e ha interessato 729 domande presentate da dicembre 2013 (520 domande) a febbraio 2014 (ulteriori 209 riferite a gennaio e febbraio). Altri fondi verranno prenotati entro i primi giorni di febbraio. Sui tempi di erogazione incide anche la completezza della documentazione richiesta ai cittadini: delle 209 domande presentate nel 2014 nessuna è ancora completa di tutta la documentazione per la determinazione del contributo. |
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"NON SOLO CASE….TORNA A VIVERE UN PEZZO DI GRANDE STORIA PERUGINI, INVITO ALLA RIAPERTURA DELLA TORRE DEGLI SCIRI |
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Perugia, 28 gennaio 2015 - "Un pezzo di città, un capitolo della storia perugina, tornano ad essere vita quotidiana, parte di una storia antica e di una possibile nuova storia futura". L´assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti invita tutta la cittadinanza a partecipare all´inaugurazione della restaurata e riaperta Torre degli Sciri che verrà restituita alla città di Perugia insieme a dodici appartamenti realizzati nell´ex convento, che avrà luogo, mercoledì 28 gennaio, alle ore 15. La riapertura sarà festeggiata anche con la possibilità di varcare le soglie dei molti monumenti presenti in una zona della città di assoluto pregio. Si potrà visitare l´Oratorio di San Francesco dei Nobili, al cui interno si trova un´opera di immenso valore come il Gonfalone di Pietro di Galeotto (1480) con la Flagellazione. Saranno inoltre visitabili: la chiesa di San Luca di proprietà del Sovrano Ordine Cavalieri di Malta ed il Palazzo degli Oddi, Marini Clarelli. "Alta e bianca come un faro che spicca sul mare di tetti rosso mattone, guardando a ovest, - afferma l´assessore Vinti - la Torre degli Sciri la si incontra intatta percorrendo l´antica via Torrenam che uscendo dalla porta Trasimena si dirige verso il "Lago di Perugia". E´ l´odierna via dei Priori, una delle cinque vie regali, la via sacra per eccellenza. Segnata da numerosi edifici religiosi, ciascuno con il suo stile, ciascuno con la sua storia. Alcuni subito a ridosso dell´isola degli Sciri: Santa Teresa degli Scalzi, l´Oratorio della Confraternita dei disciplinati di san Francesco, la Madonna della Luce, la chiesa dei Cavalieri di Malta, e via così di seguito come un lungo rosario fino alla enorme mole di San Francesco al Prato. La torre colpisce perché sola. Non addossata ad altri edifici, non scapitozzata, non inglobata. Unico esempio in una città che di torri ne aveva molte, almeno 46. E di queste numerose ancora in piedi ma ben confuse nell´edilizia successiva. Lungo la via dei Priori se ne contano cinque". Il nome della Torre viene dalla famiglia che ne fu proprietaria dalla fine del Xvi, aveva fatto parte in origine delle case degli Oddi, come il vicino Palazzo omonimo, oggi Marini-clarelli. L´antica famiglia degli Sciri, annoverata tra i casati gentilizi, vanta alcuni eminenti personaggi, tra cui Sciro, autore delle "Memorie di Perugia dall´anno 1520 all´anno 1544". Le torri avevano i nomi, presi in prestito da una delle famiglie proprietarie, ma a volte avevano anche i soprannomi. Costruite a difesa delle isole nobiliari, diventano col passare del tempo uno status symbol, marcano la differenza di classe, stavano a significare presenze "importanti". La maggior parte infatti si trovava in "terra vecchia", in gran parte perite sotto i colpi delle aspre contese con il dominio della Chiesa sulla città, come nel caso delle torri dei Baglioni. Le altre, perdendo importanza e funzione, perdono a poco a poco anche la svettante forma, perdono l´individualità, entrano a far parte di altri edifici. La Torre degli Sciri è un caso raro, un destino isolato. L´unica a sopravvivere integra al tempo. E´ stata anche chiamata Torre degli Scalzi, dall´ordine dei Carmelitani Scalzi della vicina chiesa di Santa Teresa, e ancora, Torre delle Becchette. Quest´ultimo nome deriva dal modo in cui venivano chiamate le ragazze dell´istituto che Suor Lucia Tartaglini da Cortona fondò nel 1680. Suor Lucia mise insieme diversi edifici, la casa ricevuta in dono da Caterina della Penna Oddi, che ne entrò in possesso una volta estinta la famiglia degli Sciri, un edificio contiguo acquistato dalla compagnia del Santo Anello ed il monastero delle Bartolelle. La Torre risulta parte integrante del Conservatorio, che però non ne intacca la forma. |
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PROGETTI DI INNOVAZIONE URBANA, LA REGIONE TOSCANA DESTINA 50 MILIONI DEI FONDI POR-FESR 2014-2020 |
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Firenze 28 gennaio 2015 - Quasi 50 milioni di euro destinati all´asse urbano del Programma operativo regionale Por Fesr 2014-2020 della Regione Toscana per i Piu, i "Progetti di innovazione urbana" finalizzati alla risoluzione di problematiche di ordine sociale, economico, territoriale ed ambientale. Lo ha deciso la Giunta, su iniziativa dell´assessore Anna Marson, superando il 5% dei finanziamenti Por-fesr 2014-2020 prevista come soglia minima obbligatoria dall´Accordo di partenariato presentata dallo Stato alla Commissione europea: la somma stanziata è pari infatti al 6,2% della dotazione finanziaria. "I finanziamenti sono destinati alle aree urbane intermedie – spiega l´assessore Anna Marson - mentre le città metropolitane usufruiscono di fondi ad hoc gestiti dal governo nazionale. Per garantire la concentrazione territoriale degli interventi, richiesta dall´Accordo di partenariato, è stato peraltro necessario adottare specifici criteri per l´individuazione delle aree territoriali potenzialmente interessate dall´Agenda urbana. Si tratta delle cosiddette "Fua", aree urbane funzionali composte da più Comuni caratterizzati da condizioni di disagio socio-economico e di criticità ambientale superiori alla media regionale, sulla base di un´analisi e classificazione territoriale condotta dall´Irpet. Sono state così individuate 14 Fua". "In passato i Comuni ammessi ai finanziamenti del Por Fesr erano quelli che superavano la soglia demografica dei 20.000 abitanti – continua Marson - Ora invece sono ammessi alla presentazione delle proposte Comuni con più di 10.000 abitanti a condizione che facciano parte di aree urbane funzionali con indicatori di disagio socio-economico ed ambientale superiori alla media regionale. Una individuazione - questa che è basata sulle aree urbane funzionali - che rispecchia maggiormente l´effettiva struttura urbana che caratterizza il territorio regionale". L´altro aspetto fondamentale, secondo l´assessore regionale, è che i progetti, per poter essere ammessi a finanziamento, devono integrare in modo efficace le diverse azioni previste – ecoefficienza, mobilità sostenibile, servizi per l´infanzia, servizi socio-sanitari, recupero funzionale degli edifici. I Piu, oltre all´integrazione ed alla funzionalità delle operazioni che li costituiranno, trovano fondamento nei seguenti elementi: il carattere negoziale nel rapporto tra Regione e Comuni nella loro selezione e definizione; la concentrazione spaziale degli interventi; la qualità della proposta progettuale". E´ prevista, in via indicativa, la seguente ripartizione delle risorse per Linea di Azione: ecoefficienza: circa 10 milioni, Mobilità sostenibile: circa 9,5, Servizi infanzia: circa 7,5, Servizi socio sanitari: circa 7,5, Recupero funzionale: quasi 15 milioni. In un´ottica di concentrazione, saranno finanziati un numero massimo di 8 Progetti di innovazione urbana, su cui sarà possibile attivare più linee di azione. L´uscita dell´avviso relativo alla manifestazione di interesse è prevista entro la primavera 2015. |
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CALL CENTER, SEMINARIO AL MISE SULLE SFIDE CHE IL SETTORE DEVE AFFRONTARE A CONFRONTO ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI E SINDACATI |
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Roma, 28 gennaio 2015 - Almeno ottantamila occupati e un giro di affari di oltre due miliardi di euro: le cifre fondamentali di un settore, quello dei contact center, che accusa i contraccolpi della crisi e che ora si trova a fare i conti- come testimoniano i diversi tavoli di crisi aziendali aperti al Ministero dello Sviluppo Economicom - con le necessarie ristrutturazioni e, soprattutto, col grave fenomeno delle delocalizzazioni extra Ue. Che cosa fare per dare concrete prospettive ad un comparto sempre più importante nel rapporto tra imprese e clienti e sempre più influenzato dallo sviluppo delle tecnologie digitali? Di tutto ciò si è discusso oggi pomeriggio al Mise in un seminario- aperto dal Vice Ministro Claudio De Vincenti- che è stato promosso e coordinato dal responsabile dell’Unità Gestione Crisi Aziendali del Ministero, dottor Giampiero Castano. A confrontarsi sul futuro del comparto, i vertici delle associazioni imprenditoriali (Assocontact, Asstel, Unirec) e le organizzazioni sindacali di categoria Tlc (a livello di segreterie nazionali). Il dibattito si è snodato lungo le direttrici fornite da due analisi, una dedicata alle dinamiche economiche ed occupazionali in atto (illustrata dall’ingegner Marta Valsecchi del Politecnico di Milano) e l’altra all’evoluzione del servizio di contact center (illustrata dal dottor Andrea Travasoni, partner di Mckinsey). |
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ANGELI ANTI BUROCRAZIA, ASSESSORE LOMBARDIA: SEMPLIFICHIAMO VITA IMPRENDITORI |
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Monza, 28 gennaio 2015 - E´ partito, da Monza, il tour di presentazione, che toccherà tutte le province della Lombardia, degli ´Angeli anti burocrazia´, entrati in servizio lo scorso 7 gennaio. Si tratta di 30 giovani neolaureati, selezionati da Regione Lombardia con un bando realizzato in collaborazione con Unioncamere, che sono a disposizione delle imprese, per aiutarle a superare tutti gli ostacoli che si trovano a fronteggiare quotidianamente nei rapporti con le Pubbliche amministrazioni. Semplificazione E Sburocratizzazione - "Con la Legge 11 ´Impresa Lombardia´ - ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, intervenendo a Monza, insieme al presidente Roberto Maroni, all´incontro ´Gli Angeli Anti Burocrazia - Un nuovo strumento a sostegno delle imprese´ -, approvata all´unanimità lo scorso febbraio, abbiamo compiuto un passo fondamentale per aiutare concretamente le nostre imprese. La Legge, infatti, contiene strumenti di supporto per le imprese e gli imprenditori, ma soprattutto percorsi semplificativi e di sburocratizzazione. Grazie a una intuizione del professor Sapelli, che ha collaborato con noi, a giugno è nata l´idea degli ´Angeli anti burocrazia´, che, in tempi molto rapidi, sono stati selezionati e formati e sono entrati in servizio, 2 per provincia, 1 a Sondrio e 9 a Milano". I Progetti Per Monza E Brianza - I due ´Angeli anti burocrazia´ in servizio a Monza sono Fiamma Locati e Sara Igina Capasso. "Tra le altre attività - ha spiegato Melazzini - si occuperanno di due progetti specifici, legati alle esigenze del territorio di Monza e Brianza". Si tratta di un progetto di carattere ambientale (definizione di un percorso tecnico-amministrativo di accelerazione/semplificazione dei procedimenti amministrativi connessi al rilascio dell´Autorizzazione Unica Ambientale) e un altro legato al settore Ict (implementazione dei servizi di supporto alle imprese e alle Start up innovative che esercitano nell´area tecnologica). Numero Verde - "Parte sempre da oggi - ha aggiunto l´assessore - un nuovo servizio di assistenza alle imprese e agli imprenditori, che potranno chiedere un supporto specifico, attraverso il numero verde unico di Regione Lombardia (800.318.318), gratuito e attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 21 e il sabato dalle 8 alle 20". I Partecipanti - All´incontro sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Edoardo Valli (presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza), Roberto Scanagatti (sindaco di Monza e Presidente Anci Lombardia) e Giuseppe Airò (magistrato, referente per le Relazioni esterne e l´implementazione informatica e tecnologica del Tribunale di Monza). |
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SOSTEGNO ALLE IMPRESE, LA GIUNTA DELLA SARDEGNA ISTITUISCE UN FONDO RISCHI DA 25 MILIONI. FILIERE E INTERNAZIONALIZZAZIONE, RIMETTIAMO IN MOTO L´ECONOMIA FAVORENDO NUOVA OCCUPAZIONE |
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Cagliari, 28 Gennaio 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, ha istituito un Fondo rischi da 25 milioni di euro, finanziato dalla Sfirs, per intervenire negli investimenti di rischio delle piccole e medie imprese sarde. L´obiettivo è accrescere la competitività delle aziende interessate: si punterà soprattutto sulle imprese capaci di fare filiera (dunque di guidare anche tanti piccoli imprenditori che fanno rete, per esempio nel settore dell´agroalimentare, potranno ricevere benefici) e fortemente orientate all´internazionalizzazione, e si daranno risposte concrete al sistema produttivo sardo, potenziandolo per favorire l´occupazione. I settori prioritari di intervento saranno agroalimentare, turismo, energia sostenibile, logistica e trasporti, biomateriali. I finanziamenti dovranno essere restituiti a tassi di mercato in tempi molto lunghi, fino a dieci anni, e saranno integrati da cofinanziamenti di mercato. Oggi la Giunta ha approvato gli atti di indirizzo, entro 15 giorni sarà messo a punto il regolamento dunque il Fondo sarà ufficialmente operativo a fine febbraio. "Considerando il protrarsi della crisi economica è necessario utilizzare tutti gli strumenti che la Regione ha a sua disposizione, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria, per rafforzare il patrimonio delle imprese sarde sane, strumenti di equity o quasi equity alternativi al tradizionale indebitamento bancario - dice l´assessore Paci - Insomma, se un´impresa sarda vuol fare piani di investimento ma ha difficoltà ad accedere al credito, noi ci affianchiamo al privato in modo da consentirgli di realizzare quell´investimento. In seguito valuteremo anche la possibilità di rafforzare l´intervento regionale con le risorse comunitarie del Por Fesr 2014-2020 per la creazione di ulteriori strumenti di ingegneria finanziaria, anche per il finanziamento del rischio. La Regione è dunque in prima linea a supporto delle imprese sarde e per rilanciare, pure con l´attrazione di investimenti esterni, un´economia da troppo tempo paralizzata. Bisogna fare in fretta e dare risposte alla società sarda, creando presupposti e condizioni favorevoli a generare subito nuovi posti di lavoro". Il finanziamento delle piccole e medie imprese sarde che intendono promuovere un piano di sviluppo industriale era considerato una delle azioni strategiche - per garantire il supporto al mondo produttivo - già nel Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019, approvato dalla Giunta Pigliaru a ottobre scorso. Quella approvata oggi è una delibera importante e molto innovativa - conclude il vicepresidente della Regione - Iniziamo a dare concretamente attuazione al programma di intervento a favore delle imprese inserito proprio nel Prs". |
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ONLINE L´AGGIORNAMENTO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO SULCIS |
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Cagliari, 28 Gennaio 2015 - Dal 27 gennaio 2015 è disponibile nello speciale web Piano Sulcis della Regione Sardegna l´aggiornamento sullo stato di attuazione del Piano Straordinario per il Sulcis siglato con il Protocollo d´Intesa del 13 novembre 2012 tra Governo, Regione e Amministrazioni locali competenti per territorio. Il rapporto, curato dal Coordinamento Regionale del Piano, delinea per macroprogrammi la stato delle attività portate avanti nell´ambito del Piano. Consulta l´aggiornamento sullo Stato di attuazione del Piano Sulcis al 26 gennaio 2015 http://www.Regione.sardegna.it/documenti/ 1_50_20150127165339.pdf |
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WELFARE TO WORK, DEFINITI CONTENUTI E RISORSE DEL PROGETTO PER I LAVORATORI EX EATON |
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Firenze 28 gennaio 2015 – Si è svolto ieri presso l´assessorato al lavoro un incontro tecnico per la presentazione del progetto "Welfare to Work" destinato a sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro per i lavoratori della ex Eaton di Massa. Alla riunione hanno partecipato, oltre alla Regione, anche rappresentanti del Comune e della Provincia di Massa Carrara, dell´Inps regionale e di Italia Lavoro. Il progetto, che ha avuto il via libera dal Ministero del lavoro, si articolerà in una serie di iniziative di durata annuale finalizzate al reinserimento nel mercato del lavoro dei circa 200 lavoratori della ex Eaton. In particolare si tratterà di azioni di orientamento mirato e di politiche attive come colloqui e bilanci di competenza, nonchè di azioni di scouting delle imprese potenzialmente interessate alla riassunzione. A ciascun lavoratore sarà corrisposta una indennità temporanea di partecipazione, di 650 euro lordi mensili. La Regione ha impegnato complessivamente per questo progetto 1 milione e 600 mila euro. La gestione delle politiche attive sarà attuata dalla Provincia di Massa Carrara, con il supporto tecnico di Italia Lavoro. "Una volta definiti i contenuti - spiega l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – ci attiveremo per arrivare al più presto alla convenzione con l´Inps e quindi all´avvio concreto del percorso. Un percorso che si integra in un complesso di iniziative che stiamo mettendo in campo per la reindustrializzazione dell´area Eaton e per lo sviluppo e l´occupazione di tutto il territorio della provincia. A questo proposito con il vice ministro Claudio De Vincenti ho concordato la data del prossimo incontro con istituzionale per l´avvio dei lavori per l´Accordo di Programma: si terrà il 19 febbraio al Ministero dello sviluppo economico e, per la Regione, parteciperà il presidente Rossi". L´assessore ha ricordato inoltre che la Regione ha messo a punto un pacchetto di incentivi per l´occupazione per i quali la giunta ha recentemente stanziato una riserva di 1 milione di euro per l´area di Massa Carrara, l´avvio dei lavori socialmente utili e che a questi si affiancheranno altre iniziative, per i lavoratori e per le imprese, che entreranno a far parte dell´accordo di programma che sarà stipulato a seguito del riconoscimento di area di crisi complessa. |
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LAVORO SICURO, ORDINI AL FIANCO DELLE AZIENDE. ROSSI: "MODELLO DA ESPORTARE" |
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Firenze 28 gennaio 2015 - Non solo le associazioni di categoria. Il progetto per l´emersione e la regolarizzazione delle aziende cinesi (ma non solo loro) che oggi producono abbigliamento a prezzi stracciati grazie anche a lavoro nero, evasione fiscale e mancato rispetto delle norme su sicurezza e igiene trova nuovi partner. Anche gli ordini professionali degli architetti, commercialisti e consulenti del lavoro, dei geometri e dei periti industriali, che hanno firmato a Prato un protocollo in palazzo comunale, potranno infatti patrocinare le aziende che decideranno di aderire al patto per il lavoro sicuro. Ovvero lo strumento messo in campo dalla Regione la scorsa estate per riportare dentro le regole quella fetta importante di distretto sommerso che le regole, almeno tutte, non sempre rispetta. Un progetto - assieme alle ispezioni nelle aziende, 7.700 da controllare entro il 2016 - pensato e varato dopo l´incendio che il 1 dicembre 2013 uccise nel sonno sette operai cinesi che dormivano nella fabbrica pratese in cui lavoravano. Quasi 1.100 imprese controllate fino a dicembre - "Il lavoro sulle ispezioni va avanti e produce risultati – commenta da Firenze il presidente della Toscana Enrico Rossi -, con un´impennata peraltro anche nelle sanzioni pagate". Da 79.800 pagati a Prato nei primi sei mesi del 2014 a 320 mila della seconda parte dell´anno. Il primo obiettivo è rendere più sicuri i luoghi di lavoro, per evitare che nuove tragedie si ripetano. I numeri aggiornati li ha forniti Renzo Berti, dirigente della Regione Toscana responsabile del progetto. Da settembre a dicembre in tutta l´area vasta tra Firenze, Prato e Pistoia sono state controllate 1096 imprese (cinquanta in più di quelle programmate): in 142 casi gli ispettori della Asl si sono trovati davanti a cancelli chiusi e imprese che non esistevano più, delle altre solo un terzo è risultato in regola (a Prato il 20%, su 427 controlli). Il patto per il lavoro sicuro diventerà un modello - I controlli stanno avendo il loro effetto. Le prescrizioni hanno riguardato per lo più macchine e impianti elettrici, a seguire dormitori e cucine abusive: irregolarità non sempre della stessa gravità, tant´è che solo 76 aziende sono state chiuse e sequestrate. "Ma adesso – prosegue Rossi - anche il patto per il lavoro sicuro potrà fare un ulteriore passo in avanti, grazie all´adesione degli ordini e dei collegi professionali. Con loro sarà assicurato un nuovo contributo alla sua diffusione e dunque all´emersione e al rientro nella piena legalità di una fetta importante del distretto tessile che ora vive sommersa. Il che aiuterà a crescere Prato e l´economia toscana, con vantaggi per tutti". "Anzi - aggiunge il presidente, che ringrazia tutte le associazioni di categoria e dei professionisti che stanno collaborando al progetto – il patto potrebbe diventare il modello da esportare in altri territori e realtà". In questi mesi a Prato hanno già aderito 88 imprese, altre 8 tra Firenze, Pistoia e Empoli. Centosettantaquattro erano le aziende che avevano firmato la pre-adesione. A sottoscrivere stamani il protocollo, come sostenitori dell´iniziativa, c´erano anche i rappresentanti degli Ordini degli avvocati, dei farmacisti e dei medici, il Pin di Prato, la Confersercenti, Confartigianato, Cassartigiani e Unione industriale. |
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GRUPPO MERCATONE UNO. IL PROSSIMO 27 FEBBRAIO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA TAVOLO DI CONFRONTO |
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Bologna, 28 gennaio 2015 - «Non perdere posti di lavoro e salvaguardare una impresa, come Gruppo Mercatone Uno, con forti radici nel territorio emiliano romagnolo. Questo è l’obiettivo. Consapevoli che i lavoratori hanno già ottenuto gli ammortizzatori nazionali per diversi mesi, abbiamo un margine di tempo per valutare eventuali modalità con le quali l’azienda possa superare il periodo di difficoltà». Così l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi in merito alla crisi aziendale del Gruppo Mercatone Uno raccogliendo anche la richiesta del sindaco di Imola di Daniele Manca, Comune dove ha sede l’azienda. «Per raggiungere questi obiettivi convocheremo, il prossimo venerdì 27 febbraio, un tavolo regionale sulla situazione del Gruppo Mercatone Uno per verificare se esistono possibili investitori e un piano industriale che possa rilanciare la attività del gruppo e salvaguardare i posti di lavoro». |
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