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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Settembre 2000
 
   
  LA STRATEGIA DI SICUREZZA NUCLEARE PER GLI NSI E I PAESI CANDIDATI

 
   
  Bruxelles 11 settembre 2000 - La Commissione europea ha adottato una nuova comunicazione sulla sicurezza nucleare nei paesi candidati e nei nuovi Stati indipendenti (Nsi). Nel documento la Commissione propone di ottimizzare la fornitura di assistenza in questa regione e presenta il suo approccio politico globale. Inoltre fornisce esempi di recenti realizzazioni e risponde alle richieste avanzate dal Parlamento europeo e dalla Corte dei conti. Recentemente la Commissione ha siglato accordi con Lituania, Bulgaria e Slovacchia per la chiusura dei reattori che non possono essere modernizzati ed ha contribuito alla risoluzione dei problemi della centrale di Chernobyl in Ucraina. Inoltre ha fornito assistenza in loco a 14 centrali negli Nsi e in Bulgaria, nonché alle autorità di regolamentazione nucleare di tali paesi. Attualmente la Commissione mira a sostenere i paesi candidati e gli Nsi nel loro intento di: migliorare la sicurezza operativa e rafforzare i quadri regolamentari; chiudere e smantellare, quanto prima possibile, i reattori che non possono essere portati, con costi ragionevoli, a un livello di sicurezza internazionalmente accettabile e sostituirli con fonti energetiche alternative, migliorando il rendimento energetico; modernizzare le centrali nucleari la cui progettazione risale a tempi più recenti. "Negli Nsi la strategia consiste nel sostegno all´elaborazione di un´adeguata cultura di sicurezza a livello di organismi di regolamentazione e di gestori delle centrali", afferma la Commissione. Quest´ultima cerca inoltre di intensificare la cooperazione con le autorità russe e, "laddove possibile e appropriato", è disposta a considerare la possibilità di concedere prestiti Euratom, dato che la Russia continuerà a soddisfare gran parte del suo fabbisogno energetico ricorrendo all´energia nucleare. Tali prestiti sarebbero finalizzati al miglioramento della sicurezza delle centrali nucleari e all´ultimazione dei reattori secondo livelli di sicurezza occidentali "nel quadro di una politica energetica e di sicurezza nucleare globalmente accettata", spiega la Commissione. Il Centro comune di ricerca sarà incaricato del follow up tecnico dei progetti, della diffusione dei risultati dei progetti Tacis e Phare e del controllo del materiale fissile.  
   
 

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