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Notiziario Marketpress di
Martedì 31 Ottobre 2000 |
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DAL RAPPORTO FEDERCOMIN "ARCIPELAGO INTERNET" EMERGE UNA PROFONDA TRASFORMAZIONE DEI BUSINESS E DELLE FIGURE PROFESSIONALI E LA DIFFICOLTÀ DI REPERIRE PERSONALE SPECIALIZZATO
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Vicenza 31 ottobre 2000 Federcomin, la Federazione di Confindustria che rappresenta oltre 1. 000 aziende di telecomunicazioni, radiotelevisione ed informatica, ha presentato oggi 30 ottobre a Vicenza, nell´ambito di Sat Expo 2000, il Rapporto Federcomin "Arcipelago Internet". La ricerca è stata illustrata da Marco Gambaro nel corso di un Convegno organizzato da Federcomin in collaborazione con Eutelsat, al quale hanno partecipato: Alberto Tripi, presidente Federcomin; Domenico De Masi, ordinario di Sociologia del Lavoro dell´Università La Sapienza (Roma); Maurizio Giunco, vice presidente Frt; Bernard Nihotte, general manager Monaco Telecom International; Arduino Patacchini, direttore Programma Multimedia-eutelsat; Alessandro Pegoraro, amministratore delegato Yahoo Italia; Bruno Bertolino, direttore New Media Sitcom; Pablo Canestro, sales manager Philips; Antonio Marano, amministratore delegato Stream News; Gaetano Stucchi, director Ebu television department. Al Convegno è intervenuto in video-conferenza anche Vincenzo Vita, Sottosegretario al Ministero delle Comunicazioni. Dal rapporto Federcomin è emerso che la velocità di penetrazione di Internet è stata superiore rispetto a quella delle principali innovazioni tecnologiche. Ad esempio, per raggiungere i 100 milioni di utenti la radio ha impiegato 60 anni, la televisione 30 ed Internet solamente 7. Negli Stati Uniti la penetrazione di Internet nelle famiglie ha raggiunto il 48,7% (maggio 2000). In Italia la penetrazione è inferiore rispetto a quella dei principali paesi europei. L´arretratezza è in parte dovuta al ritardo accumulato dal comparto dei personal computer, ora in fase di recupero. La penetrazione dei principali prodotti di elettronica di consumo appare invece in linea con quella europea. In Italia il 32% dei nuclei familiari possiede un pc; il 26% un lettore cd/dvd rom; il 23% una console videogiochi; l´ 11% ricezione satellitare. La telefonia cellulare è l´unica voce per cui l´Italia occupa una delle prime posizioni in Europa (67% a febbraio 2000). E´ dubbia la possibilità che vengano ridotti i costi per il controllo e la sicurezza. Sebbene i sistemi di sicurezza informatici stiano diventando sempre più sofisticati, il rischio di truffe e di intrusioni non può essere escluso. Per questo motivo la sicurezza sarà, nei prossimi anni, una delle voci di costo più rilevanti. Secondo il Rapporto Federcomin sono alti i rischi di estinzione o di profonda trasformazione dei business e delle figure professionali che non sapranno adattarsi o che non saranno più necessari. La difficoltà di reperimento del personale specializzato è uno degli elementi di debolezza strutturale italiana (ma non solo italiana, anche europea), determinato dalla mancanza di competenze disponibili nel comparto Ict. La crescita esponenziale della domanda determinerà un profondo gap di professionalità che, secondo le stime di Federcomin, nel 2002 sarà pari al 18% nel settore italiano It. La scarsità di personale qualificato è una problematica comune alla maggior parte dei Paesi europei. Infatti, la domanda del settore It e di quello E-business salirà dai 14. 5 milioni attuali ai 22 milioni del 2003 innalzando il gap di professionalità da 1. 9 a 3. 8 milioni di impieghi. A livello mondiale, si stima che gli utenti di Internet siano quasi 360 milioni (luglio 2000). In Europa il numero di utenti salirà dagli attuali 95 milioni circa a 140 milioni nel 2003, pari all´80% della popolazione. L´aumento di utenza europea sarà, a causa del ritardo iniziale, percentualmente superiore alla crescita negli Stati Uniti. Inoltre, gli utenti che effettueranno abitualmente acquisti sul web saranno 34 milioni nel 2003. L´utente domestico italiano appartiene alla fascia d´età compresa fra i 21 ed i 49 anni, ha una buona scolarità ed una professione qualificata (luglio 2000). Negli Stati Uniti il profilo degli utenti si sta modificando. Come accade con l´introduzione di ogni nuova tecnologia, da fenomeno di "élite" Internet si sta diffondendo fra gli strati della popolazione con più modesto reddito e bassa scolarità. Inoltre, è in aumento il numero di donne che utilizza la rete. I tradizionali mezzi di comunicazione di massa sono minacciati dal crescente utilizzo di Internet da parte dell´utenza privata che può indirizzare la sua attenzione verso il nuovo canale. I navigatori stanno modificando i lori gusti e le loro abitudini in funzione del nuovo mezzo. Internet ha colpito in particolare la televisione, contribuendo però a rivitalizzare la radio, che è possibile consumare contemporaneamente. La penetrazione di Internet nella grande impresa ha raggiunto quota 100% nel 1999, mentre circa il 75% delle Pmi è attualmente collegato. La maggior parte delle imprese ha utilizzato inizialmente l´accesso a Internet solo per la posta elettronica non soggetta ai lunghi tempi di attesa che comporta la navigazione vera e propria. La posta elettronica rimane ancora il principale servizio utilizzato dalle imprese sotto i 10 addetti. Tra le imprese con più di 10 addetti l´installazione di siti web e di servizi di commercio elettronico ha subito una forte accelerazione nel corso del 1999. Circa il 20% di esse ha già un sito web e ben 12. 000 imprese (pari al 6,2%) prevedono di avere un sito e-commerce entro i prossimi due anni. Tra le Pmi è attualmente diffusa l´installazione di siti vetrina grazie all´ampia offerta di pacchetti di apertura di siti web chiavi in mano a costi bassissimi. I settori della finanza, dei servizi pubblici e dei servizi professionali trainano la diffusione dell´accesso ad Internet e dei servizi legati al commercio elettronico. Il tasso di collegamento delle Pmi sfiora, infatti, il 90% nel settore dei servizi alle imprese, mentre la quota più bassa (poco più del 60%) è riportata dal settore dell´edilizia. Le imprese con più di 10 dipendenti hanno aumentato notevolmente gli investimenti in reti Intranet ed Extranet per sfruttare i vantaggi di un collegamento fra le diverse sedi. Il mercato dei servizi Intranet ha generato un giro d´affari quasi 4 volte superiore a quello dei servizi per l´accesso del mercato business nel 1999. Il tasso di crescita previsto per i servizi Intranet è enorme in quanto oltrepasserà i 2. 700 mld di lire nel 2003, mentre il mercato dell´accesso per il settore business raggiungerà i 560 miliardi di lire. Infolink; www. Federcomin. It . |
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