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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Luglio 2009
 
   
  SI È CHIUSO CON LA FIRMA DI UN MEMORANDUM IL SUMMIT DELLE UNIVERSITÀ EUROPEE

 
   
  Cocchi: «Toscana, laboratorio del turismo sostenibile nella Ue» «Poste le basi per una rete di atenei per sviluppare formazione e ricerca» «La Toscana, laboratorio europeo del turismo sostenibile. Dopo avere promosso l´istituzione della rete delle regioni europee per il turismo sostenibile (Necstour), si sta impegnando su un fronte parallelo, la costituzione di una rete di università europee che svilupperanno e inseriranno tra i loro filoni di formazione e ricerca il tema della “sostenibilità e competitività del turismo”, dando un contributo di idee e approfondimenti alle Regioni, alle associazioni e agli altri portatori di interessi pubblici e privati che fanno parte della rete Necstour». E´ quanto afferma l´assessore al turismo, cultura e commercio della Regione Toscana Paolo Cocchi, che nel pomeriggio ha concluso l´incontro di due giorni che si è svolto presso la facoltà di economia di Firenze e la sede distaccata di Pistoia tra i rappresentanti di 14 università e centri di ricerca europei. Nella sessione finale dei lavori è stato sottoscritto dagli atenei coinvolti – oltre ai tre toscani erano presenti tra l´altro “La Sapienza” di Roma, il centro interuniversitario “Abita”, l´università di Parigi I, e poi Tirana, Vienna, Girona, Sheffield, Nottingham e Malta – un memorandum in cui i firmatari si impegnano a promuovere l’adesione delle rispettive facoltà e centri di Ricerca all’associazione Necstour. «Avere posto le basi per un coordinamento europeo delle università sul fronte del turismo sostenibile è un passaggio importante – ha detto l´assessore Cocchi – Oltre ad arricchire il dialogo sociale con tutti i soggetti coinvolti, darà una spinta forte allo sviluppo e alla diffusione della sostenibilità accoppiata al turismo, favorendo la condivisione di “buone pratiche” locali e la realizzazione di programmi condivisi di formazione e ricerca rivolti prevalentemente a imprese, destinazioni e istituzioni locali. Del resto si sta radicando sempre di più la convinzione che il turismo è competitivo solo se è sostenibile, se cioè preserva e valorizza le risorse ambientali, umane e culturali delle popolazioni residenti». Tra i programmi locali di formazione e ricerca ci saranno la realizzazione di moduli didattici per gli addetti alla formazione e gestione delle risorse umane nelle imprese pubbliche e private, l´attivazione di corsi di formazione professionale per operatori turistici e di corsi di alta formazione per destination manager. I filoni di ricerca si orienteranno da un lato sulla formazione (analisi dei sistemi turistici locali, mappatura delle risorse umane, culturali e naturali, rilevazione dei fabbisogni formativi e individuazione delle competenze richieste dal mercato di riferimento), e dall´altro sulle imprese con indagini sulla domanda turistica futura, sulle tendenze dei mercati, sulle difficoltà degli imprenditori ad adottare criteri di sostenibilità, sulle innovazioni di prodotto e di processo. Sul fronte invece delle destinazioni saranno elaborati modelli di programmazione territoriale anche monitorando degli indicatori selezionati. A livello di programmi condivisi il memorandum menziona la condivisione e disseminazione delle “buone pratiche” locali di formazione e ricerca attraverso gruppi di lavoro, visite di studio, workshop, convegni e creazione di un sito web della rete di università. Sarà incentivata anche la partecipazione a progetti di ricerca europei e la realizzazione di prodotti formativi comuni per operatori turistici, oltre alla realizzazione di un Osservatorio europeo sul turismo sostenibile e competitivo .  
   
 

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