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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Ottobre 2000
 
   
  INCONTRO CON GLI ASSESSORI REGIONALI: SANITÀ DA RISTRUTTURARE

 
   
  Roma 12 ottobre 2000 - Nel corso dell´incontro odierno con gli Assessori Regionali alla Sanità il Ministro della Sanità, professor Umberto Veronesi, ha sottolineato l´importanza di garantire la tempestività delle prestazioni dell´assistenza sanitaria, al fine di fare salvo il principio dei livelli minimi di assistenza. "Non c´è equità di trattamento nei confronti dei cittadini dove ci sono liste di attesa lunghissime - ha insistito il Ministro - infatti di fronte ad una visita fissata a distanza di mesi dalla prenotazione il 38% dei cittadini reagisce rivolgendosi al privato a pagamento e questo è inaccettabile. Non è dall´applicazione della Riforma che nascono anomalie del genere ma dallo scarso controllo sulle procedure". Il Ministro della Sanità ha quindi invitato gli Assessori regionali ad adoperarsi per ridurre i tempi di attesa per prestazioni specialistiche e diagnostiche in strutture del Servizio sanitario Nazionale. "Non c´è qualità - ha concluso il Ministro - dove ci sono tempi di attesa intollerabili e ingiustificabili". Nel corso dell´incontro, al quale ha preso parte anche il Sottosegretario al Ministero del Tesoro, professor Pietro Giarda, il Ministro Veronesi ha ribadito la propria posizione in merito all´abolizione dei ticket. "Da medico sono sempre stato contrario alla logica del ticket che non fanno altro che colpire le categorie deboli. Una serie di indagini diagnostiche per il dubbio di un tumore, può costare anche mezzo milione di ticket. Come Ministro sono deluso del fatto che non si sia riusciti ad abolire totalmente i ticket già da quest´anno ma abbiamo avviato un processo volto a cancellare uno strumento affatto vantaggioso per il Servizio Sanitario Nazionale". Il Ministro Veronesi ha inoltre analizzato la realtà delle strutture sanitarie e della rete di assistenza del Paese ribadendo il concetto che a suo avviso la sanità italiana necessita urgentemente di una ristrutturazione radicale. "La metà degli ospedali va chiusa. Sono fatiscenti e non più idonei a rispondere alla domanda di assistenza dei cittadini. Vanno eliminate anche dai protocolli quelle terapie che sono ormai superate. Bisogna eliminare gli sprechi, a partire dai ricoveri ospedalieri impropri: la degenza media dovrà abbassarsi dagli attuali 8 giorni a 3". Il Ministro della Sanità si è detto concorde con il Ministero del Tesoro nella valutazione secondo cui i fondi per la sanità sono scarsi. "Proprio per questa ragione - ha concluso - una ristrutturazione è più che mai inevitabile, necessaria".  
   
 

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