Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 10 Ottobre 2006
 
   
  CREAZIONE D’IMPRESA E FORMAZIONE DELL’IMPRENDITORE: IL MODELLO MIT A TORINO

 
   
  Torino, 10 ottobre 2006 - Il 4 ottobre 2006 Finpiemonte, Sviluppoitalia Piemonte e Escp-eap European School of Management hanno organizzato il Workshop Creazione d’impresa e formazione manageriale il modello Mit a Torino. All’evento hanno partecipato il Prof. Kenneth Morse, Ceo del Mit Entrepreneurship Center, la Prof. Ssa Jacqueline Fendt, Responsabile europea della formazione imprenditoriale di Escp-eap, il dott. Andrea Bairati, Assessore regionale all’Università, Ricerca e Politiche dell’Innovazione e il Prof. Francesco Profumo, Rettore del Politecnico di Torino. Il Prof. Daniele Ciravegna, presidente dell’Escp Eap Italia, ha aperto i lavori ringraziando per la collaborazione Finpiemonte e Sviluppoitalia Piemonte. Escp-eap è una Business School internazionale con campus a Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino. Torino sarà la sede dell’European Entrepreneurship Center del network con le quattro principali capitali europee. Il Prof. Ken Morse ha illustrato il modello di funzionamento del Mit Entrepreneurship Centre del famoso politecnico di Boston, che ha formato 4. 000 imprenditori di successo, creando un fatturato aggregato di 200mld$ e 1. 2 milioni di posti di lavoro. Il modello si basa sull’interazione tra pubblico (amministrazione e accademia) e privato (imprenditori ed investitori). Il decisore pubblico deve stabilire gli obiettivi di lungo termine, investire in ricerca e incoraggiare le grandi imprese a comprare dalle piccole e dalle start up. L’accademia (Università e Business School) deve concentrarsi sulla ricerca interessante per il mercato, brevettare, concedere in licenza e incentivare gli spin off. Gli investitori devono essere pronti a correre rischi investendo in start up, senza temere per i fallimenti che necessariamente devono imparare ad affrontare. Gli imprenditori sono la risorsa scarsa; per fornirla al sistema è necessario diffondere cultura imprenditoriale verso gli studenti e formare gli aspiranti imprenditori. Altro elemento critico – ha affermato il prof. Morse – è la dimensione delle imprese, spesso le neo imprese non riescono a svilupparsi oltre gli 8/20 dipendenti. Per crescere devono internazionalizzarsi sin dai primi anni di vita e avere un gruppo di manager fondatori di 4/5 persone con visione e aspirazioni globali. Per creare imprenditori, formarli e far crescere le imprese a livello globale, un Entrepreneurship Center è l’elemento mancante in Piemonte, questo dovrà rappresentare il punto d’incontro pubblico/privato dove produrre gli imprenditori di domani. Jacqueline Fendt, professoressa di Entrepreneurship dell’Escp Eap, ha sottolineato come l’Europa sia indietro rispetto agli Stati Uniti nello stimolo dell’attività imprenditoriale. Escp-eap ha scelto Torino come campus europeo per la formazione imprenditoriale per la cultura imprenditoriale del territorio e la visione dei suoi decisori pubblici. Ciò che serve alle imprese per crescere – ha affermato la prof. Fendt – è una Company Development Task Force: 19 volte su 20, infatti, gli investitori istituzionali non finanziano le nuove iniziative perché il management team proponente non ha le giuste competenze ancorché il business model sia credibile. Il compito di un Entrepreneruship Center deve essere formare gli aspiranti imprenditori per completare la loro preparazione e fornire una task force manageriale che acceleri lo sviluppo dell’impresa. Il Prof. Francesco Profumo, ha evidenziato il ruolo centrale di un centro di eccellenza in formazione e ricerca tecnologica: questo può essere uno dei motori dello sviluppo locale e dell’innovazione su cui si innesta la creatività imprenditoriale. Il modello “Cittadella Politecnica” è un esempio concreto di una struttura di questo genere. Il Politecnico di Torino è il primo in Italia per brevetti, vanta 890 tra professori e ricercatori, ogni anno attrae oltre 26. 000 studenti da tutto il territorio italiano, gran parte di essi arrivano da altre regioni italiane o altri Paesi. Tutto ciò rappresenta quindi l’ambiente ottimale per sviluppare cultura internazionale ed imprenditoriale. Il suo incubatore (il migliore d’Italia) e la sua partecipazione alla rete dei parchi tecnologici è già un successo a livello europeo: l’aumento degli aspiranti imprenditori non può che giovare al trasferimento tecnologico. Con gli ultimi accordi firmati a Shanghai il Politecnico rappresenta inoltre la porta di ingresso per gli studenti cinesi in Piemonte. L’assessore Andrea Bairati ha ricordato l’importanza dello sforzo che l’Unione Europea ha fatto e farà in termini di ricerca e innovazione. Nel panorama europeo il Piemonte rappresenta un’area di eccellenza e le linee strategiche di sviluppo si basano su una maggior concentrazione degli investimenti, una più rapido trasferimento di tecnologia dal mondo della ricerca a quello delle imprese e maggior misurabilità dei risultati ottenuti a livello di sistema. In questa strategia di lungo termine a livello regionale – ha affermato l’assessore Bairati – l’aumento di cultura e capacità imprenditoriale è un elemento rilevante su cui il sistema deve poter contare. . .  
   
 

<<BACK