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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 25 Ottobre 2000 |
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TRIMESTRALE FIDEURAM ( SAN PAOLO IMI)UTILE CONSOLIDATO A 311,7 MILIARDI (161 MILIONI DI EURO) NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2000
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Milano, 25 ottobre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram (Gruppo Sanpaolo Imi) ha approvato la relazione che presenta i dati economico-patrimoniali consolidati relativi al terzo trimestre 2000. Sotto il profilo reddituale, lŽutile netto consolidato del terzo trimestre 2000 è stato di 117,3 miliardi di lire (60,6 milioni di euro), con un aumento del 10% rispetto ai 106,3 miliardi (54,9 milioni di euro) del trimestre precedente. Nei primi nove mesi del 2000 lŽutile netto consolidato è stato pari a 311,7 miliardi di lire (161 milioni di euro), con un aumento del 41% rispetto ai 220,8 miliardi di lire (114,1 milioni di euro) del corrispondente periodo del 1999. Il risultato economico va apprezzato tenendo conto degli ingenti importi accantonati, nellŽambito del piano di sviluppo triennale, per incentivi a favore dei promotori finanziari e dei dipendenti pari a 160,2 miliardi (82,7 milioni di euro) nei nove mesi dellŽesercizio in corso, contro i 50 miliardi (25,8 milioni di euro) dei primi nove mesi 1999. LŽutile netto "pro-forma" del periodo 1. 10. 1999-30. 9. 2000 è stato di 396,6 miliardi di lire (204,8 milioni di euro), da confrontarsi con i seguenti valori dei periodi precedenti: 356,9 miliardi di lire (184,4 milioni di euro) nel periodo "pro-forma" 1. 7. 1999-30. 6. 2000; 330,8 miliardi di lire (170,9 milioni di euro) nel periodo "pro-forma" 1. 4. 1999-31. 3. 2000; ?305,7 miliardi di lire (157,9 milioni di euro) nellŽesercizio 1. 1. 1999-31. 12. 1999. Si può prevedere che il risultato economico consolidato dellŽintero esercizio 2000, salvo marcate variazioni dei mercati finanziari, supererà di circa il 30% il risultato netto dellŽesercizio 1999, nonostante lŽimpatto dei costi di espansione allŽestero e dei progetti relativi allŽofferta di servizi bancari via Internet. Per quanto attiene lŽaspetto operativo, la raccolta netta al 30 settembre scorso si è attestata a 12. 275 miliardi di lire (6,3 miliardi di euro), di cui 2. 017 miliardi (1 miliardo di euro) nel terzo trimestre, facendo registrare un incremento del 43% rispetto al 30. 9. 1999. I premi assicurativi emessi nei primi nove mesi del 2000 sono stati di 1. 510 miliardi di lire (780 milioni di euro), il 59% in più rispetto allo stesso periodo del 1999. Di questi, i nuovi premi sono stati pari a 1. 092 miliardi (564 milioni di euro), più 95,3% rispetto ai primi nove mesi di un anno fa. Le attività finanziarie della Clientela amministrate al 30. 9. 2000 ammontavano a 96. 953 miliardi di lire (50,1 miliardi di euro). Il risparmio gestito (fondi comuni, private banking, riserve vita e fondi pensione) è risultato di complessivi 80. 473 miliardi (41,6 miliardi di euro), corrispondenti allŽ83% delle masse amministrate. Tale valore rappresenta un incremento del 31% rispetto ai 61. 570 miliardi (31,8 miliardi di euro) del 30. 9. 1999. Al 30 settembre 2000 la Rete distributiva ha raggiunto il numero di 3. 678 promotori finanziari, con un incremento netto di 282 unità rispetto al 30. 9. 1999. Il risultato economico al 30. 9. 2000, confrontato con quello al 30. 9. 1999, evidenzia che: ?il margine dŽinteresse, pari a 99,2 miliardi (51,3 milioni di euro), è aumentato di 39,9 miliardi (20,7 milioni di euro) principalmente per il positivo apporto dellŽattività di tesoreria e dellŽandamento dei tassi. ?le commissioni nette - pari a 568,5 miliardi (293,6 milioni di euro) - sono aumentate di 164,8 miliardi (85,1 milioni di euro), più 41%. LŽaumento deriva da maggiori commissioni attive per 496,1 miliardi (256,2 milioni di euro) rispetto allŽanalogo periodo dello scorso esercizio; ad esse si è contrapposta una crescita delle commissioni passive e degli altri compensi alla Rete per 331,3 miliardi (171,1 milioni di euro) rispetto al 30. 9. 1999. In particolare, le commissioni nette di gestione sono aumentate sensibilmente in seguito alla crescita delle masse medie complessive gestite di circa 22. 500 miliardi (11,6 miliardi di euro) dal settembre 1999 (+34%). AllŽinterno delle commissioni nette di gestione spiccano quelle sui fondi comuni dŽinvestimento, che hanno registrato un aumento pari a 179,7 miliardi (92,8 milioni di euro) rispetto ai primi nove mesi del 1999. Per le commissioni nette di collocamento lŽincremento è stato di 118,2 miliardi (61 milioni di euro). Nel loro ambito risulta significativo: il crescente apporto delle commissioni sui fondi, ammontate a 113,3 miliardi (58,5 milioni di euro), in seguito alla maggiore raccolta lorda effettuata e ad alcune modifiche intervenute nel "pricing"; lŽapporto delle commissioni per raccolta ordini sia della Banca sia della controllata Fideuram Capital Sim per effetto della consistente crescita dei volumi intermediati, pari a 79,2 miliardi di lire (40,9 milioni di euro). Tra le altre commissioni nette si distinguono le incentivazioni alla Rete, sia ordinarie - commisurate alla raccolta netta ed agli obiettivi di reclutamento dellŽanno, pari a 109,4 miliardi (56,5 milioni di euro) - sia collegate al piano di sviluppo triennale 1999-2001, pari a 140 miliardi (72,3 milioni di euro). Gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto sono risultati di 69,2 miliardi (35,8 milioni di euro). La posta è inferiore per 22,3 miliardi (11,5 milioni di euro) allŽammontare registrato nei primi nove mesi del 1999, essenzialmente a seguito della flessione del risultato di Fideuram Vita. Su questŽultimo hanno inciso sia gli accantonamenti integrativi alle riserve tecniche previste dalle disposizioni Isvap in materia di nuove basi demografiche emanate a dicembre 1999, sia le minusvalenze sul portafoglio titoli rilevate alla fine del periodo. Queste due voci, al lordo degli effetti fiscali, sono ammontate rispettivamente a 21 e 14 miliardi (10,8 e 7,2 milioni di euro). Al 30. 9. 2000 il portafoglio titoli di Fideuram Vita ammontava a circa 9. 700 miliardi (5 miliardi di euro), di cui 7. 300 miliardi (3,8 miliardi di euro) immobilizzati. Le spese amministrative - pari a 314,8 miliardi (162,6 milioni di euro) - sono cresciute di 42,8 miliardi (22,1 milioni di euro). LŽincremento si ripartisce fra maggiori spese del personale per 22,4 miliardi (11,6 milioni di euro) e maggiori altre spese per 20,4 miliardi (10,5 milioni di euro). Gli accantonamenti per rischi ed oneri, pari a 13,6 miliardi (7 milioni di euro), sono cresciuti di 1,8 miliardi (1 milione di euro) e sono costituiti essenzialmente da oneri di fine rapporto con i promotori finanziari commisurati allŽandamento delle commissioni. Le imposte sul reddito dellŽesercizio, pari a 45,8 miliardi (23,7 milioni di euro), sono aumentate di 25,4 miliardi (13,2 milioni di euro) principalmente per maggiori accantonamenti fiscali connessi ai più elevati utili conseguiti dalle Società del Gruppo. Vengono uniti in allegato i prospetti della situazione patrimoniale al 30. 9. 2000, del conto economico dei primi nove mesi del 2000 e lŽevoluzione trimestrale del conto economico nel periodo 1. 10. 1999-30. 9. 2000 (in lire ed euro). |
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