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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Settembre 2000 |
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BUSQUIN INCONTRA GLI EUROPARLAMENTARI PER DISCUTERE DI CLONAZIONE
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Bruxelles 11 settembre 2000 - Il commissario europeo della Ricerca Philippe Busquin ha invitato il Parlamento europeo a tenere un dibattito aperto sui recenti sviluppi relativi alle tecniche di clonazione. Rivolgendosi agli europarlamentari, Busquin ha affermato che può esistere uno Spazio europeo della ricerca (Ser) per quanto concerne questioni come quella della clonazione umana, solo qualora esista uno spazio europeo di valori etici comuni. Egli ha espresso la sua approvazione in merito alla possibilità di clonare le cellule staminali umane, se ciò presentasse vantaggi dal punto di vista medico, sostenendo altresì l´esigenza di un dibattito esaustivo su tale problematica. Ma il 6 settembre, incontrando gli europarlamentari a Strasburgo per discutere la questione, ha affermato che la clonazione a fini riproduttivi non è accettabile. La pubblicazione, avvenuta quest´estate, di una relazione a cura di un gruppo di esperti britannici sulla clonazione terapeutica ha suscitato molteplici reazioni a livello europeo. Il presidente della Commissione europea Romano Prodi, intervenendo nel dibattito, ha recentemente sottolineato l´esigenza di un dialogo sulla questione, nel quale si è inserito l´incontro di Busquin. Numerosi europarlamentari hanno rivolto aspre critiche alla relazione britannica. L´europarlamentare italiano Francesco Fiori ha definito la clonazione "immorale e lesiva del diritto alla vita", opponendosi alla ricerca sia per ragioni religiose, sia in quanto rappresenterebbe "un affronto alla civiltà". Gli hanno fatto eco altri interventi, che hanno invitato il Parlamento europeo ad istituire una commissione parlamentare non permanente con il compito di esaminare tutti gli aspetti della questione. Peter Liese (Germania) ha invocato l´inserimento nella carta dei diritti fondamentali dell´Ue di una norma che vieti la clonazione. Elly Plooij-van Gorsel (Paesi Bassi) ha comunque espresso perplessità sull´argomento. L´eurodeputata ha affermato che se l´Ue vietasse tali ricerche per motivi medici, esse verrebbero semplicemente condotte altrove, ad esempio negli Usa, ed i prodotti verrebbero successivamente commercializzati in Europa. La reazione britannica ha posto l´accento sull´esigenza di ulteriori riflessioni e chiarimenti in materia. John Purvis (Regno Unito) ha auspicato "una pacata riflessione" ed ha ricordato all´assemblea che la clonazione umana a fini riproduttivi continua ad essere vietata nel Regno Unito e che la ricerca sulle cellule staminali è sottoposta anch´essa ad una severa regolamentazione. Egli ha affermato che la relazione britannica raccomanda di ampliare la ricerca sulle cellule staminali embrionali a fini terapeutici. L´europarlamentare britannica Diana Wallis ha riferito al Parlamento che la relazione britannica, risultato di due anni di attenta valutazione, è stata pubblicata solo dopo approfondita considerazione ed intende offrire terapie mediche per malattie gravi. "I recenti progressi scientifici, soprattutto nel campo delle scienze biologiche, forniscono le potenzialità per importanti applicazioni, ma pongono anche questioni etiche che toccano direttamente la maggioranza dei nostri cittadini," ha affermato il commissario Busquin, il quale ha richiamato l´attenzione sulla sua comunicazione relativa allo Spazio europeo della ricerca, in cui già sottolineava l´esigenza di promuovere valori etici comuni in tutta Europa. Busquin ha annunciato: "Il principio del rispetto delle identità nazionali degli Stati membri, che ha ispirato il trattato sull´Unione europea, riconosce agli Stati membri il diritto di legiferare in materia di questioni etiche, provocando notevoli differenze fra le legislazioni o in alcuni casi la totale assenza di norme. La Commissione intende prendere l´iniziativa per rafforzare i collegamenti fra i comitati etici in Europa e lo scambio di buone prassi per la valutazione etica dei progetti di ricerca". L´attuale legislazione europea vieta la brevettazione del corpo umano ovvero di ogni sua parte, in qualsiasi fase di sviluppo, anche a livello di cellule staminali, Dna e sequenze di Dna. Tuttavia, mediante il quinto programma quadro, la Commissione europea sostiene la ricerca biotecnologica che offra tutela o benefici alla salute umana, sollecitando nel contempo i ricercatori a rispettare i principi etici fondamentali. Non è finanziata la ricerca sulla clonazione a fini riproduttivi, né a fini terapeutici. Il Commissario, rivolgendosi agli europarlamentari, ha affermato: "Pur non volendo svolgere azione legislativa o armonizzatrice nel campo delle questioni etiche nell´ambito dello Spazio europeo della ricerca, la Commissione intende contribuire al dibattito nel rispetto delle diverse culture e sensibilità degli europei". Un gruppo di esperti di alto livello nel campo delle scienze biologiche si riunirà a Bruxelles il 6 e 7 novembre per un forum di discussione e l´auspicio è che esso offra un ulteriore contributo informativo al dibattito. . |
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