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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Ottobre 2000
 
   
  TANTA TECNOLOGIA NELLA NUOVA ALFA 147: NELLO SVILUPPO DEL NUOVO MODELLO GRANDE ATTENZIONE È STATA POSTA ALLA SICUREZZA

 
   
  Torino, 16 ottobre 2000 - Innanzitutto quella preventiva, cioè l´insieme delle caratteristiche della vettura che favoriscono l´attenzione del guidatore: comfort, silenziosità di marcia, ergonomia, efficienza della climatizzazione, collocazione dei comandi e leggibilità degli strumenti. Poi quella passiva, con i dispositivi che proteggono gli occupanti in caso d´incidente. Un ambito nel quale Alfa 147 ha ottenuto risultati eccellenti, confermati da più di 80 prove di crash, oltre cento verifiche eseguite con l´impiego del simulatore d´urto su slitta Hyge (High Impulse Generator) e una cinquantina di test specifici su componenti e sistemi. Ma è nel campo della sicurezza attiva che Alfa 147 diventa - per le auto compatte - il nuovo punto di riferimento. La vettura, infatti, dispone dei più sofisticati dispositivi di controllo della trazione e della frenata. Vale a dire una serie di soluzioni tecniche destinate a garantire il perfetto controllo del mezzo da parte del guidatore in ogni situazione. Un concentrato di tecnologia (fino a ieri appannaggio di vetture dei segmenti superiori) che, proprio grazie ad Alfa 147, arriva oggi in questa fascia di mercato. Sicurezza preventiva - Alfa 147 assicura una guida piacevole e comoda che mette il conducente nelle migliori condizioni per viaggiare in tutta sicurezza. Grande cura, infatti, è stata posta all´insieme delle soluzioni tecniche dirette a favorire l´attenzione del guidatore e ad offrire un´ottima qualità della vita a bordo. L´assetto di guida è ideale e non stanca neppure nei lunghi tragitti. Gli strumenti sono ben leggibili, i comandi facili da raggiungere e da azionare. L´abitacolo è silenzioso, la visibilità ottima, l´illuminazione interna ed esterna sono molto efficaci. Il nuovo modello, inoltre, adotta un sistema di climatizzazione automatico "bi-zona", che vuol dire poter regolare la temperatura intorno al guidatore e a chi gli siede accanto in due modi diversi. Cruise Control - Nell´allestimento "Distinctive" Alfa 147 ha, di serie, il Cruise Control, un sistema capace di aiutare l´automobilista a gestire la velocità della vettura, raggiungendo due obiettivi: migliorare il comfort e aumentare la sicurezza. Pilotando direttamente la farfalla del motore, il dispositivo consente di mantenere automaticamente la velocità di crociera impostata dal guidatore. Basta ruotare in posizione "On" una ghiera posta sulla leva dedicata, posta a sinistra del volante e azionarne, quindi, un´altra (che di fatto è un acceleratore manuale) verso il segno "più" (o "meno") fino a raggiungere la velocità desiderata. Quando si rilascia la ghiera, la vettura continua a viaggiare alla velocità memorizzata senza che il pilota prema il pedale dell´acceleratore. Disponibile sia per le versioni con cambio manuale sia per l´Alfa 147 con il Selepeed, il Cruise Control può funzionare nell´intero arco di giri ammessi dal motore, ma solo per velocità superiori ai 30 km/h. È consigliabile, quindi, inserirlo in presenza di condizioni stradali che consentano di mantenere con sicurezza il valore memorizzato. Premendo il pedale dell´acceleratore (per esempio durante un sorpasso), il Cruise Control viene momentaneamente disabilitato anche se il sistema rimane attivo. L´auto, perciò, accelera come richiesto, ma appena si rilascia il pedale il sistema riporta automaticamente la vettura alla velocità memorizzata. Per ovvie ragioni di sicurezza, il dispositivo viene invece disinserito automaticamente quando il guidatore pigia il pedale del freno o della frizione. In questo caso si può ritornare alla velocità preimpostata premendo il pulsante "Rcl" (Recall), posto all´estremità della leva di comando del Cruise Control. Per disattivare definitivamente il Cruise Control e cancellare ogni impostazione precedente bisogna ruotare la ghiera in posizione "Off" e spegnere il motore. Una spia sul display multifunzionale indica lo stato di funzionamento o disattivazione del sistema. Quando insieme con il Cruise Control è presente la funzione antipattinamento (Anti Slip Regulation), quest´ultima ha la priorità sul controllo automatico della velocità: cessato l´intervento dell´Asr, il sistema torna alla velocità precedente. Sensore di pioggia - In funzione della sicurezza preventiva è importante poter godere sempre di un´ottima visibilità. Per questo Alfa 147 offre, a chi lo desidera, il sensore di pioggia, che permette di avere il parabrezza sempre pulito, anche con il brutto tempo. Applicato nella parte alta dell´abitacolo, dietro lo specchio retrovisore centrale, il sistema regola automaticamente la frequenza di battuta del tergicristallo in funzione dell´intensità della pioggia. Si attiva portando la leva destra del devioguida nella posizione "automatico". Il suo funzionamento si basa sul principio della rifrazione dei raggi infrarossi attraverso il vetro e le gocce d´acqua. La parte ottica del sensore (lente) invia al cristallo la luce infrarossa. Quest´ultimo la riflette e la rimanda al sensore. Poiché l´energia luminosa inviata al parabrezza è costante, il valore rilevato al momento della ricezione diminuisce in proporzione all´aumento della quantità d´acqua e di altre impurità presenti sul cristallo. La variazione del segnale viene elaborata dalla parte elettronica del sensore (microcontrollore) che attiva la frequenza di battuta adeguata. Poiché la superficie del vetro bagnata disturba l´occhio umano più di notte che di giorno, il microcontrollore regola l´intervento del tergicristallo anche secondo la luce ambientale. Inoltre riconosce le striature dell´acqua provocate dalle spazzole usurate, compensa gli effetti dovuti all´invecchiamento del parabrezza e dell´elettronica. In particolari situazioni, poi, adotta speciali cicli di battitura: per esempio quando sul cristallo ci sono singole gocce, o in presenza di impurità sulla superficie (depositi salini, sporco eccetera). Gestisce, infine il riscaldamento del sensore per mantenerne la lente libera da condensa ed evitare la formazione di ghiaccio. La sensibilità del sensore di pioggia può essere modificata agendo sul commutatore a tre posizioni presente sulla leva destra del devio. Se si arresta il motore con il sistema inserito, quest´ultimo viene disattivato automaticamente. Per riavviarlo, all´accensione del motore, si può scegliere di riportare la leva del devio a zero e poi di nuovo sulla posizione "automatico", oppure variare la velocità del tergicristallo. Per segnalare l´avvenuta riattivazione il sistema comanda l´esecuzione di una battuta del tergicristallo, anche se il vetro è asciutto. Dopo l´uso della pompa lavavetro, il sensore si attiva automaticamente, per il tempo necessario al recupero delle gocce che colano sul cristallo. Sicurezza attiva - In questo campo Alfa 147 sfodera i più sofisticati dispositivi elettronici per il controllo del comportamento dinamico della vettura: dalla frenata alla trazione. Quindi non solo l´Abs, ma anche l´Ebd, il ripartitore di frenata tra ruote anteriori e posteriori; l´Asr che limita lo slittamento delle ruote in accelerazione; il nuovissimo Vdc per il controllo della stabilità dinamica in curva e l´Msr che regola la coppia frenante in scalata. Freni - L´impianto frenante di Alfa 147 è di tipo idraulico servoassistito, costituito da due circuiti indipendenti incrociati. Particolarmente efficace, assicura una frenata pronta e progressiva, oltre che spazi di arresto ridotti: a 100 km/h appena 38 metri. È anche silenzioso e richiede un carico ridotto sul pedale. Tutte le Alfa 147 hanno dischi di grande diametro sulle quattro ruote. Quelli anteriori della 1. 6 T. Spark da 105 Cv sono di 281x15 mm. Le altre versioni, invece, montano dischi autoventilanti da 284x22 mm. Entrambe sono di tipo flottante con il recupero automatico del gioco, garantiscono efficienza, resistenza all´affaticamento, un consumo ridotto delle pastiglie e un funzionamento scorrevole e privo di rumori di battito. I freni posteriori sono a disco pieno (251x10 mm). Hanno pinze in alluminio di tipo flottante e il recupero automatico del gioco per assicurare una corsa del pedale ridotta e costante nel tempo, oltre che una frenata più pronta. Il servofreno maggiorato è da 10 pollici con tiranti interni ed ha una taratura specifica che garantisce al guidatore il massimo "feeling" con il pedale a corsa corta. Quest´ultimo è in acciaio (a differenza di quelli della frizione e dell´acceleratore che sono in materiale plastico speciale) ed ha una forma ergonomica, perché tiene conto della posizione e dello spazio tra i pedali, nonché degli angoli della caviglia. Impianto Abs - Oltre a un impianto frenante con eccellenti prestazioni, Alfa 147 è dotata di serie del sistema antibloccaggio Abs Bosch 5. 7, uno tra i più avanzati oggi disponibili. Ha quattro sensori attivi, quattro canali e una centralina idraulica a 12 elettrovalvole. Nell´impianto Abs è integrato il correttore elettronico della frenata Ebd (Electronic Brake force Distribution). Il dispositivo è dotato di sensori attivi capaci di elaborare essi stessi il segnale proveniente dalle ruote invece d´inviarlo alla centralina. Da qui la possibilità di un intervento più rapido del sistema e quella di riconoscere segnali di velocità prossimi allo zero (i sensori passivi non registrano velocità inferiori ai 4 km/h). Senza contare la minore sensibilità ai disturbi causati da campi elettromagnetici e a quelli dovuti al riscaldamento del manto stradale. Grazie alla possibilità di rilevare velocità molto basse, inoltre, i sensori attivi consentono un migliore impiego dei sistemi di navigazione satellitare, permettendo un più preciso aggiornamento dei dati relativi alla strada percorsa dall´auto. A completare questo avanzato sistema Abs, il ripartitore elettronico Ebd, che suddivide l´azione frenante sulle quattro ruote in modo da impedirne il blocco e garantire in ogni condizione il pieno controllo della vettura. Il sistema, inoltre, adatta il proprio funzionamento alle condizioni di aderenza delle ruote stesse e all´efficienza delle pastiglie dei freni, riducendo anche il surriscaldamento di questi ultimi. Tanti, dunque, i vantaggi di questo sistema Abs in termini di sicurezza attiva: massima forza frenante su ciascuna ruota prossima al bloccaggio, in funzione dell´aderenza al terreno; pieno controllo della vettura anche con il pedale del freno spinto a fondo; elevata capacità di adattarsi automaticamente alle diverse condizioni di esercizio; grande prontezza di risposta; peso contenuto della centralina. Asr - Per limitare il pattinamento delle ruote motrici in caso di ridotta aderenza stradale, Alfa 147 dispone di un congegno molto sofisticato per il controllo automatico della trazione. Si tratta dell´Asr (Anti Slip Regulation), di serie sulle versioni da 120 Cv del 1. 6 T. Spark e sul 1. 9 Jtd. L´asr funziona a qualsiasi velocità e, come si è detto, ha il compito d´impedire il pattinamento delle ruote motrici intervenendo sulla coppia, in funzione del coefficiente di aderenza rilevato al momento dello slittamento. Basandosi sul numero di giri delle ruote calcolato dai sensori dell´Abs, il dispositivo calcola il grado di slittamento e per ripristinare l´aderenza attiva due diversi sistemi di controllo: - quando una richiesta di potenza eccessiva provoca il pattinamento di entrambe le ruote motrici (per esempio in caso di aquaplaning o quando si accelera su un manto stradale dissestato, innevato o ghiacciato), riduce la coppia del motore diminuendo l´angolo di apertura della farfalla e quindi la portata d´aria; - se a pattinare è una sola ruota (per esempio quella interna alla curva in seguito ad accelerazione o a variazioni dinamiche del carico), questa viene automaticamente frenata senza che il guidatore intervenga sul pedale del freno. Si ottiene così un effetto simile a quello prodotto dal differenziale autobloccante. L´asr, dunque, mantiene il più possibile la stabilità della vettura ed è particolarmente utile quando si verifica una perdita di aderenza (basti pensare alle rampe delle autorimesse in inverno) e tutte le volte che l´asfalto non garantisce un attrito omogeneo. Altro vantaggio non trascurabile dell´Asr è l´effetto di minore sollecitazione di organi meccanici come differenziale e cambio, ottenuto controllando lo spunto e la trazione a bassa velocità. L´inserimento dell´Asr è automatico ad ogni avvio del motore. Per escludere il congegno basta premere un interruttore posto sul mobiletto centrale. Quando l´Asr è attivo, la spia sul quadro della strumentazione lampeggia. L´accensione della sola spia sul quadro di bordo (con il "led" sull´interruttore spento) segnala eventuali anomalie o irregolarità del sistema. Il disinserimento dell´Asr è necessario quando si usano le catene da neve perché per trasmettere forza a terra, la ruota deve poter "ammucchiare" la neve con piccoli slittamenti che l´Asr tende ad evitare. Vdc - Msr - Allo scopo di garantire una padronanza assoluta della vettura in tutte le condizioni, anche quelle estreme, sulle Alfa 147 2. 0 T. Spark e 2. 0 Selespeed è montato anche il nuovissimo Vdc (Vehicle Dynamic Control), dispositivo che ha debuttato con l´ammiraglia del Biscione: l´Alfa 166 3. 0 V6 24V. Si tratta di un innovativo sistema che interviene nelle condizioni prossime al limite, quando è a rischio la stabilità della vettura, e aiuta il pilota a controllare l´auto. Dispositivo di carattere sportivo, come si addice a una vera Alfa, contraddistinta da un´ottima tenuta di strada, il Vdc lascia - dunque - al guidatore il totale piacere di padroneggiare il mezzo fino a quando le condizioni sono normali e interviene solo poco prima che la situazione diventi critica. Il Vdc è sempre inserito - Quando, invece, in condizioni di bassa aderenza si scala bruscamente di marcia, interviene l´Msr (Motor Schlepp Regulung) che ridà coppia al motore evitando il pattinamento derivante dal blocco delle ruote. Per ottenere questo risultato, il Vdc verifica di continuo l´aderenza dei pneumatici al terreno sia in senso longitudinale sia in senso laterale e, in caso di sbandata, interviene per ripristinare la direzionalità e la stabilità dell´assetto. Tramite sensori rileva, infatti, la rotazione del corpo vettura attorno al suo asse verticale (velocità di imbardata), l´accelerazione laterale dell´auto e l´angolo volante impostato dal pilota (che indica la direzione scelta). Confronta, poi, questi dati con i parametri elaborati da un computer e stabilisce - attraverso un complesso modello matematico - se la vettura sta percorrendo la curva entro i limiti di aderenza, oppure se è in procinto di sbandare di muso o di coda (sottosterzo o sovrasterzo). Per riportarla sulla traiettoria corretta, genera - dunque - un movimento d´imbardata contrario a quello che causa l´instabilità, frenando singolarmente la ruota opportuna (interna od esterna) e riducendo la potenza del motore (agisce sulla farfalla). Proprio qui sta la peculiarità del dispositivo realizzato dai tecnici dell´Alfa Romeo. I suoi interventi sui freni, infatti, sono modulati in modo da essere i più dolci possibili (e quindi non disturbare la guida) e la riduzione della potenza del motore è contenuta, per garantire sempre prestazioni sportive e grande piacere di guida. Per svolgere il suo complesso lavoro, il Vdc è in costante comunicazione non solo con i sensori dei freni e con la centralina del motore ma anche con: - il "Body computer" tramite la linea Can ad alta velocità, che scambia costantemente informazioni con l´impianto Abs, la centralina del motore e quella del cambio automatico; - la farfalla elettronica (che, a sua volta, dialoga con l´impianto Abs); - il quadro di bordo (spie di segnalazione di tipo attivo); - il volante e il piantone di guida (attraverso il sensore di sterzo); - il sensore giroscopico installato sul pavimento dell´abitacolo per registrare l´imbardata e l´accelerazione laterale della vettura. Il sistema, infine, è dotato di comando "Asr off", che assicura il controllo dell´imbardata agendo sui freni, ma restituisce tutta la potenza del motore, per una guida al limite ancora più entusiasmante e piacevole. Sicurezza passiva - Allo scopo di garantire ad Alfa 147 la massima sicurezza passiva i tecnici di Fiat Auto hanno preso in esame tutti i possibili tipi d´incidente: urti frontali, laterali, ribaltamento, tamponamento e incendio. Per misurare la maggiore o minore facilità della vettura a subire danni in seguito ad incidenti a bassa velocità, si è eseguito anche il cosiddetto "urto assicuratori". Si riferisce al fatto che in molti mercati europei (primi fra tutti Germania e Gran Bretagna) il premio assicurativo richiesto varia in funzione della classe attribuita al veicolo dalle associazioni di categoria degli assicuratori. Un giudizio basato sul costo medio di riparazione e sulla frequenza statistica dei sinistri. La caratteristica, ovviamente, è di rilievo. In qualunque mercato, infatti, e per tutti i clienti, "bassa danneggiabilità" significa minori costi di riparazione, dovuti ai tanti accorgimenti messi in atto per ridurre i danni e migliorare la facilità di montaggio e smontaggio dei particolari. I tecnici, inoltre, hanno tenuto conto delle diverse velocità alle quali possono avvenire gli urti, i differenti tipi di ostacolo e la tutela di occupanti con caratteristiche fisiche anche molto diverse. Risultato: il nuovo modello ha superato tutte le verifiche condotte secondo i criteri più severi. Il merito va alla scelta di dotare Alfa 147 di tutti i più avanzati dispositivi oggi disponibili. Tra gli altri: barre antintrusione nelle porte, piantone dello sterzo collassabile, sei airbag, cinture con pretensionatori e limitatori di carico e, per il sedile posteriore centrale, terzo appoggiatesta e cintura con arrotolatore. Airbag - La funzione di protezione del pilota e dei passeggeri in caso di urto frontale è svolta dagli airbag congiuntamente all´azione della cintura di sicurezza, del pretensionatore, del limitatore di carico e dei sedili antisubmarining. Tutte le versioni di Alfa 147 offrono gli airbag di serie, che sono ben sei. Due quelli frontali: per il guidatore (che ha una capacità di 42 litri) e per il passeggero (90 litri). Il loro funzionamento è controllato da una centralina elettronica posta sul tunnel, che valuta la severità dell´urto attraverso sensori, tarati con una serie di crash in laboratorio. Il tempo che intercorre tra l´urto e l´apertura dei "bag" è inferiore a quello di un battito di ciglia. Il gas impiegato per riempire le sacche è argon, inerte ed atossico. Gli airbag sono in nylon 6/6, un materiale permeabile che, dopo l´urto, permette al cuscino di sgonfiarsi in pochi decimi di secondo e riduce al minimo le abrasioni della pelle. Il sacco ha una struttura innovativa: è piegato, infatti, in modo particolare e dotato di due strisce di tessuto a cedimento progressivo che rendono lo spiegamento più graduale e non direttamente rivolto verso l´occupante. L´impianto è dotato di un sistema diagnostico di verifica elettronica dei componenti. Questi ultimi sono testati da un processore che ne controlla continuamente il buon funzionamento. Gli airbag non si attivano per incidenti a bassa velocità (è il caso di un lieve tamponamento o di un urto causato dalle manovre di parcheggio), né per sollecitazioni che non provengano da urti (come una buca presa in velocità). L´airbag frontale del passeggero può essere disattivato manualmente, azionando l´interruttore all´estremità destra della plancia con la chiave di avviamento, per consentire il trasporto di un bambino su un seggiolino posto in senso contrario a quello di marcia (resta, però, attivo il pretensionatore). In più, per proteggere ancora meglio bacino e torace dei passeggeri che occupano i posti anteriori quando viene urtato il fianco della vettura, Alfa 147 dispone di due airbag laterali. Sono sistemati all´interno dello schienale dei sedili anteriori. Questa collocazione assicura la miglior difesa degli occupanti, indipendentemente dalla loro statura, dalla posizione assunta e dalla regolazione del sedile. Per questioni geometriche permette, inoltre, di impiegare un cuscino di 12 litri: un volume inferiore a quello che sarebbe necessario ad un airbag alloggiato nella porta per garantire la stessa protezione. I sensori che comandano l´attivazione di questi airbag sono sistemati sui montanti centrali. In caso d´incidente, raccolgono il segnale di un´accelerazione laterale e lo inviano anche alla centralina elettronica dalla quale dipende il funzionamento degli airbag frontali e dei pretensionatori delle cinture di sicurezza. Tutti i sistemi, infatti, sono gestiti in modo integrato, con una logica di protezione totale e progressiva degli occupanti. Alfa 147, infine, è la prima vettura Fiat Auto di questo segmento che dispone dei window-bag destinati a scendere lungo i finestrini per salvaguardare la testa degli occupanti in caso di collisione laterale. Si tratta di una protezione importante, dal momento che questo tipo di urti rappresenta quasi il 23% degli incidenti stradali. Per questa ragione la scelta dei tecnici è caduta sul dispositivo che, dopo una serie di studi approfonditi condotti tra i diversi tipi disponibili, si è rivelato il più efficace. Rispetto ad altre soluzioni, infatti, i window-bag adottati da Alfa 147 sono più protettivi (perché assumono sempre la posizione corretta), più veloci nel gonfiarsi (anche per le loro minori dimensioni) e meno invasivi per i passeggeri. Si aprono, infatti, dall´alto verso il basso e non rischiano, con il loro movimento, di procurare danni secondari alle braccia degli occupanti. Salvaguardano, inoltre, efficacemente sia il capo dei passeggeri anteriori sia quello di chi siede dietro, perché sono larghi quanto l´intera finestratura. I due cuscini (uno per il lato destro e l´altro per quello sinistro) trovano posto lungo le longherine del tetto, ripiegati in un vano chiuso. Al momento opportuno il rivestimento si piega, permettendo ai bag di gonfiarsi e di scendere verso il basso. Sedili, appoggiatesta e cinture di sicurezza - La struttura dei sedili anteriori di Alfa 147 è "antisubmarining": presenta cioè sotto il cuscino elementi trasversali rigidi, che in caso d´incidente impediscono agli occupanti di scivolare sotto la cintura di sicurezza. Le guide sono a scorrimento longitudinale ed hanno una lieve inclinazione di 3°, per far corrispondere all´avanzamento anche l´innalzamento del sedile. Quello di guida offre di serie la regolazione in altezza, con un´escursione di 6 centimetri rispetto al punto H. L´assetto si modifica con una comoda leva "a cricchetto" che si aziona facilmente e con poco sforzo. La soluzione, abbinata alla regolazione (verticale e longitudinale) del volante, consente di rendere ancora più comoda la posizione di guida e permette a ognuno di trovare quella ideale. L´inclinazione dello schienale avviene con un comando micrometrico a manopola. È prevista, sempre di serie, la regolazione in altezza e del supporto lombare. I sedili posteriori sono anch´essi dotati di struttura antisubmarining, che si aggiunge alla paratia in lamiera dietro lo schienale (quest´ultima evita l´intrusione del carico nell´abitacolo). Le schiume delle imbottiture sono a portanza differenziata per dare il giusto sostegno alle varie parti del corpo, offrire il massimo comfort e assicurare un buon contenimento laterale e longitudinale anche su percorsi tortuosi. Di serie sia gli appoggiatesta anteriori, che sono inclinabili e regolabili in altezza, sia quelli posteriori. A richiesta si può avere il terzo appoggiatesta posteriore, abbinato alla cintura. Alfa 147 è dotata di cinture di sicurezza inerziali con arrotolatore, pretensionatore e limitatore di carico. In caso d´impatto, il pretensionatore pirotecnico a comando elettronico richiama in pochi millisecondi il nastro, garantendo la perfetta aderenza di quest´ultimo al corpo. All´interno degli arrotolatori anteriori sono collocati anche i limitatori di carico, capaci di cedere in modo controllato, dosando la spinta esercitata dalla cintura sulle spalle. Il piantone dello sterzo - Gli urti frontali, in particolare ad alta velocità, possono provocare l´intrusione del volante nell´abitacolo. Per evitare che ciò accada, la struttura dell´albero del piantone di Alfa 147 è telescopica. Diviso in due tronconi, la parte inferiore è costituita da un canotto collassatore, che mantiene fissa la posizione del volante nel momento dell´impatto. Quella superiore, invece, è scorrevole (per la registrazione assiale) e basculante (per la registrazione verticale). Rigidezza torsionale - La rigidezza torsionale della scocca è un prerequisito essenziale per la sicurezza, oltre che per il comfort di marcia. Il valore fatto registrare da Alfa 147 è eccellente: 110. 000 kgm/rad per la versione a 3 porte e 95. 000 per la 5 porte. Tanti gli accorgimenti che hanno portato a questo risultato e che hanno permesso, inoltre, di fare dell´abitacolo del nuovo modello una vera e propria cellula di sopravvivenza. Sono i longheroni a deformazione controllata, che assorbono l´energia di eventuali impatti e le porte munite di barre antintrusione e di rinforzi sul montante centrale e sulla cintura per una maggiore difesa dagli urti laterali. Sono i puntoni anteriori vincolati alla fiancata con elementi di raccordo che contribuiscono anche all´assorbimento di energia frontale. Poi i montanti delle cerniere anteriori rinforzati, che offrono alti valori di resistenza allo schiacciamento. Così come irrobustiti sono il raccordo tra la sospensione e il cruscotto e i montanti del parabrezza, che contribuiscono ad irrigidire trasversalmente l´abitacolo, rendendolo solidale con le fiancate all´altezza della cintura. Fire Prevention System - Il Fire Prevention System (Fps) costituisce la soluzione più moderna e sofisticata in tema di sicurezza passiva, per la protezione della vettura da possibili rischi di un incendio. Tra i principali componenti del sistema c´è l´interruttore inerziale che, in caso di urti di una certa entità, blocca istantaneamente la pompa elettrica nelle vetture a benzina e l´elettrovalvola di alimentazione in quelle diesel. In questo modo si provoca una caduta di pressione nei condotti del combustibile, impedendo la fuoriuscita di carburante. Sulle versioni a benzina di Alfa 147 c´è anche, montata dopo il serbatoio, una valvola antideflusso che previene le perdite di carburante in caso d´urto, di ribaltamento o di danni alle tubazioni. Il serbatoio del carburante, realizzato in materiale plastico resistente alle sollecitazioni meccaniche e al fuoco, è sistemato in posizione protetta, davanti all´asse posteriore. Tutti i cavi di corrente dell´impianto elettrico, infine, sono dotati di "maxi-fuse": dispositivi che permettono d´interrompere l´alimentazione elettrica quando si registra una temperatura troppo alta. I cavi di collegamento con il motorino d´avviamento e con l´alternatore hanno un rivestimento resistente all´abrasione e sono collocati in zone protette. Particolare cura è stata posta nella disposizione dei componenti e dei gruppi (del vano motore, dell´impianto elettrico, dell´alimentazione del combustibile e dei freni), che potrebbero essere danneggiati da un´avaria o da un incidente. I rivestimenti interni sono ignifughi e soddisfano le severe norme americane sull´infiammabilità. Protezione contro il furto - Immobilizzatore Alfa Code Ii - Il nuovo modello è anche al riparo dai tentativi di furto grazie alla sua chiave elettronica Alfa Code Ii, che varia il codice di accesso ad ogni avviamento. Alfa Code Ii, che in alcuni Paesi permette di ottenere un trattamento più favorevole all´atto di stipulare l´assicurazione contro il furto, impedisce l´avviamento del motore in assenza della chiave originale della vettura. All´interno dell´impugnatura, infatti, è inserito un "transponder", cioè un trasmettitore contenente un codice elettronico, che, interrogato dalla centralina elettronica, autorizza l´avviamento inviando un codice segreto. Quest´ultimo non è fisso ma varia ad ogni avviamento. Inoltre la trasmissione avviene in forma criptata mediante un algoritmo segreto (le combinazioni sono miliardi). Il codice viene letto dalla centralina grazie ad un´antenna coassiale, alloggiata attorno al commutatore d´accensione. Il livello di sicurezza garantito dal sistema è massimo. Il codice segreto, infatti, non appare mai "in chiaro" ad alcun operatore, né in fabbrica, né presso il fornitore di chiavi e l´algoritmo di decrittazione non risiede in nessuno dei componenti installati sulla vettura (non può quindi essere copiato). In caso di malfunzionamento, tuttavia, è predisposto per funzionare con un programma d´emergenza, che utilizza il pedale dell´acceleratore per trasmettere un codice specifico riportato sulla Code Card e conosciuto solo dal proprietario. Allarme antifurto - Oltre all´"immobilizer" Alfa Code Ii, si può richiedere l´antifurto con allarme volumetrico e antisollevamento per prevenire il furto degli oggetti contenuti nell´abitacolo e nel bagagliaio, delle ruote e della vettura stessa per sollevamento. L´impianto prevede una centralina di controllo elettronico con sirena d´allarme sistemata nel vano motore. È dotato di sensori perimetrali, volumetrici e di una livella elettronica. Si attiva con il telecomando a radiofrequenza integrato nella chiave d´accensione, che aziona anche la chiusura e l´apertura a distanza delle porte. A differenza di quello a raggi infrarossi, questo telecomando non richiede un puntamento preciso, ha un raggio d´azione più ampio e agisce anche attraverso vetri filtranti o sporchi. Un "rolling code" (che si aggiorna ogni qualvolta il sistema viene usato) garantisce contro l´eventuale intercettazione del comando per l´apertura delle porte. Il "led" sistemato nell´apposito interruttore collocato sulla mostrina centrale, inoltre, avvisano il cliente dell´inserimento dell´antifurto e degli eventuali difetti del sistema. Nell´ambito dei sistemi antieffrazione sono state messe a punto altre semplici ma efficaci soluzioni che impediscono l´apertura della vettura dall´esterno: come i ripari per proteggere i dispositivi di apertura delle porte, del baule e del cofano motore. Gianfranco Rosso.  
   
 

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