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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Dicembre 2000 |
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INDAGINE FINDOMESTIC: NASCE LA FAMIGLIA COME TEAM D´ACQUISTO CON FUNZIONI E RUOLI BEN DEFINITI E COME SOGGETTO MULTIMEDIALE I CONSUMI DEL 2000 SONO SOPRATTUTTO: VIDEOCAMERE DIGITALI, TV COLOR A GRANDE SCHERMO CON TELEVIDEO INCORPORATO TELEFONI CELLULARI, PERSONAL COMPUTER, STAMPANTI, FOTOCAMERE DIGITALI, STEREO HI FI, MAXI SCOOTER (50-250), FRIGORIFERI, FORNI A MICROONDE, LAVASTOVIGLIE, CUCINE.
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Milano, 6 dicembre 2000 - Questi sono i principali risultati emersi nel corso della presentazione della settima edizione dell´Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli presentato presso il Centro Svizzero di via Palestro a Milano. La ricerca annuale di Findomestic ha analizzato in primo luogo la composizione del team d´acquisto della famiglia italiana basandosi su un campione significativo della popolazione italiana costituito da 3000 individui intervistati telefonicamente. La stima dei mercati è stata effettuata sia in collaborazione con Prometeia sia attingendo ad infomazioni del database interno di Findomestic Banca, leader in Italia nel credito al consumo, che ogni anno effettua oltre 3. 3 milioni di operazioni di finanziamento per l´acquisto di beni durevoli. La donna è emersa come l´elemento coordinatore dell´intero processo con potere decisionale per ciò che concerne i mobili e gli elettrodomestici bianchi e piccoli. L´elemento femminile è anche quello che raccoglie gli elementi informativi sui media di tipo tradizionale (Tv, radio, riviste) a supporto della decisone finale. Quando invece la raccolta delle informazioni si basa sui nuovi media, allora entra in gioco la figura maschile: è infatti l´uomo il navigatore in Internet che raffronta gli elementi decisivi per l´acquisto finale usando questo strumento. Per alcune categorie di beni questo processo viene effettuato congiuntamente. Naturalmente l´aspetto generazionale segmenta fortemente i ruoli esaminati: sono soprattutto i figli a navigare in rete alla ricerca di informazioni relativamente ai loro progetti d´acquisto, mentre i genitori vagliano più attentamente i media tradizionali. Una volta conclusa la raccolta di informazioni la figura maschile svolge un ruolo decisivo nell´acquisto di telefoni cellulari, auto, moto, informatica e elettrodomestici bruni oppure oggetti con caratteristiche legate al divertimento. La coppia si ritrova alleata a fronte di investimenti informatici e high tech proposti dai figli al fine di arginare spese eccessive dal budget familiare. Quello che un tempo era definito "sesso debole" è, in ogni caso, colei che all´interno del punto vendita tratta il prezzo finale. La squadra d´acquisto, così composta, predilige un punto vendita comunque caratterizzato da un elevato servizio: al Sud in quanto prevalgono le componenti umane e relazionali; al Nord perché si tende a diminuire il distacco emotivo dato dall´elevato sviluppo commerciale. La tipologia di negozi più desiderati è quella dedicata ai viaggi e all´evasione, cui si aggiungono quelli per l´acquisto di prodotti high tech, di prodotti per la salute ed anche per i disabili. E´ quindi certamente un errore considerare il consumatore degli anni 2000 come un edonista: l´italiano del prossimo millennio ha ben presenti i temi della salute e dell´ecologia. 1 criteri di scelta dei beni si basano su elementi consistenti quali: solidità, durata, resistenza, consumo, manutenzione con un approdo all´ecologia dettato non tanto da un´adesione culturale, quanto da un ragionamento economico di convenienza. In ogni caso si va definendo una figura di "consum-attore"; abbiamo notato come il soggetto consumatore è capace di adattarsi alla situazione che lo circonda in un determinato istante, e di comportarsi di conseguenza. Ecco dunque che l´individuo decide diversamente a seconda che lo si consideri singolo individuo piuttosto che membro di una famiglia, soggetto economico piuttosto che espressione di una generazione, cambiando parametri e priorità in funzione dei beni e delle occasioni d´acquisto, spesso privilegiando il passa parola rispetto ai binari che l´offerta desidererebbe fargli percorrere. Parallelamente si va diffondendo sempre più la famiglia multimediale: la diffusione di massa del telefono cellulare ha infatti accelerato l´ingresso in casa di molta altra tecnologia elettronica. La matrice dei consumi- 1 mercati di riferimento dell´Osservatorio Il confronto con l´analoga analisi del 1996 a proposito della ripartizione delle vendite di beni durevoli nei vari canali distributivi ci mostra un sostanziale riequilibrio. Il dettaglio tradizionale rimane ancora oggi il canale di vendita principale, pur perdendo una consistente quota di mercato (aveva il 69% nel 1996, ha il 63% oggi); cresce fortemente (dal 22% al 28%) la quota detenuta dai negozi specializzati mentre raddoppia la quota detenuta dalla Grande Distribuzione Organizzata (dal 3% al 6%). Disparità si rilevano tra le regioni del Nord e del Sud, con queste ultime che mostrano una quota del dettaglio tradizionale di gran lunga superiore a tutto il resto del paese (69%) mentre nel settentrione è maggiore la quota sia della Gdo (7%) sia dei canali specializzati (30%) Elettrodomestici bianchi (lavatrici, frigoriferi etc. ): i comparti che sono aumentati maggiormente sono quelli delle lavastoviglie (+8% in termini di spesa), dei forni a microonde trainati dai modelli con il grill (+7%), dei frigoriferi (+7%). In quest´ultimo segmento la parte più dinamica è costituita dai prodotti di grandi dimensioni. Elettrodomestici bruni (Tv, stereo Hi Fi etc). Questo mercato è cresciuto trainato dall´innovazione di prodotto (micro hi fi, nuovi sistemi di amplificazione) e la ripresa sensibile connessa a cicli di sostituzione per i mercati più maturi (tv color e video registratori). I televisori a colori sono aumentati del 4% in termini di spesa, spinti dal comparto a grande schermo con televideo, dolby surround etc. Le videocamere sono aumentate del 4% al seguito dei modelli digitali, che stanno acquisendo quote di mercato di primaria importanza. Il Tvr con videoregistratore incorporato conferma la sua marcia trionfale con un incremento di spesa del 20% e delle quantità vendute addirittura del 35%, incremento generato dalla comodità di poter disporre di un solo apparecchio con duplice funzione per le seconde case, le camerette dei bimbi oppure per gli spazi ridotti, dove la qualità non è un must. I piccoli elettrodomestici sono sospinti dal comparto degli aspirapolvere e della pulizia a vapore, in particolare quest´ultimo, con una crescita di spesa complessiva del 13%, permette all´intero settore di crescere del 3%. Sintomatico appare il fatto che tutti gli altri comparti del mercato dei piccoli elettrodomestici (rasoi, ferri da stiro, ecc. ) risultano in flessione rispetto al 1999. Mobili. Il comparto mostra un incoraggiante crescita del 5%, valore che appare ancor più significativo se consideriamo che il mercato del mobile negli ultimi anni si è rilevato sostanzialmente stabile. Sono in primo luogo i comparti cucina e soggiorno a trainare le vendite. Telefonia: è il mercato in assoluto più dinamico all´interno della spesa totale delle famiglie. Come osserviamo da alcuni anni si presenta in doppia cifra la crescita di spesa in telefoni cellulari (+15%) mentre, e questo si discosta da quel che rilevavamo negli anni precedenti, risulta in crescita anche il segmento dei telefoni domestici. Office equipment: un settore come ´sempre in forte crescita a causa della rapida obsolescenza dei prodotti che lo caratterizza. L´incremento complessivo di spesa è del 37%, si segnalano i Pc che mettono a segno un aumento del 45%, i monitor del 28% e le stampanti del 13%. Il settore del Materiale fotografico dimostra una ripresa sensibile, ripresa dovuta esclusivamente al comparto delle fotocamere digitali (+49% in termini di spesa complessiva). La tecnologia digitale è oggi, a tutti gli effetti, il vero fattore capace di trainare il mercato: basti pensare che la quota di mercato detenuta dalle macchine fotografiche digitali, oggi del 13%, nel 1999 era di appena il 7%; quota dunque raddoppiata nel corso di un solo anno. Le auto segnalano una nuova accelerazione della domanda dato da un favorevole sviluppo del reddito oltre che dalla sostituzione dei modelli a "benzina super" che saranno posti fuori mercato nel 2002. Le immatricolazioni hanno segnato incrementi generalizzati lungo tutto l´arco della penisola, con un aumento medio nazionale del 3,3%. Il parco auto circolante è aumentato dell´1,3% ed oggi è presente, in media, almeno un´autovettura per famiglia in ciascuna regione d´Italia (solo in alcune regioni la media non raggiunge l´unità, arrivandoci peraltro assai vicino con valori di 0,95 auto per famiglia). I Motoveicoli: cresce il dualismo tra targato e non targato con forti incrementi delle vendite per il primo segmento (+26% le vendite in unità complessive) ed un continuo calo nel secondo (-46%). Sono soprattutto le moto catalogabili nella categoria 50-250 cc. A tirare il mercato, con crescite superiori al 30%. Nonostante siano orinai alcuni anni che assistiamo ad una corsa apparentemente senza fine all´acquisto di moto targate ed ad una conseguente fuga dai ciclomotori non targati, il rapporto tra mezzi circolanti targati e non targati è ancora saldamente a favore di questi ultimi: sui circa 10. 000. 000 di motoveicoli circolanti oggi in Italia, circa il 70% sono ciclomotori, dunque non targati, mentre solo il 30% rientra nella categoria delle moto targate. |
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