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Notiziario Marketpress di Venerdì 03 Dicembre 1999
 
   
  LA NUTRIZIONE COME PREVENZIONE PER LA TERZA ETÀ

 
   
  Milano, 3 dicembre 1999 - In un comunicato diffuso dall´Istituto delle Vitamine si rileva che, secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, entro il 2050 circa il 33% della popolazione nei paesi sviluppati avrà più di 60 anni. In Italia gli over 60, che attualmente rappresentano il 24% della popolazione, saranno il 41%. Gli over 80 passeranno dall´attuale 16% al 34% degli ultrasessantenni. In questo panorama, la salute dell´anziano diventa una priorità e la necessità di attuare comportamenti orientati alla prevenzione contro l´insorgenza di malattie diventa sempre più pressante. In ambito nutrizionale, un grande aiuto arriva dalle vitamine e dagli acidi grassi polinsaturi, alleati nella lotta contro osteoporosi e malattie cardiovascolari. Dalla ricerca clinica arrivano ulteriori conferme: l´apporto adeguato di vitamina D, vitamina K e calcio pur avere un´azione preventiva nei confronti dell´insorgenza dell´osteoporosi. Uno studio in doppio cieco su donne e uomini con più di 65 anni ha dimostrato l´effetto positivo di vitamina D e calcio sul mantenimento della massa ossea: nel gruppo che assumeva questi nutrienti è stato infatti evidenziato un significativo aumento della densità minerale ossea e un dimezzamento del rischio di l´osteoporosi: dopo i 50 anni ne soffre il 40%, a 70 anni ben il 70%. Ancora una volta la vitamina D si rivela utile nella prevenzione: uno studio condotto nel nord Italia su 570 donne in post menopausa ha dimostrato che carenze di vitamina D, più significative nel periodo dicembre-maggio (quando interessa il 38. 5% delle donne con punte del 51% per quelle con più di 70 anni) sono correlabili ad un abbassamento della densità ossea femorale. Non solo: in uno studio durato tre anni su 128 donne con più di 65 anni, l´impiego di calcio e vitamina D associato a basse dosi di terapia sostitutiva ormonale ha determinato un uno studio comparativo su 72 donne in post menopausa ha evidenziato che l´assunzione di vitamina K2 limita la riduzione della densità ossea spinale. L´osteoporosi colpisce oggi 3. 700. 000-5. 000. 000 di italiani e causa ogni anno nel nostro paese 70. 000 ricoveri per fratture all´anca, 20. 000 per fratture vertebrali e 19. 000 per fratture cardiovascolari, che hanno un notevole impatto sulla qualità di vita dell´anziano: basti pensare all´infarto (si prevede che nel Duemila se ne verificheranno 72. 000 solo nel nostro paese) e alle sue conseguenze, spesso fortemente invalidanti. Anche in questo caso, l´azione preventiva di alcuni nutrienti pur rivelarsi di grande efficacia. L´importanza degli acidi polinsaturi nella prevenzione delle malattie cardiovascolari è ormai un dato del Gruppo Italiano per lo Studio della Sopravvivenza all´Infarto miocardio, ha chiarito l´azione protettiva degli omega 3. Iniziato nel 1993, lo studio ha coinvolto 11324 pazienti colpiti da infarto miocardico, evidenziando la riduzione di rischio per i pazienti che assumevano un grammo al giorno di omega 3. Anche il trial clinico condotto in Norvegia su 610 persone con buy pass coronario ha evidenziato come una dieta ricca di omega 3 possa ridurre il rischio di trombosi: durante il trattamento antitrombotico, mentre tra i pazienti del gruppo di controllo il 51% ha presentato occlusione dell´innesto venoso, tra coloro che assumevano olio di pesce in associazione ai farmaci, questa percentuale h scesa al 43%. Si conferma dunque l´importanza in chiave preventiva di un adeguato apporto di nutrienti, la cui assunzione pur giungere in prima istanza attraverso una alimentazione varia e bilanciata e, dove necessario, mediante il ricorso a opportune integrazione con cibi arricchiti. (Omniapress) .  
   
 

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