|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 24 Settembre 2009 |
|
|
  |
|
|
SIENA: CONFERENZA REGIONALE SULLA COOPERAZIONE E LA PACE TOSCHI: «OCCORRE UNA NUOVA CULTURA, NON LE BOMBE» “NON DOBBIAMO PIÙ DELEGARE AI NOSTRI SOLDATI DI MORIRE PER NOI” UN GEMELLAGGIO FRA REGIONE TOSCANA E DIOCESI DI TUNISI
|
|
|
 |
|
|
Siena, 24 settembre 2009 - “Il senso del lavoro che abbiamo fatto in questi anni è quello di cambiare una cultura politica, non solo di fare dei progetti”. Cosi l´assessore alla cooperazione internazionale Massimo Toschi ha aperto ieri la Viii conferenza regionale sulla cooperazione e la pace, nella sede di palazzo Squarcialupi a Siena. “All´inizio, nei primi anni 2000, nel mondo era il tempo della guerra, oggi si apre un tempo nuovo, con la possibilità di un nuovo governo del mondo. E questo domanda nuove azioni e nuove parole. Ma le azioni non si improvvisano, derivano dalla cultura. Noi pensiamo che sia finito il tempo in cui deleghiamo a qualcuno di morire per noi”. Toschi ha poi esemplificato ricordando Martin, il figlio del tenente Fortunato. “Lui ha diritto – ha detto – di avere suo padre. La cultura che delega ai nostri soldati di morire per noi è una cultura vecchia. Dobbiamo trovare nuovi orizzonti”. Toschi ha indicato nella cooperazione e nella riconciliazione la strada da seguire. “Non si riconcilia bombardando – ha spiegato l´assessore – ma quello che dico io, è anche quello che ha detto Gino Strada, se pur con toni diversi. E lo dice anche il generale Kristall, il comandante delle forze militari Nato. Kristall dice, al termine della sua relazione per Obama, che sono necessarie politiche di riconciliazione. ” Quanto alla collaborazione con il Governo, Toschi ha ricordato che questo Governo è stato il primo ad emanare linee guida sulla cooperazione decentrata, valorizzando il ruolo delle istituzioni locali. “Abbiamo lavorato bene con Prodi, ma anche con Frattini – ha detto Toschi” ed ha ricordato i tanti progetti di cooperazione che legano la Toscana al Ministero degli esteri, in Sudafrica, in Congo, in Israele. Infine, rispondendo ad u n giornalista, Toschi ha criticato il taglio effettuato dal Governo sul budget della cooperazione. “Questo – ha detto, ricordando come il taglio sia stato di 2-300 milioni – non l´ho capito. In questo modo si dà il senso che non si rispettano gli impegni su tutta una serie di temi. Ed è una cosa profondamente sbagliata”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|