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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Ottobre 2006
 
   
  SINERGIE TRA LE NUOVE FORME DI COLLABORAZIONI TERRITORIALI EUROPEE "LE CERNIERE" DELLA COESIONE E DELL´INTEGRAZIONE DELL´EUROPA

 
   
  Velden (Austria), 5 ottobre 2006 - Sapete quali sono le aree europee nelle quali con maggiore intensità si è sinora concentrata la cooperazione transfrontaliera generata dalla Ue? In Scandinavia (Svezia e Finlandia), nei territori di confine tra Danimarca, Germania e Svezia e nell´ambito delle attuali 14 Regioni - con i suoi 30 milioni di abitanti - della Comunità di lavoro dell´Alpe Adria. L´area di Alpe Adria, allora, secondo questo dato comunicato ieri a Velden, in Carinzia, nel corso della conferenza dedicata alle sinergie tra le nuove forme di collaborazioni territoriali europee e questa Comunità di lavoro, può effettivamente rappresentare il tessuto politico, la trama istituzionale, in grado di favorire la nascita e lo sviluppo di un Gect/"gruppo europeo per la cooperazione territoriale" (reso possibile dal recente Regolamento Ue), cioè di quell´Euroregione per la cui nascita la Regione Friuli Venezia Giulia è da tempo attivamente impegnata, come ha sottolineato nel suo intervento l´assessore per le Relazioni Internazionali e Comunitarie Franco Iacop. Si allarga, si supera dunque l´esperienza di Alpe Adria, dal bilancio comunque assolutamente positivo ha osservato Iacop, ed attraverso i Gect ed i nuovi strumenti giuridici e finanziari previsti dalla Ue per il periodo 2007-2013, si rende strategicamente unitaria la collaborazione transfrontaliera attraverso confini che oggi, a parte la Croazia (che peraltro entrerà nella Ue tra qualche anno), risultano tutti all´interno della nuova Europa a 25. Le Regioni dunque, come anche identificato dalle autorità di Bruxelles con il nuovo Obiettivo 3 per la Cooperazione territoriale (dotato complessivamente di circa 7,6 miliardi di euro, ha comunicato Laila Oestergren, della Dg Politica Regionale della Commissione europea), si confermano "le cerniere" della coesione e dell´integrazione dell´Europa, anche perché, ha aggiunto l´assessore Iacop anche nella sua qualità di vicepresidente dell´Ageg, l´Associazione delle Regioni europee di confine, la dimensione regionale e locale sono quelle che hanno riscontrato i maggiori successi nella collaborazione territoriale. Una cooperazione che per il vicepresidente della Carinzia, Martin Strutz, dovrebbe in particolare valorizzare i settori dell´educazione e della formazione, per fronteggiare la concorrenza globalizzata, nonché della cultura e della protezione ambientale. I Gect, comunque, hanno indicato Franz Zehetner e Leopoldo Coen, rispettivamente delle Università di Vienna e Ferrara, dovranno essere strutture "leggere", cabine di coordinamento politico delle già diffuse iniziative di collaborazione esistenti sul territorio, tarate ciascuno sulle peculiari esigenze di ogni area. Rappresenteranno peraltro, ha affermato Zehetner, un vero "salto di qualità", grazie in particolare all´alto grado di autonomia di cui potranno essere dotate. .  
   
 

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