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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Ottobre 2006
 
   
  DIALOGO E DIBATTITO: LA INIZIATIVE DELLA SOCIETÀ CIVILE ASSEGNATI 4,5 MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DI SEI PROGETTI PANEUROPEI

 
   
  Bruxelles, 9 ottobre 2006 - Nel quadro del Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito varato nell’ottobre 2005, la Commissione ha deciso di assegnare 4,5 milioni di euro a sostegno di progetti paneuropei realizzati da organizzazioni senza scopo di lucro della società civile diretti a incoraggiare e a promuovere il dialogo ed il dibattito fra i cittadini su questioni relative all’Ue. Questi progetti saranno attuati durante il secondo semestre 2006 e durante il 2007. Il vicepresidente Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione, ha dichiarato al riguardo: “Intendiamo prestare la massima attenzione ai risultati di questi progetti, facendo sì che ispirino i decisori politici nel momento in cui l’Europa riflette sul suo futuro. Vorremmo cioè integrare il feedback nel processo politico”. I primi risultati provvisori dei progetti verranno presentati nella primavera 2007. Dei sei progetti prescelti, tre saranno attuati in tutti e 25 gli Stati membri, mentre ciascuno degli altri tre coprirà almeno 5 paesi. I progetti sono stati selezionati in seguito ad un invito a presentare proposte pubblicato nel marzo 2006 con l’obiettivo di sostenere iniziative paneuropee che promuovano la messa in rete dei cittadini dell’Ue e la loro partecipazione al dibattito sull’Europa secondo quanto previsto dal Piano D della Commissione, raccolgano in maniera ampia e qualitativamente adeguata le opinioni dei cittadini, forniscano analisi dei contributi dei cittadini che possano offrire elementi utili ai decisori politici. I sei progetti scelti sono i seguenti: 1. “Tomorrow’s Europe” presentato dalla fondazione Notre Europe (Parigi); 2. “Speak up Europe” presentato da European Movement International (Bruxelles); 3. “European Citizens’ Consultations” presentato dalla Fondation Roi Baudouin (Bruxelles); 4. “Our message to Europe” presentato dalla Deutsche Gesellschaft (Berlino); 5. “Radio Web Europe” presentato dal Cenasca (Roma); 6. “Our Europe – Our Debate – Our Contributions” presentato da European House (Budapest). Contesto: il Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito Nel giugno 2005, dopo i voti negativi ai referendum sul trattato costituzionale svoltisi in Francia e nei Paesi Bassi, i capi di Stato e di governo dell’Ue hanno chiesto un periodo di riflessione. Il 13 ottobre 2005 la Commissione ha adottato una comunicazione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo ed al Comitato delle regioni con la quale ha lanciato il “Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito”. L’intenzione della Commissione durante il periodo di riflessione era quella di ascoltare le opinioni dei cittadini su tutta una serie di questioni relative all’Ue e trarre le conclusioni dai dibattiti svolti a tutti i livelli. La Commissione ha raccomandato che i dibattiti nazionali siano strutturati, in modo da garantire che il feedback possa avere un impatto diretto sull’agenda politica dell’Unione europea. Pertanto, si è suggerito di strutturare i dibattiti intorno a tre temi principali: lo sviluppo economico e sociale dell’Europa; il modo in cui vengono percepiti l’Europa e i compiti dell’Unione; i confini dell’Europa ed il suo ruolo nel mondo. Per facilitare i dibattiti, il Piano D prevede che la Commissione assista la società civile sostenendo singole iniziative. Questo era l’obiettivo dell’invito a presentare proposte pubblicato il 17 marzo 2006 dalla Dg Comunicazione. Il contenuto dei dibattiti è stato oggetto di un primo feedback attraverso una relazione di sintesi iniziale presentata dalla Commissione nel maggio 2006 per consentire al Consiglio europeo di giugno di fare il punto della situazione. Il Consiglio ha deciso di prolungare il periodo di riflessione ed ha riconosciuto il prezioso contributo del Piano D in questo processo. Pertanto il Piano D continuerà, con l’obiettivo aggiunto di concentrarsi, da qui al Consiglio europeo di giugno 2007, su diverse azioni scelte. .  
   
 

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