Notiziario Marketpress di
Mercoledì 23 Settembre 2009
CEREALI, LE PROPOSTE DI CONFAGRICOLTURA BASILICATA
Si è svolta ieri l’assemblea dei cerealicoltori associati alla Confagricoltura di Basilicata per discutere su eventuali strategie per affrontare e superare la pesante crisi di mercato che attraversa la produzione del grano duro. “Le quotazioni del grano duro sono in caduta libera da giugno – si legge ne documento della Confagricoltura - mentre le importazioni dai Paesi Terzi sono aumentate repentinamente a partire da luglio, mettendo in crisi i nostri cerealicoltori; sui mercati si registrano variazioni al ribasso del 5-7% su base mensile (agosto su luglio) e del 29-30% su base annua (agosto 2009 su agosto 2008)”. In questa situazione e con le attuali quotazioni introno ai 16 euro/quintale, sono a rischio le semine per la prossima campagna. Infatti i cerealicoltori sono fuori mercato visto che i costi sono superiori ai ricavi”. Al termine dei lavori è stato elaborato un documento consegnato all’Assessore regionale all’agricoltura, Vincenzo Viti, affinchè “si faccia parte attiva già nell’incontro programmato domani con il Ministro Zaia e gli assessori agricoli dell’Italia meridionale. Sono urgenti contromisure per fronteggiare questa preoccupante crisi e Confagricoltura Basilicata, nel suo documento, ha definito una serie di proposte operative di immediata applicazione a livello nazionale. A livello regionale la Confagricoltura di Basilicata propone: la riattivazione degli impianti di stoccaggio ex Consorzio Agrario da affidare ai cerealicoltori per organizzare forme di stoccaggio privato; di promuovere accordi di filiera finanziati dal Psr calibrati sul settore cerealicolo che possano aumentare la redditività delle aziende che producono grano duro; di rendere efficiente il sistema dei pagamenti Arbea ai cerealicoltori visto che il premio comunitario molto spesso rappresenta l’unica entrata certa per il bilancio aziendale agendo anche sullo snellimento delle procedure di controllo ed istruttoria delle pratiche che spesso bloccano i pagamenti per anni; di verificare la possibilità di modificare le prescrizioni del Psr in termini di modulazione affinchè le risorse sottratte al primo pilastro (Pac) vengano effettivamente utilizzate dalle imprese agricole in termini di aumento del valore aggiunto delle produzioni cerealicole. Nel frattempo l’assemblea regionale dei cerealicoltori associati a Confagricoltura ha varato un programma di mobilitazione che prevederà l’astensione dalle semine per la campagna in corso, oltre ad azioni di forza sulle importazioni di materie prime estere prive di ogni forma di controllo igienico-sanitario ed una serie di manifestazioni territoriali per la promozione del made in Basilicata”. .