Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Ottobre 2000
 
   
  NEL MESE DI SETTEMBRE 184.500 IMMATRICOLAZIONI (+8,87%) IL MERCATO DELL´AUTO CONTINUA IN POSITIVO MA IL BLOCCO DELL´USATO CREA PREOCCUPAZIONE

 
   
  Roma, 6 ottobre 2000 - 184. 500 immatricolazioni, con una crescita dell´8,87%: questo è il bilancio del mercato italiano dell´automobile nel mese di settembre, secondo le proiezioni elaborate dal Ministero dei Trasporti. Nel cumulato dei primi nove mesi dell´anno, le immatricolazioni ammontano ora a 1. 913. 600, con una crescita del 2,85% rispetto ai primi nove mesi del 1999, quando le immatricolazioni furono 1. 860. 608. Secondo le stime dell´Unrae, per il corrente mese di ottobre le immatricolazioni dovrebbero risultare almeno 190. 000, con un leggero aumento nei confronti dell´ottobre dello scorso anno, proiettando così un bilan­cio di fine anno a cavallo delle 2. 400. 000 autovetture immatricolate. Si tratta della piena conferma delle previsioni elaborate e diffuse dall´Unrae sin dall´inizio del corrente anno. Quanto al livello degli ordini, elemento determinante nello stabilire lo stato di salute del mercato, secondo il consueto monitoraggio Anfia/unrae, nel corso del mese di settembre la raccolta ha registrato 189. 574 contratti, praticamente sugli stessi livelli del settembre 1999. Da un´analisi più dettagliata degli ordini, si rileva una notevole vivacità per quanto riguarda il diesel in generale e, per quanto riguarda i segmenti, delle "piccole" e delle "monovo­lume". A proposito del diesel, la quota delle vetture a gasolio immatricolate nel corso del mese di settembre ha toccato il 33,27%, mentre nel cumulato dei primi nove mesi la quota è del 33,65% a conferma dell´interesse che il consumatore italiano continua a manifestare nei confronti di un tipo di motorizzazione che esprime un tasso sempre più elevato di tecnologia, offrendo quindi prestazioni spesso analoghe a quelle delle motorizzazioni a benzina. "Esaminando analiticamente i dati del mercato - osserva Gianni Filipponi, Segretario Generale dell´Unrae- siamo ancora in una fase, peraltro consolidata, di ricambio del parco non catalizzato, ma le prospettive devono far riflettere. Nel breve periodo la situazione resta ancora positiva, grazie alla crescita del Pil e alla buona propensione all´acquisto manifestata dai consumatori. Bisogna però considerare che si sta ormai completando il ricambio delle vetture acquistate nel periodo 1989-1992 (9. 250. 000 unità), e sta iniziando il rinnovo di quelle che gli italiani hanno acquistato nel periodo 1993-1996, che furono decisamente di meno (6. 850. 000). Ciò significa che potremmo trovarci abbastanza prossimi ad un ridimensionamento della domanda spontanea di sostituzione che - com´è noto - nel nostro mercato origina ogni anno il 90% delle vendite. Oltretutto - conclude Filipponi - questo rallentamento potenziale del rinnovo del parco circolante andrebbe in senso contrario rispetto alla necessità di smaltire il non catalizzato e di incrementare la qualità delle vetture in termini di ecologia, consumi e sicurezza". Un ulteriore elemento di riflessione giunge dai dati riguardanti il mercato dell´usato. "Anche a settembre c´è stato un grave calo dei passaggi di proprietà (-5,66%). Il settore - sottoli­nea il Presidente dell´Unrae, Salvatore Pistola - preoccupa gli operatori e dovrebbe sensibi­lizzare anche il Governo, che sembra teso a sostenere i consumi interni e che dovrebbe quindi percepire il rischio di un blocco allo sviluppo della domanda di nuove auto, comparto trainante dell´economia italiana. Anche i dati riferiti alle rottamazioni (1. 120. 000 nei primi 8 mesi 2000) indicano che siamo ben lontani dalla necessità di togliere dalla circolazione almeno 2,5 milioni di vetture l´anno per andare verso un reale miglioramento del parco circolante. Vorrei ricordare - ha concluso Pistola - che la causa prima della lentezza della domanda di usato catalizzato è dovuta alla eccessiva fiscalità, che incide mediamente per il 10% del valore della transazione, fenomeno assurdo e unico nel panorama europeo". Particolare attenzione merita, infine, l´andamento del prezzo del petrolio, che con il suo altalenare continua ad essere fonte di preoccupazione sia per l´aumento dei costi di gestione delle famiglie (e gli aumenti annunciati proprio ieri per gas, luce e acqua ne sono una conferma), sia per i suoi riflessi sui tassi d´interesse.  
   
 

<<BACK