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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Luglio 1999
 
   
  PROSEGUE IL PROGETTO DI METTERE IN LUCE SETTE CHIESE DI IMPORTANZA STORICA PER MILANO CON LA BASILICA DI SAN NAZARO IN BROLO

 
   
  Milano, 8 luglio 1999 - Ieri Sera è stata inaugurata l’illuminazione della Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore. Alla cerimonia erano presenti il Vice Sindaco di Milano Senatore Riccardo De Corato, il Parroco della Basilica Don Giulio Giacometti, il Presidente dell’Aem Ingegner Giuliano Zuccoli e l’Amministratore Delegato Osram Dottor Paolo Colombo. L’evento è stato preceduto alle ore 21, 00 dalla lettura di brani tratti da ‘‘Il cielo mistico" di Maria Gaetana Agnesi e da un concerto della Corale Polifonica Nazariana. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e l’Arcidiocesi di Milano, e vede Osram come sponsor del progetto ed Aem quale realizzatore tecnico dello stesso. Le due Aziende, anche questa volta, hanno messo insieme competenze e professionalità per il comune obiettivo di illuminare sette Basiliche milanesi, secondo i moderni canoni tecnico-artistici. I lavori di progettazione illuminotecnica di San Nazaro sono stati seguiti personalmente in ogni fase dall’Architetto Lucia Gremmo, Sovrintendente ai Beni Ambientali e Architettonici. Questo intervento segue quello dell’illuminazione della Basilica di Sant’ambrogio, inaugurata lo scorso dicembre e prosegue, nel corso dell’anno, con l’illuminazione delle Chiese di Santa Maria delle Grazie, Santa Maria Incoronata, San Satiro, San Lorenzo e Sant’eustorgio. In merito al progetto tecnico si può dire che la Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore, conosciuta come San Nazaro in Brolo, fu fondata da Ambrogio intorno al 382 e rappresenta oggi un armonioso complesso dai molteplici stili dal paleocristiano fino all’ottocentesco neoclassico. Nella progettazione dell’impianto di illuminazione si è tenuto conto della complessità del monumento, seguendone fedelmente l’architettura ed i materiali che la caratterizzano. Per questo sono state utilizzate sorgenti luminose di piccola potenza da 35 a 150 W che hanno consentito di rendere quasi invisibili gli apparecchi illuminanti e le sorgenti luminose. La struttura paleocristiana absidale e l’annesso cimitero sono stati valorizzati mediante l’impiego di lampade a ioduri metallici a luce fredda 4000 K che valorizzano la pietra dei manufatti mentre, per le superfici in laterizio lombardo sono state utilizzate sorgenti più "calde" con temperature di colore di 3000 K. La facciata e il colonnato d’ingresso sono stati illuminati con apparecchi incassati a raso. L’abside e le cappelle laterali sono evidenziate da una illuminazione dal basso che ne slancia le strutture curvilinee dando corpo alla maestosità del complesso monumentale. In una fase successiva il completamento dell’illuminazione prevederà l’installazione sul sagrato di segnapasso a fibra ottica. Gianfranco Rosso.  
   
 

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