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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Aprile 2000 |
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DOPO UN BIENNIO DIFFICILE, NEL 2000 LA CHIMICA IN ITALIA TORNA A CRESCERE (+ 3, 5%) E PARLA DI E-COMMERCE
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Milano, 18 aprile 2000 - "Ii biennio 1998-´99 è stato tra i più difficili per la chimica nel nostro Paese a causa della crisi asiatica e dell´impennata del prezzo del petrolio; le previsioni per la Chimica in Italia e in Europa nel 2000 dimostrano, invece, una solidità della ripresa per quanto riguarda l´attività industriale e i consumi delle famiglie. In ogni caso l´Italia continua a crescere meno della media europea": con queste parole il Presidente Giorgio Squinzi ha concluso oggi a Milano la presentazione del Panel Congiunturale Federchimica. Dopo alcuni anni di incertezza, lo scenario a medio termine per la chimica è positivo, essendo venuti meno alcuni elementi di incertezza: continua e si allarga l´aggiustamento delle scorte, la crescita in Asia alimenta le esportazioni europee e diminuisce la pressione sui prezzi; Usa ed Europa vanno verso crescite parallele. Il consolidamento della crescita macroeconomica e la dinamica della domanda estera portano a previsioni di crescita produttiva del 4% per la chimica europea. "La ripresa per la Chimica italiana è arrivata troppo tardi rispetto al resto d´Europa per cambiare i risultati del ´99 (- 0, 5%) sui quali ha inciso l´impossibilità di aumentare i prezzi alla stessa velocità con cui aumentavano i costi legati al petrolio" - ha aggiunto il Presidente di Federchimica. " Ii nuovo anno si è aperto con una crescita sostenuta della domanda intema e di quella estera. Lo scenario positivo permette una previsione di crescita dei consumi (+ 3, 8%) e delle esportazioni (+ 5%). Per il 2000 - ha detto Giorgio Squinzi -, si prevede una crescita produttiva significativa (+ 3, 5%) con proiezioni positive anche per i settori più colpiti da problemi strutturali come, ad esempio, le fibre". La stabilizzazione del prezzo del petrolio e la forte crescita della domanda consentono un miglioramento significativo dei margini della petrolchimica i cui prezzi sono previsti in tensione per tutto Fanno. Il 2000, però, dovrebbe anche permettere un recupero dei settori a valle della petrolchimica che ancora oggi hanno margini compressi dalla crescita dei costi e dalla debolezza dei prezzi. A questo proposito, il Presidente di Federchimica ha sottolineato: " Non ci sono rischi di inflazione causati dai prezzi dei prodotti chimici, perché l´incidenza complessiva della chimica è bassa e perché i nostri clienti possono compensare gli aumenti attuali e futuri con le cadute recenti dei prezzi". "Quella che si sta aprendo - ha detto Guido Venturini, Direttore Generale di Federchimica -, è una nuova opportunità di sviluppo per la chimica italiana. Le nostre imprese dovranno sostenere grandi sforzi nella innovazione e nella riduzione dei costì; ma tutto ciò potrebbe essere inutile se non accompagnato da nuove infrastrutture, dalla diminuzione dei costi di trasporto e da un minore impatto della burocrazia". "I titoli del settore chimico europeo - ha concluso Venturini -, sulla base dei più recenti giudizi degli analisti finanziari, potrebbero tornare ad essere un buon investimento di medio temine per la Borsa italiana e le Borse internazionali". Nel corso della sessione domande e risposte con i giornalisti è stato chiesto quale sia l´atteggiamento attuale di Federchimica nei confronti della continua evoluzione tecnologica e soprattutto nei confronti del commercio elettronico (E-commerce) , lo stesso presidente Presidente Giorgio Squinzi ha confermato che vi sono diverse iniziative in atto successivamente il direttore generale Guido Venturini, a conferma di quanto, ha esibito un documento che dimostrava che proprio al pomeriggio si sarebbe tenuta una riunione nel corso della quale era prevista una discussione sull´argomento E-commerce. Al termine dell´incontro stampa il Presidente di Federchimica, Squinzi, e di Assicc, Bonetti, hanno firmato l´Accordo per l´inserimento della distribuzione dei prodotti chimici nel Programma Responsible Care. . |
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