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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Maggio 2015
PARLAMENTO EUROPEO: APERTURA DELLA SESSIONE MAGGIO  
 
Strasburgo, 19 maggio 2015 – Il Presidente Schulz comunica che il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, aveva chiesto di partecipare al dibattito sulla situazione in Ungheria, in programma per il tardo pomeriggio di Martedì. Schulz ha detto che il signor Orbán è stato il benvenuto a partecipare alla sessione. "Come ogni membro del Consiglio europeo, è invitato a venire al Parlamento europeo e spiegare la sua posizione, se vuole farlo," ha detto. "Il Parlamento europeo è il luogo in cui la politica dell´Ue è fatto pubblicamente", ha aggiunto. " Ci sarà una risoluzione a conclusione della discussione sulla situazione in Ungheria, ma il voto sulla risoluzione si terrà presso la sessione di giugno. Altre modifiche all´ordine del giorno - Saranno presi i voti sulle relazioni di sicurezza e difesa il Giovedi, invece di Mercoledì e il voto relativo alle importazioni di alcole etilico saranno prese il Mercoledì, invece di Giovedi.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: TASSO INTERBANCARIO: COME RIPRISTINARE LA FIDUCIA NEI MERCATI FINANZIARI?  
 
Strasburgo, 19 maggio 2015 - Gli scandali finanziari degli ultimi anni hanno rivelato che i tassi interbancari come il Libor e l´Euribor sono stati ampiamente utilizzati. Essi tracciano l´evoluzione del mercato e sono soggetti a manipolazioni. Il Parlamento europeo discute il 18 maggio e vota il 19 maggio le nuove regole per garantire la piena trasparenza in Ue. In diretta sul nostro sito. Euribor è l´acronimo di Euro Interbank Offered Rate. Esso rappresenta il tasso medio d´interesse con cui alcuni istituti bancari europei (le cosiddette "banche di riferimento") effettuano le operazioni interbancarie di scambio di denaro nell´area Euro. I "benchmark" sono indici che misurano le prestazioni di qualcosa - dai tassi di interesse del mercato interbancario di Londra (Libor) o della zona euro (Euribor) attraverso materie prime come l´oro o il petrolio greggio a tassi di cambio (euro contro dollaro o sterlina inglese contro dollaro). Essi sono spesso usati come riferimento nei contratti finanziari e commerciali. Ad esempio, un tasso di interesse del mutuo può essere determinato attraverso il tasso Euribor più alcuni interessi. Come manipolare il benchmark - Gli indici devono essere affidabili e neutrali. Tuttavia, i loro valori giornalieri sono spesso determinati dalle azioni di alcuni importanti protagonisti del mercato. Nel 2012-2013, le autorità in Europa e negli Stati Uniti hanno svolto delle inchieste sulla manipolazione del Libor ed Euribor. In dicembre 2013, la Commissione europea ha multato 8 banche per un totale di 1,7 miliardi di euro per la partecipazione a cartelli illegali che cercavano di influenzare Libor ed Euribor. Altre banche sono state multate per reati simili nel 2014. Nuove legislazioni - La relazione del Parlamento propone tre obiettivi fondamentali. In primo luogo, rafforzare i sistemi e le norme di governance per ridurre la manipolazione l´abuso dei valori di riferimento ampiamente utilizzati. In secondo luogo, rafforzare la trasparenza mettendo a disposizione degli utenti i valori di riferimento in modo da consentire loro di decidere in modo consapevole; e in terzo luogo, mantenere l´offerta e l´accesso a un´ampia varietà di valori di riferimento applicando requisiti di governance in modo proporzionato, garantendo, tra l´altro, parità di condizioni a tutti gli amministratori, sia quelli nell´Ue sia quelli nei paesi terzi. Il Parlamento europeo ha già adottato sanzioni più severe per gli abusi di mercato finanziario nel 2013. Ii dibattito sul tasso interbancario é il primo tema all´ordine del giorno in apertura della sessione plenaria di lunedì. Seguilo in diretta alle ore 17.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: COME IMPORTARE DALLE ZONE DI GUERRA SENZA FINANZIARE I GRUPPI MILITARI  
 
 Strasburgo, 19 maggio 2015 - Come frenare il finanziamento illecito dei gruppi armati nelle aree in guerra? Questo l´obiettivo del dibattito di mercoledì durante la sessione plenaria. I deputati discuteranno e voteranno un progetto per mettere a punto un sistema comunitario di autocertificazione nella catena di approvvigionamento degli importatori dell´Unione per i minerali o i metalli come lo stagno, il tantalio, il tungsteno e l´oro. In diretta sul nostro sito. L´esempio della Repubblica democratica del Congo (Rdc) dimostra come l´estrazione di minerali nei paesi in via di sviluppo possa aggravare i conflitti armati interni. Nel tentativo di spezzare il legame tra l´estrazione di minerali e il finanziamento delle forze armate locali, l´Onu e l´Ocse hanno sviluppato delle linee guida per le società esportatrici di minerali provenienti dalle zone di conflitto. Gli Stati Uniti hanno già introdotto questi requisiti. La Commissione europea ha trasmesso progetto di regolamento al Parlamento europeo per limitare l´importazione dei cosiddetti "minerali dei conflitti", come lo stagno, il tantalio, il tungsteno e l´oro. L´autocertificazione prevede che gli importatori dell´Ue di questi metalli e minerali esercitino il "dovere di diligenza", ovvero che evitino di arrecare danno sul territorio sorvegliando e organizzando i propri acquisti e le proprie vendite. Il Parlamento è diviso sull’opportunità o meno di introdurre nella legislazione l’obbligatorietà della certificazione in tutta la catena di approvvigionamento di metalli e minerali provenienti dalle zone di conflitto e da quelle ad alto rischio. "Il mio obiettivo è quello di elaborare di un regolamento efficace per fermare i profitti del commercio di minerali per finanziare conflitti armati" ha spiegato il vicepresidente Inta Iuliu Winkler (Ppe, Romania). Clicca qui per altre notizie dal Parlamento europeo. Il regolamento fornisce agli importatori dell´Ue un´opportunità di approfondire gli sforzi in corso per garantire delle catene di approvvigionamento pulite negli scambi commerciali. Per aumentare la responsabilità delle fonderie e delle raffinerie nei confronti del pubblico, migliorare la trasparenza della catena di approvvigionamento e facilitare l´approvvigionamento di minerali, l´Unione europea mira a pubblicare ogni anno un elenco di "fonderie e raffinerie responsabili". Con oltre 400 importatori di tali minerali e metalli, l´Unione europea è tra i principali mercati per lo stagno, il tantalio, il tungsteno e l´oro. La commissione Inta ha votato il 14 aprile: il testo è stato approvato con 22 voti a favore, 16 contro e 2 astensioni.  
   
   
CONCLUSIONI OPERATIVE CONGIUNTE DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, LA FEDERAZIONE RUSSA E L´UCRAINA.  
 
Bruxelles, 19 maggio 2015 - A seguito della dichiarazione del 12 febbraio a sostegno del "pacchetto di misure per l´attuazione degli accordi di Minsk", il commissario per il commercio dell´Unione europea Malmström , il Ministro degli Affari Esteri dell´Ucraina Klimkin e Ministro dello Sviluppo Economico della Federazione Russa Ulyukayev -la Parties- hanno incontrato ieri, per continuare i colloqui sull´attuazione dell´accordo di associazione Ue-ucraina / zona di libero scambio (Aa / Dcfta), che sarà essere applicato in via provvisoria a partire dal 1 ° gennaio 2016. Questo è stato il terzo incontro a livello ministeriale, dopo le due precedenti riunioni tenutesi il 11 luglio e 12 settembre, 2014. Le parti hanno ribadito il loro impegno per lo sviluppo degli scambi nella regione, come un mezzo per raggiungere una crescita economica inclusiva. Al fine di rispondere alle preoccupazioni sollevate dalla Russia per quanto riguarda la Dcfta, le parti hanno fatto il punto della intenso lavoro svolto a livello tecnico, anche durante la riunione del 20-21 aprile 2015, tenutasi a Bruxelles. Mentre alcune delle questioni possono essere affrontate nel contesto delle flessibilità esistenti disponibili nel Dcfta, e altri nel contesto degli attuali quadri di cooperazione bilaterali o trilaterali e plurilaterali, le parti hanno convenuto di intensificare i loro sforzi e il compito loro esperti per realizzare soluzioni pratiche ai problemi sollevati dalla Russia, in particolare nei seguenti settori: Cooperazione doganale - - Mantenere e migliorare ulteriormente costumi scambio di dati e la verifica elettronica di origine mediante il rafforzamento della cooperazione doganale e di dialogo verso la convergenza dei sistemi informatici per le dogane; - L´impegno per affrontare altri problemi (ad esempio, la lotta contro la frode); - L´impegno per l´Ucraina e la Russia a prendere in considerazione l´inizio di una revisione delle norme di origine del Cis di libero scambio; - Readiness dall´Ue per rafforzare il dialogo informale sulla cooperazione doganale con la Russia e, ove richiesto, di fornire all´Ue consulenza e supporto tecnico alle parti; Ostacoli tecnici al commercio (Tbt) - - Creazione di un gruppo di lavoro dedicato a sviluppare ulteriormente il processo di armonizzazione, al fine di ridurre al minimo l´impatto delle modifiche normative, riconoscendo l´importanza della convergenza delle regolamentazioni e norme tecniche come strumento per facilitare i flussi commerciali. La prima riunione del gruppo di lavoro si svolgerà entro due settimane il rilascio di questa dichiarazione; - Prendere in considerazione l´estensione dei periodi di transizione per l´allineamento normativo quando e se del caso per i settori o prodotti specifici, approfittando delle flessibilità costruite nel Dcfta; Le questioni sanitarie e fitosanitarie (Sps) - - Prendere in considerazione la preparazione di un accordo aggiornata tra Ucraina e Russia sull´accettazione bilaterale dei certificati veterinari; Gli esperti sono stati incaricati di incontrare, sulla base di quanto sopra e di riferire ai ministri entro il mese di luglio.  
   
   
UE: DICHIARAZIONE CONGIUNTA A SEGUITO DI UNA CENA DI LAVORO CON I MINISTRI TURCO ÇAVUþOðLU E BOZKIR  
 
Bruxelles, 19 maggio 2015 – L’ Alto rappresentante per gli affari esteri / vicepresidente della Commissione europea, Federica Mogherini , e il commissario per la Politica europea di vicinato e allargamento negoziati, Johannes Hahn , il ministro degli Esteri turco Mevlüt Cavusoglu e il Ministro per gli Affari europei e capo negoziatore Volkan Bozkir hanno rilasciato questa dichiarazione a seguito di una cena di lavoro il 17 maggio a Bruxelles, in vista del Consiglio di associazione di ieri fra l´Unione europea e la Turchia: "La Turchia e l´Unione europea sono i principali partner e alleati strategici nella nostra regione. L´incontro di stasera ci ha fornito l´occasione per discutere le questioni alto su entrambi i nostri ordini del giorno. I negoziati di adesione restano la pietra angolare delle relazioni Ue-turchia. Abbiamo sottolineato l´importanza di misure concrete per rilanciare i negoziati di adesione, anche nel settore dello stato di diritto e il settore della giustizia, così come il settore economico. L´ue e la Turchia continueranno inoltre la cooperazione su altre priorità condivise, tra cui il commercio e la modernizzazione dell´Unione doganale, l´energia e la liberalizzazione dei visti. Sul processo di adesione discussioni specifiche si sono svolte su come progredire ulteriormente verso l´apertura capitolo 17. In particolare ci siamo concentrati sulla sfida di migrazione, che è stato portato in modo molto più chiaro dalle recenti tragedie nel Mediterraneo. Abbiamo deciso di chiedere ai nostri servizi di preparare un piano per migliorare la nostra cooperazione al fine di attuare le conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 23 aprile, che ha chiesto una cooperazione rafforzata tra l´Ue e la Turchia in materia di prevenzione dei flussi migratori illegali. L´ue rafforzerà inoltre la capacità della sua delegazione ad Ankara per lavorare a stretto contatto con la Turchia sulle sfide della migrazione. La Turchia continua a svolgere un ruolo umanitario eccezionale, fornendo riparo e sicurezza a quasi due milioni di siriani e iracheni sotto protezione temporanea sul proprio suolo. L´ue intende continuare a cercare modi per fornire sostegno alla Turchia. Ora stiamo usando il nuovo fondo fiduciario Ue per la Siria di fornire ulteriori ulteriore aiuto dedicato alla Turchia. In questo contesto, un importo di 18 milioni di euro nell´ambito dell´Ipa si pensa che a breve messo a disposizione per fornire aiuto in materia di approvvigionamento alimentare e di educazione. La situazione nella regione è stata discussa più in generale, in particolare la necessità di affrontare la minaccia terroristica. Abbiamo convenuto che la cooperazione tra l´Ue e la Turchia può e deve essere ulteriormente intensificata e che ulteriori aree concrete di cooperazione devono essere identificati con urgenza. L´ue si compiace importanti contributi della Turchia alle operazioni e missioni dell´Ue. Abbiamo anche accolto con favore la ripresa dei negoziati di pace di Cipro e d´accordo che continueremo a dare pieno supporto, risoluto e pratico per gli sforzi del del Segretario Generale delle Nazioni Unite Consigliere speciale su Cipro signor Barth Eide a fare progressi reali su questo dossier fondamentale nelle prossime settimane e mesi. "  
   
   
REDDITO DI CITTADINANZA, MARONI: DA OGGI COMINCIAMO A DISCUTERNE  
 
Milano, 19 maggio 2015 - "Domani ci sarà il vertice con i capigruppo sul reddito di cittadinanza. Mi pare che ci siano tutte le condizioni perché ci debba essere un intervento: i dati che sono emersi dimostrano che c´è bisogno di questo intervento, che non è alternativo alle politiche attive del lavoro ma si affianca, perché ci sono cittadini lombardi che non possono rivolgersi alle politiche attive, penso ad un 70enne senza reddito, che non può certo seguire i corsi di formazione professionale, per cui a fianco alle politiche attive sul lavoro, in cui la Lombardia è Regione leader in Italia, voglio mettere una componente di sostegno al reddito per chi non arriva a fine mese". Lo ha spiegato ieri il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti a margine dell´evento che ha avuto per protagonista il numero uno al mondo del tennis, Novak Djokovic, in piazza Città di Lombardia. In Corso Simulazioni E Valutazioni - "Sono in corso delle simulazioni - ha proseguito Maroni - per valutare le esperienze che già ci sono nei Paesi europei, che sono tante, per scegliere il meglio e adottarlo alla Lombardia, che ha una sua specificità". "Ci sono tante possibilità - ha spiegato il presidente -: penso a un´iniziativa comune delle parti sociali, un documento che hanno fatto per il reddito di inserimento sociale, un documento molto interessante a cui ha aderito anche la Conferenza delle Regioni; per cui ci sono tanti spunti, documenti e proposte e io voglio prendere il meglio, adattandolo, lo ripeto, alla specificità della Lombardia". Risorse - "Le risorse ci sono, il Fondo Sociale Europeo ci ha dato 970 milioni per le politiche attive e la lotta alla povertà, a cui possiamo aggiungere, se sarà il caso, anche delle risorse regionali - ha concluso Maroni -. Di tutto questo cominceremo a discutere da domani e faremo incontri con le parti sociali, con il volontariato e con i Comuni, per definire il modello lombardo di intervento".  
   
   
OGGI LA PRIMA RIUNIONE DELL’ORGANISMO DI COORDINAMENTO TRA IL SINDACO METROPOLITANO PIERO FASSINO E I CONSIGLIERI DELEGATI  
 
Torino, 19 maggio 2015 - Dopo l’attribuzione delle deleghe a sette Consiglieri, comunicata martedì 12 maggio al Consiglio, il Sindaco metropolitano Piero Fassino ha convocato per, martedì 19 maggio alle 16,30, nella sede di corso Inghilterra 7 la prima riunione dell’organismo di coordinamento tra il Sindaco stesso e i Consiglieri delegati. Tale organismo è previsto dal comma 5 dell’articolo 16 dello Statuto della Città Metropolitana di Torino, definitivamente approvato dalla Conferenza Metropolitana dei 315 Sindaci del territorio nella seduta del 14 aprile scorso. Nel comma 5 dell’articolo 16 si legge testualmente: “Il/la Sindaco/a, il/la Vicesindaco/a e i Consiglieri delegati si riuniscono in un organismo di coordinamento. L´organismo di coordinamento concorre all’elaborazione di politiche, atti e proposte da presentare al Consiglio, nonché al complessivo coordinamento delle attività della Città Metropolitana”. Le Deleghe Assegnate Dal Sindaco Fassino A Sette Consiglieri Metropolitani: Vice-sindaco metropolitano Alberto Avetta: lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile - Gemma Amprino: ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela fauna e flora, parchi e aree protette - Lucia Centillo: diritti sociali e parità, welfare - Barbara Cervetti: cultura, turismo, sport e politiche giovanili - Domenica Genisio: istruzione, sistema educativo, rete scolastica, infanzia - Mauro Carena: bilancio, personale, patrimonio, sistema informativo - Francesco Brizio: sviluppo economico, attività produttive, lavoro, formazione professionale  
   
   
BOLZANO: 126 DIPENDENTI PROVINCIALI NEL 2010-15 IN UN CONSIGLIO COMUNALE  
 
Bolzano, 19 maggio 2015 - Sono stati 126 i dipendenti provinciali che nella passata legislatura (maggio 2010-marzo 2015) hanno chiesto l´esonero dal servizio per esercitare un mandato politico a livello comunale. 83 erano uomini e 43 donne. Sono i dati forniti dall´assessora al personale Waltraud Deeg in risposta a un´interrogazione in Consiglio provinciale. I 126 dipendenti provinciali che nell´ultimo quinquennio hanno svolto un mandato politico in giunta o consiglio comunali rappresentano circa l´1% dei 13mila dipendenti dell´Amministrazione centrale della Provincia, delle scuole e degli asili. Per poter svolgere il mandato politico questi dipendenti hanno usufruito di un esonero dal servizio pari a quasi 50mila ore, vale a dire 6.701 giorni di assenza e costi di 1,4 milioni di euro per l´Amministrazione provinciale. Secondo il contratto collettivo sinora in vigore i consiglieri comunali in servizio in Provincia avevano diritto ancora a un´intera giornata di esonero quando si riuniva il consiglio comunale e anche a quella successiva nel caso la seduta si fosse conclusa dopo la mezzanotte. "Con la nuova legge sul personale questo diritto all´esonero viene limitato alla durata effettiva della seduta consiliare, compreso il viaggio dal posto di lavoro al municipio, come previsto anche per i lavoratori nel settore privato", sottolinea l´assessora Deeg e ricorda inoltre che nel nuovo ordinamento del personale viene inserito un ulteriore emendamento che consente ai consiglieri comunali di usufruire di altre due ore per prepararsi ad ogni seduta. Paralleamente i capigruppo nei comuni sopra i 15mila abitanti possono ottenere un esonero dal servizio per un massimo di 24 ore al mese. "Si tratta di una limitazione sicuramente accettabile per i consiglieri comunali, considerato che la disposizione finora vigente era relativamente generosa", aggiunge Deeg, convinta che la nuova regolamentazione sia un buon compromesso tra le esigenze del datore di lavoro Amministrazione provinciale, i consiglieri comunali e gli stessi Comuni.  
   
   
REGIONE ABRUZZO: D´ALFONSO AI DIRIGENTI, "RAGIONARE PER OBIETTIVI" 1 MLD 728 MLN DA DESTINARE A SVILUPPO E CRESCITA  
 
Pescara, 19 maggio 2015 - "Sono mosso da una grande ambizione da riversare, però, non solo in un´urna. Vorrei, invece, poter raccontare che questi cinque anni hanno davvero cambiato il corso delle cose". E´ questo il cuore del messaggio che il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, affiancato dagli assessori edal direttore generale Cristina Gerardis, ha voluto consegnare, , ai vertici amministrativi della strttura regionale, Capi Dipartimento e dirigenti, convocati a Borgo Spoltino per una riflessione a trecentosessanta gradi sui quasi dodici mesi di governo già trascorsi e sui quasi cinquanta ancora da passare. "Oggi, - ha sottolineato D´alfonso - tra cose che funzionano e criticità, darei un sette alla Regione Abruzzo. Perchè si passi ad un bel nove come valutazione, lasciando il dieci alla virtuosa Baviera, - ha proseguito - bisognerà ragionare per obiettivi. Un esemmpio? Mi piacerebbe che il prossimo dirigente del settore patrimonio della Regione fosse in grado di proporre un´idea di utilizzo delle strutture di proprietà. In questo modo, si eviterebbe che una struttura del niente come quella che sorge a Salvaiezzi di Chieti, costata la bellezza di dieci miliardi di lire, rimanesse unitizzata per anni nel più competo degrado". In merito, poi, al cospicuo plafond di risorse, pari a circa 1 miliardo 728 milioni di euro, a disposizione della Regione Abruzzo per lo sviluppo e la crescita, il presidente della Giunta ha chiaramente invitato Capi Dipartimento e dirigenti ad "evitare atteggiamanti da ´Alfredino nel pozzo´ che si aiuta con i gomiti per uscire fuori ma non va avanti. Inoltre, - ha aggiunto - vorrei che venisse cancellata, una volta per tutte, la stagione dei progetti sponda. Quello che serve è, invece, un approccio adulto sia rispetto all´impiego delle risorse che riguardo alla definizione degli obiettivi". A tal proposito, D´alfonso ha snocciolato una serie di priorità da affrontare e di "risulati pilastro" da centrare da qui alla fine della lesgislatura. "Si tratta di risorse importanti sia per l´agricoltura che per il nuovo Fas e per il Por - ha ricordato il capo del´Esecutivo - ma sono a disposizione fondi cospicui anche l´agenda digitale e l´edizlizia sanitaria. Allora, - ha rilanciato - vi invito a giocare d´anticipo stimolando in una sorta di combattimento di idee anche associazioni, imprenditori, amministrazioni comunali ma dobbiamo partire prima per fAre in modo che ci sia sempre combinazione ideale di tempi con le procedure". "L´innovazione è la realizzazione dell´improbabile". Il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, ha usato una frase dell´imprenditore milanese Piero Bassetti, da lui definito "il più grande innovatore e la migliore intelligenza d´Europa", per far comprendere che "non c´è innovazione nella certezza. E´ necessario, invece, - ha sottolineato il Presidente - portarsi mentalmente il lavoro a casa poichè spesso le soluzioni ai problemi arrivano proprio quando si è sganciati dal contesto lavorativo. Le intuizioni migliori nascono così. Serve una dedizione del genere ad un dirigente della Pubblica amministrazione". Poi, il presidente della Giunta ha riproposto "il tema degli arretrati o precedenti amministrativi che devono far parte del costituito lavorativo di una Regione. In questo, - ha continuato - ci aiuterà anche la tecnologia ma una cosa è certa: ricostruire chi fa cosa negli ospedali così come negli uffici amministrativi in termini di atti e di procedure sarebbe una rivoluzione e ci farebbe guadagnare anche l´affettuosità del cittadino. Il punto di intesa al quale bisognerà approdare resta, pertanto, la precisazione degli obiettivi poichè, stabiliti questi, sarà possibile immaginare che ciascuno si muova e si organizzi in piena autonomia per il loro raggiungimento". D´alfonso ha poi messo l´accento sull´"importanza di capire qual sia la strutturazione tra l´obiettivo di natura politca, quello di natura dipartimentale, l´obiettivo di natura dirigenziale e poi l´efficacia del lavoro della struttura sottostatnte. Giuliano Amato diceva che nell´alta amministrazione quasi si compiegano dimensione politica e dimensione realizzativa. Per questo, - ha concluso - cerchiamo di rendere questo incontro un momento di lavoro di alta amministrazione".  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: FVG, FINANZA LOCALE VERSO LA RIFORMA NEL QUADRO DEL RIORDINO "SISTEMA REGIONE-AUTONOMIE LOCALI"  
 
Udine, 19 maggio 2015 - Equità e sostenibilità, anche in chiave intergenerazionale. Sono questi i principi chiave del disegno di legge di riforma della finanza locale, la cui bozza è stata approvata in via preliminare dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore Paolo Panontin. Un provvedimento che fa seguito al riordino del "Sistema Regione-autonomie locali" e alla riforma del Consiglio delle Autonomie locali/Cal, che di fatto rappresenta il "terzo pilastro" del programma riformista dell´Esecutivo in tema di enti locali, e che punta a garantire, in modo omogeneo in tutto il Friuli Venezia Giulia, un "benessere equo e sostenibile", capace cioè di aiutare, con trasferimenti perequativi, le aree più deboli, assicurando un´ equilibrata presenza di infrastrutture e di servizi pubblici. "A pochi giorni dall´approvazione in aula della riforma del Cal e del collegato ´tagliando´ alla legge 26/2014, che ha riordinato il sistema Regione-autonomie locali e definito l´ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali, possiamo concentrarci - ha spiegato soddisfatto l´assessore Panontin - su questo ulteriore pilastro dell´azione riformista che sta ridisegnando l´intero settore". "Rispondiamo con i fatti anche ai dubbi di qualcuno che aveva gridato allo scandalo per la mancanza di elementi di finanza locale nella riforma ordinamentale. Ho ribadito in più occasioni che non avremmo adottato un Testo unico ma al riordino dell´architettura istituzionale sarebbero seguiti distinti disegni di legge sul Cal, la finanza locale, il comparto unico e così via", ha ricordato l´assessore, sottolineando che quello approvato oggi è "il primo testo organico di finanza locale che questa Regione adotta nella sua storia". Il ddl infatti riunisce in unico testo le disposizioni generali in materia di finanza e contabilità degli Enti locali, già previste in varie leggi regionali di settore o nelle leggi finanziarie e di assestamento, e le coordina con le nuove previsioni, recependo definitivamente anche il corpus normativo statale, attraverso un rinvio dinamico. Lo schema del disegno di legge sarà proposto già dopodomani, mercoledì 20 maggio, al Tavolo tecnico sulla finanza locale e al direttivo dell´Anci e Uncem Fvg, per poi essere illustrato e discusso da giovedì 21 maggio al Cal, per arrivare all´ approvazione definitiva in Giunta nei primi giorni di giugno e all´esame del Consiglio regionale, come previsto, entro la fine dello stesso mese.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: FVG, SUPERATO CRITERIO SPESA STORICA  
 
Udine, 19 maggio 2015 - "Una rivoluzione copernicana". Così l´assessore regionale alle Autonomie locali, Paolo Panontin, ha definito il ddl di riforma della finanza locale, la cui bozza è stata approvata in via preliminare dalla Giunta. "Attualmente - ha spiegato - nei trasferimenti di risorse al sistema delle Autonome locali facciamo riferimento al criterio della spesa storica, che risale ai cosiddetti ´decreti Stammati´ degli anni Settanta. Esso dà luogo a squilibri sul territorio che con questo provvedimento intendiamo superare, anche affermando la capacità impositiva degli Enti locali". Questa novità si affianca a quanto previsto nella recente riforma del Consiglio delle Autonomie locali. "C´è oggi l´opportunità di fare in modo che gli Enti locali, raggruppati nelle Unioni, possano avere anche un ruolo di co-progettazione e co-programmazione delle politiche di sviluppo. Per questo nella riforma del Consiglio delle Autonomie locali abbiamo previsto che la presidenza di questo organismo, in rappresentanza di tutte le Unioni territoriali, insieme alla presidenza della Regione, programmino per un triennio le risorse da trasferire al sistema degli Enti locali, sia ordinarie che per gli investimenti. Ciò risponde ad un´aspettativa degli amministratori locali di passare, almeno in parte, da un sistema di finanziamento degli investimenti a domanda, su leggi di settore, ad un sistema di fondo unico per gli investimenti che lascia ai territori la responsabilità della decisione. Aggiungo che nelle norme transitorie del ddl approvato oggi abbiamo anche previsto un sistema incentivante che premia quelle Unioni di Comuni che attuano in tempi più veloci rispetto alle previsioni di legge il trasferimento delle funzioni". Grazie anche a questa previsione, per Panontin si può ora parlare di un "sistema integrato, composto da un lato dalla Regione, dall´altro dagli Enti locali, che insieme si relazionano anche con il Governo nazionale, anche per garantire i saldi complessivi di finanza pubblica e il contenimento del debito, ma gestendo in assoluta autonomia la finanza a livello regionale. Il tutto garantendo equità, omogeneità, equilibrio tra le diverse aree in termini di infrastrutture e servizi pubblici".  
   
   
TRENTINO ALTO ADIGE: INCONTRO FORMATIVO PER GLI OPERATORI GIOVANI DELLE DUE PROVINCE  
 
Trento, 19 maggio 2015 - Prosegue la formazione dei referenti tecnici organizzativi delle politiche giovanili della provincia autonoma di Trento. Questa settimana si è infatti tenuto il quarto incontro. In questa occasione i referenti trentini hanno avuto modo di conoscere gli operatori dei centri giovanili della provincia autonoma di Bolzano. L’occasione è stata utile per scambiarsi esperienze e per valorizzare le buone pratiche progettuali, nonché comprendere le peculiarità dei due sistemi organizzativi. La location scelta è stata quella del Muse – Museo delle Scienze di Trento. L’incontro si colloca nell’ambito della convenzione “Giovani, memoria e impegno civile” siglata dalle due province per ampliare, a livello regionale, gli scambi e la condivisione dei progetti rivolti ai giovani. Una giornata trascorsa insieme per capire come funzionano le politiche giovanili nella provincia di Trento e di Bolzano. Questo l’obiettivo dell’incontro tra i 23 operatori della provincia di Bolzano e i 32 referenti tecnici organizzativi della provincia di Trento. Sono stati gli stessi operatori a spiegare ai rispettivi colleghi come operano sul rispettivo territorio di appartenenza. Tra i punti in comune il lavorare attraverso i progetti, che prevedono un inizio, una fine e una verifica finale. Il Muse - Museo delle scienze di Trento, tra le migliori esperienze nazionali nel lavoro con i giovani, si è dimostrato essere la giusta location per valorizzare l’incontro tra gli operatori giovanili. A dare il benvenuto e spiegare quanto sta facendo il Muse era presente Samuela Caliari. All’incontro erano inoltre presenti, il dirigente dell’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili Luciano Malfer, il direttore dell’Ufficio giovani e servizio civile Giampiero Girardi e il direttore dell’ufficio servizio giovani della provincia autonoma di Bolzano Claudio Andolfo. Il dirigente Luciano Malfer nel dare il benvenuto ai presenti ha voluto sottolineare l’importanza degli operatori giovanili, “sentinelle dei territori che attraverso il proprio lavoro e il stretto raccordo con i giovani sono capitale sociale che genera altro capitale”. La speranza è che da questo primo incontro nascano nuove possibilità di collaborazione tra le due province in ambito giovanile. Tra i progetti di respiro regionale che sono stati portati avanti dall’Ufficio giovani e servizio civile nell’ultimo anno, in collaborazione con la provincia di Bolzano, si ricordano Promemoria Auschwitz e la Piattaforma delle resistenze contemporanee.  
   
   
INCONTRO IN REGIONE BASILICATA SU ATTUAZIONE PROGRAMMA DI GARANZIA GIOVANI  
 
 Potenza, 19 maggio 2015 - La Regione Basilicata informa che una puntuale verifica sullo stato di realizzazione del Programma Regionale di Attuazione di Garanzia Giovani si è tenuta alla presenza dell’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, il 14 maggio scorso in occasione della riunione del Partenariato Economico e Sociale (Pes) del Fondo Sociale Europeo di giovedì 14 maggio. Nella riunione, è stato illustrato lo stato di avanzamento del Programma Garanzia Giovani e sono stati forniti i dati al 31 marzo ed al 13 maggio. L’ esame dei dati di monitoraggio ha fatto rilevare che i tirocini avviati su base regionale alla data del 13 maggio sono 2.430 a fronte dei 1.800 registrati al 31 marzo e che lo stanziamento iniziale di € 7.000.000,00 nell’ambito del Piano di Attuazione Regionale (Par Basilicata) è stato totalmente impegnato. Pertanto, si è reso necessario sospendere temporaneamente l’attivazione dei tirocini. La sospensione è comunque solo temporanea in attesa che la Regione sottoscriva con il Ministero del Lavoro e con l’Inps l’addendum alla convenzione che disciplina i tirocini extracurriculari; tale addendum consentirà, come previsto dal Par Basilicata, di utilizzare l’ulteriore stanziamento di € 4.332.670,00 resosi disponibile a valere sui fondi del c.D. Decreto Letta. Nella stessa riunione, pur evidenziando le criticità che il Programma nazionale manifesta nella fase di realizzazione, sono stati illustrati tutti gli interventi promossi nel corso dei mesi precedenti e l’impegno, in particolare, del personale dei Centri per l’Impiego per garantire il rispetto dei termini di presa in carico dei giovani aderenti al Programma. Nei giorni scorsi, la Regione ha inoltre approvato l’Elenco degli Operatori in Ats che concorreranno con i Centri per l’Impiego all’attuazione delle misure previste nel Par Basilicata che, oltre al tirocinio extra-curriculare, comprendono: l’ orientamento specialistico; la formazione mirata all’inserimento lavorativo; l’ accompagnamento al lavoro; il sostegno all’autoimpiego all’autoimprenditorialità e la mobilità professionale transnazionale e territoriale. Il raccordo previsto tra Soggetti pubblici e privati che operano nel settore dei servizi di orientamento, formativi, di incontro tra domanda e offerta di lavoro e con altri soggetti, tra cui le Organizzazioni sindacali e datoriali, ha lo scopo di raggiungere il maggior numero possibile di giovani e assicurare loro la fruizione dei servizi previsti dal Programma Garanzia Giovani in modo integrato ed efficace. La riunione del Pes Fse è stata utile anche per illustrare le linee guida del Po Fse 2014/2020. La Regione nelle prossime settimane sottoporrà al Pes un quadro complessivo di misure organiche della nuova programmazione tra le quali strumenti per incentivare politiche attive del lavoro anche mediante lo strumento del bonus occupazionale per incentivare l’assunzione con contratto di lavoro subordinato a favore dei beneficiari di politiche attive del programma di garanzia giovani. “Mi dispiace constatare – ha dichiarato l’assessore Raffaele Liberali in una nota indirizzata ai sindacati - come, nonostante il clima di grande ascolto e collaborazione che ha caratterizzato fin dall´inizio il lavoro del Partenariato del programma Garanzia Giovani, portato avanti in maniera sempre fortemente condivisa, oggi, al dialogo, si preferisca la polemica, affidando alla stampa piuttosto che ai consueti incontri istituzionali, idee e proposte, che peraltro il sottoscritto ha già a sua volta manifestato di voler intraprendere. Garanzia giovani, strumento governativo per favorire l´inserimento ed il reinserimento lavorativo dei giovani Neet, ci vede protagonisti a livello nazionale con numeri ben al di sopra delle aspettative e con risultati concreti che potranno essere analizzati soltanto tra qualche mese, ma che paiono già interessanti alla luce della complessità del mercato del lavoro in Basilicata e non solo. A mio avviso è importante ragionare assieme sulle prospettive di occupazione post tirocinio, più che fare la corsa ad intestarsi risultati o, al contrario, screditare il lavoro e l´impegno altrui, contribuendo così ad alimentare quel clima di sfiducia che tanti giovani Lucani vivono quotidianamente sulla loro pelle”. Alla fine dei lavori si è deciso di tenere rapidamente una riunione specifica su Garanzia Giovani che sarà convocata nei prossimi giorni dopo la sottoscrizione della convenzione integrativa con il Ministero del Lavoro e l’Inps.  
   
   
ABRUZZO: PARTE PROGETTO PER GIOVANI TIROCINANTI ALL´ESTERO D´ALFONSO, ESPERIENZA DI SPAESAMENTO CULTURALE PER UNDER 30  
 
Pescara, 19 maggio 2015 - La Regione guarda all´estero per formare i giovani abruzzesi e allargare il campo di applicazione della formazione. Il progetto si chiama "Tirocini extracurriculari in ambito transnazionale" e prevede l´invio di 500 giovani under 30 in aziende europee per tirocini formativi curati dall´impresa con il supporto dei Centri per l´impiego e le agenzie private per il lavoro. Il progetto è stato presentato oggi a Pescara dal presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, dall´assessore alle Politiche del lavoro, Marinella Sclocco, e dal Capo dipartimento Lavoro della Regione Abruzzo, Tommaso Di Rino. L´iniziativa parte all´interno del programma regionale "Garanzia Giovani": è riservato a quei giovani iscritti a questo programma che potranno fare domanda per svolgere un tirocinio formativo in tutti i Paesi dell´Ue, in Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Svizzera e Turchia. La Regione finanzia i tirocini formativi per la durata variabile di 4/6 mesi da svolgersi presso aziende localizzate in un Paese europeo. "Si tratta - ha detto il Presidente D´alfonso - di una grande operazione che la Regione fa nell´ambito di una vera politica attiva del lavoro; un´opportunità per 500 giovani per uno ´spaesamento´ culturale che permetta una crescita nel mondo del lavoro". Proprio sul valore dell´esperienza all´estero, D´alfonso ha aggiunto che "a Bruxelles s´incoraggiano questo tipo di attività proprio perché si vuole una crescita lavorativa transnazionale dei giovani europei". Il progetto può contare su una dotazione finanziaria di 4,2 milioni di euro; "l´obiettivo - ha spiegato l´assessore alle Politiche del lavoro Marinella Sclocco - è aiutare il giovane Neet, iscritto a Garanzia Giovani, under 30, che non studia, non lavora e non è in formazione, di avere uno scambio culturale e lavorativo con realtà diverse dalle nostre. In questo modo il giovane torna in Italia con una competenza e professionalità che vanno ad arricchire la sua offerta di lavoro". La scelta strategica della Regione di puntare all´estero per incrementare la formazione dei giovani non è limitata solo al progetto presentato oggi. L´assessore Sclocco ha infatti annunciato che entro la fine dell´anno "saranno 700 i giovani abruzzesi che svolgeranno un´esperienza all´estero. Accanto ai 500 del progetto ´Tirocini extracurriculari in ambito transnazionale´, ci sono i 180 giovani laureati di ´Work experience" e prossimamente i 66 diplomati che per 2/3 mesi andranno all´estero a fare formazione". "I giovani vengono avviati a tirocinio - ha spiegato di Capo Dipartimento Tommaso Di Rino - dai 15 Centri per l´impiego e dalle 27 agenzie private per il lavoro che la Regione ha accreditato dando vita, in questo modo, ad una grande rete sul territorio di servizi per il lavoro. Per ogni giovane è previsto un sostegno finanziario tra i 2000 e 7000 euro; inoltre è nelle intenzioni della Regione organizzare corsi intensivi di lingua di 60 ore per permettere al giovane di avere un impatto ´morbido´ con la nuova realtà lavorativa". Su Garanzia Giovani, inoltre, Di Rino ha rivelato che l´Abruzzo è la prima regione in Italia per capacità di attuazione del programma. Le aziende che hanno sedi all´estero potranno rispondere alla Manifestazione di interesse che la Regione ha pubblicato oggi sul sito istituzionale. C´è tempo fino al 31 ottobre.  
   
   
REDDITO CITTADINANZA, LOMBARDIA: NEANCHE UN EURO A FANNULLONI  
 
Milano, 19 maggio 2015 - "Il reddito di cittadinanza studiato dal presidente Maroni per i Lombardi non è una forma di assistenzialismo, ma un´importante risposta per tutte quelle fasce deboli che, anche nella nostra Regione, a fronte di una crisi grave e duratura, faticano ad arrivare a fine mese". Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, interviene così nel dibattito sull´ipotesi di prevedere un reddito minimo e, in vista del vertice di maggioranza di oggi, si dice "sicura che il presidente Maroni saprà spiegare a tutte le forze che governano in Lombardia quanto sia necessario e urgente combattere le nuove e sempre più numerose fragilità sociali". Reddito Cittadinanza - "L´ho detto ieri e lo ribadisco oggi - conclude Viviana Beccalossi -: il presidente Maroni non ha nel dna politiche basate sull´assistenzialismo. Il reddito di cittadinanza della Lombardia avrà un punto fermo e imprescindibile: neanche un euro ai fannulloni o a chi pensa di poter contare su un privilegio".  
   
   
INTERCULTURA GIOVANILE: DAL MAROCCO IN TIROCINIO IN ALTO ADIGE  
 
 Bolzano, 19 maggio 2015 - Oussama Zalghi, operatore giovanile marocchino, ha compituo un tirocinio di due mesi presso varie istituzioni per i giovani in Alto Adige. Ha raccolto così esperienze ed informazioni che avranno un ritorno positivo sull´iniziativa di scambio culturale "Hallociaomaroc" organizzata dall´Ufficio Servizio giovani di lingua tedesca e ladina con l´associazione Bassma in Marocco. Tra il 2 marzo ed il 6 maggio di quest´anno, Oussama Zalghi,operatore giovanile di Rabat (Marocco), su iniziativa di Abdel El Abchi, funzionario dell´Ufficio Servizio giovani di lingua tedesca e ladina, e l´Ostello per la gioventù "Kassianeum" di Bressanone, ha svolto un tirocinio in varie strutture per i giovani in Alto Adige, quali "N.e.t.z.", la rete dei centri giovanili, nonché i centri giovanili "Papperlapapp" di Bolzano, "Jungle" di Merano, Ufo" di Brunico e "Kass" di Bressanone, oltre che presso il Vke ed il Forum Prevenzione di Bolzano. Si tratta di un progetto pilota che per la prima volta si è svolto in questi termini con successo. Zalghi durante i due mesi di tirocinio in Alto Adige ha potuto raccogliere esperienze ed informazioni che avranno un ritorno positivo sui partecipanti all´iniziativa di scambio culturale "Hallociaomaroc" organizzata dall´Ufficio Servizio giovani di lingua tedesca e ladina in collaborazione con l´associazione "Bassma" in Marocco, della quale l´operarore giovanile è membro. Da sei anni grazie a questa iniziativa giovani altoatesini vengono ospitati presso le famiglie di coetanei marocchini con i quali hanno occasione di condividere la vita di tutti i giorni andando a conoscere abitudini e tradizioni. Altro aspetto di rilievo, durante il soggiorno altoatesino l´operatore giovanile marocchino ha potuto rendersi conto di persona della situazione di crisi economica e delle attuali scarse possibilità d´inserimento e di come sia opportuno trovare soluzione ai problemi dei giovani marocchini in Marocco.  
   
   
BOLZANO: GRAZIE A CONVENZIONE AZIONE SINERGICA IN AIUTO AI PROFUGHI IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 19 maggio 2015 - L´assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker, rappresentanti delle associazioni ed enti in campo nell´accoglienza dei profughi oggi, 18.05, a Palazzo Widmann a Bolzano, hanno fatto il punto della situazione in Alto Adige, e illustrato i contenuti e gli intenti del protocollo di collaborazione siglato per migliorare il coordinamento nell´attività di assitenza delle persone profughe Al momento in provincia di Bolzano, come ha fatto presente l´assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker, si sta gestendo due diverse dinamiche: da un lato l´accoglienza di richiedenti asilo, di norma assegnati dallo Stato nel quadro della quota di riparto del 0,9% del totale dei richiedenti asilo in Italia. Al momento si parla di un totale di 472 richiedenti asilo accolti, 365 nel quadro delle quote statali e 107 nei "posti provinciali"per chi presenta domanda di asilo direttamente in loco. L´accoglienza, di norma 12-18 mesi, avviene in 6 strutture, 5 a Bolzano e 1 a Merano (gestione Caritas e Volontarius). Come ha riferito l´assessora Stocker in Tirolo si parla di oltre 3.000 profughi accolti. Per queste persone come ha proseguito assieme ai Comuni si sta predisponendo la mappa dei siti sul territorio provinciale destinati alle strutture d´accoglienza per una più equilibrata distribuzione. Dovrebbe essere pronta entro due settimane. L´altra dinamica è quella delle persone in transito verso il Nord Europa e la conseguente situazione presso le stazioni di Bolzano e Brennero. In media negli ultimi giorni dalla Stazione di Bolzano, in base all´osservazione della Protezione Civile, sono transitate 110 persone tra le ore 8 e le 11 (in azione circa 11 operatori) e circa 25 tra le ore 11 e le 19 (in azione circa 6 operatori), mentre sono state circa 80 le persone in transito nel corso della giornata alla Stazione del Brennero (in azione 3-4 operatori). Le persone profughe in transito in territorio altoatesino che si fermano temporaneamente alla Stazione di Bolzano e a quella di Brennero sono tranquille e si trovano mediamente in condizioni accettabili. L´obiettivo di tutti loro è la prosecuzione del viaggio e la permanenza dura poche ore. Il rapporto operatori/persone profughe appare adeguato. Gli interventi sono finanziati con soldi pubblici dei contribuenti ai quali si aggiungono i numerosi aiuti dei privati, un segnale importante della società civile altoatesina. Tramite il protocollo di collaborazione siglato fra Provincia (Sociale, Protezione civile), Volontarius, Caritas, Croce Rossa, Volontari autonomi, si punta al miglioramento dell‘organizzazione. Come ha detto l´assessora è un sistema d´intervento strutturato che fornisce sicurezza sulle responsabilità e definisce compiti, procedure e regole di comportamento. Come ha spiegato Luca Critelli, direttore della Ripartizione Politiche sociali, si tratta di un protocollo "aperto" che può essere aggiornato rispetto alla situazione ed ai suoi sviluppi. Quale Responsabile del servizio è indicata la Ripartizione alle Politiche sociali alla quale competono in maniera esclusiva il coordinamento generale, le direttive generali in relazione alle modalità di erogazione del servizio nonché i rapporti istituzionali con gli altri enti (Commissariato del Governo, Forze di Polizia, Ferrovie). Un operatore facente riferimento all´associazione Volontarius svolge la funzione di coordinamento operativo dell´attività degli operatori in servizio presso la stazione. I coordinatori operativi si alternano sulla base di un calendario predefinito. È fissato anche il numero di operatori che devono essere presenti a seconda del numero di persone in transito. Come ha riferito Günther Walcher, direttore dell´Ufficio Protezione Civile della Provincia, un funzionario della Protezione Civile funge da supporto al responsabile di servizio occupandosi del monitoraggio delle attività svolte presso la stazione informandolo rispetto allo svolgimento dello stesso e ad eventuali criticità rilevate, fornendo altresì indicazioni e consigli per migliorare il servizio erogato. Come ha riferito Walcher in considerazione di eventuali interventi di maggiori proporzioni è stato fissato un appuntamento con il Commissariato del Governo. Infatti, come ha proseguito l´assessora Stocker per far fronte a situazioni più complesse è necessaria la coordinazione con le autorità dello Stato. Un altro aspetto è il miglioramento della logistica presso la stazione. Come ha annunciato l´assessora Stocker vi sono già dei contatti per l´individuazione di locali più adatti all´accoglienza. Un aspetto è chiaro a tutti: la tutela delle persone. Alla conferenza stampa odierna accanto all´assessora Stockered ai funzionari della Provincia, Critelli e Walcher, erano presenti anche Claude Rotelli, presidente dell´associazione Volontarius, Margherita Taras per la Croce Rossa Italiana, Alessia Fellin per la Caritas diocesana, e Verena Hafner in rappresentanza dei volontari autonomi.  
   
   
MIGRANTI: A POTENZA DALL’ INCONTRO TECNICO PER POLITICHE DI ACCOGLIENZA È EMERSO CHE SARÀ POSSIBILE OSPITARE ALTRI 400 CITTADINI IMMIGRATI (CHE SI AGGIUNGERANNO AI 1150 GIÀ PRESENTI NEL TERRITORIO), ATTRAVERSO UN PROGRAMMA DELLA REGIONE BASILICATA  
 
Potenza, 19 maggio 2015 - Un nuovo passo in avanti per arrivare all’obiettivo annunciato ad aprile dal governatore lucano - che intende ospitare fino a duemila migranti nel territorio - è stato compiuto il \4 maggio a Potenza, a conclusione di un incontro tecnico che si è tenuto nella sede della Prefettura del capoluogo di regione. Dal vertice, è emerso infatti che altri 400 cittadini extracomunitari potranno essere accolti in Basilicata e distribuiti in più comuni: i migranti andranno così ad aggiungersi ai circa 1150 già presenti, e suddivisi fra i 441 della provincia di Potenza, i 225 del materano, i 443 del Sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) ed i circa 40 che vivono in strutture per i minori. All’incontro hanno partecipato il presidente della Regione Basilicata, il coordinatore dell’Organismo di coordinamento regionale in materia di immigrati e rifugiati politici, i rappresentanti delle Prefetture di Potenza e di Matera, delle Questure di Potenza e di Matera, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Erano presenti anche il presidente della Provincia di Potenza, in qualità di presidente dell’Unione Province Italiane (Upi), il sindaco di Lavello, anche nella veste di componente del Consiglio nazionale dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) ed il primo cittadino di Potenza. Dopo le nuove adesioni ufficializzate nell’incontro di oggi in Prefettura, sono diventati 20 i Comuni ad aver dato la propria disponibilità a portare avanti le iniziative promosse dalla Regione, che prevedono forme di accoglienza in strutture appositamente individuate o in abitazioni nei centri storici, da abbinare ad attività di volontariato nel sociale. “L’incontro di oggi, al quale hanno partecipato anche l’Upi e l’Anci - ha detto il presidente della Regione Basilicata - è servito ad irrobustire le politiche di sensibilizzazione che stiamo promuovendo. Più spalmiamo nel territorio la presenza dei migranti, e meno pesano, non solo nell’immaginario ma anche nell’impatto, le nostre politiche di integrazione. L’intento è soprattutto quello di non tradire lo spirito che c’è a monte: l’integrazione e l’accoglienza esistono se vengono spalmate; concentrare in un unico luogo 100 persone non servirebbe a niente. Per raggiungere i nostri obiettivi saranno utili tutte le strutture che abbiano i requisiti necessari ad ospitare: alberghi non utilizzati, strutture pubbliche, le abitazioni dei nostri centri storici. E’ questo - ha aggiunto il presidente - il modello che vorremmo attuare: non vogliamo ghettizzare, ma integrare. Stiamo tra l’altro registrando - ha concluso - una disponibilità quasi spontanea e unilaterale da parte dei Comuni”. Il presidente dell’Organismo di coordinamento regionale in materia di immigrati e rifugiati politici ha evidenziato invece che “importanti saranno le attività di volontariato in attività socialmente utili che impegneranno, ai fini dell’integrazione e della formazione, i migranti che saranno ospitati nei comuni e nel territorio. Il primo Comune ad iniziare con i lavori socialmente utili per i migranti sarà quello di Potenza”. Nel corso dell’incontro sono stati definiti inoltre - con le forze dell’ordine e con gli organi competenti in materia di lavoro - gli interventi relativi all’inizio della campagna di raccolta dei prodotti ortofrutticoli riguardanti i lavoratori stagionali, dal punto di vista dell’accoglienza (apertura dei campi) e delle attività repressive contro il caporalato.  
   
   
SOSTENERE LA GENITORIALITÀ: IL SEMINARIO  
 
Trento, 19 maggio 2015 - "Sostenere la genitorialità" è un seminario durante il quale verranno presentati i risultati di quattro anni del progetto "Scommettiamo sui giovani". La ricerca, avviata nella primavera del 2010, vede la collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e l’Università degli Studi di Trento – Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive, nonché il contributo del network europeo Eneci (European Network on Early Childhood Interventions). L´obiettivo del percorso è il supporto alla genitorialità più a rischio, attraverso un programma di intervento domiciliare dalla gravidanza al secondo anno di vita. Martedì 19 maggio a partire dalle 14, presso l´auditorium del Centro Servizi sanitari di viale Verona a Trento, verranno illustrate le varie fasi del lavoro fin qui svolto. Il progetto di ricerca-intervento "Scommettiamo sui giovani" trova le sue premesse nei numerosi studi in psicologia dello sviluppo che hanno ampiamente dimostrato come la qualità della relazione madre-bambino/a, sia fondamentale per un sano sviluppo psicologico. L´obiettivo di accompagnare il contesto sociale fin dai primi momenti di vita del bambino e della bambina - per uno sviluppo armonico dei neonati sia dal punto di vista fisico che mentale e sociale - è stato perseguito in questi anni sperimentando un intervento di prevenzione fortemente basato su visite domiciliari (home visiting) alle neo mamme da parte di personale sanitario, le ostetriche, ed educativo, le educatrici professionali. L´intervento è stato inserito dall´Azienda sanitaria nel Piano di Miglioramento quale attività da estendere sull´intero territorio provinciale, inoltre questa modalità di sostegno alla genitorialità e di promozione della salute mentale in età evolutiva è stata inserita nella proposta di Piano per la Salute del Trentino (2015-2025). Nel corso del seminario di martedì verranno illustrati i risultati, i punti di forza, le criticità e le prospettive di sviluppo del progetto. “Scommettiamo sui giovani” ha anche prodotto la pubblicazione di un manuale, per la collana infosalute, che si può scaricare all’indirizzo: http://www.Trentinosalute.net/contenuti/pubblicazioni/focus/6-scommettiamo-sui-giovani.-manuale-d-intervento      
   
   
DONNE E SCIENZA, PISAPIA: “UNA RICCHEZZA STRAORDINARIA PER L’ITALIA”  
 
Milano, 19 maggio 2015 - “Per le Donne e la Scienza” è premio prestigioso che da anni contribuisce in modo significativo alla promozione dell’impegno delle donne nella ricerca scientifica, grazie a cui centinaia di studiose hanno ricevuto riconoscimenti e borse di studio per proseguire nei loro progetti. Le nostre ricercatrici rappresentano una ricchezza straordinaria per l’Italia e dobbiamo impegnarci perché queste professionalità rimangano nel nostro Paese, dando così un contributo importante in tanti settori della scienza”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla consegna dei premi L’oreal – Unesco Per le Donne e la Scienza, edizione 2015. La cerimonia si è tenuta ieri mattina presso la Sala di Rappresentanza dell’Università Statale di Milano. Il premio, destinato alle donne con meno di 35 anni, viene assegnato nel mondo da 17 anni e in Italia da 13. Due delle vincitrici hanno successivamente vinto il Premio Nobel. “Credo che sia importante sostenere iniziative come quella di L’oreal e credo sia doveroso da parte delle Istituzioni lavorare concretamente per una completa parità di genere. L’amministrazione comunale ha scelto questa direzione in Giunta, nelle partecipate, con l’apertura della Casa delle Donne e con progetti del Comune che hanno permesso a tante donne di trovare un lavoro o diventare imprenditrici”. “Sono ancora tanti, però, i Paesi dove al genere femminile è precluso o fortemente ostacolato l’accesso alla carriere scientifica, questo significa privarsi dell’ingegno di ricercatrici come quelle che premiamo oggi. Milano è, e sarà sempre. In prima fila nella lotta per una società di persone uguali e libere, senza pregiudizi, aperta e inclusiva: una società che cresce nella diversità e grazie alla diversità”, ha concluso il Sindaco Pisapia.