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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Luglio 2009 |
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“OMAR GALLIANI: SGUARDI” A CURA DI GIOVANNI GAZZANEO AL MUSEO MICHETTI DI FRANCAVILLA AL MARE (CHIETI)
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Francavilla Al Mare (Chieti), 13 luglio 2009 - Omar Galliani ritorna al Museo Michetti di Francavilla al Mare con una grande personale. Dal 31 luglio, l’artista emiliano presenta cinquanta opere, molte delle quali inedite, come alcune grandi tavole, tra cui un “Ulivo” di due metri per due, corredato da una ventina di disegni preparatori. L’opera, grafite su pioppo, sarà donata agli aquilani come augurio di rinascita. Inediti anche i dodici disegni dedicati a “I Promessi Sposi” che Omar Galliani ha realizzato per illustrare l’Agenda Manzoniana 2010 edita dalla Fondazione Carichieti. La rassegna, curata da Giovanni Gazzaneo, è promossa dalla Fondazione Crocevia di Milano, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Francavilla al Mare con la partecipazione della Provincia di Chieti, della Regione Abruzzo e della Fondazione Carichieti. La mostra riporta al centro dell’attenzione la bellezza dell’uomo e della natura, quella bellezza che ha nel volto il luogo privilegiato della sua manifestazione. “Omar Galliani è oggi il grande maestro del disegno italiano - scrive il curatore Giovanni Gazzaneo - e lo è perché ha saputo opporsi con coraggio a quell’arte moderna e contemporanea che ha negato l’uomo distruggendone il volto: Picasso l’ha ridotto a maschera, de Chirico a testa di fantoccio senza occhi né bocca, Bacon a macchia deforme. Con Galliani la bellezza del volto riacquista spessore e dignità perché sa coniugare l’uomo di oggi e l’uomo di sempre. ” La mostra si colloca in un momento particolarmente felice dell’attività dell’artista: nato nel 1954 a Montecchio (Reggio Emilia) Omar Galliani è tra i maestri del disegno internazionale. Negli ultimi anni è stato protagonista di una serie di personali nei più importanti musei di arte contemporanea cinesi da Shangai a Pechino (nella capitale, nel 2003, ha vinto tra l’altro il primo premio alla Prima Biennale internazionale). La Cina è tornata anche nella mostra del 2007 “Tra Oriente e Occidente” alla Fondazione Querini Stampalia, evento collaterale della 52ª Biennale di Venezia. E con la partecipazione quest’anno a “Detournement Venice” salgono a cinque le Biennali dell’artista. Nel 2008 una sua personale è stata allestita alla Galleria degli Uffizi, con l’acquisizione da parte del museo fiorentino del trittico “Notturno”. Il suo è un cammino che nasce da lontano, quando nel 1978, anno del diploma all’Accademia di Bologna, su invito di Enrico Crispolti, presenta proprio al Premio Michetti di Francavilla “Riannunciazione”, grande disegno che rielabora un particolare da Leonardo. Gli esordi mostrano tra l’altro una notevole vicinanza all’arte di Francesco Michetti: la tesi con cui l’artista concluse gli studi verteva sul rapporto tra fotografia e disegno, rapporto centrale nell’arte del maestro abruzzese, da alcuni indicato come anticipatore dell’iperrealismo e che, con Galliani, ha in comune un certo uso del chiaro scuro e la capacità di proporre “tagli” sempre originali. All’abruzzo Galliani è legato anche per la sua presenza alle Biennali di arte Sacra di San Gabriele e per le due grandi tavole della Crocifissione e della Resurrezione poste nel santuario di Isola del Gran Sasso. Il catalogo, edito da Vallecchi, presenta un testo critico di Elena Pontiggia e poesie inedite di Alda Merini e Roberto Mussapi. . |
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