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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Giugno 2015
CASO SOSPETTO DI EBOLA ALL´OSPEDALE DI PERUGIA, ATTIVATE LE PROCEDURE. LA REGIONE : NESSUN PERICOLO PER LA COMUNITÀ  
 
Perugia, 29 giugno 2015 - La direzione salute della Regione Umbria in contatto con la direzione sanitaria dell´Ospedale Santa Maria della Misericodia di Perugia, ha appreso di un caso di sospetto di Ebola in un paziente ricoverato e che sta per essere trasferito allo Spallanzani di Roma come da protocollo tra il ministrero della Sanità e la Regione siglato per fronteggiare l´ emergenza Ebola. Il paziente, rientrato in Umbria dalla Sierra Leone, paese che sta uscendo dall´emergenza sanitaria, si era recato in ospedale a Perugia accusando uno stato febbrile persistente e cefalea. Vista la provenienza del paziente, la direzione sanitaria ha ritenuto di attivare il percorso assistenziale previsto e già applicato in caso analoghi. La direzione dell´ospedale, in attesa dei risultati del laboratorio dello Spallanzani per accertare la presenza dell´ infezione, ha allertato i medici della sanità pubblica dell´ Asl di competenza per monitorare la situazione dei familiari entrati in contatto con il paziente. La Regione continuerà a monitorare la situazione con massima attenzione e precisa che il trasferimento del paziente allo Spallanzani è stato deciso solo a scopo precauzionale e che nell´effettuare il ricovero sono state prese tutte le precauzioni e rispettate tutte le procedure per mettere in sicurezza i professionisti dell´ospedale e gli altri pazienti.  
   
   
EXPO 2015 NUTRIRE, POTENZIARE, CURARE: MODELLI SANITARI EUROPEI A CONFRONTO TRA INNOVAZIONE TECNOLOGICA, FARMACOLOGICA E ORGANIZZATIVA  
 
Milano, 29 giugno 2015 - La Sanità, vista declinando i vari focus dell’Expo (organizzazione efficiente delle risorse, equa distribuzione, sostenibilità economica ed organizzativa) su quelle che sono le proprie specificità, è stata la protagonista del convegno di carattere internazionale, organizzato da Motore Sanità, dal titolo “Modelli sanitari europei a confronto tra innovazione tecnologica, farmacologica ed organizzativa”. Numerosi i workshop che si sono organizzati, ai quali hanno partecipato relatori di fama nazionale ed internazionale, che hanno portato ad una serie di proposte di soluzioni, da adottare per affrontare le principali attuali problematiche sanitarie. Il Vice Presidente e Assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani, ha dichiarato che “Nell’ambito del tema generale dell’innovazione e della sostenibilità, la Lombardia ha trovato una significativa menzione nel rapporto dell’Oms sull’accesso a nuove medicine in Europa del marzo 2015, dove si dice testualmente ‘tra i primi positivi tentativi di un approccio di analisi decisionale a criteri multipli in sanità c’è il processo di Health Technology Assessment della Regione italiana Lombardia. E’ un tratto che ci colloca in una dimensione di carattere mondiale”. “Con la delibera delle ‘Regole 2015′ – ha aggiunto Mantovani – la Regione Lombardia prevede di sviluppare le informazioni sull’efficacia comparativa dei medicinali e dei dispositivi medici e sulle successive ricadute in termini di costo-efficacia nella pratica clinica; inoltre, coordina il percorso di valutazione aziendale sui dispositivi medici previsto per tutte le aziende ospedaliere e gli Irccs dalle‘Regole 2013′”. “Servono scelte coraggiose – ha spiegato Mantovani - Da parte nostra, sulla cura dell’Epatite C, ad esempio, stiamo studiando la possibilità di ampliare i pazienti della Lombardia da trattare con il nuovo medicinale, perché dobbiamo guardare alle successive ricadute positive per quanto riguarda gli accessi ospedalieri e la cronicità”. Sempre sul tema delll’ Hcv (virus da Epatite C), significativo è stato l’intervento di Giorgio Scivoletto, Direttore Generale dell’Asl Milano 1 “I dati della Regione Lombardia indicano che si stanno curando più di 2000 persone affette da questo virus a fronte di un investimento di 100 milioni di euro. Grazie ai medicinali di ultima generazione già in commercio e di quelli di prossima uscita l’Hcv potrà essere sconfitta.” A testimonianza dell’estrema aderenza rispetto all’attualità, nazionale e più in particolare lombarda, dei temi trattati durante il convegno, si possono annoverare la presenza e gli interventi bipartisan in tal senso di Raffaele Cattaneo, Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, di Carlo Borghetti (Consigliere Regionale, Componente Iii Commissione Permanente Sanità e Politiche Sociali Regione Lombardia), di Angelo Capelli (Consigliere Regionale Vicepresidente Iii Commissione Permanente Sanità e Politiche Sociali della Regione Lombardia), di Stefano Carugo (Consigliere Regionale, Componente Iii Commissione Permanente delle Politiche Sociali della Regione Lombardia), di Fabio Rizzi (Presidente della Iii Commissione Permanente delle Politiche Sociali della Regione Lombardia) e di Walter Bergamaschi, Direttore Generale Salute della Regione Lombardia. I moderatori Giulia Gioda, (giornalista conduttrice di “33 la Tv della Salute”), Giorgio Scivoletto (Direttore Asl Milano1), Enrico Reginato (Presidente Fms), Claudio Zanon (Direttore Scientifico Motore Sanità), Fabio Altitonante (Consigliere Regionale, Componente Ii Commissione Permanente Sanità e Politiche Sociali, Regione Lombardia), Roberto Moriondo (Rappresentante delle regioni Agid) hanno moderato le diverse sessioni di lavoro, creando stimolanti dibattiti, riflessioni e proposte operative, hanno sempre cercato di condurre i vari relatori ad individuare un punto d’incontro tra le indicazioni delle amministrazioni ad un risparmio generale e la missione etico-professionale del medico finalizzata all’approccio terapeutico migliore, tenendo sempre in considerazione la centralità e la partecipazione del cittadino/paziente. Una sezione del convegno è stata dedicata alla presentazione di un nuovo modello di programmazione sanitaria: la riduzione della spesa attraverso la profilazione dell’utente che consiste nell’insieme delle attività di raccolta ed elaborazione dei dati inerenti agli utenti dei servizi sanitari, permette di poter suddividere i pazienti in gruppi di comportamento. Sergio Pillon, Presidente dell’Osservatorio Nazionale della Telemedicina e Sanità Elettronica (Onset) ha dichiarato: “Il modello della profilazione dell’utente dei servizi sanitari è lo stesso della nostra vita quotidiana sulla rete. Mhealth, eHealth, telemedicina, telemonitoraggio sono tutti strumenti che appoggiano sui nuovi modelli di interazione con i cittadini. Email, messaging, social, web, monitori di ricerca si appoggiano ormai sui dispositivi nelle tasche e nelle case della maggior parte dei pazienti, come Smartphone, Smarttv, computer, console, che possono diventare strumenti di informazione, contatti con il personale sanitario, strumenti di riabilitazione. Con lui al tavolo a dibattere del tema: François De Brabant (Senior Advisor, Ernst & Young Financial Business Advisor Spa), Paolo Colli Franzone (Direttore Netics), Esmeralda Ploner (Università Tor Vergata di Roma) e Lorenzo Terranova (Direttore Centro Studi Federsanità Anci). Angelo del Favero, Direttore Generale Iss, Presidente di Federsanità Anci, proprio sul tema dell’innovazione tecnologica, farmacologica ed organizzativa ha fatto il punto, evidenziando il passaggio dell’approccio sanitario della cura in ospedale e/o ambulatorio e/o a casa al momento dell’erogazione della prestazione, alla cura ed alla presenza costante dell’operatore sanitario, grazie alla strumentazione informatica oggi presente e, ormai, a costi accessibile e a largo consumo. Fortemente dibattuta è stata la sessione che ha approfondito la tematica sul rischio che possono correre i pazienti durante il loro percorso di diagnosi e cura, dove al rischio legato ad una errata diagnosi clinica ed a una conseguente cura sbagliata, si aggiunge un altro rischio relativo all’informatizzazione del settore sanitario. I dati statunitensi contano 124 milioni di violazioni dei data base sanitari e le denunce dei pazienti al riguardo rischiano di creare “un’emorragia di risorse economiche”. Ne hanno parlato in un’apposita tavola rotonda Romina Colciago, Federico Lanciani, Marco Paganin e Tommaso Martelli. Altro punto cardine dell’evento è stato il workshop sulla sostenibilità dei sistemi sanitari, dove l’utilizzo del sistema dei cosiddetti costi standard e non dei tagli lineari potrebbe essere una delle soluzioni al problema. “I costi standard sono un´alternativa ormai irrinunciabile ai sistemi di finanziamento basati su variazioni lineari (ultimamente solo tagli).” – ha dichiarato il dott. Adriano Lagostena, membro del Comitato Direttivo N.i.san. E Direttore Generale E.o. Ospedali Galliera di Genova - “Le variazioni lineari affrontano il problema dell´incremento della spesa sanitaria da un punto di vista finanziario, intervenendo sui bilanci, operando tagli sui fattori produttivi quali farmaci e Ict, innescando in tal modo un effetto perverso: penalizzano gli efficienti redistribuendo iniquamente le limitate risorse pubbliche e generano disequilibrio. L´utilizzo dei costi standard, unitamente a sistemi di misurazione bottom-up, consente di ottenere un risultato in termini sia economici, che sanitari.” Hanno dibattuto anche sul tema Adriano Marcolongo (Direzione Centrale Salute della Regione Friuli Venezia Giulia) e Alberto Pasdera (coordinatore scientifico del N.i.san). Al convegno si è discusso non solo di problematiche tipiche del sistema sanitario italiano; lo scenario è stato allargato all’analisi ed al confronto dei diversi sistemi sanitari europei, grazie al contributo dei massimi rappresentanti delle istituzioni sanitarie nazionali ed esperti della materia (João de Deus, Presidente dell’Aemh, per il Portogallo; Serdar Dalkilic, Vice-presidente Fems, per la Francia; Therese Van’t Westende, Direttivo del Sindacato Olandese dei Medici dipendenti, per l’Olanda; Erich Theo Merholz, Direttivo del Sindacato Tedesco dei medici ospedalieri, per la Germania; Thomas Zilling, Vice-presidente Aemh, per la Svezia; Hrvoje Sobat, Presidente del comitato per la cooperazione internazionale dell’Ordine dei Medici della Croazia, per la Croazia; Vlad Tica, vicepresidente Aemh per la Romania.) E’ stato sottolineato come ogni scelta terapeutica, in particolare se questa comporta innovazione tecnologica, impatti sul sistema sanitario sia sotto il profilo clinico, organizzativo ed economico, estendendo l’orizzonte gestionale all’ambito territoriale e l’orizzonte temporale al medio-lungo termine. Solo con questo approccio è possibile una valutazione critica e consapevole dell’investimento iniziale, che permetta di verificarne tutti quei benefici che non si limitano al solo atto terapeutico, ma che tengono in considerazione anche altre variabili, quali, ad esempio, la diminuzione del numero di re-ospedalizzazioni del paziente o del ricorso ad altre forme assistenziali, il miglioramento della qualità della vita, l’ottimizzazione della logistica ospedaliera, l’efficientamento dei percorsi assistenziali. “L’innovazione tecnologica nel campo sanitario non deve più essere un elemento marginale, ma la strada maestra per affrontare il futuro; sono certo che la grande rivoluzione tecnologia del nostro Servizio Sanitario Nazionale davvero si possa fare”, è questa la riflessione del dott. Enzo Chilelli, Direttore Generale di Federsanità Anci. Il modello “App facile” compatibile con il sistema Android ed ora anche Smartphone della Aslmi1 rappresenta un esempio di innovazione tecnologica rivoluzionaria per la Pubblica Amministrazione perché permette di rimodellare e riorganizzare la rete assistenziale del Servizio Sanitario Nazionale per rispondere, da un lato alle caratteristiche emergenti di una nuova domanda di salute (invecchiamento della popolazione, nuovo concetto di benessere, cronicità, nuove fragilità e nuovi bisogni sociali e sociosanitari) e dall’altro all’esigenza di garantire un più avanzato efficientamento complessivo del sistema. Il tema dei farmaci biosimilari è stato trattato partendo dalla centralità del paziente: occorre dare la cura giusta al paziente giusto e quindi mettere al primo posto la appropriatezza sanitaria. Ne hanno discusso dai diversi punti di vista (farmacologico, clinico, farmaco economico) esperti quali Davide Croce, Direttore Crems Liuc Università Cattaneo, Corrado Blandizzi, Professore all´Università di Pisa, Carlomaurizio Montecucco, professore Policlinico S. Matteo di Pavia, Renato Giannelli, Presidente Anmar e Adriano Marcolongo (Direzione Centrale Salute della Regione Friuli Venezia Giulia). Tra i risultati emersi la differenza importante tra farmaco generico e biosimilare e la necessità di consentire al medico curante di prescrivere in assoluta libertà e trasparenza il farmaco biologico o biosimilare che ritiene più opportuno tenendo in considerazione le richieste motivate del paziente. Esiste altresì il problema della modifica della terapia in corso, in qualche caso da molti anni: il paziente deve avere diritto a continuarla. In futuro d´altronde è probabile che i prezzi dei farmaci biologici e biosimilari si avvicineranno. Il Direttore Scientifico di Motore Sanità, Claudio Zanon, ha coordinato la sessione dedicata alla produzione e all’uso dei farmaci orfani, cioè quei farmaci potenzialmente utili per trattare le malattie rare. Il dibattito ha evidenziato i punti di forza e le criticità della legislazione italiana ed europea al riguardo ed ha individuato alcune proposte per una nuova regolamentazione normativa a livello nazionale ed europeo, che saranno sottoposte all’attenzione degli organi parlamentari italiani ed europei, attraverso Niccolò Rinaldi (Funzionario Ue e deputato europeo 2009-2014) e Giovanni Monchiero (Deputato componente della Xii Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati), che hanno partecipato attivamente al workshop insieme alla dottoressa Giovanna Scroccaro, Dirigente del settore Farmaceutico della Regione Veneto, una delle relatrici più apprezzate dall’uditorio per chiarezza e competenza, al dottor Alfredo Savarese, vice direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria della Campania, al dottor Luciano Flor, Direttore Generale Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento e alla dottoressa Paola Pelliciari di Cittadinanzattiva, Coordinatore regionale Tribunale diritti del Malato. Al termine, tutti i relatori, hanno auspicato l’implementazione di un percorso che giunga alla possibilità di un accesso alle cure per malattie rare facilitato, innovativo, ma appropriato e ad un giusto prezzo. Una sessione particolarmente dibattuta è stata dedicata al tema della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica. Il Sistema Sanitario italiano, come d’altronde la maggior parte dei Sistemi Sanitari Europei, è sottoposto ad una continua pressione volta all’abbassamento dei costi ed al contenimento delle spese. Purtroppo tale razionalizzazione si è spesso concretizzata in puri tagli lineari, inadeguati rispetto ad uno scenario che vede l’aumento della longevità della popolazione ed una innovazione continua nel campo delle tecnologie sanitarie. In questo contesto, diviene fondamentale studiare ed analizzare il possibile connubio tra la sostenibilità della spesa sanitaria e l’innovazione tecnologica che sta lentamente sostituendo i tradizionali metodi di diagnosi e cura. E’ importante pertanto contestualizzare ogni scelta terapeutica, considerandone l’impatto non solo sul capitolo di spesa ospedaliero, ma estendendo l’orizzonte gestionale all’ambito territoriale e l’orizzonte temporale al medio-lungo termine. Solo con questo approccio sarà possibile una valutazione critica e consapevole dell’investimento iniziale, che permetta di verificarne tutti quei benefici che non si limitano al solo atto terapeutico (ad esempio, la diminuzione del numero di re-ospedalizzazioni del paziente o del ricorso ad altre forme assistenziali), ma che valorizzano anche il miglioramento della qualità della vita, l’ottimizzazione della logistica ospedaliera, l’efficientamento dei percorsi assistenziali. Si tratta di aspetti che generano potenziali risparmi, a loro volta riallocabili in ulteriore innovazione e, in ultima analisi, che determinano efficienza del sistema. Sono intervenuti a sostegno di tali tesi, con dati ed esempi quotidiani il prof. Giuseppe Boriani (Responsabile della Struttura Semplice Elettrostimolazione del Policlinico S. Orsola di Bologna), il dott. Roberto Eleopra (Direttore Unità Operativa Complessa di Neurologia e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale S. Maria della Misericordia di Udine), il prof. Luigi Cormio (Responsabile della Struttura di Endourologia – Dipartimento Nefro-urologico dell’Università di Foggia – A.o.u. Ospedali Riuniti di Foggia, il dott. Andrea Anderloni (Unità Operativa di Endoscopia dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano - Milano), il dott. Matteo Montorfano (Responsabile Laboratorio Emodinamica e Responsabile Progetto Impianto Percutaneo Valvola Aortica dell’Ospedale San Raffaele di Milano) e il dott. Mario Galli (Responsabile Struttura Semplice Laboratorio di Emodinamica e Terapia Intensiva Cardiologica dell’Ospedale S. Anna di Como). Infine il prof. Alberto Corsini, Professore Ordinario di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano, ha tenuto una dissertazione su un nuovo anticorpo monoclonale che agisce inibendo la Pcsk9, proteina implicata nella sintesi del colesterolo. L’evolocumab, il primo anticorpo monoclonale completamente umano per il trattamento dell´ipercolesterolemia, apre la strada a tale tipo di terapie.  
   
   
NEONATOLOGIA IN BASILICATA: PRIMO TRASPORTO EXTRA-REGIONALE IN ECMO  
 
Potenza, 29 giugno 2015 - Il primo neonato salvato in Basilicata grazie al trasporto in Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana) effettuato nell’ambito della Rete Nazionale Respira del Ministero della Salute, è un piccolo paziente nato all’A.o.r. “San Carlo” di Potenza. Per la prima volta grazie alla stretta collaborazione tra l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma e la Terapia Intensiva Neonatale del “San Carlo” è stato eseguito il trasporto in Ecmo extra regionale in Basilicata. L’azione salva vita è stata possibile grazie a uno speciale team del Bambino Gesù- l’Ecmo Team. Il neonato, a causa di una sofferenza generata da una grave sindrome di aspirazione massiva di meconio, ha da subito presentato una insufficienza cardio-respiratoria non rispondente alle terapie rianimatorie convenzionali e necessitante perciò di un supporto vitale avanzato tramite la circolazione extracorporea possibile con la tecnica dell’Ecmo. L´ecmo permette di sostituire la funzione dei polmoni e del cuore mantenendoli a riposo durante il loro recupero funzionale. Grazie all’Ecmo Mobile Unit (ambulanza dedicata al trasporto del paziente in Ecmo), giunta al San Carlo direttamente dall’Ospedale del Papa, il bambino è stato trasportato al Bambino Gesù di Roma. La procedura adottata, elaborata sulle Linee Guida della Rete Ministeriale Respira, ha permesso di applicare l´Ecmo in situ e di trasportare in sicurezza il neonato. Il Bambino Gesù da Settembre 2012 è il Centro di riferimento Ecmo per la gestione avanzata dell´insufficienza respiratoria pediatrica ed è uno dei Centri nazionali dotati di un Ecmo Mobile Unit dedicata al trasporto pediatrico. L’ecmo Mobile Unit é un’ambulanza predisposta per poter sottoporre il paziente direttamente a bordo, alla tecnica di ossigenazione extra corporea a membrana. L´intervento è stato effettuato da un´ equipe multispecialistica di 11 elementi dell´Ecmo Team (2 cardiochirurghi, 2 anestesisti, 2 perfusionisti, 2 infermieri di sala operatoria, 1 infermiera dell´area critica e 2 autisti). Attualmente il piccolo è in buone condizioni generali e i controlli di follow-up sono nella norma. I genitori con una mail, hanno ringraziato il Team di specialisti che ha salvato il loro piccolo. Ecco uno stralcio del testo. “Ciao a tutti sono il bimbo di Potenza che ha fatto l’Ecmo da voi a dicembre. Come state? Io grazie a voi, sono rinato e da un mese sono a casa con mamma e papà. Qui si dorme bene, non ci sono tutte quelle macchine che suonano di continuo e ho un lettino bello lungo perché ormai sono arrivato a 63 centimetri. Mamma e papà vi pensano sempre e vi ringraziano tanto per avermi salvato la vita. È stato un periodo molto difficile per loro, ma voi con la vostra umanità e professionalità siete stati di grande aiuto. ”. L’ospedale San Carlo di Potenza è il centro nascita più importante della Basilicata con circa 1500 nascite l’anno, destinate ad aumentare per la chiusura dei piccoli ospedali vicini. La presenza del personale del Bambino Gesù in una regione come la Basilicata nella prospettiva del miglioramento delle prestazioni sanitarie, ha contribuito in questo caso al compimento di un trattamento singolare realizzabile attraverso mezzi speciali di soccorso. La collaborazione tra diverse professionalità, i neonatologi del Bambino Gesù di Roma e l’equipe di specialisti della Tin del “San Carlo”, già sperimentata in circostanze simili per un bimbo salvato con il trattamento dell’Ipotermia Terapeutica, ha permesso di offrire il collegamento diretto, necessario come in questo caso, per salvare la vita di un neonato.  
   
   
NUOVO OSPEDALE DELLA SIBARITIDE: IL PUNTO SULL’ITER RIGUARDANTE LA COSTRUZIONE DEL NUOVO PRESIDIO OSPEDALIERO DELLA CALABRIA  
 
Catanzaro, 29 giugno 2015 - Richiesto dai sindaci di Corigliano e Rossano, si è tenuto, presso la sede della Presidenza della Giunta regionale di Palazzo Alemanni, a Catanzaro, un incontro presieduto dal Governatore della Calabria Mario Oliverio alla presenza dei sindaci, delle Organizzazioni Sindacali e del comitato pro-ospedale della Sibaritidecirca l’iter riguardante la costruzione del Nuovo Ospedale della Sibaritide. Il presidente Oliverio, accompagnato dall’ing. Domenico Pallarìa, in qualità di Rup (Responsabile Unico del Procedimento) ha ribadito l’assoluta priorità che riveste per la Sibaritide la costruzione del nuovo ospedale, al fine di migliorare e rafforzare l’offerta sanitaria sull’intero territorio. Il presidente della Giunta regionale ha dato conto delle azioni messe in atto in questi primi mesi di governo: nello scorso mese di febbraio si è tenuto un apposito incontro con l’impresa aggiudicatrice dell’appalto (Tecnis) teso a monitorare i tempi previsti dalla gara d’appalto a partire dalla predisposizione del progetto esecutivo. Oliverio ha annunciato anche di avere sollecitato la stessa impresa a poter anticipare i tempi previsti; si è proceduto all’aggiudicazione provvisoria della gara per la validazione del progetto; sta per essere bandita la gara per l’individuazione della direzione dei lavori. Il Presidente Oliverio ha, inoltre, ribadito l’impegno concreto del nuovo governo regionale in materia di infrastrutture necessarie al nuovo ospedale. E’ stato, infatti, inserito nella rimodulazione dei fondi Fas - Infrastrutture che già nella riunione del Pre-cipe di martedì scorso vede il finanziamento di 8,5 milioni di euro per la strada “Insiti” e l’accesso della Ss.106, opere che devono essere contrattualizzate entro il prossimo 31 dicembre. E’ in fase di definizione, inoltre, il Protocollo di Legalità tra il Ministero dell’Internotramite la Prefettura di Cosenza e la Regione. Oliverio ha comunicato, infine, proprio in coerenza con il lavoro svolto in questi mesi, un nuovo incontro con l’impresa appaltante per la metà del mese di luglio per verificare lo stato dei lavori progettuali. I partecipanti all’incontro hanno espresso soddisfazione per il lavoro e la concretezza dimostrata nei fatti dal Presidente Oliverio ed hanno, a loro volta, chiesto un aggiornamento del tavolo odierno per la fine del prossimo mese.  
   
   
LOMBARDIA.SALUTE: SU INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ SCELTE CORAGGIOSE VICE PRESIDENTE: IMPORTANTE RICONOSCIMENTO A REGIONE DA OMS  
 
Milano, 29 giugno 2015 - Nell´ambito del tema generale dell´innovazione e della sostenibilità "la Lombardia ha trovato una significativa menzione nel rapporto dell´Oms sull´accesso a nuove medicine in Europa del marzo 2015, dove si dice testualmente ´tra i primi positivi tentativi di un approccio di analisi decisionale a criteri multipli in sanità c´è il processo di Health Technology Assessment (valutazione tecnologie per la salute ndr) della Regione italiana Lombardia´. E´ un tratto che ci colloca in una dimensione di carattere mondiale". È quanto ha detto il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani, intervenendo, in serata, al convegno, organizzato da Motore Sanità, ´Modelli sanitari europei a confronto tra innovazione tecnologica, farmacologica ed organizzativa´. Le Azioni Regionali - "Con la delibera delle ´Regole 2015´ – ha aggiunto Mantovani - Regione Lombardia prevede di sviluppare le informazioni sull´efficacia comparativa dei medicinali e dei dispositivi medici e sulle successive ricadute in termini di costo-efficacia nella pratica clinica; inoltre, coordina il percorso di valutazione aziendale sui dispositivi medici previsto per tutte le aziende ospedaliere e gli Irccs dalle ´Regole 2013´". Farmaco Epatite C - "Servono scelte coraggiose - ha spiegato Mantovani -. Da parte nostra, sulla cura dell´Epatite C, ad esempio, stiamo studiando la possibilità di ampliare i pazienti della Lombardia da trattare con il nuovo medicinale, perché dobbiamo guardare alle successive ricadute positive per quanto riguarda gli accessi ospedalieri e la cronicità". Tagli Del Governo - "Nonostante l´aumento dei bisogni di salute, il Governo ci manda 350 milioni in meno - ha sottolineato Mantovani - e questo ci costringe a scelte impegnative per poter continuare a garantire appropriatezza e sostenibilità nelle risposte ai pazienti". Il vice presidente ha espresso la convinzione che le risorse si possano razionalizzare anche intervenendo sugli aspetti organizzativi, potenziando ad esempio la medicina territoriale.  
   
   
VARATO IL BILANCIO SOCIALE DELL’AZIENDA SANITARIA DI POTENZA (ASP)  
 
Potenza, 29 giugno 2015 - Il Bilancio Sociale dell’Asp è uno strumento di comunicazione attraverso il quale si vuole rendicontare l’attività svolta ai cittadini-utenti, al mondo produttivo, alla cittadinanza organizzata, agli Enti locali nonché a tutti gli operatori, dipendenti e non, che quotidianamente attraverso il proprio lavoro assicurano servizi sanitari rispondenti ai bisogni della popolazione. “In tale contesto- afferma il Dr. Giovanni Battista Bochicchio Direttore Generale dell’Asp - ritengo che Il Bilancio Sociale debba essere non solo un obbligo burocratico, ma uno strumento di comunicazione, rivolto sia all’esterno che all’interno dell’Azienda e che assolve principalmente all’obbligo di rendicontazione sociale che hanno tutti gli enti pubblici. Voglio approfittare di questa occasione , per comunicare alcuni obbiettivi generali che intendo perseguire nel mio mandato 2015-2017 , tenuto conto che il perdurare delle misure volte alla limitazione della spesa imporrà necessariamente un uso oculato e attento delle risorse in senso vario (umane, tecnologiche economiche, ecc); all’interno di tale situazione congiunturale, l’obiettivo principale deve essere quello di assicurare comunque ai cittadini del nostro territorio, livelli di assistenza rispondenti e adeguati ai bisogni sanitari e assistenziali. In tale quadro generale sarà necessario concentrare le azioni su : riorganizzazione dei servizi distrettuali in modo da qualificare e rafforzare tutta l’assistenza territoriale ponendo particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione ; appropriatezza delle prestazioni in modo da assicurare servizi e prestazioni adeguati alla domanda evitando quindi ospedalizzazione impropria a favore di servizi domiciliari e residenziali; presa in carico globale del paziente , in modo da garantire una continuità assistenziale fra i vari servizi, evitando risposte incomplete e non appropriate ; Chiedo pertanto al personale della Asp la massima collaborazione, facendo propri gli obiettivi sopra descritti nell’agire professionale di tutti i giorni. Agli utenti, al mondo produttivo, al volontariato e agli Enti locali, chiedo invece di sostenere la nostra azione con proposte e suggerimenti volti a migliorare sempre più i nostri servizi sanitari”. L’intero documento è scaricabile dal sito dell’Asp www.Aspbasilicata.it    
   
   
SARDEGNA: MICROCITEMICO PRESTO OSPEDALE PEDIATRICO "CAMERE PER DAY HOSPITAL AI TALASSEMICI"  
 
Cagliari, 29 Giugno 2015 - "Il Microcitemico sarà trasformato in un ospedale Pediatrico. Questo accadrà con il processo di incorporazione degli ospedali Microcitemico e Oncologico Businco nell´Azienda ospedaliera Brotzu che avverrà formalmente il primo luglio". Lo ha detto l´assessore della Sanità Luigi Arru durante l’incontro avvenuto negli uffici dell´assessorato di via Roma, con alcuni rappresentanti dei pazienti e delle Associazioni dei talassemici. L´esponente della Giunta Pigliaru ha inoltre rassicurato: "Questo obiettivo, per noi prioritario, non mette in discussione la missione storica del Microcitemico: la cura della persona affetta da talassemia. Verrà inoltre garantito un Dipartimento specializzato nella diagnosi, cura e ricerca della patologia". Gli spazi della struttura. Saranno individuati e assegnati, dopo aver ascoltato le esigenze dei pazienti, associazioni e professionisti, dalla nuova Direzione. "L´uso delle stanze del Day Hospital destinate ai talassemici - ha affermato inoltre l’assessore Arru - utilizzate attualmente per altre esigenze, è soltanto temporaneo". Il nuovo management. Saranno presi accordi con le Scuole di Medicina dell’isola per individuare un percorso formativo che garantisca competenze specifiche per la presa in cura delle persone talassemiche. E il nuovo management dovrà consolidare tale percorso di presa in carico multiprofessionale e multidisciplinare dei talassemici, secondo i migliori standard.  
   
   
LOMBARDIA. OSPEDALE CANTÙ: DIMENSIONE GIUSTA DA CONSERVARE VICEPRESIDENTE IN VISITA CON SOTTOSEGRETARIO FERMI "AL LAVORO SU RIFORMA, STRUTTURE COME QUESTE DA VALORIZZARE"  
 
Cantù/co, 29 giugno 2015 - "Un ospedale di media grandezza ma di grande valore per la città di Cantù, per il territorio circostante e per tutti coloro che si rivolgono a questa struttura per le cure. Si tratta di una realtà con oltre 30.000 accessi all´anno di pronto soccorso e 5.000 ricoveri, e che dà una risposta di qualità alle esigenze dei cittadini. Questa struttura svolge appieno le sue funzioni, non ci sono sacche di spreco". Lo ha detto il vicepresidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani visitando oggi, insieme al sottosegretario all´Attuazione del programma, Rapporti istituzionali nazionali e Relazioni internazionali Alessandro Fermi, il Sant´antonio Abate di Cantù (Co). Il 8 sopralluogo di Mantovani si è concentrato in particolare nei reparti di procreazione medicalmente assistita, medicina, chirurgia e al poliambulatorio, dove trova posto il reparto per i pazienti sub acuti. Servizi Dell´ospedale - Sul tema della procreazione medicalmente assistita, Mantovani ha chiarito che "Cantù dà risposte puntuali su questo; noi seguiamo le leggi nazionali". Sul fronte dell´eterologa, ha spiegato il vice presidente, "attendiamo le novità dal Ministero e aspettiamo che sia inserita nei Lea". Passando in rassegna alcuni dei servizi garantiti dall´ospedale, Mantovani ha sottolineato, tra le altre cose, il lavoro che viene svolto sulla disabilità, sulla pediatria e sulla neuropsichiatria: "è un ospedale che mette i suoi valori a disposizione della comunità". Sale Operatorie - "La dimensione di questa struttura – ha proseguito Mantovani - è quella più giusta e corretta per le prestazioni di cura sul territorio. Importante anche il reparto dei sub acuti". "Negli ultimi anni abbiamo già investito fondi per questa struttura - ha detto ancora l´assessore - e mi auguro che si possano trovare presto le risorse per le nuove sale operatorie". Cittadella Sanitaria - Quanto alla cittadella sanitaria, Mantovani ha spiegato che "i passi sono quello di ordine economico: non appena troveremo i fondi proseguiremo nel lavoro che è già stato progettato ma purtroppo quest´anno il Governo ci ha tagliato 350 milioni e questo sicuramente non ci aiuta". Riforma, Interventi Su Personale - Affrontando la questione della riforma e dei possibili "accorpamenti", il vice presidente ha spiegato di ritenere poco utile parlare di "accorpamenti di vecchie province". "Io sono - ha detto - per il rispetto dei flussi indicati dai cittadini. I cittadini si recano nell´ospedale che ritengono migliore, dove trovano ciò che risponde alle proprie esigenze. Bisogna pensare ad aree omogenee". Sui contenuti della riforma, "che è ormai in atto (proprio oggi i tecnici sono al lavoro sugli aspetti giuridici)", Mantovani ha auspicato la possibilità di inserire un punto specifico sul personale: "Vorrei - ha spiegato - che in ogni reparto ci fosse un team, in modo che chi ne è responsabile sia responsabile anche della scelta del personale. Si potrebbe dare la possibilità ai primari di scegliere, all´interno di una graduatoria regionale di persone che hanno superato un concorso, quelle che possono fare al caso". 9 Fermi: Realtà Come Queste Da Mantenere - "Ho voluto che in questi mesi il vicepresidente Mantovani - ha spiegato Fermi – si rendesse conto personalmente delle realtà ospedaliere periferiche del nostro territorio e l´ho quindi accompagnato a Menaggio, Erba e oggi a Cantù perché ritengo fondamentale, conoscendo il territorio della provincia di Como, far capire l´importanza dei presidi ospedalieri così come sono oggi presenti. Siamo in un momento molto importante per la sanità in Lombardia perché stiamo lavorando sulla riforma. Quello di Cantù è un ospedale che raccoglie un bacino di popolazione importante e che rappresenta un fiore all´occhiello. E´ una realtà che funziona, indispensabile per territorio. Presidi come questi, che funzionano bene, sono da mantenere e potenziare". Visita Ad Azienda Jumbo Collection - Nel corso della mattinata, Mantovani e Fermi hanno anche visitato l´azienda Jumbo Collection, leader nella produzione di mobili classici. Presenti all´appuntamento anche i rappresentanti di altre imprese del territorio, sempre del settore legno-arredo.  
   
   
MILANO: L’ASSISTENZA DOMICILIARE POST OSPEDALIERA DI ANZIANI FRAGILI  
 
Milano, 29 giugno 2015 – Sabato, 27 giugno, a Palazzo Marino, Piefrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute, ha partecipato all’incontro “L’assistenza domiciliare post ospedaliera di anziani fragili”, promosso dall’associazione Seneca in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Milano. Con un numero di abitanti over 70 che rappresenta un quinto dell’intera popolazione, Milano è chiamata ad affrontare un problema ad alta criticità: l’assistenza agli anziani fragili nel periodo successivo alle dimissioni ospedaliere. Un tema che vede impegnata in prima linea l’associazione Seneca con “Dimissioni Protette”, un progetto sviluppato in collaborazione con il Comune di Milano, con l’obiettivo di mettere a punto un modello innovativo di rete tra soggetti diversi - pubblici e privati - per favorire la continuità assistenziale post ospedaliera gratuita, a domicilio, agli anziani indigenti non in grado di provvedere a se stessi. Info sul sito www.Associazioneseneca.org L’incontro è stato coordinato da Angelo Bozzani, Medico Responsabile progetto "Dimissioni protette" e da Alberto Scanni, Consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano. Intervengono: Carlo Vergani, Geriatra, Università degli Studi di Milano, Roberta Garbagnati, Presidente Associazione Seneca, Fabrizio Foieni, Responsabile S.s.d cure sub acute, A.o. Luigi Sacco , Patrizia Bertolaia, Responsabile S.c. Domiciliarità, Asl Milano Angelo Mainini, Direttore Sanitario, Fondazione Maddalena Grassi, Milano, Cristina Migliorini, Assistente Sociale, Fondazione Irccs Ca’granda Ospedale Maggiore Policlinico, Cristina Zanoncelli, Medico di Medicina Generale, Rossella Leva, Assistente Sociale del Comune di Milano.  
   
   
OSPEDALE RURALE IN MALAWI, OGGI A PERUGIA FIRMA PROTOCOLLO INTESA  
 
Perugia, 29 giugno 2015 - E’ stato presentato e firmato giovedì 25 giugno, presso la Curia di Perugia (piazza Iv Novembre 6), il protocollo d´intesa a favore dell´Ospedale rurale in Malawi "Solomeo Rural Hospital" da parte della Regione Umbria, dell´Archidiocesi di Perugia-città della Pieve, della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, dell´Associazione di volontariato Onlus "Amici del Malawi", della Diocesi di Zomba (Malawi), dell´Azienda Speciale Farmacie del Comune di Perugia (Afas) e della Federfarma Umbria. Sottoscriveranno il documento la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini; il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti; Brunello Cucinelli; il presidente degli "Amici del Malawi" mons. Saulo Scarabattoli; un rappresentante della Diocesi di Zomba e i presidenti dell´Afas e della Federfarma, Virgilio Puletti e Augusto Luciani. Con questo Protocollo si prosegue la collaborazione che ha portato all´inaugurazione, nell´aprile 2011, del "Solomeo Rural Hospital" realizzato a seguito di un precedente protocollo d´intesa (luglio 2008) sottoscritto tra il Gruppo Cucinelli, l´Archidiocesi di Perugia, la Regione Umbria e gli "Amici del Malawi".  
   
   
ALL’IDROSCALO I MONDIALI DI CANOA. MILANO CITTÀ D’ACQUA, SEMPRE PIU’ PUNTO DI RIFERIMENTO PER COMPETIZIONI INTERNAZIONALI  
 
Milano, 25 giugno 2015 - Dal 19 al 23 agosto Milano sarà la città d’acqua per eccellenza: arrivano all’Idroscalo più di cento Paesi per contendersi la coppa del mondo di canoa e paracanoa. Si tratta della rassegna iridata assoluta, la più rilevante manifestazione canoistica dell’anno che, oltre ad assegnare i titoli mondiali, sarà teatro della qualificazione Olimpica e, per la prima volta nella storia anche paralimpica, per i Giochi di Rio de Janeiro 2016. L’appuntamento è stato presentato a Palazzo Marino, alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò e del vicepresidente, nonché presidente di Federcanoa, Luciano Buonfiglio. “Milano ancora una volta si conferma punto di riferimento per lo sport internazionale – afferma l’assessora allo Sport Chiara Bisconti -: in soli tre anni abbiamo portato in città la Final Four di basket, i mondiali femminili di pallavolo, l´anno prossimo avremo la finale di Champions League senza dimenticare altri sport che hanno scelto la nostra città per le loro massime competizioni come biliardo, football americano e la stessa canoa che l’anno scorso ha visto qui la gara di Coppa del Mondo. E ora i mondiali. Milano, città d´acqua, si confermerà tale. Mi piace pensare che in un´ottica futura Milano e la sua area metropolitana possano essere sempre più un punto di riferimento per tutti gli sport in acqua anche perché l´Idroscalo è universalmente considerato come uno dei migliori campi di gara del mondo in assoluto”, conclude Bisconti. Saranno circa 2000 le persone tra atleti, allenatori e dirigenti che saranno ospitati in città, con un numero stimato di spettatori che supera le 14.000 presenze nei giorni di gara, con fan e supporter in arrivo da tutta Europa ma non solo. Uno specchio d’acqua di 850.000 metri quadrati, circondato da un parco verde con impianti sportivi composto da 1.600.000 metri quadrati di terreno dove il pubblico potrà scoprire e godere l´atmosfera dell’evento mondiale. Il campionato del mondo sarà trasmesso in diretta, oltre che in Italia, anche in Ungheria, Francia, Germania e Inghilterra solo per citare alcuni dei Paesi che arriveranno a Milano con troupe proprie, senza contare poi le nazioni che si affideranno alla produzione tv italiana, acquisendo il segnale diffuso poi a livello internazionale. Non solo tv, ma anche carta stampata, radio, internet e social con giornalisti accreditati ad oggi da Italia, Brasile, Stati Uniti, Russia, Canada, Germania, Inghilterra, Francia, Azerbaijan, Kazakistan, Slovacchia, Polonia e Ungheria. E´ già attivo il sito www.Milanworldcanoesprint.com  che sarà il contenitore dell’evento, insieme alla strategia social che si svilupperà attraverso i canali dedicati facebook.Com/worldcanoesprint, twitter.Com/canoeworld2015  You Tube e Instagram con l’hashtag #canoeworld2015 per interagire, condividere e raccontare le nostre emozioni mondiali.  
   
   
LOMBARDIA.SPORT: IDROSCALO OSPITA MONDIALI DI CANOA  
 
Milano, 29 giugno 2015 - "La Regione Lombardia da sempre è vicina al mondo dello Sport e sono molto contento che l´Idroscalo torni a ospitare un evento di questa importanza ". Lo ha detto l´assessore Regionale allo Sport e alle Politiche per i giovani Antonio Rossi nel corso della conferenza stampa di presentazione, a palazzo Marino, del Campionato del Mondo Sprint di Canoa e Paracanoa in programma all´Idroscalo di Milano dal 19 al 23 agosto e che vedrà partecipare 105 nazioni e circa 2000 tra atleti, allenatori e dirigenti. "Ho sempre creduto in questa manifestazione. Nel 2011 – aggiunge l´assessore regionale allo Sport e alle Politiche per i giovani - fui testimonial in occasione della riunione del Board of directors della Federazione internazionale che scelse l´Idroscalo regalando a Milano la prima manifestazione sportiva nel programma di Expo. La Regione Lombardia ha stanziato 80 mila euro concretizzando un sogno e riuscendo a centrare un obiettivo importantissimo per la città e la Lombardia nonostante i tagli che la Provincia di Milano, ora Città metropolitana, ha subito. Nel 2008 da atleta conquistai proprio all´Idroscalo la qualificazione olimpica. Ora - conclude Rossi - il mio auspicio è di vedere tanti atleti azzurri ottenere questo risultato".