Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Giugno 2009
 
   
  INTERNAZIONALIZZAZIONE: IL 65% DELLE IMPRESE ITALIANE ALL´ESTERO SONO PMI ACCORDO CONFAPI - SIMEST

 
   
  Roma, 22 giugno 2009 - Il 65% delle imprese italiane che ha sfruttato le opportunità di andare sui mercati esteri offerte da Simest (Società italiana per le imprese all´estero) è costituito da piccole e medie imprese. Piccole e medie imprese per il 93% manifatturiere (solo il 7% sono legate ai servizi), a testimonianza della forza e dell´eccellenza del nostro sistema manifatturiero: meccanico, tessile, chimico, edilizia, sono solo alcuni dei settori. E´ anche per questo motivo che Confapi, la Confederazione della piccola e media Industria privata, ha deciso di incrementare ulteriormente la collaborazione con Simest, partecipata in maggioranza dal Ministero dello Sviluppo Economico, firmando quest´oggi un accordo, che farà del duo Confapi-simest l´interlocutore privilegiato per le pmi alla ricerca di nuovi mercati. Il primo obiettivo dell´intesa è quello di fornire alle aziende un´informativa esaustiva sulle opportunità per un accesso "agevolato" all´estero. Esistono appositi fondi Simest a cui le imprese possono attingere per tutte le operazioni proiettate verso altri continenti. L´intesa prevede anche il potenziamento dei servizi di assistenza e consulenza Confapi-simest per le aziende a caccia di nuove frontiere. Lo scopo è quello di valorizzare la produzione italiana di alta qualità delle piccole e medie industrie e non solo l´immagine di Italian style legata alle grandi griffe, nonché di migliorare la competitività della pmi sui mercati internazionali soggetti ad un´elevata concorrenza. L´accordo è stato siglato dal presidente Simest, Giancarlo Lanna e dal presidente Confapi, Paolo Galassi. «Le piccole e medie imprese italiane rappresentano motivo d´orgoglio della nostra economia. Un modello anti-crisi che ci vede al primo posto in Europa per un valore aggiunto che il sistema delle piccole medie imprese riesce a realizzare». Lo afferma Giancarlo Lanna Presidente della Simest. «Nonostante la crisi, nell´ultimo anno le nostre imprese sono riuscite con passione, capacità e coraggio a mantenere il livello delle loro esportazioni». «E´ nella natura delle Pmi girare il mondo alla ricerca di nuove idee e nuovi mercati, ha dichiarato Paolo Galassi, presidente Confapi, la Confederazione della piccola e media industria privata. Con questo accordo, le nostre 60mila imprese, ma tutte le pmi italiane, possono ora avere un ulteriore canale per i loro progetti di sviluppo e Simest può contare su un Sistema associativo presente in modo capillare sul territorio e allo stesso capace di intercettare e cogliere i segnali e le richieste delle Pmi italiane». «La Simest nella sua storia quasi ventennale - sostiene Lanna - ha dato un supporto attivo e concreto negli investimenti ad oltre 600 Pmi. L´accordo che oggi firmiamo in Confapi è il primo di una serie che intendiamo portare avanti per supportare sempre meglio l´internazionalizzazione delle imprese impegnate nell´innovazione e nella ricerca di qualità che contraddistinguono la produzione italiana. Vorrei ricordare - continua Giancarlo Lanna - come il 2008 abbia anche segnato un vero e proprio boom per quanto riguarda il credito all´esportazione, essenzialmente incentrato sull´export di macchinari italiani, gestito da Simest, che ha raggiunto la quota di 6 miliardi di euro e che nei primi 5 mesi del 2009 è in linea con i numeri dello scorso anno: un dato questo che ci fa ben sperare per un´ inversione di tendenza delle nostre esportazioni». Per quanto riguarda gli strumenti agevolativi gestiti da Simest per l´internazionalizzazione delle imprese italiane, i progetti approvati al 2007 sono più di 3. 500, per un valore complessivo di circa 30 miliardi di euro. Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Lazio e Toscana sono le regioni principali di provenienza delle Pmi italiane all´estero, ma stanno crescendo velocemente anche le regioni meridionali. I principali paesi verso i quali si sono rivolte le piccole e medie imprese sono Cina, Romania e Polonia (questi ultimi due fuori usciti dall´orbita Simest perché entrati nell´Unione Europea), ma anche Usa, Regno Unito, Tunisia, India, Russia, per citarne le destinazioni principali. .  
   
 

<<BACK