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Notiziario Marketpress di
Venerdė 08 Dicembre 2000 |
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AEMILIA ARS 1898-1903. ARTS AND CRAFTS A BOLOGNA - UNA MOSTRA PER BOLOGNA CITTĀ EUROPEA DELLA CULTURA DEL 2000
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Dal 25 febbraio al 6 maggio 2001 presso le Collezioni Comunali dšArte di Bologna si svolgerā la mostra Aemilia Ars: 1898-1903. Arts and Crafts a Bologna, organizzata dai Musei Civici dšArte Antica in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Librari e Documentari Ibc Regione Emilia-romagna, la Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici di Bologna, lšAssociazione Dimore Storiche - Sezione Emilia Romagna, il Comitato Amici dellšAemilia Ars e la Famiglia Cavazza nellšambito delle iniziative per Bologna Cittā europea della Cultura del 2000. La mostra intende innanzitutto rispondere a un crescente interesse da parte del pubblico internazionale e degli storici dellšarte al Novecento, con un occhio di riguardo verso il Liberty e lšArt Nouveau. La versione italiana, o meglio bolognese, di questi movimenti fu proprio lšAemilia Ars, societā fondata a Bologna nel 1898 da un gruppo di nobili e artisti raccolti intorno al celebre architetto e restauratore Alfonso Rubbiani, noto per i suoi interventi di restauro e restyling in forme neo-medievali e neo-rinascimentali del capoluogo emiliano. Scopo statutario della societā, sullšesempio di analoghi esperimenti europei come il movimento inglese Arts and Crafts, era la riqualificazione estetica e la promozione produttiva e commerciale delle arti decorative e degli oggetti dšuso per la vita quotidiana, in un contesto nazionale caratterizzato a livello artistico-culturale da un rinnovamento del gusto improntato ai dettami dellšestetica Art Nouveau, e a livello produttivo da un nuovo collegamento tra arte, artigianato e industria. La mostra intende cosė anche valorizzare la tradizione di alto artigianato che nei secoli ha contraddistinto lšimmagine di Bologna in Italia e allšestero, focalizzando il momento storico del passaggio da una produzione artigianale, rivolta a una committenza aristocratica, a forme di incipiente industrializzazione rivolte a un mercato pių ampio. Verrā cosė evidenziato il contributo dellAemilia Ars alla storia sociale ed economica locale: lo sviluppo nel campo dellšabbigliamento, i significativi risvolti connessi allorganizzazione del lavoro femminile, lšemergere dellšassociazionismo artigianale, il ruolo della committenza privata. Il successo e la notorietā dell Aemilia Ars sul mercato nazionale ed estero furono sanciti dalla sua partecipazione a diverse esposizioni internazionali (Torino 1902, Liegi 1905, Milano 1906, Bruxelles 1910) e dai numerosi riconoscimenti e premi ottenuti. La mostra propone per la prima volta unšampia panoramica della produzione Aemilia Ars con circa 200 tra oggetti, opere grafiche e fotografie storiche: mobili ed ebanisterie, oggetti in ferro battuto, gioielli, biancheria e accessori per lšabbigliamento, disegni, stampe e incisioni. Ad una selezione di pezzi del ricco campionario di pizzi e merletti Aemilia Ars conservato presso le Collezioni Comunali dšArte di Bologna, verranno affiancati mobili, suppellettili, gioielli concessi da musei e istituzioni italiani e stranieri, oltre che dai generosi contributi del collezionismo privato. Accanto, si potranno ammirare modelli incisori dei secoli Xvi-xvii, disegni, progetti e lucidi preparatori, oltre a spettacolari riproduzioni di alcune decorazioni per interni conservate in palazzi bolognesi. Lšiniziativa bolognese costituisce cosė anche il primo passo in direzione della classificazione, recupero e conservazione di un patrimonio cittadino poco conosciuto, la cui memoria storica rischia di scomparire. La mostra sarā accompagnata da un ricco catalogo illustrato a cura di Carla Bernardini, Doretta Davanzo Poli e Orsola Ghetti Baldi, e da una Guida ai luoghi Aemilia Ars, a cura di Emanuela Bagattoni, Elisa Baldini, Marta Forlai, Gilberta Franzoni. Ufficio stampa Studio Pesci, telefax:051-269267 . |
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