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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Giugno 2015
IL MODELLO “MILANO A LED” FA SCUOLA NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA LUCE SI È PARLATO DELL’ESPERIENZA DI MILANO: SE VENISSE ESTESA ALLE ALTRE CITTÀ ITALIANE, SI AVREBBE UN RISPARMIO DI 1 MILIARDO DI EURO L’ANNO  
 
Milano, 23 giugno 2015 - L’illuminazione pubblica nella valorizzazione degli spazi urbani. Se ne è parlato ieri a Palazzo Reale, nel corso del convegno organizzato dall’associazione culturale Aidi (Associazione Italia a di Illuminazione) in collaborazione con Enea e il patrocinio del Comune di Milano, Anci e dell’Anno Internazionale della Luce. Un’intera giornata di convegni e tavole rotonde, volta ad approfondire il ruolo fondamentale della luce quale strumento in grado di valorizzare architetture e luoghi urbani anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie che possono apportare consistenti risparmi energetici con benefici economici per le amministrazioni. Un’occasione di confronto tra alcune realtà italiane, Milano, Brescia, Firenze e Torino, e tra i diversi approcci scelti in tema di illuminazione pubblica. L’esperienza del Comune di Milano è stata riportata dall’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran e dal City Manager Ing. Giuseppe Tomarchio, uno dei principali promotori del passaggio all’illuminazione a led della città. Milano, infatti, è la prima grande metropoli europea, ad esclusione delle città scandinave, ad aver scelto di sostituire il 100% degli impianti con luci a minor consumo energetico. Se con le luci tradizionali il consumo annuo pro capite era di 87 kWh, con le luci a led si arriva a 42kWh, per un risparmio di quasi il 52% di energia. “Milano conferma di essere la città in cui le cose accadono prima che altrove – ha sottolineato l’assessore Pierfrancesco Maran -. Crediamo molto in questa scelta che consente, a parità di resa luminosa, non solo di risparmiare energia preziosa, ma anche di valorizzare meglio la città e di ridurre drasticamente l´inquinamento luminoso. I cambiamenti degli ultimi anni, come i grattacieli di Porta Nuova, la Darsena, e altre importanti interventi di riqualificazione, hanno reso necessari sistemi di illuminazione diversi, capaci di esaltarne l’unicità. Le luci a led ci consentono di intervenire in maniera personalizzata e mirata”. La sostituzione, che riguarda circa 140mila punti luce e che ad oggi ha già raggiunto l’83% di interventi, si inquadra anche nella complessa tematica della spending review. “A Milano ci siamo posti una semplice domanda: come facciamo erogare a prezzi ridotti lo stesso servizio alla cittadinanza? - ha spiegato il City Manager Giuseppe Tomarchio -. Il progetto dei led è stata la risposta. A fronte di un investimento a carico del gruppo A2a di 38 milioni di euro, infatti, si avrà infatti un risparmio di 13 milioni di euro sulla bolletta, che passerà dai 42 milioni del 2014 ai 29 milioni del 2016. Dati che fanno di Milano, che fino a pochi anni fa era tra le città con il più alto dispendio energetico pro capite, un punto di riferimento a livello europeo”. Secondo il City Manager, se tutte le città italiane passassero all’illuminazione a led, con un investimento di 3 miliardi di euro si avrebbe un risparmio di 1 miliardo l’anno sulla bolletta e, quindi, sulle partite di spesa corrente degli Enti Locali. “La strada è lunghissima – ha concluso Tomarchio – La tecnologia a led è già matura ma poco utilizzata e il tempo è prezioso. Ci è riuscita una grande città come Milano in 18 mesi, possono farlo anche i comuni più piccoli, seguendo il nostro esempio. Basta avere la volontà politica e la lungimiranza di scegliere un intervento davvero in grado di apportare benefici per tutta la società”.  
   
   
OLIVERIO TORNA A PRENDERE POSIZIONE CONTRO LE TRIVELLAZIONI NEL MAR JONIO E CITA L’ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO  
 
 Catanzaro, 23 giugno 2015 - “Apprezzo la ferma presa di posizione del collega e amico Governatore della Puglia Michele Emiliano contro le trivellazioni nel mar Jonio e ricordo che, già nei mesi scorsi il sottoscritto, tra i primi atti assunti, presentò ricorso presso l’Alta Corteimpugnando la legge emanata dal Governo con cui si esautoravano le Regioni dai pareri vincolanti su problematiche così rilevanti”. E’ quanto afferma, in una nota, il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. “Nei prossimi giorni –prosegue la nota- la Regione Calabria ricorrerà al Tar del Lazio contro il decreto emanato il 12 Giugno scorso dal Ministero dell´Ambiente che permette all´Enel Longanesi la ricerca di idrocarburi in mare con la tecnica Air Gun nello Jonio Settentrionale, praticamente nel Golfo di Taranto, interessando ben tre Regioni”. “Non permetteremo a nessuno di considerare le nostre come “terre di conquista e diassalto", dove enti e gestori privati pensano di poter realizzare business e speculazioni economiche a danno dell´ecosistema marino e di quanto esso offre alle nostre regioni in termini di crescita socio-economica e turistica. A tal proposito, a poche ore di distanza dalla sua presentazione, mi sovviene l´enciclica di Papa Francesco sull´ambiente che rappresenta una grande lezione in difesa della terra e dell’ambiente in cui viviamo e che non può assolutamenterimanere lettera morta”. “Sin da ora –conclude il presidente della Regione- posso anticipare che, insieme al presidente Emiliano promuoveremo, nelle prossime settimane, un´azione comune per contrastare con determinazione e forza il decreto sulla ricerca degli idrocarburi in mare”.  
   
   
SERVIZI: SERRACCHIANI, VOGLIAMO FARE SISTEMA A LIVELLO NAZIONALE  
 
Trieste, 23 giugno 2015 - "Sul tema dei servizi, il Friuli Venezia Giulia sta tornando a ragionare a livello di strategia regionale, con l´ambizione di fare sistema anche a livello nazionale e internazionale". Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenuta alla tavola rotonda "Le sfide per una multiutility che guarda al futuro", organizzata da Hera S.p.a. A Bologna. "L´obiettivo di realizzare la macroregione Adriatico - Ionica passa anche attraverso il lavoro di pianificazione e programmazione che saremo in grado di svolgere come Regione", ha spiegato Serracchiani. "Un lavoro che va fatto anche nel settore dei servizi, dove siamo chiamati a mettere insieme quello che già esiste sul territorio. Bisogna sradicare l´abitudine di affrontare i problemi con atteggiamento particolarista e riadattare la cultura delle Amministrazioni alle esigenze generali attuali" ha aggiunto. In questo senso, ha proseguito la presidente della Regione, "abbiamo predisposto una riforma egli Enti locali che prevede l´istituzione di ambiti che racchiudono più Comuni, in una visione che va oltre il breve respiro. Siamo guidati dalla convinzione che compito di chi governa sia creare gli strumenti per ottenere la maggiore efficienza possibile e noi riteniamo che per raggiungere questo obiettivo non si possa scendere sotto l´ambito regionale". "In Friuli Venezia Giulia - ha concluso la presidente - abbiamo voluto tornare a ragionare come sistema unico, e questo vale anche per ambiti diversi da quello dei servizi. Il passo successivo è lavorare per collegarci con altre regioni italiane e creare così relazioni di sistema più ampie: un impulso all´integrazione che ci può rendere più credibili quando ci rapportiamo con altri Paesi".  
   
   
FVG, ATER: AMMINISTRATORI UNICI SARANNO CONFERMATI FINO A 0TTOBRE  
 
Trieste, 23 giugno 2015 - La Giunta regionale ha dato mandato agli uffici di avviare l´iter per il rinnovo degli Amministratori Unici delle Aziende Territoriali per l´Edilizia Residenziale Ater del Friuli Venezia Giulia fino a fine ottobre 2015, in modo da allineare il termine del loro mandato con la data entro cui è prevista l´approvazione della riforma sulla casa. Si prevede dunque di confermare, fino a quella data, tutti gli amministratori attualmente in carica: Massimo Mentil (Alto Friuli), Angela Caldarera (Gorizia), Monica Pase (Pordenone), Raffaele Leo (Trieste) e Luciano Aita (Udine). Considerato che quest´ultimo ha comunicato che sarà collocato in quiescenza a partire dal prossimo 1 luglio 2015, da quel momento non percepirà alcun compenso, come previsto dalla legge.  
   
   
LOMBARDIA. MARONI: NON CONSENTIREMO DI SCAVALCARE LE QUOTE DI ASSEGNAZIONE PER LE CASE POPOLARI  
 
Milano, 23 giugno 2015 - "Ho sentito che qualcuno a Roma vorrebbe chiudere i campi nomadi risolvendo il problema mettendo questi signori nelle case popolari, scavalcando le quote e le assegnazioni. Noi non consentiremo mai una cosa del genere." Lo ha scritto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sul proprio profilo Facebook.  
   
   
EDILIZIA FVG: SULLA CASA DALLA GIUNTA 55 MILIONI DI EURO NEL 2015  
 
Trieste, 23 giugno 2015 - Entro la fine del 2015 la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia avrà investito nel settore casa 55 milioni di euro. Lo ha sottolineato a Udine l´assessore all´Edilizia, Mariagrazia Santoro, intervenendo presso la sede di Confindustria alla presentazione del Borsino Immobiliare 2015, l´indagine a cura di Fiaip Fvg e Ance Fvg che ogni anno fotografa la situazione del mercato immobiliare della nostra regione. Nell´occasione l´assessore ha ricordato le misure messe in campo dall´Amministrazione regionale a favore della casa e, più ingenerale, nel comparto dell´edilizia. "Per la riqualificazione dei centri storici vi sono 11,5 milioni di euro; circa 1.200 le domande presentate sul relativo bando. E´ pronto alla pubblicazione il bando per l´efficientamento energetico, che avrà una dotazione di 4,3 milioni di euro e prevede anche la possibilità di interventi di carattere domotico", ha detto Santoro. "Oltre a questi interventi, che hanno come fondamento la riqualificazione e rigenerazione dell´esistente, abbiamo messo a disposizione 10 milioni di euro per i cittadini che vivono in affitto a sostegno dei loro canoni di locazione e 14,5 milioni per il recupero degli alloggi sfitti delle Ater e dei Comuni". "A questo - ha aggiunto Santoro - si uniscono tre misure previste nell´assestamento di Bilancio 2015: la copertura delle richieste per i mutui prima casa fino a fine anno (quando ci sarà la complessiva riforma del settore), con 5,3 milioni indirizzati ai contributi una tantum e 2,3 milioni di euro per quelli decennali; l´estensione dal 20 al 50 per cento delle garanzie per i mutui, con una dotazione di 450.000 euro; 8 milioni di euro a favore del Social Housing". In sostanza si tratta di "un pacchetto che vale circa 55 milioni di euro per il 2015 a favore del ´bene casa´. Il tutto - ha concluso l´assessore - unito ad un continuo processo di semplificazione amministrativa, così come era stato opportunamente sollecitato due anni fa, prima dell´inizio di questa legislatura, nel corso degli Stati Generali delle Costruzioni". Alla presentazione del Borsino immobiliare erano presenti Leonardo Piccoli, presidente Fiaip Fvg, e Valerio Pontarolo, presidente Ance Fvg. I dati presentati evidenziano dal 2013 al 2015 una leggera crescita delle compravendite residenziali in Italia, che fa intravedere la speranza di una ripresa. Un trend di ripresa che si registra anche in Friuli Venezia Giulia, con le province di Udine e Pordenone a trainare l´incremento.  
   
   
EDILIZIA: FVG, RIGENERARE IL NOSTRO PATRIMONIO EDILIZIO  
 
San Dorligo della Valle (Ts), 23 giugno 2015 - "La nuova frontiera" dell´edilizia? La Regione, le altre istituzioni del territorio, le associazioni di categoria, gli imprenditori del settore sono praticamente concordi: non può che essere la rigenerazione del patrimonio esistente. Una riqualificazione immobiliare che a San Dorligo della Valle (Ts) è stata la vera parola d´ordine dell´incontro per l´inaugurazione della nuova filiale triestina (la seconda nel capoluogo giuliano) del gruppo Zanutta, che in tal modo - puntando proprio su questo strategia - ha cambiato pelle nell´ultimo biennio ed ora impiega nei suoi 20 punti vendita del Triveneto 270 dipendenti (a fine anno solo a Trieste saranno 40), avendo fatto registrare a fine 2014 un incremento del fatturato del 20 per cento rispetto all´anno passato. "Quando si decide di investire in edilizia, come con lungimiranza ha fatto il gruppo Zanutta, consolidando tra l´altro la sua presenza imprenditoriale a Trieste, significa che alcuni mercati, che la filiera-casa si stanno ´muovendo´", ha sottolineato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello: il settore della ristrutturazione edilizia è cruciale in Friuli Venezia, sul quale occorre puntare in particolare nei quattro grandi capoluoghi e nei centri maggiori della regione". "Oggi, più che realizzazione di nuovo edificato - ha aggiunto - serve proprio questa rigenerazione dell´esistente, una complessiva riqualificazione edilizia, ambientale, legata alle energie rinnovabili. In questo scenario di sviluppo la Regione ha fatto scelte importanti e sta offrendo risposte efficaci", come hanno confermato anche uno dei titolari del gruppo nato a Carlino nel 1952, Vincenzo Zanutta, e il presidente regionale dei costruttori edilizi (Ance), Valerio Pontarolo. Bolzonello ha così ricordato - accanto alla legge "Rilancimpresa Fvg" - l´estensione dal 20 al 50 per cento della garanzia per i mutui (con l´intervento di Mediocredito), per una dotazione complessiva di 450 mila euro e attiva a breve, i progetti di riqualificazione urbana (Pisus) con l´apertura di cantieri per circa 40 milioni di euro (di cui uno a Trieste - quasi 5 milioni di euro) e in particolare la cosiddetta "Strategia di specializzazione intelligente (S3)": in Friuli Venezia Giulia abbiamo scelto, ha indicato il vicepresidente della Regione, di finalizzare le risorse finanziarie comunitarie e statali della S3 su quattro filiere, tra cui proprio quella dedicata alla casa, "nella convinzione che occorra andare a fare innovazione in questo comparto", volano per il complessivo sistema industriale, anche quello manifatturiero, e per l´occupazione. Dunque, puntare sulle ristrutturazioni, come hanno sottolineato tra l´altro sottolineato il presidente della locale Camera di commercio Antonio Paoletti e il presidente Ance di Trieste Donato Riccesi, anche puntando sul fatto che il patrimonio edilizio della città è alquanto "datato": il 36,5 per cento degli immobili di Trieste è stato costruito prima del 1945, mentre il 55 per cento risale al periodo che va dal secondo dopoguerra agli inizi degli anni ´80. Certo è, hanno quindi rilevato l´assessore alla Pianificazione di Trieste Elena Marchegiani e Gianluca Zanutta, la pubblica amministrazione è sempre più chiamata a semplificare e sburocratizzare le procedure: non può essere che (dati 2014) in una graduatoria che comprende 185 Nazioni di tutto il mondo, l´Italia, ha detto Pontarolo, si collochi solo al 112.Mo posto per la "velocità" di ottenimento per le pratiche di permesso a costruire. All´odierna inaugurazione della nuova filiale Zanutta (8 mila metri quadrati in via Ressel, con un grande show-room) sono intervenuti il vicepresidente del Consiglio regionale Paride Cargnelutti, il vicepresidente della Provincia Igor Dolenc, i sindaci di San Dorligo e Carlino, Sandy Klun e Diego Navarria, e il presidente dell´Ezit Stefano Zuban.  
   
   
INDUSTRIA, MARONI: FORZA NOSTRA ECONOMIA SONO I NOSTRI IMPRENDITORI  
 
Monza, 23 giugno 2015 - "Le imprese di questo territorio, della Brianza e, in generale, della Lombardia, sanno cosa bisogna fare per poter essere sempre competitivi, nonostante il momento di congiuntura delicato. Questa è la forza della nostra economia, sono i nostri imprenditori, quasi tutti piccoli imprenditori, che sfidano ogni giorno il mercato, sapendo che devono contare sulle proprie forze, per quanto possibile con l´aiuto delle Istituzioni, ma con la consapevolezza che ogni giorno è una sfida e, per questo, quasi ogni giorno devono inventarsi qualcosa di nuovo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso dei lavori dell´Assemblea di Confindustria Monza e Brianza, alla Villa Reale di Monza. Modello Riorganizzativo Di Confindustria Da Imitare - "E´ molto interessante quanto fatto dall´Unione degli Industriali di Monza e Brianza, attraverso questa aggregazione tra Milano e Monza-brianza e tra Lecco e Sondrio. La decisione di fondersi è interessante anche per me, perché anche noi siamo in una fase di ridisegno delle autonomie, perché con la fine delle Province, destinate a sparire per essere sostituite dalle zone ad area vasta, dobbiamo rimettere insieme i territori, basandoci su aree omogenee". "Questa vostra riorganizzazione - ha detto il presidente - mi riguarda da vicino, è un modello che mi interessa, perché va proprio nella direzione di definire aree omogenee ed è quindi un modello che possiamo mutuare nel nostro ridisegno delle autonomie: in Lombardia abbiamo 1540 Comuni, ma dobbiamo creare un livello intermedio, che, superando le Province, dia più efficienza e abbia meno costi". Ora Confronto Con Imprese Su Come Investirli - "Con il Fsr e Fse, che ci sono stati appena certificati dall´Unione europea, per un valore di circa 2 miliardi di euro per il periodo dal 2015 al 2020, abbiamo il 60 per cento in più di risorse da fondi europei rispetto al periodo precedente, soldi in più che ci hanno dato perché abbiamo presentato un piano di azione che ha convinto la Commissione Ue a mettere più risorse su questi progetti". "Questi progetti - ha aggiunto - li voglio ora discutere con i rappresentanti del mondo delle imprese, perché per me è fondamentale il confronto con i corpi intermedi, per me è fondamentale sentire da voi, che rappresentate il mondo delle imprese, quali sono le vostre esigenze e come posso investire meglio questi fondi europei. E per questo già domani, a Pianeta Lombardia, a Expo, avrò un incontro con i presidenti delle associazioni industriali della Lombardia, guidati dal presidente Ribolla, e cominceremo a discutere su come investire queste risorse". Da Regione Grandissima Attenzione - "In questi primi due anni e mezzo di nostro Governo regionale abbiamo messo molte risorse per la Brianza, per valorizzare questo territorio: 1,5 milioni per la Banda ultra larga nelle aree industriali di Concorezzo e Monza; 1 milione di euro per il Distretto dell´attrattività di Monza; 20 milioni di euro per la messa in sicurezza del fiume Lambro; 30 milioni di euro per interventi nell´edilizia sanitaria, con 239 nuove assunzioni negli ospedali; 75 milioni di euro per il progetto ´Brianza-expo´. Cose concrete, interventi concreti per aiutare i territori da un punto di vista turistico, per consentire ai cittadini di avere un Servizio sanitario più efficiente e rendere la vita più facile alle imprese".  
   
   
“SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO”, IL QUARTIER GENERALE DELLA MARINA DI ANCONA OSPITA IL SEMINARIO INFORMATIVO PER I DATORI DI LAVORO.  
 
Ancona, 23 giugno 2015 – Oggi presso il Quartier Generale della Marina ad Ancona, avrà luogo un seminario informativo dedicato ai datori di lavoro delle pubbliche amministrazioni. All’incontro partecipano la Regione Marche, con il presidente Luca Ceriscioli e la Prefettura di Ancona, con il prefetto Raffaele Cannizzaro. È la prima iniziativa del Gruppo di lavoro costituito dai “datori” pubblici (i responsabili delle sicurezza individuati dalle amministrazioni) del territorio regionale. Il Gruppo è nato con l’obiettivo principale di mettere in rete le esperienze sul tema della sicurezza dei luoghi di lavoro e condividere i progetti formativi. La Regione Marche, attraverso la sua Scuola di formazione per la pubblica amministrazione, offre la disponibilità a realizzare un progetto formativo condiviso. Relatori al Seminario saranno Paolo Pascucci, ordinario di diritto del lavoro e direttore del dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Urbino e Balduino Simone, dirigente generale della Polizia di Stato, responsabile della sezione sicurezza per gli operatori della sicurezza dell’Osservatorio Olympus presso l’Università di Urbino.  
   
   
TRENTO: PER LA PROVINCIA LA CAMERA DI COMMERCIO DIVENTERA´ LA "CASA DELL´ECONOMIA"  
 
Trento, 23 giugno 2015 - Provincia e Camera di Commercio insieme per far crescere l´economia. È questo il senso dell´Accordo di Programma approvato dalla Giunta provinciale, su proposta del governatore Ugo Rossi. È dal 2005 che i rapporti tra i due enti sono regolati da Accordi di Programma che hanno validità di legislatura. L´accordo approvato ieri conferma la collaborazione fra Provincia e Camera che si esplica secondo tre direttrici: azioni comuni relativamente ad ambiti specifici, funzioni amministrative esercitate dalla Camera di Commercio su delega della Provincia e con accordi relativi a ulteriori specifici rapporti tra le parti. La novità che parte da questa legislatura è che la Camera di Commercio si avvia a diventare, per la Provincia, la "Casa dell´economia, attore strategico dunque che avrà il compito di elaborare un documento di indirizzo economico da presentare ogni anno alla Provincia entro il mese di aprile, in modo che la Provincia stessa possa utilizzarlo per il suo nuovo documento di pianificazione finanziaria (Def) che dal 2016 bisognerà obbligatoriamente redigere entro il mese di giugno. Per quel che riguarda gli ambiti di comune interesse, particolare importanza viene data alla dematerializzazione e all´informatizzazione delle procedure nei rapporti tra diverse Pubbliche amministrazioni e tra Pubbliche amministrazioni e imprese, nell´ottica di migliorare i servizi e di diminuire la burocrazia, sia per razionalizzare le spese e abbassare i costi amministrativi, favorendo la formazione delle imprese nell´accesso al mercato elettronico della Provincia. Altri ambiti in cui Provincia e Camera di Commercio collaboreranno sono la promozione territoriale (con la gestione dell´Osservatorio delle produzioni trentine e la valorizzazione del legno, il monitoraggio dei dati economici e la formazione all´impresa per mezzo dell´Azienda speciale camerale Accademia d´Impresa); la creazione di reti e filiere d´impresa; la sensibilizzazione del mondo imprenditoriale sulla rilevanza di percorsi di continuità e alternanza scuola-lavoro; la valorizzazaione dei canali di finanziamento per il sostegno a progetti di sviluppo imprenditoriale territoriale... L´accordo di oggi si riferisce al triennio 2015-2017, cioè al periodo coperto dal Patto di garanzia e al conseguente bilancio pluriennale 2015, rinviando la copertura del 2018, cioè l´ultimo anno di legislatura, all´approvazione del bilancio triennale del 2016. Le risorse di parte provinciale, che coprono il 64% del totale complessivo, sono pari a 2.570.000 euro nel 2015, 2.770.000 nel 2016 e 2.970.000 nel 2017. Il restante 36% verrà messo dalla Camera di Commercio (34%) e da privati (2%), per un totale complessivo di circa 4,3 milioni di euro l´anno da qui al 2017. La collaborazione tra Provincia e Camera di Commercio, che è in atto dal 2005 con Accordi di Programma che coprono l´intera legislatura, che si concretizza con azioni comuni in ambiti specifici, con funzioni amministrative che la Provincia delega alla Camera di Commercio e con accordi relativi a ulteriori specifici rapporti tra le parti, a partire da questa legislatura assume connotati diversi e più qualificanti. La Camera di Commercio, infatti, diventa per la Provincia la "Casa dell´economia", attore strategico attraverso l´elaborazione di un documento di indirizzo economico che la Camera stessa presenterà alla Provincia entro aprile di ogni anno, in modo che la Provincia possa così approntare il suo nuovo Documento di pianificazione economico-finanziaria, il cosiddetto Def, che dal 2016 dovrà essere redatto obbligatoriamente entro giugno. Queste sono le aree di collaborazione. Per quel che riguarda le "Azioni comuni", particolare importanza viene data alla dematerializzazione e all´informatizzazione delle procedure nei rapporti tra diverse Pubbliche amministrazioni e tra Pubbliche amministrazioni e imprese, nell´ottica di migliorare i servizi e di diminuire la burocrazia, sia per razionalizzare le spese e abbassare i costi amministrativi, favorendo la formazione delle imprese nell´accesso al mercato elettronico della Provincia. Altri ambiti in cui Provincia e Camera di Commercio collaboreranno sono la promozione territoriale (con la gestione dell´Osservatorio delle produzioni trentine e la valorizzazione del legno, il monitoraggio dei dati economici e la formazione all´impresa per mezzo dell´Azienda speciale camerale Accademia d´Impresa). Ed ancora: il supporto all´internazionalizzazione delle imprese, il servizio di conciliazione, la promozione della cultura imprenditoriale femminile, la tutela dei consumatori. La categoria concernente le "deleghe di funzioni" riguarda la denominazione di origine e indicazioni geografiche dei vini; la gestione dell´Albo delle imprese artigiane; le vendite particolarmente favorevoli per gli acquirenti; l´elenco delle imprese forestali; il ruolo provinciale dei conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi. L´accordo contiene inoltre alcune nuove aree di intervento, in particolare quelle relative alla stesura da parte della Camera di un documento di proposte in materia di politica economica, quelle riguardanti la dematerializzazione e digitalizzazione delle procedure amministrative a carico delle imprese e infine il sostegno allo sportello unitario di promozione territoriale presso l´ufficio di Bruxelles per i rapporti con l´Unione europea.  
   
   
OLIVERIO, CONVEGNO A SOVERIA MANNELLI: “LA CALABRIA NELLA STRATEGIA NAZIONALE DELLA AREE INTERNE”  
 
Catanzaro, 23 giugno 2015 - “Per costruire una ipotesi di sviluppo sostenibile e per investire su di essa le risorse che l’Unione Europea destina alla Calabria attraverso la programmazione 2014-2020 bisogna partire dalla difesa e dalla valorizzazione delle nostre aree interne”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, a conclusione di un partecipato convegno sul tema: “´La Calabria nella strategia nazionale della aree interne´ svoltosi a Soveria Mannelli ed a cui hanno preso parte numerosi sindaci, amministratori locali e cittadini. “Una strategia di difesa del suolo e di mitigazione dei rischi idrogeologici –ha detto il Governatore della Calabria- deve essere, quindi, centrale nella programmazione di una regione come la nostra. Per questo motivo, nella riorganizzazione dei Dipartimenti della Regione, abbiamoistituito una Unità Operativa Autonoma di difesa del suolo e di mitigazione dei rischi che coordinerà tutte le politiche sul territorio a partire dagli interventi previsti dall’Accordo di Programma Quadro sottoscritto tra il Ministero all’Ambiente e la nostra Regione nel 2010 e che hadestinato 220 milioni di euro per la difesa del suolo e che sta già producendo grandi risultati. Quando siamo arrivati in Regione abbiamo trovato una totale situazione di stallo totale in questo settore. Su 220 milioni di euro, solo 18 milioni di euro erano stati cantierati a dicembre. Oggi sono in condizione di annunciare, con grande soddisfazione, che entro il 30 giugno prossimo saranno 70 i progetti che andranno a gara, 30 dei quali sono stati già avviati e cantierati. Sulla base di questo dato, inoltre, proprio la settimana scorsa abbiamo avuto la possibilità di ricontrattare con l’Unità di Missione nazionale una proroga anche per i restanti progetti, che sono una cinquantina, e di salvare i finanziamenti destinati ad essi”. “Abbiamo previsto per la difesa del suolo e la sistemazione idrogeologica –ha proseguito Oliverio- anche l’intervento che riguarda la nuova programmazione 2014-2020 e il coinvolgimento diCalabria Verde. In questo quadro pensiamo, in prospettiva, di creare nuovi posti di lavoro, immettendo nuove professionalità (agronomi, geologi, laureati in scienze forestali) per costruire un grande progetto di difesa e di sistemazione del suolo di cui prime beneficiarie dovranno essere le aree montane e collinari. Guardiamo alla difesa del suolo anche come valorizzazione ambientale. In questa direzione i nostri tre parchi nazionali dovranno essere meglio valorizzati. Vogliamo costruire, infine, condizioni di valorizzazione e di investimenti in agricoltura. Nelle settimane scorse abbiamo chiuso ed inoltrato a Bruxelles il Piano dello Sviluppo Rurale (Psr) in cui abbiamo operato scelte precise a favore della difesa del suolo, decidendo di investire in direzione di un radicale rinnovamento generazionale in questo settore, istituendo un premio di primo insediamento ai giovani che vogliono impegnarsi in agricoltura che prevede 40 mila euro perchi vuole investire nella pianura e 50 mila per quelli che vogliono investire sulla montagna. Per evitare il rischio che si crei un’operazione di carattere assistenziale, abbiamo legato questo premio all’investimento. Su un progetto che prevede fino a 200 mila euro di investimento diamo al giovane il 60% sulla pianura e il 70% sulla montagna. Su 200 mila euro sono 120 mila o 140 mila euro a fondo perduto a cui bisogna aggiungere 40 o 50 mila euro del premio di insediamento. Il progetto diventa, così, quasi totalmente finanziato dal Psr”. “Anche sugli altri strumenti come il Fesr e il Fondo Sociale Europeo che stiamo riscrivendo e che, al momento del nostro insediamento, non erano stati nemmeno inviati alla Commissione Europeacon il rischio di non poter acquisire neanche il numero di protocollo –ha aggiunto il presidente della Giunta regionale- abbiamo previsto due azioni di fondo: coordinare tutti gli strumenti comunitari anostra disposizione (Psr, Fondo Sociale Europeo e Fesr) e, contestualmente, destinare almeno il 10% delle risorse per le aree collinari e montane. Sulle restanti risorse concorrerà, alla pari, tutto il territorio, comprese le aree collinari e montane”. “Lavorare per contrastare lo spopolamento ed i fenomeni gravi che si verificano sul territorio-ha concluso Oliverio parlando poi dei collegamenti, dei trasporti, della valorizzazione del patrimonio culturale e religioso delle aree interne- significa tenere conto nei fatti e non a parole, attraverso politiche attive e concrete, di questa realtà che deve essere al centro di politiche regionali finalizzate a valorizzare e difendere il territorio per fare di esso un motore di crescita e di sviluppo dell’intera regione”.  
   
   
FISCO: FVG, CON RIDUZIONE IRAP SI ATTUA IL "RILANCIMPRESA"  
 
Trieste, 23 giugno 2015 - La Giunta regionale ha approvato il regolamento che indica criteri e modalità per l´applicazione della riduzione Irap dell´uno per cento a favore di imprese di nuova costituzione o che trasferiscono l´insediamento produttivo nel territorio regionale, così come previsto dalla legge "Rilancimpresafvg" di riforma delle politiche industriali. Come ricorda il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, alle agevolazioni fiscali in ambito Irap già previste (e che riguardano in particolare imprese impegnate in ricerca e sviluppo, che operano in territorio montano, imprese virtuose e nuove imprese artigiane) Rilancimpresa ha previsto che a decorrere dal periodo di imposta che comprende il primo 1 gennaio 2015, i soggetti passivi Irap, di nuova costituzione o che trasferiscono l´insediamento produttivo nel territorio regionale del Friuli Venezia Giulia, applicano al valore della produzione netta realizzato nel territorio regionale l´aliquota Irap ridotta dell´1 per cento. "Un provvedimento che punta a favorire la costituzione di nuove realtà economiche ed incentivare l´apertura di insediamenti produttivi nel territorio regionale da parte delle imprese che già operano in altre regioni", sottolinea il vicepresidente Bolzonello. Più nel dettaglio, il nuovo regolamento contiene disposizioni volte ad individuare puntualmente i soggetti beneficiari della riduzione di aliquota Irap, i requisiti richiesti per accedere al beneficio, gli obblighi posti in capo ai beneficiari, nonché la decorrenza e la durata dell´agevolazione. Sono anche previste precise disposizioni di carattere antielusivo e meccanismi di controllo. La riduzione di aliquota si applica per cinque periodi di imposta, a decorrere da quello di costituzione o di trasferimento dell´insediamento produttivo nel territorio regionale. L´agevolazione è concessa ai sensi della normativa europea in materia di aiuti "de minimis".  
   
   
ACQUE, GIUNTA LOMBARDIA DELIBERA NUOVI CRITERI ASSEGNAZIONI CANONI DA IMBOTTIGLIAMENTO  
 
Milano, 23 giugno 2015 - "Una normativa importante, che va incontro alle richieste dei sindaci da me raccolte negli incontri avuti anche nei mesi scorsi con loro". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi commenta le delibera della Giunta regionale lombarda che stabilisce nuovi criteri di assegnazione ai canoni di imbottigliamento delle acque minerali. La Nuova Ripartizione - "A partire già da gennaio 2015 - spiega l´assessore - i canoni da imbottigliamento vengono introitati rispettivamente da Comuni, Provincia e Regione secondo le seguenti quote: il 60 per cento verrà dato direttamente ai Comuni sede di concessione, il 20 per cento alla Provincia competente per territorio e l´ulteriore quota parte, pari al 20 per cento, alla Regione, che la redistribuirà ai Comuni sede di stabilimento d´imbottigliamento". "In caso di più Comuni interessati dalla concessione - chiarisce ancora Terzi - per l´individuazione delle Amministrazioni locali beneficiarie della quota del 60 per cento dei canoni di concessione, si tiene conto dell´estensione dell´area di concessione compresa nei diversi territori comunali, tale quota verrà suddivisa in proporzione all´estensione dell´area stessa". Novità Importanti - "Novità importanti - conclude Terzi -, perché prima le quote venivano date alla Provincia, che poi doveva redistribuirle, con tempi anche più lunghi, ai Comuni. Ora gli Enti locali avranno certezze sui tempi di arrivo delle risorse, con tutti i benefici anche in sede di bilancio. Inoltre, bypassando le Province, si risolve il problema del Patto di stabilità e si danno risorse certe ai Comuni montani per la difesa dell´ambiente e il rilancio turistico".  
   
   
PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE IN SARDEGNA, A PADRU E SAN TEODORO: PRONTI A FINANZIARE PROGETTI AMPI E STRATEGICI CHE RILANCINO L´ECONOMIA  
 
 San Teodoro, 23 Giugno 2015 - La parola d´ordine è scegliere. Studiare il territorio dall´interno, capire quali sono i suoi punti di forza e su quelli puntare per presentare i progetti e avviare il negoziato con la Regione per chiederne finanziamento e supporto logistico attraverso la programmazione unitaria dei fondi europei, nazionali e regionali. Non prima di essersi aggregati, perché non è pensabile e non è utile che ogni Comune pensi per sé. L’ha spiegato l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, chiudendo a San Teodoro la trasferta gallurese iniziata a Olbia e proseguita a Padru. "Sono i territori che devono scegliere, che devono dirci su che cosa vogliono puntare per valorizzare e rilanciare il territorio - sottolinea il vicepresidente della Regione – Nessuno meglio degli amministratori locali conosce la realtà in cui vive, di sicuro non ha senso calare progetti dall’alto. Per fare questo i Comuni devono aggregarsi e pensarsi all’interno di un territorio". Per la Comunità Montana Monte Acuto e l’Unione di Comuni Riviera di Gallura, il Piano Infrastrutture della Regione mette a disposizione quasi 5 milioni di euro. Ma con la programmazione territoriale arriveranno altre, importanti risorse dalla programmazione unitaria: la Regione non ha predisposto un bando ma ha scelto la strada della manifestazione d’interesse da parte dei Comuni, prima di tutto per dare tempo ai territori sino alla fine della legislatura di prepararsi e presentare i progetti - unica condizione che siano coerenti col Piano regionale di sviluppo - e poi per evitare di mettere i territori in competizione l’uno con l’altro. Comunità Montana Monte Acuto. È stata Padru la seconda tappa della trasferta gallurese dell’assessore Paci. Ricevuto dal sindaco Antonio Satta, presidente della Comunità Montana Monte Acuto, ha poi spiegato ai sindaci dei Comuni ricadenti nella Comunità (Alà dei Sardi, Berchidda, Buddusò, Monti, Oschiri, Padru) come la Giunta Pigliaru pensi in modo completamente nuovo alla programmazione territoriale, che è la declinazione sui territori della programmazione unitaria dei fondi. Che sia disegnata dai territori, prima di tutto, che non sia un libro dei sogni né un elenco senz’anima di richieste di finanziamento. Assessore e sindaci hanno discusso di programmazione territoriale, ovvero dei progetti che le zone interessate devono proporre e la Regione finanziare. “Dovete essere voi sindaci, ascoltando le vostre realtà locali, a dirci cosa è meglio per i vostri territori, e insieme a noi studiare il percorso migliore possibile per realizzarlo", ribadisce Paci. Intanto, in attesa della manifestazione d´interesse, i Comuni di Monte Acuto possono contare su un milione e mezzo di euro del Piano Infrastrutture. Unione di Comuni Riviera di Gallura. Il vicepresidente della Regione ha chiuso la trasferta incontrando nel municipio di San Teodoro i sindaci dell’Unione di Comuni Riviera di Gallura (Budoni, Liori Porto San Paolo, San Teodoro), aggregazione nata appena 7 mesi fa, accolto dal neosindaco Domenico Alberto Mannironi e dal presidente dell’Unione e consigliere regionale, Giuseppe Meloni. "Non basta avere finanziamenti, serve prima un’idea vincente, serve che voi sindaci scegliate con chi fare questo viaggio di visione dello sviluppo del vostro territorio. I soldi sono uno strumento e noi dobbiamo metterli a sistema, prendere tutti i vari rivoli e metterli insieme in una strategia precisa: la Giunta ha già fatto atti concreti in questa direzione, costituendo la cabina di regia della programmazione unitaria e adottando prima la delibera Istruzione e poi quella per il Lavoro. Ecco, queste tematiche devono avere una visione territoriale: voi dovete scegliere il territorio dentro cui stare - conclude l’assessore Paci - e da lì partire per progettare il futuro, all’interno di un preciso piano strategico di sviluppo". Per i Comuni galluresi, che hanno chiesto alla Regione di essere accompagnati in questo processo di "autogestione", il Piano regionale infrastrutture mette intanto a disposizione 2 milioni e 700mila euro.  
   
   
ASSESSORE BOLZANO A VIENNA: INCONTRI SU FORMAZIONE DOCENTI  
 
Bolzano, 23 giugno 2015 - La collaborazione tra Lub e istituto superiore pedagogico tirolese e il riconoscimento in Italia della formazione degli insegnanti sono stati tra i temi discussi il 22 giugno a Vienna dall´assessore Philipp Achammer, con la ministra Gabriele Heinisch-hosek. Alcune questioni attuali nei settori della formazione e della cultura sono stati discussi dall´assesore Achammer in una serie di incontri a Vienna. Con la ministra austriaca all´istruzione Gabriele Heinisch-hosek l´assessore provinciale ha approfondito la possibile cooperazione tra la facoltà di scienze della formazione della Libera università di Bolzano e l´istituto superiore pedagogico del Tirolo per la formazione nel settore della scuola primaria, che da qualche anno ha la stessa durata sia in Austria che in Italia. "Il nostro obiettivo è consentire agli studenti altoatesini di frequentare anche parti del loro percorso formativo nell´istituto pedagogico tirolese", ha spiegato Achammer. La ministra Heinisch-hosek ha assicurato che gli uffici competenti approfondiranno la questione sul piano tecnico. Si è inoltre discusso del riconoscimento in Italia della formazione degli insegnanti svolta in Austria, tema che Achammer ha affrontato anche nell´incontro con il sottosegretario di Stato all´innovazione e all´economia Harald Mahrer. La nuova architettura austriaca della formazione degli insegnanti della scuola secondaria necessita infatti ora del riconoscimento dell´Italia sul piano accademico. Le chances sono buone, "i dettagli saranno negoziati nella riunione della Commissione sullo scambio di note che probabilmente si terrà in settembre", ha sottolineato Achammer.  
   
   
INDUSTRIA: ACCORDO DI PROGRAMMA PER FINANZIAMENTO PROGETTI ELECTROLUX  
 
Trieste, 23 giugno 2015 - La Giunta regionale, su proposta della presidente Debora Serracchiani, ha deliberato l´autorizzazione a sottoscrivere l´Accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo economico e la Regione Emilia Romagna, finalizzato ad individuare e fornire strumenti operativi a sostegno del Piano industriale Electrolux 2014-2017. L´accordo prevede il finanziamento di tre progetti, relativi allo stabilimento di Porcia, per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro; si tratta dello studio di una nuova tecnologia per il processo di asciugatura (progetto della durata di 36 mesi con un budget di 2 milioni di euro), dello sviluppo di soluzioni innovative per il processo di lavaggio in apparecchiature domestiche (24 mesi per complessivi 10 milioni di euro) e di un nuovo modello di asciugabiancheria a pompa di calore (24 mesi per una spesa di 8 milioni). Secondo quanto previsto dal decreto ministeriale che ha destinato le risorse del Fondo per la crescita sostenibile a progetti di ricerca e sviluppo, l´intervento pubblico è concesso fino a un limite del 50 per cento a titolo di finanziamento agevolato e del 20 per cento di contributo alla spesa, con un apporto del 10 per cento da parte della Regione. In questo modo, ai progetti di Electrolux in Friuli Venezia Giulia, vengono destinati complessivamente dallo Stato 12,6 milioni (10 in termini di finanziamento agevolato e 2,6 come contributo alla spesa) e 1,4 milioni dalla Regione, già destinati da un´apposita delibera approvata il 15 maggio scorso su proposta del vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello. L´intervento da parte della Regione rientra nell´ambito delle misure contenute nella legge "Rilancimpresa Fvg" che prevede la possibilità di concedere incentivi alle imprese del settore dell´elettrodomestico e della relativa filiera produttiva per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione. La stessa legge autorizza l´amministrazione regionale a compartecipare alle misure nazionali previste a favore del settore nell´ambito del Fondo per la crescita sostenibile.  
   
   
CONFESERCENTI BASILICATA: RIPRESA ECONOMICA ´CHIMERA´ PER PMI  
 
Potenza, 23 giugno 2015 - Ogni giorno 3,6 attività commerciali della provincia di Potenza abbassano la saracinesca. Tra le chiusure, ogni giorno 2,3 sono esercizi di vendita al dettaglio. Nel solo primo trimestre dell’anno sono state 327 le pmi-ditte individuali e familiari del commercio cancellate alla Cciaa di Potenza di cui 209 del commercio al dettaglio. Da questi dati la Confesercenti di Potenza rilancia l’Sos “Meno tasse”. La ripresa economica – afferma Prospero Cassino, presidente Confesercenti Potenza - è una "chimera" per otto piccole e medie imprese su dieci come emerge da un sondaggio che abbiamo diffuso oggi in occasione dell´assemblea annuale che si svolge a Genova. L´82% degli imprenditori, a giugno, dichiara di non aver intercettato l´inversione di tendenza. Più di uno su due, il 51%, non rileva miglioramenti rispetto al 2014, mentre il 31% sostiene di avere subito un nuovo calo. Solo il 17% delle imprese vede segnali di miglioramento. Il perdurare dello stato di difficoltà si ripercuote sulla capacità di investimento delle imprese: solo il 18% ha dichiarato di aver assunto a tempo indeterminato nuovo personale, e la metà ha potuto farlo solo grazie ai nuovi sgravi contributivi. Ma l´80% segnala di non avere ancora l´esigenza o la forza per prendere nuovo personale. Servirebbe – commenta Cassino - una rimodulazione, in direzione del rafforzamento, degli sgravi per massimizzarne gli effetti in questo periodo ancora difficile. Un´esigenza che emerge dalla richiesta di ridurre subito il costo del lavoro, avanzata da 3 imprese su 10. La sofferenza delle imprese appare legata soprattutto all´eccessivo prelievo fiscale. Il fisco appare essere di gran lunga la maggiore preoccupazione delle imprese. Una riforma del sistema che porti alla riduzione del carico fiscale è il desiderio più gettonato: tre imprenditori su quattro (il 75% degli intervistati) ritengono prioritario che il governo vari una riforma del fisco che alleggerisca il peso delle tasse. Ma è forte anche la richiesta di un intervento urgente per la semplificazione: il 42% vorrebbe snellire la burocrazia, mentre un 18% di imprese chiede interventi per una giustizia più celere. A pesare sulla maggior parte dei nuclei, in particolare - rileva l´indagine presentata in occasione dell´assemblea 2015 di Confesercenti -, il deterioramento delle condizioni finanziarie e il clima di incertezza che caratterizza il lavoro. Sul fronte del reddito mensile, in particolare, più della metà degli italiani (il 61%) segnala una situazione difficile: di questi, un 47% afferma di riuscire appena a coprire le spese, senza potersi permettere ulteriori lussi e per il 14% il reddito non basta nemmeno per le necessità indispensabili della propria famiglia. Per il presidente di Confesercenti Potenza la “parola d’ordine è valorizzare il commercio di prossimità: ritrovare il senso antico della polis, che connota alle radici la città europea come luogo di scambi commerciali, culturali, umani in cui si riconosce l’anima di una comunità e nello stesso tempo guardare al presente e al futuro supportando le piccole imprese nell’accesso all’innovazione, alle nuove tecnologie, all’e-commerce. Per contrastare il fenomeno di moria delle piccole imprese commerciali, il “rimedio” si chiama Centro commerciale naturale, un’aggregazione di negozi della stessa via o quartiere, uniti in consorzio, per promuovere le attività commerciali nel cuore della città, una occasione per rilanciare le zone a media-alta densità commerciale ed artigianale come i centri storici dei più piccoli comuni". “L´idea dei ´centri commerciali naturali´ risponde alla necessità di creare uno strumento per innescare processi virtuosi, pubblici e privati, tali da trasformare destini che sembrerebbero, irreversibilmente, volti a decretare la ´morte´ lenta del tessuto urbano che – sottolinea Cassino - ha caratterizzato e continua a caratterizzare i nostri territori. I ´centri commerciali naturali´, nella nostra visione, sono infatti il progetto capace di favorire una trasformazione progressiva, in grado di coniugare marketing urbano, proprio delle Amministrazioni Locali, con il marketing imprenditoriale promosso dai privati, costruendo, su questa base, azioni di marketing territoriale quali sintesi utile e proficua di una rinnovata convergenza tra attori pubblici e privati. E´ una proposta importante per tutti i comuni, piccoli e grandi, e non solo per il centro storico. Il commercio, in particolare quello di vicinato, ha un valore straordinario, economico e sociale: crea relazione, aumenta il senso di sicurezza e promuove il turismo”.  
   
   
TRENTO: CUSTODI DI SUCCESSO E ASSOCIAZIONE CONSULENTI MANAGEMENT ALLEATI DELLE STARTUP TRENTINE  
 
Trento, 22 giugno 2015 - Le aziende ospitate negli incubatori d’impresa di Trentino Sviluppo possono da oggi contare su nuovi e qualificati servizi di accompagnamento per migliorarne crescita e competitività. La società di sistema della Provincia autonoma di Trento ha infatti siglato due accordi di collaborazione con importanti realtà italiane che metteranno a disposizione delle aziende i propri servizi. Si tratta di Custodi di Successo, un network di 141 professionisti, imprenditori e manager distribuiti su otto sedi in Italia che operano come "business angels" e l’Associazione Professionale Italiana Consulenti di Management, con sede a Milano e 300 associati con un ampio ventaglio di competenze. Supporteranno le imprese dei Business Innovation Centre, incluse quelle ospitate in Progetto Manifattura e Polo della Meccatronica, in una serie di attività quali la pianificazione strategica e operativa, la finanza d´impresa, lo sviluppo di reti commerciali, l’industrializzazione di prodotti, certificazioni di qualità, marchi e brevetti e le strategie di marketing e comunicazione. Si arricchisce quindi il numero e la tipologia di servizi ad elevato valore aggiunto dei quali possono beneficiare, a condizioni di favore, le aziende insediate nei Bic di Trentino Sviluppo. Custodi di Successo è un´associazione no-profit di Business Angels che conta complessivamente 141 associati. Con otto sedi in Italia (Verona, Milano, Vicenza, Treviso, Udine, Firenze, Padova e Catania) ha all´attivo circa 200 progetti analizzati, 16 dei quali già finanziati, ed opera nella promozione di nuove iniziative imprenditoriali per contribuire alla creazione di nuova occupazione e alla riuscita economica delle aziende supportate. Mission dell’associazione è di stimolare la ricerca e lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali mettendo a disposizione le proprie competenze e partecipando, ove considerato conveniente, al capitale di rischio. L´accordo di collaborazione firmato fra Trentino Sviluppo e la sede di Verona di Custodi di Successo, rappresentata da Valter Carturo, prevede l´erogazione di servizi di coaching professionale e formazione alle imprese insediate nei Business Innovation Centre e negli incubatori specialistici Progetto Manifattura e Polo della Meccatronica. La metodologia seguita prevede che, dopo l´analisi e la valutazione dell´impresa, siano messe a sua disposizione le professionalità adeguate per accompagnarne attivamente lo sviluppo: un metodo innovativo, che permette all´impresa di beneficiare di un solido apporto di competenze ed esperienze, tarato sulle sue problematiche e sui suoi obiettivi, completato solo se necessario dalla partecipazione nel capitale dell´impresa. Analoga impostazione per l’accordo siglato con l’Associazione Professionale Italiana Consulenti di Management, rappresentata da Giuseppe Bruni. Apco, operativa dal 1968, sede a Milano, è un’associazione professionale che riunisce e qualifica coloro che in Italia svolgono, in modo continuativo e professionale, attività di consulenza organizzativa e direzionale. Conta circa 300 associati le competenze dei quali sono certificate secondo uno standard internazionale che li inserisce in un network mondiale di consulenti ad alta qualificazione operanti in 54 diversi paesi nei cinque continenti: un ulteriore prezioso aiuto all’internazionalizzazione delle startup. All’interno dei Bic trentini metteranno a disposizione delle imprese insediate attività di mentoring, soprattutto a vantaggio delle realtà in fase di crescita e consolidamento, in aree di intervento quali la ricerca e sviluppo, la gestione della produzione e la logistica, il marketing, lo sviluppo prodotto, la strategia e l’organizzazione. Il team di Trentino Sviluppo dell’Area Innovazione e Nuove Imprese lavorerà al fianco di Custodi di Successo e di Apco per segnalare e presentare le idee imprenditoriali, per valutarle e costruire insieme la strategia di accompagnamento. Queste due ultime intese vanno ad aggiungersi ad altri 8 analoghi accordi di collaborazione siglati nei mesi scorsi con Nwhr, per il supporto relativo al web-marketing, alla comunicazione e commercializzazione di prodotti e servizi, Ad Hoc per servizi di temporary management in diversi ambiti aziendali, Spinnvest in ambito team building, market research e market strategy, Achab Group per quanto concerne il green marketing, Lalà per il supporto nelle media relations e communication strategy, Business Angel Network Trentino in ambito di pianificazione finanziaria, controllo di gestione, business plan, Fin Service per la consulenza nel favorire l’accesso a contributi e agevolazioni fiscali, e National Instrument per la fornitura agevolata di hardware.  
   
   
SARDEGNA: INCONTRO A MOGORO CON IL MONDO DELLA COOPERAZIONE  
 
Mogoro, 23 Giugno 2015 - Il mondo della cooperazione mostra grande interesse verso le politiche attive del lavoro messe in campo dalla Regione, e in particolare verso le misure di Flexicurity e Garanzia giovani. È quanto emerso dal seminario organizzato dalla Legacoop Sardegna, svoltosi a Mogoro, al quale hanno partecipato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, il presidente di Legacoop, Claudio Atzori, e i rappresentanti di cinquanta cooperative. "La Regione - ha detto l´assessore - sta puntando molto sul coinvolgimento degli attori del nostro tessuto economico, di cui le cooperative rappresentano un pilastro fondamentale, per sensibilizzare e al tempo stesso incentivare l’inserimento lavorativo dei soggetti che hanno difficoltà a trovare occupazione, dei giovani e delle donne. Il mondo della cooperazione - ha sottolineato l´esponente della Giunta Pigliaru - è un valido alleato in questa fase cruciale, nella quale si stanno investendo notevoli risorse, per promuovere le assunzioni e accrescere l’occupabilità delle persone, facendo leva anche sulla responsabilità sociale delle imprese, coinvolte in un progetto collettivo di ripresa della nostra economia. La Regione - ha ricordato l´assessore Mura - sta investendo notevoli risorse attraverso la programmazione unitaria". L´elemento chiave delle nuove strategie è la delibera "Priorità Lavoro", approvata due giorni fa. Il provvedimento stanzia 325 milioni di euro per progetti e azioni mirate a dare risposte a tutte le categorie di disoccupati e inoccupati. "Anche grazie agli strumenti finanziari messi a disposizione dalla Regione - ha detto ancora l´assessore Mura - le cooperative possono dare il loro contributo cogliendo le opportunità per rinnovarsi ed essere competitive. Le cooperative, per lo spirito solidaristico che le caratterizza, hanno sempre saputo contrastare le crisi economiche".  
   
   
CRESCERE NELLE MARCHE CON LE IMPRESE  
 
Ancona, 23 giugno 2015 - Banca dell’Adriatico scommette sulla crescita delle imprese marchigiane e mette a disposizione 450 milioni per finanziare progetti di sviluppo, migliorare l’assetto creditizio e sostenere la liquidità aziendale. Queste le caratteristiche dell’iniziativa Crescere nelle Marche con le imprese messa a punto dalla banca e presentata al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli da Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico. “L’iniziativa che presenta oggi Banca dell’Adriatico è una risposta tempestiva, concreta e in perfetta sintonia con i risultati presentati ieri da Banca d’Italia nell’incontro sull’andamento dell’economia marchigiana. – aggiunge Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche - E’ infatti emerso che mancano soprattutto gli investimenti per il rilancio e in questa direzione va proprio l’intervento di cui parliamo oggi. Il plafond di 450 milioni, di cu 300 dedicati a finanziamenti a medio e lungo termine, dedicato alle imprese marchigiane, è coerente con questa necessità. Oggi il credito è disponibile, occorre incrociare imprese e sistema bancario, guardando al territorio per favorire il rilancio, agevolando investimenti e consumi. L’attenzione particolare al monitoraggio è di notevole concretezza, un salto di qualità che dobbiamo fare tutti. Non fermarci agli annunci, ma controllare l’attuazione per fare le correzioni opportune. Da parte nostra faremo tutto quanto possa accrescere l’impatto di questa iniziativa, a cominciare dalle relazioni possibili con i confidi”. “Banca dell’Adriatico, motore a sostegno e sviluppo del territorio, ha continuato a favorire le imprese meritevoli, - ha concluso Dal Mas - rafforzando il legame di relazioni con gli imprenditori per supportarli nel contesto di grande impegno come quello attuale. Cerchiamo di stimolare le nostre piccole e medie imprese a sviluppare ed incrementare la loro propensione all’internazionalizzazione, investendo in mercati in forte espansione dove è fortissima l’attenzione per il made in Italy.”  
   
   
L´ECONOMIA FIORENTINA NEL 2014 IL RAPPORTO COMPLETO  
 
Firenze, 23 giugno 2015 - Il 2014 ha rappresentato un anno molto delicato per il sistema economico provinciale, con un andamento dell’economia che non ha proprio brillato e da cui ci aspettava di più in termini di performance, soprattutto nella seconda parte dell’anno: purtroppo anche per Firenze non si sono raggiunti i risultati auspicati. Per l’anno in corso, l’indagine di Unioncamere Toscana sullo stato delle Pmi toscane e fiorentine rispetto alla dinamica ciclica degli ultimi anni mostrerebbe un probabile cambio di tono, quindi, relativamente a quanto le Pmi si attendono per il breve termine, dando spazio ad un recupero dell’attività economica per la nostra provincia. Sarà importante anche il ruolo e il cambiamento che le politiche economiche (nazionali) riusciranno a imprimere sulla dinamica economica locale, considerando una domanda aggregata ancora debole e i relativi rischi di stagnazione. Il rapporto completo sul sito di Camera di Commercio di Firenze: http://www.Fi.camcom.it/default.asp?idtema=1&page
=informazioni&action=read&idinformazione=29900
 
 
   
   
ECONOMIA: FVG, RICERCA-IMPRESA-ISTITUZIONI ASSIEME PER CRESCERE  
 
 Pordenone, 23 giugno 2015 - "Cogliere l´innovazione e i presupposti per lo sviluppo, per rendere il sistema economico più competitivo, in un clima di grande fermento scientifico all´interno del quale vi sono le condizioni affinché l´industria e il settore manifatturiero del Friuli Venezia Giulia possano trovare l´energia per crescere e adeguarsi all´evoluzione del mondo economico, e della società". Con queste parole, il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, ha concluso il primo dei seminari organizzati nel capoluogo della Destra Tagliamento dall´Associazione Norberto Bobbio e dal Polo tecnologico di Pordenone, con il titolo ´Disrupting ideas for Fvg´ (Idee ´disgreganti´ per il Fvg). Titolo, che sottintende l´innovazione. L´evento, era volto a coinvolgere il mondo della ricerca, quello economico e le istituzioni, lungo un percorso di analisi e approfondimento, che porti a individuare la ricetta per implementare l´innovazione nel processo di ripresa e di sviluppo del tessuto produttivo. Il seminario odierno, concluso da Bolzonello, era incentrato su ´Tecnologia e manifattura´. Ed è stato caratterizzato da una serie di interventi di qualificati esponenti del mondo della ricerca e delle tecnologie, i quali hanno spaziato tra le prospettive e le potenzialità della realtà regionale. Fornendo contributi esemplificativi, destinati ad avvicinare il mondo della politica, quello dell´economia e quello della ricerca, attorno al paradigma della conoscenza. Il rettore dell´Università di Trieste, Maurizio Fermeglia, ha infatti evidenziato che nel Friuli Venezia Giulia esistono i presupposti affinchè la ricerca possa accompagnare lo sviluppo; e ha parlato delle nanotecnologie quale prospettiva da cogliere per il progresso del settore manifatturiero, in una realtà, qual è quella regionale, che possiede tutti i requisiti per puntare allo sviluppo del comparto. Il rettore dell´Università di Udine, Alberto Felice De Toni, richiamandosi al titolo dell´evento, ha sostenuto che ogni vero imprenditore è ´disgregante´ o ´dirompente´, in quanto punta a irrompere sul mercato esistente per prendervi posizione. Rompendo in tal modo gli equilibri esistenti. Gli altri interventi, da parte di esponenti del mondo tecnologico, hanno poi consentito di fare il punto sull´offerta esistente, e sulla capacità del tessuto economico regionale di recepire la conoscenza. Bolzonello, in chiusura dell´incontro, che non ha esitato a definire di altissimo livello, ha rilevato che in questo momento storico si assiste ancora a un distacco tra il settore pubblico e quello privato. Mentre la politica continua a essere la controparte dell´impresa. La Giunta regionale, ha evidenziato il vicepresidente, ha ritenuto invece che la Regione si debba trovare al fianco delle aziende. E proprio in quest´ottica ha varato di recente Rilancio Impresa, per favorire la convergenza tra l´ente pubblico e le aziende. Mentre, proprio nel corso dell´odierna seduta dell´Esecutivo, la Regione ha deciso di tagliare dell´1 per cento l´Irap per le nuove imprese del Friuli Venezia Giulia, e per le aziende già esistenti che decidano di insediarvisi. Uno strumento che rappresenta un segnale importante per la rivitalizzazione dell´imprenditoria locale e del tessuto economico-produttivo. Bolzonello ha poi valutato in termini decisamente positivi la sinergia che si è creata tra le Università del Friuli Venezia Giulia, che si è potuta riscontrare anche in occasione di questo seminario. Analogamente, nel mondo economico regionale proprio nei giorni scorsi è stato compiuto un nuovo e significativo passo avanti verso la crescita dell´economia del Friuli Venezia Giulia: sta per nascere infatti il cluster del mobile e della sedia, che riunisce il distretto del mobile e quello della sedia. Si tratta di elementi, ha concluso Bolzonello, che possono comporre un modello da adottare per far ritrovare all´intero sistema economico produttivo e alla società regionale quell´equilibrio di rapporti che è essenziale per permettere al settore manifatturiero di poter intraprendere con risultati proficui il percorso dell´innovazione e dello sviluppo, verso la crescita.  
   
   
ROSSI: "FONDAZIONI BANCARIE SONO PRESIDIO DEMOCRATICO"  
 
Lucca 23 giugno 2015 - "Le Fondazioni bancarie rappresentano un sicuro presidio democratico. Colmano una lacuna del nostro ordinamento per ciò che riguarda i cosiddetti corpi intermedi tra Stato centrale e società civile, sono un elemento determinante per la democrazia e svolgono un ruolo di sussidiarietà o talvolta di piena sostituzione dello Stato e degli Enti locali in settori importanti per il welfare come la sanità, la cultura, il sociale". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel suo intervento di saluto al Xxiii Congresso Nazionale dell´Acri, l´Associazione che raggruppa le Fondazioni bancarie e le Casse di risparmio, che si è concluso il 1 a Lucca nella chiesa di San Francesco. Il presidente ha sottolineato poi gli ottimi rapporti che la Regione ha avuto in questi anni con la Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, definito "un esempio che mi piacerebbe estendere alle Fondazioni presenti nel resto della Toscana". Rossi ha spiegato che l´accordo siglato con la Fondazione lucchese prevede quello che ha definito "un gioco al raddoppio" secondo il quale se la Regione interviene con un milione di euro, un altro milione lo mette la Fondazione e viceversa. "Questo pacchetto condiviso - ha precisato - ha portato a Lucca e in provincia a compiere investimenti per circa 50 milioni di euro e sta dando risultati interessanti. Si tratta quindi di un moltiplicatore economico che va a beneficio dei cittadini e per il benessere complessivo della collettività". Il presidente ha concluso il suo intervento osservando che "occorre non disperdere ma concentrare le risorse. Per far questo serve un rapporto tra istituzioni e Fondazioni per metterci in grado di promuovere innovazioni positive per le nostre comunità. E la Regione vuol essere partecipe di progetti condivisi". La sua disponibilità, il suo invito alla collaborazione e il suo apprezzamento per il sistema delle Fondazioni non hanno mancato di suscitare approvazioni tra i delegati, un apprezzamento sottolineato dal presidente nazionale Acri, Giuseppe Guzzetti che lo ha ringraziato per la presenza e per le valutazioni espresse.  
   
   
AL VIA MISSIONE PER RAPPORTI COMMERCIALI CINA-PUGLIA  
 
Bari, 23 giugno 2015 - La Cina è sempre più interessata alla Green Economy pugliese. Sono in arrivo a Bari dieci operatori cinesi che incontreranno una delegazione di aziende, reti di impresa, enti e organismi di ricerca dell’Università di Bari e del Politecnico nell’ambito di una missione incoming che si svolge in Puglia dal 22 al 24 giugno 2015. La missione, organizzata dall’assessorato regionale allo Sviluppo economico, fa parte delle attività del progetto “Cigex – China-italy Green Exchange 2013-2015” realizzato dall’Ice Agenzia, il Ministero dello Sviluppo economico e le Regioni Puglia, Calabria, Emilia Romagna e Umbria. La Puglia, caratterizzata dal record italiano nelle rinnovabili e da quasi 21mila imprese che hanno investito in prodotti e tecnologie verdi, è la Regione capofila. Obiettivo della missione incoming è offrire alle imprese pugliesi che aderiscono al progetto, l’opportunità di incontrare potenziali partner cinesi e avviare nuove relazioni commerciali. In Puglia gli operatori cinesi saranno coinvolti in un fitto programma di attività, a cominciare dal workshop informativo di presentazione del settore della Green Economy pugliese in programma il 22 giugno (Bari, Hotel Palace ore 10,00-12,30) seguito nel pomeriggio da sessioni di incontri d’affari e, nei giorni successivi, da visite aziendali. “Per la Cina – ha spiegato Loredana Capone, assessore regionale allo Sviluppo economico della giunta Vendola – il settore della green economy sta assumendo un ruolo sempre più centrale nelle politiche di sviluppo. Le autorità cinesi prevedono che, entro il 2020, il 60% della popolazione vivrà nelle aree urbane, il che comporta un’enorme sfida in termini di sostenibilità. La Cina dunque sta guardando all’Italia e alla Puglia con grande interesse per una collaborazione bilaterale nei settori della Green Economy, dell’edilizia sostenibile, dell’industrializzazione della produzione agricola. Oggi siamo in grado di presentare agli operatori cinesi una Puglia che ha fatto passi da gigante nella Green Economy: la nostra regione detiene il primato nazionale per l’eolico e il fotovoltaico, tant’è che ormai il 44,3% dei consumi elettrici dei pugliesi sono prodotti da fonti green e sono quasi 21mila le imprese del nostro territorio che hanno investito in prodotti e tecnologie green”. “Su questo fronte – ha aggiunto Loredana Capone – sono molto attive le politiche regionali. All’inizio di giugno abbiamo avviato il primo bando in Italia per ridurre i costi energetici delle piccole e medie imprese, uno strumento che ha un budget iniziale di oltre 92 milioni di euro e che permetterà alle nostre aziende e a quelle che investiranno in Puglia di realizzare interventi per l’efficienza energetica, la cogenerazione ad alto rendimento e la produzione di energia da fonti rinnovabili”. Al workshop di presentazione del settore della Green Economy pugliese, introdotto a cura del Servizio Internazionalizzazione, interverranno l’assessore allo Sviluppo economico della Giunta Vendola Loredana Capone, i rappresentanti dei Distretti produttivi regionali, dell’Arti Puglia (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione), dell’Acquedotto Pugliese, dell’Università degli Studi di Bari e del Politecnico di Bari, mentre la presentazione dei servizi dell’Ice sarà curata dalla stessa Agenzia. La missione degli operatori cinesi è organizzata dalla Regione Puglia – Servizio Internazionalizzazione in collaborazione con l’Ice Agenzia e con il supporto operativo di Puglia Sviluppo Spa. L’arti Puglia, in vista dell’evento, ha messo a disposizione delle imprese pugliesi servizi di “audit tecnologici” per approfondire il livello di tecnologia ed innovazione offerto e le opportunità di potenziamento. Le imprese, enti e università pugliesi coinvolti nella missione sono Acquedotto Pugliese Spa (Ba); Ambiente s.C. Di Laterza (Ta); Tct Srl di Brindisi; Eggplant Srl di Polignano a Mare (Ba); Politecnico di Bari; Rete di Imprese Horizon di Bari; Sinergye Srl di Taranto; Tecnomec Engineering Srl di Altamura (Ba); Università di Bari.