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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Settembre 2009 |
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LAVORO FVG: A FINE 2009 10 MILA DISOCCUPATI IN FVG
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Udine, 8 settembre 2009 - A fine 2009 i lavoratori disoccupati in Friuli Venezia Giulia saranno tra i 10 e 12 mila. E´ questa la stima elaborata dall´Agenzia regionale del lavoro che è stata comunicata ieri dall´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, nel corso del convegno "Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia" organizzato nella sede della Regione di Udine. Complessivamente i lavoratori coinvolti dall´impatto della crisi sono circa 40 mila, di cui 8 mila in cassa integrazione straordinaria, 2. 500 in deroga, 5 mila in mobilità e 25 mila in cassa integrazione ordinaria. Le imprese coinvolte fino ad oggi sono circa 6 mila. Dal punto di vista territoriale, considerando la distribuzione percentuale delle ore di cassa integrazione totali nel 2008, emerge come la Destra Tagliamento si collochi al primo posto per la più alta concentrazione delle ore di Cig pari al 46 per cento del totale, seguita da Udine con il 28 per cento, Gorizia con il 17 e infine Trieste con il 9 per cento. "Si tratta di un numero tutto sommato modesto - ha commentato Rosolen - se pensiamo alla gravità dei fenomeni che in questi mesi ci siamo trovati ad attraversare. Per quanto riguarda il Pil regionale si è passati nel giro di un anno da valori positivi a valori decisamente negativi, che per il 2009 ruotano su una forchetta del -3,4 / -4,5 per cento". Quale la sfida nella fase di ripresa per l´Amministrazione regionale? "L´obiettivo principale è quello di arrivare ad un reale radicamento delle imprese sul territorio - afferma Rosolen promuovendo una filiera che parta dalle aziende e attraverso il lavoro arrivi al welfare. Vincere la sfida - aggiunge l´assessore - significherà concretizzare questo disegno programmatico nel quale la centralità del lavoro e degli strumenti riescano a collegarsi in ultima fase alle politiche di welfare sul territorio". Il programma anticrisi della Regione è variamente articolato, con ben 34 interventi e una previsione in bilancio di 10 milioni di euro. "Tra le azioni più importanti stiamo verificando l´estensione dei lavori socialmente utili anche ai disoccupati - illustra Rosolen - poi stiamo cercando di sviluppare il bando della nuova edizione del progetto Imprenderò incentrato sul sostegno all´avvio di nuove realtà imprenditoriali ma anche sull´accompagnamento al passaggio generazionale e la trasmissione di imprese". Tra i progetti dell´Amministrazione anche quello di estendere il più possibile i beneficiari e le forme di utilizzo dei contratti di solidarietà difensivi. "Ricordo - spiega Rosolen - che questo genere di contratto prevede la suddivisione delle ore lavorative tra i dipendenti con l´integrazione residuale del reddito attraverso gli ammortizzatori sociali". Al 31 agosto 8 aziende hanno sottoscritto contratti di solidarietà in Friuli Venezia Giulia. In merito all´attività del tavolo di concertazione Rosolen si è detta "molto soddisfatta del funzionamento perché esso si sta dimostrando un efficace punto di incontro e confronto con le parti sociali, le associazioni datoriali e le amministrazioni provinciali". Nella prossima riunione, prevista a metà settembre, l´attenzione si concentrerà sulla possibilità di allungare la durata degli ammortizzatori in deroga e di allargare la partecipazione al tavolo di concertazione all´Associazione dei Comuni (Anci) e a quella delle Province (Upi), in modo da condividere le politiche regionali con gli interventi e le azioni messe in campo dagli Enti locali. Proseguendo nel corso del suo intervento al convegno "Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia", nella sede della Regione a Udine. L´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, ha sottolineato che "In merito alle quote immigrati voglio puntualizzare che ad oggi non abbiamo ancora effettuato un´analisi statistica dei fabbisogni di lavoratori stranieri per il prossimo anno; i dati in nostro possesso evidenziano una diminuzione pari al 17,4 per cento nel passaggio tra l´anno 2007 e il 2008 con un valore assoluto di 9. 500 lavoratori immigrati assunti in meno che ci ha portato alla richiesta effettuata per l´anno in corso con una diminuzione di circa il 50 per cento". "In base ad un primo confronto generale sulle assunzioni tra il primo trimestre 2008 e il primo trimestre 2009 - ha illustrato Rosolen, puntualizzando a margine dell´intervento i dati apparsi sulla stampa odierna - si è registrato un ulteriore calo pari al 35,6 per cento (2. 800 unità) che ci porta ad una prima valutazione sull´opportunità di chiedere nuovi ingressi per il 2010. Considerato l´alto numero di lavoratori stranieri colpiti dalle crisi occupazionali, situazione che può portare anche alla perdita del regolare permesso di soggiorno con conseguente rientro in patria, durante l´anno in corso l´intervento regionale potrà essere volto in primo luogo alla ricollocazione degli immigrati che già da tempo sono regolarmente soggiornanti sul territorio regionale con la propria famiglia piuttosto che - ha aggiunto Rosolen - chiedere ulteriori ingressi per lavoratori a cui non potremmo garantire la stessa stabilità occupazionale". Eventuali valutazioni per nuove quote verranno effettuate in merito al lavoro stagionale. "Credo - ha commentato Rosolen - che solo in seguito ai risultati della regolarizzazione per il lavoro di assistenza familiare, ossia i flussi delle badanti, potremo valutare un eventuale ulteriore fabbisogno per questa tipologia di lavoratori; è comunque intenzione della Giunta qualificare gli ingressi degli immigrati attraverso un percorso che preveda la selezione e formazione all´estero, l´accompagnamento ed inserimento nel mercato del lavoro regionale e il successivo affiancamento al rientro in patria con un´acquisita professionalità". . |
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