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Notiziario Marketpress di
Venerdì 09 Aprile 1999 |
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IMPIANTI DI ALLARME: COME FUNZIONANO
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Oggi, la cosiddetta "protezione passiva" (inferriate, porte blindate, vetri antisfondamento etc. ) viene integrata sempre più spesso dalla cosiddetta "protezione attiva", e cioè dalla protezione mediante sistemi elettronici. Le difese elettroniche o sistemi di allarme, più propriamente detti impianti anti intrusione, sono di diversi tipi, ma con caratteristiche pressoché analoghe. Il tipo di difesa elettronica da installare dipende strettamente dal tipo di protezione fisica attuata: se, ad esempio, la porta blindata non e del tipo più robusto, e consigliabile montare un rivelatore di vibrazioni che entri in funzione non appena la porta viene forzata e non un rivelatore che segnali la pura e semplice apertura della porta. Allo stesso modo, la scelta delle difese elettroniche e fisiche dovrà tenere conto dell´ubicazione dell´appartamento e, quindi, del tempo medio previsto per l´intervento delle Forze dell´ Ordine: tanto più e maggiore questo intervallo, tanto più efficaci dovranno essere le difese e tempestivo l´allarme dato dai dispositivi. Un impianto anti intrusione si compone di tre parti: - la centrale di allarme, completa di alimentatore e batteria di accumulatori, che consente all´impianto di funzionare anche in mancanza di energia elettrica - i rivelatori, che rilevano i tentativi di intrusione - i dispositivi di allarme locali e/o remoti (sirene, combinatori telefonici) Sia un semplice impianto domestico sia quello complesso di una banca hanno sempre presenti questi tre elementi, anche se il loro grado di sofisticazione ed il loro numero può cambiare significativamente a seconda dell´applicazione. . |
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