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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Settembre 2009 |
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CULTURA: CHIODI, NESSUNA PENALIZZAZIONE PER IL MARRUCINO
DI DALMAZIO,2 MLN BLOCCATI PER INADEMPIENZE AMMINISTRATIVE
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Pescara, 14 settembre 2009 - In merito alla situazione finanziaria del Teatro Marrucino di Chieti per la quale è stata chiamata in causa la Giunta regionale, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenuto, il 12 settembre, nel capoluogo teatino, ha voluto chiarire la posizione dell´Esecutivo regionale. "Nessuna volontà di penalizzare la città di Chieti e tantomeno di delegittimare una della più importanti istituzioni culturali del nostro territorio come il Teatro Marrucino - ha affermato il presidente Chiodi - visto che ne conosciamo la straordinaria tradizione e l´eccellenza della sua produzione artistica. Tuttavia, - ha proseguito - l´importanza di questa istituzione, che non è certo il frutto di autoreferenzialità, non può e non deve sovrastare il rispetto della legalità e del rigore nella gestione delle risorse pubbliche. Invece, mi risulta che in questa vicenda ci sia stata incuria amministrativa da parte di chi direttamente o indirettamente ha avuto la gestione del Teatro Marrucino. In effetti, a parte la circostanza che, secondo la legge 40, il destinatario dei contributi avrebbe dovuto essere la deputazione teatrale che, invece, non esiste più, cosa ancora più grave è che non sono stati mai presentati i rendiconti delle gestioni 2006, 2007 e 2008 che, invece, avrebbero consentito di sbloccare i quasi due milioni di euro stabiliti dalla legge 40 e che la Regione è costretta a tenere bloccati nei suoi cassetti. A tutt´oggi, - rivela Chiodi - rispetto all´invio agli uffici regionali di tale documentazione mancante, non abbiamo alcun segnale positivo. Spiace constatare, però, che, nei giorni scorsi, sulla questione ci siano state strumentalizzazioni politiche di basso livello che hanno coinvolto le istituzioni ma che si spiegano solo con il clima di campagna elettorale" . Il presidente Chiodi, in precedenza, aveva tracciato un quadro complessivo della situazione economico-finanziaria delle Regione. "Non possiamo più permetterci di fare un euro di disavanzo poiché abbiamo raggiunto il limite massimo di indebitamento stabilito per legge - ha ribadito Chiodi - eppure, nonostante l´Abruzzo sia la Regione più indebitata d´Italia ed abbia pure dovuto patire la tragedia del terremoto, sta cercando di risollevarsi con tutte le sue forze. Ecco perché vorremmo anche dal territorio e quindi dagli enti locali risposte adeguate alla situazione che si sta vivendo". Sulla stessa linea l´assessore alla Cultura, Mauro Di Dalmazio che, a seguito della gravissima situazione debitoria, si è ritrovato senza fondi in Bilancio per la cultura. "Anche per questo, è assurdo - ha osservato - che ci siano circa due milioni di euro impegnati dalla Regione per il Teatro Marrucino ed attualmente bloccati e quindi non utilizzati a causa di inadempienze provenienti dalla stessa parte politica che oggi accusa la Giunta regionale di lassismo e di indifferenza. Invece, - ha sottolineato - il problema vero è che le mancate rendicontazioni impediscono il controllo della gestione e quindi bloccano di fatto l´erogazione dei fondi". L´assessore alle Politiche sociali, Paolo Gatti, dal canto suo, ha rappresentato gli sforzi che si stanno compiendo per rimpinguare i fondi per il sociale. "Siamo partiti da uno stanziamento iniziale di circa 1 milione e 300 mila euro che poi è la cifra decisa dalla Giunta precedente di centro sinistra - ha affermato Gatti - mentre lo stanziamento storico si aggirava sui 15 milioni di euro. Ora siamo arrivati a circa 10 milioni che magari non saranno sufficienti per coprire tutte le esigenze ma è stato sicuramente un passo avanti. Nel frattempo, abbiamo deciso di destinare al sociale circa 12 milioni di euro di fondi Fas che, seppure non ancora assegnati dal Governo, quando lo saranno, consentiranno di dare una boccata d? ossigeno a tutto il settore. Intanto, però, nello scorso luglio, in Consiglio regionale una legge che ha permesso di stornare 2 milioni di euro per il sociale è stat approvata con i volti del centro destra e del solo consiglire Acerbo". L´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, ha, invece, ricordato come "con il piano di rientro dal deficit sanitario, che doveva rappresentare la panacea di tutti i mali, la Regione Abruzzo abbia si incamerato 600 milioni di euro ma di questi ben 186 sono stati dirottati altrove dall´allora Governo Del Turco e ce li siamo ritrovati noi sul groppone con la necessità di inscriverli nel Bilancio come deficit da ripianare". . |
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