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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Aprile 2000 |
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"LA SICUREZZA DEL SANGUE INIZIA DA ME. SANGUE DONATO, VITE SALVATE" VENERDÌ 7 APRILE 2000: LA GIORNATA MONDIALE DELLA SANITÀ
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Milano, 6 aprile 2000 Ogni anno oltre 100 milioni di unità di sangue sono offerte nel mondo da donatori in buona salute, ma questa quantità è largamente al di sotto delle necessità reali: la Giornata Mondiale della Sanità è promossa in tutto il mondo venerdì 7 aprile 2000 e vuole ricordare proprio la necessità sociale di promuovere le donazioni del sangue e la sicurezza della trasfusione. "La sicurezza del sangue inizia da me. Sangue donato, vite salvate" è il messaggio che la Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con la Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa vuole proporre all´attenzione dei governi e dei cittadini in tutti i Paesi del mondo. In Italia nel 1997 l´indice di donazioni per 1. 000 abitanti è stato di 33,87 con 1. 913. 299 unità omologhe donate (ognuna pari a 450 ml) per 56 milioni di abitanti. La stima della Organizzazione Mondiale della Sanità prevede un rapporto corretto di 4 donazioni ogni 100 abitanti per essere in grado di coprire il fabbisogno di sangue di una regione o di un Paese industrializzato. La Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia, fondata nel 1954 a opera di un gruppo di medici esperti trasfusionisti e che oggi annovera n. 1. 600 iscritti operatori di servizi trasfusionali attivi in Italia, vuole offrire al malato una terapia trasfusionale adeguata, aggiornata e uniforme per qualità, sicurezza e metodologia su tutto il territorio nazionale. Come ricorda il Presidente Paolo Zucchelli in collaborazione con l´Istituto Superiore di Sanità è stato attivato un progetto dal 1997 per la introduzione del Sistema Qualità nelle strutture trasfusionali italiane con l´adeguamento alle norme della famiglia Iso 9000. In effetti negli ultimi anni si è accresciuto il rischio di contaminazione: va ricordato che a tutt´oggi circa 13 milioni di donazioni di sangue, nel mondo, non sono sottoposte ad alcun tipo di test per il virus Hiv o per quelli della epatite B e C. Questo fenomeno riguarda soprattutto i Paesi in via di sviluppo, nei quali l´80% circa del sangue proviene da donatori della famiglia e molti di essi sono ammalati e non vengono sottoposti a test preventivi alla donazione. Il controllo delle donazioni dovrebbe essere sistematico in modo da garantire la sicurezza del sangue o dei prodotti sanguigni per le trasfusioni. Una persona in buone condizioni di salute nella fascia diretta tra i 18 anni e i 65 anni può donare il proprio sangue 3 o 4 volte in un anno; circa 36 ore dopo l´avvenuta donazione il volume sanguigno viene ripristinato e dopo 21 giorni il numero dei globuli rossi ritorna normale. Varie malattie genetiche - come la talassemia (anemia mediterranea), l´emofilia e le anemie falciformi - rendono necessarie le trasfusioni a chi ne sia affetto; ma la necessità di una trasfusione può sopravvenire per interventi chirurgici, per un incidente o per malattia del sangue ed è nell´interesse di tutti creare nel mondo riserve di sangue e dei suoi derivati sicuri. Governi e autorità sanitarie - vuole ricordare la Giornata Mondiale della Sanità - devono sovrintendere la istituzione di servizi trasfusionali che consentano un´adeguata informazione dei candidati donatori e una loro accurata selezione. I servizi trasfusionali devono disporre di infrastrutture efficaci per la raccolta, per il trattamento e per lo stoccaggio del sangue e il personale sanitario deve essere addestrato per garantire la sicurezza del sangue e dei suoi derivati secondo un sistema qualità. Per informazioni Ufficio Stampa di Milano: Teresella Consonni Relazioni Pubbliche telefono 0248195375 - telefax 0248195367 possono . |
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