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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Ottobre 2000
 
   
  APERTURA AL PUBBLICO DELL´ARCHIVIO DELLA CAMERA DI COMMERCIO ALLA TERZA EDIZIONE L´INIZIATIVA PER FAVORIRE LA DIFFUSIONE E LA CONOSCENZA DEI PREZIOSI DOCUMENTI NEGLI ARCHIVI

 
   
  Milano, 23 ottobre 2000 - Gli imprenditori passano, ma la cultura economica resta e la Camera di Commercio di Milano, che come istituzione ha il compito di promuovere il recupero di un patrimonio che le imprese rischiano di trascurare o addirittura eliminare, apre al pubblico il proprio Archivio Storico, fonte importante di consultazione per ricercatori, studiosi ed editori, ma anche interessante occasione cultura´ per tutti i cittadini. Domenica 22 ottobre, dalle ore 10. 00 alle ore 16. 00 è stata allestita nella sede di Palazzo Affari ai Giureconsulti, in via Mercanti 2 a Milano una mostra con l´esposizione dei documenti più antichi, dei marchi dì fabbrica di inizio secolo, delle immagini fotografiche e dei disegni che illustrano la sede storica dell´ente camerale, La mostra è stata curata con la collaborazione del Centro sulla storia dell´impresa e dell´innovazione, organismo fondato dalla Camera di Commercio di Milano con l´obbiettivo di recuperare e diffondere la conoscenza della storia economica milanese. , un patrimonio da conservare e valorizzare perché sia a disposizione di un pubblico sempre più vasto. L´iniziativa si inserisce all´interno del progetto nazionale "Domenicarchivio", coordinato dall´Ufficio centrale dei beni Archivistici del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, che prevede l´apertura domenicale dei maggiori archivi di Stato. Il progetto, vuole favorire la diffusione e la conoscenza delle, strutture e dei servizi resi dall´amministrazione archivistica. In questo senso si cerca di valorizzare i preziosi documenti cartacei, veri e propri tesori di grande rilievo spesso noti solo ad un pubblico di ricercatori e praticamente sconosciuti al cittadino qualunque. "Milano non è solo "capitale" economica - ha dichiarato Danilo Broggi, consigliere della Camera di Commercio di Milano - ma offre importanti occasioni di incontro culturale, come dimostra l´apertura Domenicale dei maggiori archivi, fonte preziosa dì informazione e memoria nella storia. La Camera di Commercio, tra l´altro, vanta un prezioso archivio storico che conserva documenti che vanno dal 1299 al 1960 in grado di raccontare la vita dei mercanti milanesi dal trecento ad oggi. Questa raccolta aperta al pubblico, ra ppresenta una possibilità concreta di ricostruire la storia di Milano attraverso le testimonianze delle attività economiche. "L´archivio della Camera di Commercio - ha continuato Songalli - non è solo una raccolta di documenti antichi, ma vuol dare anche informazione sulle radici dei soggetti economici tuttora esistenti. E una ´ricerca condotta dallo stesso ente camerale sui documenti dell´archivio storico, che ha permesso di ricollegare la vocazione profondamente europea di Milano al Medioevo, fin dal Trecento, il mercante milanese andava periodicamente verso l´odierna Germania e Svizzera attraverso il passo dello Spluga, il più utilizzato, e il passo del Gries" Durante la manifestazione si è tenuta una porformance scenica e musicale a cura dell´associazione culturale No´hma dal titolo "Dal nome all´immagine" della durata di 30 minuti, con momenti piacevoli, riflessivi e divertenti. Nell´archivio si trovano documenti che vanno dal 1299 al 1960, autorizzazioni mercantili, richieste di lasciapassare, contratti, sentenze che davano ragione all´uno o all´altro mercante, tra cui spiccano il decreto che riconosce il marchio della Camera di Commercio negli anni del Fascismo a firma di Mussolini e la lettera che ricorda la ribellione delle piscinine, orafane sfruttate dai loro insegnanti, primo esempio di emancipazione femminile. Una collezione importante è quella costituita dai marchi di fabbrica e dai diplomi di benemerenza di inizio secolo. L´obbligo di depositare presso la Camera di Commercio i loghi aziendali, spesso fabbricati a mano, riprodotti sulle confezioni, ha permesso di salvare testimonianze di cultura materiale, di costume e di vita quotidiana. Grazie al marchio è stato possibile conoscere che cosa si beveva nel secolo scorso, quali prodotti alimentari ebbero nuova diffusione e quando la cura per l´igiene dei corpo e la salute iniziarono il diffondersi nelle nostre regioni. Tra i manifesti più importanti, che testimoniano le tendenze artistiche e il clima storico - culturale degli anni passati, ritroviamo prodotti unici come il marchio Liberty l´Elixir Zucchi, rimedio ideale per bronchiti e tubercolosi,in cui già si poteva intravedere un´eco del fortunato simbolo della Branca, il Madapolan Cinese, tessuto in cotone del l909, in cui si ritrovano suggestioni orientaleggianti, o ancora uno dei più riusciti e longevi marchi pubblicitari italiani, quello del Fernet Branca. L´aquila che tenendo fra gli artigli una bottiglia del famoso digestivo si posa sul globo terrestre fasciato dalla scritta "Fernet Branca" venne probabilmente ideata in vista della Esposizione Nazionale del Sempione, che si sarebbe aperta a Milano proprio in quella primavera segnando, per il capoluogo milanese, un momento dì grande espansione commerciale. Così anche gli avvenimenti politici, come l´arte, la letteratura e la musica, furono fonti di ispirazione inesauribili per i creatori degli antichi marchi di fabbrica. Un esempio viene fornito dall´etichetta del caffè Alleanza dedicato alla famosa Triplice Alleanza tra Austria, Italia e Germania dove alla stretta di mano tra Umberto I e Guglielmo Ii faceva da cornice il Patheon, simbolo di una antica sovranità imperiale.  
   
 

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