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Notiziario Marketpress di
Venerdì 10 Novembre 2000 |
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L´ARIZONA E LA CULTURA DEI NATIVI AMERICANI
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Dopo la California e la Florida, "for whom the bell talls" ? (per chi suona la campana ?). E´ arrivato il momento dell´Arizona, uno degli Stati più suggestivi e meno noti. Il "mito" degli States ha una forte presa sui viaggiatori europei non tanto per gli stereotipati profili metropolitani, quanto per il retaggio di un passato pionieristico, scenograficamente immortalato dall´epopea del Nuovo Mondo: immense praterie, bisonti e puledri al vento, valli monumentali e desertiche, vasti orizzonti. Le situazioni e le tipologie di una umanità diseredata, messe in luce da Steinbeck o da Faulkner in zone rurali o paludose della West Coast, non sono del tutto mutate, ma semmai consolidate per via degli incessanti flussi migratori. Nelle località più sperdute, lontano dai ritmi incalzanti dei media e dalle sollecitazioni ipertecnologiche, si coglie il grande respiro di un Paese, "melting pot" di genti e di culture. Ripercorrere i sentieri dell´avventura, accostarsi alla civiltà dei nativi che popolano le riserve, fare delle esperienze agrituristiche nei "dude ranches" tra cavalli, bovari e rodei, o "no-limits" nelle rapide dei fiumi, visitare le vecchie miniere o le cittadelle dei cercatori d´oro, queste sono solo alcune delle variegate proposte dell´Arizona. L´epopea del West affascina e invita a scoprire uno sconfinato "museo vivente" e farne parte, anche per breve, accompagnati dal sottofondo di un banjo o di una chitarra "country". I tamburi delle popolazioni "native americane" hanno risuonato per tutta l´Arizona per oltre 1000 anni ed oggi questo ritmo continua. L´arizona ha più riserve di ogni altra nazione degli Stati Uniti, infatti è popolata da ben 22 tribù native americane. I turisti, che desiderano trascorrere una giornata in con una di queste tribù, hanno l´opportunità di provare questa piacevole esperienza grazie alla disponibilità e all´ospitalità di queste genti. A nord-est dell´Arizona si trova la Navajo Indian Reservation una riserva indiana che si espande per oltre 25. 000 miglia quadrate ed è popolata da 250. 000 abitanti. I Navajo, conosciuti per la produzione artigianale di fantastici gioielli e piccoli tappeti intrecciati, incoraggiano i turisti a conoscere la loro storia, paesaggi e cultura invitandoli a visitare dei luoghi suggestivi come la Monument Valley, il Canyon de Chelly e Window Rock. Alberghi e ristoranti sono disponibili, su prenotazione, nelle località più famose. La popolazione Hopi vive in villaggi situati sugli altopiani a nord-est dell´Arizona ed è conosciuta per la lavorazione del giunco e per la creazione delle bambole Kachina. Questa popolazione è molto aperta e cordiale verso i turisti e li incoraggia a visitare i propri centri. La comunità Hopi è per tradizione molto riservata, per questo motivo, nella riserva, è proibito fotografare, filmare e registrare. La cultura Apache è cresciuta attraverso l´Arizona per secoli. Nell´arizona dell´est, i turisti possono visitare la White Mountain Apache Reservation, ammirare lo storico Fort Apache e sciare a Sunrise Ski Resort gestito dalla tribù stessa. Nell´arizona del sud si trova la San Carlos Apache Reservation dove visse Geronimo, che alla metà del 1800 guidò gli attacchi ai coloni inglesi. Il Grand Canyon può essere visitato dai turisti in diversi modi, a piedi, a cavallo o in elicottero per visitare la Havasupai Indian Reservation e la tribù più antica degli Stati Uniti. Nella parte occidentale del Grand Canyon, la Hualapai Indian Nation accoglie i turisti nei suoi lodge ed organizza escursioni e rafting. La tribù Hualapai è l´unica ad offrire rafting tours. In tutte le riserve, i musei, i paesaggi e i siti raccontano le storie dei primi indiani d´America. Infatti, le tribù pre-colombiane come gli Hohokam dell´Arizona del Sud, i Sinagua dell´Arizona centrale e gli Anasazi dell´Arizona del nord hanno lasciato resti che testimoniano la loro grande abilità nelle coltivazioni, nella gestione delle acque e nella realizzazione di gioielli, vasellame e stoffe. I turisti possono visitare molti musei sulla cultura indiana in tutto lo stato: come l´Heard Museum a Phoenix, il Museum of Northern Arizona a Flagstaff e l´Amerind Foundation nell´Arizona del sud. Inoltre gallerie d´arte e negozi di souvenir, gioielli, ceramiche, tessuti e tappeti sono specializzati nella vendita dell´artigianato indiano. Fantastica Arizona - Atterrando per la prima volta a Phoenix si resta sbalorditi dalle dimensioni di questa città, sesta negli Stati Uniti per grandezza. Con un territorio ancora più vasto di quello di Los Angeles, la capitale dell´Arizona, si estende per oltre 1. 036 chilometri quadrati. Phoenix, circondata da 20 agglomerati urbani in rapida crescita, da vita ad un nuovo tipo di metropoli fatta di quartieri satellite a bassa densità abitativa, ben pianificati e organizzati con ampi centri commerciali, parchi naturali, campi da golf e una miriade di imprese e complessi industriali. Anche da 10. 000 piedi d´altezza, questo panorama urbano stupisce per la sua originalità. Phoenix è una città che ha molto da offrire agli appassionati sportivi, poiché vi sono rappresentati i quattro sport più popolari con i Phoenix Suns (Nba) per il basket, i Phoenix Coyotes (Nhl) per l´hockey, gli Arizona Diamondbacks per il baseball e gli Arizona Cardinals per il football. Phoenix ha molto da offrire anche a coloro che praticano gli sport con decine di parchi situati sulle montagne desertiche che consentono escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo lungo sentieri ben tracciati. Vi sono molte opportunità anche per gli appassionati di golf, con duecento tracciati a disposizione; per gli amanti del tennis che possono scegliere fra centinaia di impianti pubblici e privati; vi sono inoltre numerose piscine. Con oltre 350 giorni di sole all´anno, il clima è ideale per le attività all´aperto, ma esistono anche importanti luoghi d´interesse culturale che giustificano delle visite al chiuso. Ad esempio il Museo Heard, nel centro di Phoenix, uno dei più importanti musei archeologici del mondo, con una mostra permanente che racconta la storia degli Indiani d´America, in particolare delle 21 tribù indigene dell´Arizona. Uno spazio particolarmente interessante del museo è quello dedicato alle bambole Kachina, piccole figure in legno lavorate a mano dagli Indiani Hopi e tradizionalmente utilizzate per insegnare alle fanciulle Hopi la cultura del proprio popolo. Queste bambole, oggi molto richieste e collezionate, sono in vendita nel negozio del Museo Heard insieme ad altri oggetti autentici, come gioielli in argento e turchese, sculture e libri che il Museo acquista direttamente da artisti Indiani. Anche nelle gallerie e nei negozi di Scottsdale, autentico paradiso per gli amanti dello shopping nell´area di Phoenix, vi sono raffinate gioiellerie, negozi di artigianato e arte. La città conta oltre 100 gallerie d´arte, molte delle quali concentrate nel cosiddetto Art District, situato tra Main Street e Marshall Way. Il deserto (dal color ocra al rossiccio) quasi privo di vegetazione che circonda Phoenix è in netto contrasto con l´aspetto moderno e cosmopolita della città. Spostandosi più a nord, ad una sola ora di viaggio, il paesaggio muta radicalmente: le piante diventano più frequenti, enormi cactus ricoprono le montagne circostanti. I colori cambiano, poi, repentinamente vicino a Sedona: anzichè piante del deserto proliferano alberi dalle grandi foglie verdi. Rosse rocce arenarie, che si stagliano contro l´azzurro del cielo prendono il posto delle montagne desertiche. Lo scrittore Zane Grey fu il primo a descrivere le rocce dei canyon che circondano Sedona nel suo libro, Call of the Canyon. In seguito, fu l´industria cinematografica a far scoprire questi paesaggi a milioni di persone in tutto il mondo, utilizzando questa zona come set per famosi film "western". Sedona è così divenuta una località nota e meta del turismo internazionale: oltre 3,5 milioni di persone visitano, ogni anno, queste zone. Il clima è ideale, mite d´inverno e caldo d´estate, e la località offre attrattive per tutte le esigenze: shopping, ristoranti, gallerie d´arte, escursioni a piedi o in jeep per esplorare i punti più suggestivi. Proseguendo verso nord per circa mezz´ora, si raggiunge un´altra sorprendente località: Flagstaff, città circondata da altissimi pini. D´inverno la città e i monti circostanti sono ricoperti da un manto di neve, mentre d´estate tutto fiorisce e le giornate sono miti con serate fresche. La brusca differenza d´altitudine, e quindi di paesaggio e di clima, tra Phoenix e Flagstaff rende possibile, d´inverno, nuotare sotto il sole nelle piscine di Phoenix e, dopo sole due ore d´auto, essere in montagna a sciare. Il Grand Canyon è indubbiamente la principale attrazione dell´Arizona, con Flagstaff che dista solo un´ora di auto dal South Rim. Qui domina il paesaggio aspro delle gole del canyon, che secondo i geologi rivelano le origini del mondo. A Phoenix numerosi operatori turistici offrono diverse opportunità e servizi per scoprire il Grand Canyon: escursioni giornaliere in autobus o aereo e per chi viaggia con la propria auto, escursioni di due giorni, con pernottamento al Grand Canyon, a Flagstaff o nel vicino paese di Wiliams. Sono disponibili diverse sistemazioni alberghiere, da accoglienti bed & breakfast allo storico hotel El Tovar situato nel South Rim. Da Williams si può raggiungere il Grand Canyon con il caratteristico treno a vapore, come si faceva oltre 100 anni fa. Un modo alternativo ed emozionante per scoprire il Canyon è vederlo dall´alto a bordo di un elicottero. La Papilion Helicopter organizza voli giornalieri con partenza dal Grand Canyon Airport. Durante il tour, l´elicottero scende nelle profonde gole del Canyon, con un effetto mozzafiato. Nonostante la maggior parte dei turisti arrivi nei mesi estivi, è possibile visitare il Canyon tutto l´anno; anche se in inverno a volte nevica i sentieri escursionistici restano sempre aperti. I turisti più avventurosi possono fare escursioni a piedi in tutti i periodi dell´anno e, prenotando con anticipo, è possibile pernottare in campeggi o nel Phantom Ranch, il "ranch fantasma" ai piedi del Canyon. Chi invece non ama camminare può optare per escursioni a dorso di mulo lungo il sentiero Bright Angel Trail. Il modo più eccitante per scoprire le bellezze del Canyon è navigare lungo il fiume Colorado. In primavera e all´inizio dell´autunno vengono organizzate escursioni con gommoni (rafting) o barche da pesca. La durata del viaggio, per scendere le rapide del fiume Colorado, considerate le più tra le più emozionanti del mondo, è di circa una settimana. Una visita a Lake Powell permette di scoprire il fiume e il canyon in un modo alternativo. Questo vasto lago artificiale si è formato quando fu costruita la diga di Glen Canyon sul fiume Colorado, provocando l´inondazione di una parte del Grand Canyon e creando numerosi chilometri di costa. Gli ambientalisti dicono che la diga non dovrebbe esistere poiché ha sommerso, sotto 152 metri d´acqua, centinaia di antiche baie e montagne, ma poiché ormai il lago esiste, migliaia di persone ne approfittano per navigare a bordo di barche a motore e raggiungere Rainbow Bridge e da lì ammirare il massiccio arco naturale di travertino che spicca nel cielo con una perfetta simmetria. Sulle coste di Lake Powell è possibile pernottare al Wahweep Lodge o in alternativa, si può alloggiare in una casa galleggiante. Questi lussuosi "alloggi mobili" si possono noleggiare tutto l´anno, ma i visitatori più esperti li prenotano per la primavera o l´estate, quando il lago è meno affollato e quindi il soggiorno è più piacevole. La primavera e l´autunno sono le stagioni migliori anche per visitare i territori indiani. Le popolazioni indigene vissero, per oltre 2000 anni, al Canyon de Chelly, nell´attuale Riserva Indiana Navajo nel nord dell´Arizona. Una meta particolarmente affascinante sono le White House Ruins, che si raggiungono percorrendo un sentiero scosceso e ben delineato, che porta ad un suggestivo canyon, l´escursione richiede poco più di un´ora. La Navajo Nation ha la proprietà e la gestione oltre che del Canyon de Chelly, anche della Monument Valley, un luogo di grande fascino dove da un letto di sabbia si innalzano grosse sculture di pietra naturali. In questo parco sono ammessi i veicoli privati, ma la sabbia rende difficile ed insidiosa la circolazione. E´ possibile prenotare dei tour in veicoli scoperti presso le guide Navajo al Visitor Center o al Goulding´s, un hotel costruito sul bordo di uno strapiombo con una splendida vista sul parco. I visitatori più avventurosi possono optare per una visita del Monument Valley a cavallo. Le guide indiane conducono gruppi di cavalli ben addestrati lungo i sentieri più pittoreschi. Dopo 4 o 5 giorni di escursioni a Sedona, Flagstaff, Grand Canyon, Lake Powell, Canyon de Chelly e alla Monument Valley è piacevole tornare alle comodità della città e Phoenix può offrire tutti gli aspetti della vita metropolitana. Si può fare acquisti, si può bere un margarita in un café all´aperto, si può fare una passeggiata al tramonto e si può anche programmare il prossimo viaggio in Arizona. Info: tel. 02 48012068 - Fax 02 463532; e-mail: martinengo@martinengo. It www. Martinemgo. It . |
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