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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Giugno 2009
 
   
  ADUC, SVILUPPO BANDA LARGA. IL PIANINO DEL GOVERNO E LA POLITICA DEL TIRARE A CAMPARE

 
   
  Firenze, 10 giugno 2009 – Secondo l’ Aduc, a fronte di toni da "rinascimento tecnologico", il piano del governo per lo sviluppo della rete Internet in banda larga eŽ un pianino. Il sottosegretario alle comunicazioni Paolo Romani ha siŽ promesso banda larga minima di 2 mega a tutti gli italiani entro il 2012, ma ha rimandato a tempi futuri e indefiniti il cablaggio a banda larghissima (connessioni a partire da 50 mega) e la definizione dellŽassetto proprietario della rete dellŽultimo miglio, oggi di Telecom Italia. Al contrario eŽ stata ribadita la strategicitaŽ dellŽitalianitaŽ di Telecom Italia. "Il nostro interesse eŽ che Telecom rimanga unŽazienda italiana", ha detto Romani. Una promessa al vento, visto che Telecom Italia ha giaŽ oggi come suo principale azionista effettivo Telefonica, il gestore spagnolo, con cui Telecom Italia eŽ in forte competizione nellŽimportante mercato del Sudamerica. Quanto annunciato eŽ tutto il contrario di quanto gli utenti italiani, famiglie ed imprese, necessiterebbero. Per mantenere una parvenza di italianitaŽ, a Telecom Italia continueranno ad essere assicurati privilegi anticoncorrenziali. Visto anche lo stato di salute finanziaria di Telecom Italia e la poca voglia di investire degli azionisti italiani. EŽ la classica politica del tirare a campare, per salvare capre e cavoli (italianitaŽ e investimenti), il Paese perderaŽ lŽuno e lŽaltro e ci ritroveremo tra qualche anno con Telecom Italia sempre in precario equilibrio (finanziario e societario), e fortemente in ritardo nelle infrastrutture di rete. Un mix che non favoriraŽ neppure la crescita sana di altri gestori, che continueranno a fare concorrenza allŽex monopolista (che ancora controlla ben oltre il 50% del mercato), emulando le balle rifilate ai clienti. La paviditaŽ del governo, non eŽ prudenza, ma una politica suicida che faraŽ molte vittime, a cominciare dallo sviluppo economico ed occupazionale. Altro che rinascimento tecnologico. .  
   
 

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