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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Ottobre 2000 |
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SALUTE: TROPPO SALE A TAVOLA FA VENIRE LA CATARATTA
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Milano, 24 ottobre 2000 - Brutte notizie ai buongustai e buoni consigli per i nostri occhi. Troppo sale a tavola fa male alla vista. Nella fattispecie, per i soggetti che nella propria dieta esagerano con il sale (sopra i 3. 2 gr al dì), si riscontra un rischio doppio, nello sviluppare la cataratta. E´ questo l´appello lanciato da B2eyes. Com www. B2eyes. Com il primo portale per gli ottici italiani, che offre una panoramica a tutto campo sul mondo degli occhiali e delle lenti a contatto, della vista e della visione in genere, e che nella fattispecie pubblica uno studio condotto da ricercatori australiani che hanno seguito e controllato 2. 783 casi. "L´aumento statistico di queste particolari cataratte sotto capsulari posteriori", ci spiega il Dott. Carlo Vanetti, microchirurgo oculista di Milano e membro dell´Ascrs (American Society of Cataract and Refractive Society), "può essere correlata al tipo di alimentazione, ma anche ad altri fattori come diabete, l´uso indiscriminato di cortisone e soprattutto l´esposizione prolungata ai raggi ultra violetti. " Da qui il consiglio di B2eyes. Com per una dieta più equilibrata, con un apporto sodico vicino ai 2. 400 mg al giorno (un cucchiaio da caffè), riduzione di alcool e tabacco e protezione degli occhi con occhiali da sole quando le condizioni climatiche potrebbero esporli ad alte dosi di raggi U. V, veri e propri acceleratori dell´invecchiamento dei tessuti. "Come conferma uno studio epidemiologico della Società Americana di Oftalmologia", prosegue il Dott. Vanetti, "sviluppare una cataratta è virtualmente inevitabile con l´aumento dell´età, soprattutto al di sopra dei 75 anni. " Negli Stati Uniti vengono eseguiti, precisa B2eyes. Com, ogni anno circa 1. 300. 000 interventi, in Italia poco più di 250. 000. In chirurgia l´intervento di cataratta è considerato l´evenienza in assoluto più frequente dopo quella del parto. "Non bisogna per questo essere allarmati", ci rassicura il dott. Vanetti "oggi l´intervento tecnicamente più avanzato, la facoemulsificazione, permette di frammentare il cristallino opaco e di aspirarlo dall´occhio, per sostituirlo con una piccola lente di materiale plastico pieghevole. Tecniche e materiali permettono interventi ambulatoriali, con anestetici somministrati in colliri, senza dolore, della durata di circa 15/20 minuti, con un pronto recupero post operatorio grazie alla precisione della microchirurgia ed alla assenza di punti di sutura. " . |
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