Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Settembre 2009
 
   
  UNO STUDIO SULLE COOPERATIVE SOCIALI IN TRENTINO – ANNO 2005

 
   
  Trento, 21 settembre 2009 - Il Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento ha pubblicato il fascicolo della collana Comunicazioni “Le cooperative sociali in Trentino - Anno 2005”, che analizza alcuni aspetti delle fondazioni trentine attive al 31 dicembre 2005 risultanti dall’ultima rilevazione nazionale svolta dall’Istat. La situazione trentina viene confrontata con il contesto nazionale e con quanto rilevato sul territorio provinciale nelle due precedenti indagini svolte nel 2001 e nel 2003. Alla fine del 2005 le cooperative sociali in attività sul territorio provinciale sono 79 (10 in più rispetto al 2001) con un rapporto di 15,7 cooperative ogni 100. 000 abitanti contro una media nazionale del 12,5 e del 13,2 per l’area del Nord-est. Come rilevato a livello nazionale si conferma la preponderanza delle cooperative che hanno come obiettivo l’erogazione di servizi socio-assistenziali, socio-sanitari o educativi, che rappresentano il 68,4% del totale. Le restanti sono cooperative di inserimento lavorativo, mentre nessun soggetto di tipo misto è presente sul territorio provinciale. In Trentino il fenomeno è presente da anni; infatti il 25,3% delle cooperative sociali è attivo da prima del 1986 (sono il 14% a livello italiano e il 18% nel Nord-est) e mantiene la propensione ad aderire a federazioni e/o a consorzi. A livello locale la base societaria è parimenti caratterizzata da unità con prevalenza di soci persone fisiche (48,1%) e unità con una situazione mista composta sia da soci persone fisiche che giuridiche (46,8%), mentre nel resto d’Italia la prevalenza è costituita da soci persone fisiche. Nel corso degli anni i soci di sesso femminile sono sempre stati la maggioranza (poco meno del 60% della base societaria con diritto di voto), anche se nelle altre ripartizioni geografiche si registrano quote più elevate. Tra le risorse umane che operano all’interno delle cooperative sociali, due persone su tre sono dipendenti che svolgono la propria attività principalmente con modalità di lavoro part-time (51,8%), e una su quattro presta lavoro volontario. Sotto il profilo delle risorse finanziarie, l’analisi evidenzia il peso ricoperto dai ricavi di fonte pubblica che raggiungono circa il 72% delle entrate, collocando il Trentino sopra la media nazionale (69%). Sul fronte delle spese resta prioritaria la spesa per il personale che dal 2001 al 2005 passa dal 56,9% al 64,4% dei costi di produzione. L’attività svolta si concentra soprattutto sull’assistenza sociale (con un’incidenza del 45,6% contro il 35% nazionale) e sull’istruzione (17,7% contro il 12,4% nazionale). Le cooperative sociali che hanno come obiettivo l’erogazione di servizi socio-assistenziali, socio-sanitari o educativi offrono principalmente due categorie di servizi: una rappresentata da varie forme di aiuto e supporto alle persone in stato di bisogno (soprattutto anziani e non completamente autosufficienti) e l’altra espressa da servizi ricreativi e di socializzazione. Il centro diurno risulta, nel complesso, il luogo più condiviso dalle cooperative nell’erogazione dei servizi. La quota maggiormente rilevante è quella degli utenti senza specifici disagi (29,5% nell’area trentina contro il 26,8% nazionale), seguono i minori (22,4% degli utenti contro il 28,7% della media nazionale) e le persone diversamente abili (16,5% contro il 3,7% a livello nazionale). La pubblicazione è disponibile sul sito del Servizio Statistica della P. A. T. All’indirizzo: www. Statistica. Provincia. Tn. It .  
   
 

<<BACK