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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Giugno 2009 |
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RADDOPPIANO AZIENDE AGRICOLE LOMBARDE CON VENDITA DIRETTA
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In Lombardia, sono 6500, l´11% del totale, le aziende agricole attrezzate per vendere direttamente e senza intermediari i propri prodotti. Si tratta di un fenomeno in continua crescita, tant´è che nel 2005 erano 3400. I dati, presentati oggi in occasione del seminario "La vendita diretta in Lombardia", emergono da una ricerca commissionata dalla Direzione Agricoltura della Regione Lombardia. Nell´incontro è stato fatto il punto sulla cosiddetta "filiera corta", un fenomeno che sta riscontrando sempre maggior interesse e successo tra i produttori e i consumatori. "Queste statistiche - ha detto l´assessore Luca Daniel Ferrazzi - rappresentano un segnale chiaro di una tendenza in atto negli ultimi anni, quella di un ritorno a un rapporto diretto tra agricoltore e consumatore. I nostri agricoltori offrono, attraverso modalità diverse, i loro prodotti, cogliendo un´interessante opportunità imprenditoriale e dando al tempo stesso ai lombardi una nuova e valida alternativa per la propria spesa quotidiana". Secondo la ricerca, a praticare maggiormente la vendita diretta sono le aziende agricole medio-piccole, con una superficie inferiore ai 20 ettari (61%) e con una conduzione quasi esclusivamente famigliare. Per il 27% delle aziende che la praticano, inoltre, rappresenta l´esclusiva modalità di conferimento dei propri prodotti. Il 44% delle aziende attrezzate vende senza intermediari a supermercati e negozi locali, il 43% partecipa a sagre e feste di paese, il 14% ai mercati contadini, mentre il commercio online è per ora praticato nell´8% dei casi. Il 54% delle aziende, poi, è in grado di etichettare e vendere prodotti con un proprio marchio o logo. Il 39% delle aziende che fa vendita diretta commercializza latte, burro e formaggi, il 37% vino e prodotti florovivaistici. Il 24% vende ortaggi, il 22% miele e altri prodotti dell´apicoltura, il 20% frutta, il 19% carne e il 15% salumi. "Regione Lombardia - ha aggiunto Ferrazzi - sta contribuendo a rendere attuabili diversi percorsi di filiera corta, partendo dai Comuni e coinvolgendo l´organizzazione di mercati contadini nel rispetto di regole certe. La filiera corta - ha concluso l´assessore Ferrazzi - ha inoltre il vantaggio di poter promuovere al meglio il binomio prodotto-territorio. Una situazione ideale per un´agricoltura come quella lombarda, che sa affiancare a produzioni tipiche fornite su larga scala da un´industria agroalimentare moderna ed efficiente, anche centinaia di piccole realtà, che hanno in questo modo un´opportunità per ricavarsi il proprio spazio offrendo prodotti legati alla stagionalità e al territorio d´origine". . |
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