Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Ottobre 2000
PNEUMOLOGIA: GLI SVILUPPI
Milano, 3 ottobre 2000 - La telepneumologia non è ancora sviluppata come la telecardiologia soprattutto perchè nell´immaginario medico le patologie polmonari non richiedono l´urgenza e l´immediatezza d´intervento che necessitano quelle cardiologiche. La possibilità di poter eseguire una spirometria come screening a livello del medico di medicina generale rappresenta un passo in avanti nella gestione delle patologie polmonari, infatti per fare un esempio la malattia asmatica è generalmente sottostimata ed in molti casi viene realmente diagnosticata solo dopo anni dal suo inizio. La possibilità di questo screening permette di evidenziare queste forme a volte anche silenti, uno studio condotto da Amaducci con la collaborazione di alcuni medici di base ha evidenziato come su 242 fumatori che hanno eseguito una spirometria presso il proprio medico curante, ben 76 (31%) sono risultati "patologici" ovvero presentavano un Fev1 ridotto. Di questi 26 erano completamente asintomatici. Questi dati mostrano come effettivamente le malattie polmonari si evidenzino solo dopo un lunghissimo tempo di gestazione misconosciuta. Un´altra esperienza è stata condotta sempre con la coordinazione del Dr. Amaducci su un ridotto numero di pazienti con asma instabile. In questo caso i pazienti avevano importante riduzione della funzionalità respiratoria ed erano soggetti ad aggravamenti improvvisi che portavano anche al ricovero d´urgenza. Questi pazienti per un periodo di circa sei mesi hanno avuto a disposizione una apparecchiatura transtelefonica che permetteva la registrazione e l´invio di un tracciato spirometrico giornalmente attraverso la centrale d´ascolto di Medicasa. Sono stati seguiti 9 pazienti per sei mesi, l´automonitoraggio ha permesso di evitare ulteriori ricoveri ed ha permesso di aggiustare la terapia in funzione delle variazioni della funzionalità respiratoria. Questi dati ci possono indicare la strada di come la telemedicina possa essere utilizzata in ambito pneumologico, a queste esperienze bisogna anche aggiungere quanto già oggi viene fatto per monitorare a domicilio i pazienti in ossigeno e ventiloterapia. La tecnologia ci permette di poter sempre meglio seguire questi pazienti, ma soprattutto ci permette di evidenziare precocemente le situazioni di "instabilità clinica" e quindi di intervenire tempestivamente modificando o regolandola terapia. Quindi la pneumologia può ricevere dalla telemedicina un aiuto importante sul piano della diagnostica ma anche sul controllo della cronicità.