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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Settembre 2009
 
   
  SEMINARIO OPEN - NUOVE OPPORTUNITA`` PER GLI ANZIANI. SPACCA: NON AUTOSUFFICIENZA, TEMA CENTRALE IN OTTICA EUROPEA .

 
   
  Ancona, 29 Settembre 2009 - ´Il tema degli anziani non autosufficienti e` centrale nell´azione di governo regionale. Occorre pensarlo in una dimensione europea e in un´ottica di benchmarking, cioe` di costante confronto con l´esterno, sia perche` le risorse, sempre piu` necessarie per garantire la qualita` dei servizi, andranno intercettate in ambito europeo, sia perche` internazionalizzare non e` importante solo per l´economia, ma anche per il sociale, in una prospettiva di inclusione, di coesione, di protezione e di sicurezza. ´ Cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ieri all´Auditorium dell´Inrca, aprendo i lavori del seminario dedicato alle ´nuove opportunita` per anziani: la non autosufficienza nelle politiche pubbliche locali e regionali´ , secondo di sei seminari che la Regione come capofila di un partenariato internazionale, organizza nell´ambito del programma Open sulle principali materie di inclusione e protezione sociale. ´Soprattutto sulla non autosufficienza ´ ha proseguito il presidente- la Regione vuole recuperare terreno e mantenere gli impegni presi, l´obiettivo e` portare da 50 a 100 minuti il servizio per le Rsa ed incrementare ulteriormente i servizi a domicilio. Questo seminario e il programma Open ´ ha aggiunto Spacca ´ aprono la mente verso la dimensione europea e la Regione Marche, nonostante i pesanti tagli che il Governo nazionale sta infliggendo al Fondo sociale, dimezzandone la quota (da 1 mld di euro a 500 milioni in due anni), e` ben consapevole che c´e` una forte sensibilita` da parte dei cittadini e delle famiglie su tale problema. Una sensibilita` giustamente segnalata da Sindacati e categorie che hanno stimolato la Regione a proteggere coloro che tanto hanno contribuito alla crescita della nostra societa`. ´ Le Marche sono la 7 regione italiana per indice di invecchiamento, attualmente sono 347. 962 gli anziani sopra i 65 anni (23% della popolazione ) e 311 gli ultracentenari. Un fenomeno in crescita che portera` la nostra regione ad avere una popolazione ultrasessantacinquenne nel 2051 pari a 518 mila persone, cioe` il 53% della popolazione. ´ Su questi dati stiamo programmando ´ ha spiegato l´assessore alla Salute, Almerino Mezzolani- tenendo conto dei rapidi cambiamenti della societa` e dell´allentamento delle reti familiari. Abbiamo liberato risorse dal Servizio sanitario per investire sulla non autosufficienza con l´intento di integrare le risorse del Sociale, ma ora ci troviamo a far fronte a gravi tagli che mettono a rischio le programmazioni delle Regioni italiane e di conseguenza degli Enti locali. La risposta dovra` venire dalla sinergia tra tutti gli attori, pubblici e privati per affrontare il futuro. Intanto, con un approccio prudenziale e senza false promesse, la Regione sta seguendo percorsi di intesa con i Sindacati per implementare le risorse e coprire il fabbisogno. Stiamo predisponendo in questi giorni un piano finanziario per completare il livello di assistenza socio-sanitaria previsto dalla l. R. 20/02 (100 min. Pro die pro capite) che comportera` un ulteriore impegno finanziario di 18 milioni di euro che spalmeremo nei prossimi 4 anni individuando pero` un impegno sostanzioso gia` dal 2010, tra i 5 e i 7 milioni. Ma avremmo bisogno di un quadro nazionale piu` certo per dare migliori risposte in termini di servizi e prestazioni a chi ne ha diritto. ´ Il confronto con altre aree europee e` stato illustrato dal dirigente regionale dei Servizi sociali, Paolo Mannucci. In Inghilterra ad esempio ( partner nel programma Open con la regione del West Midlands) a Birmingham, 1 milione di abitanti, di cui il 37% stranieri, il ´problema anziani´ da tempo e` stato risolto investendo ingenti risorse in questo settore; ugualmente in Sassonia ( ex Germania dell´Est) dove non esiste problema per la non autosufficienza perche` c´e` un sistema assicurativo che garantisce 1800 euro al mese alle famiglie che assistono gli anziani e se la famiglia non c´e`, strutture pubbliche gratuite. In Aragona (Spagna) esiste come da noi, ma moltiplicato, un problema di frammentarieta` di Comuni (1 milione di abitanti e 800 micro comuni) che non riescono a dialogare e a progettare politiche omogenee. Quindi Mannucci ha sottolineato che nel passato si e` speso poco per gli anziani, in Italia come nelle Marche: il 17% della spesa per 36 mila anziani non autosufficienti e per le disabilita` (11 mila), il 24 %. ´Ma stiamo comunque recuperando ´ ha detto Mannucci - sono complessivamente 7539 i posti per gli anziani, 3250 posti letto nelle residenze protette garantiti anche da 14 milioni e mezzo aggiunti dalla Sanita`, 379 i centri diurni. Sono stati dati contributi per 36 milioni di euro per 326 strutture, per un investimento complessivo di 146 milioni. Il sociale significa anche occupazione e una ricaduta positiva su tutta l´economia. Nel 2009 aggiunti 2 milioni per l´assistenza domiciliare integrata e l´assegno di cura per le famiglie. Inoltre sono stati avviati i corsi per le cosiddette ´badanti´ ( fenomeno solo italiano) perche` si accreditino in un elenco regionale. ´ Il direttore dell´Inrca, Antonio Aprile, evidenziando quanto la longevita` comporti poi fragilita` sotto altri aspetti, ha affermato che esiste non solo un problema finanziario, ma anche di revisionismo culturale del welfare, che ´nel nostro Paese e` particolarmente fragile perche` addossa sulle famiglie e soprattutto sulle donne, il peso e la responsabilita` dell´assistenza agli anziani. ´ ´ Ma paradossalmente ´ ha detto ´ la famiglia non e` protagonista dello sviluppo programmatico degli interventi. Un modello che va ripensato attraverso un´effettiva ed efficace integrazione che non sia sommatoria di interventi, ma reale programmazione socio-sanitaria a cui contribuiscono tutti gli attori. ´ In linea, Giovanni Santarelli ´ dirigente regionale della programmazione sociale e integrazione socio-sanitaria ´ ha rimarcato come per risolvere efficacemente il problema della non autosufficienza occorra superare due grandi questioni: ´la sostenibilita` finanziaria -e` un sistema che costa tantissimo mentre ci stiamo orientando verso una decrescita di risorse - e una reale integrazione socio-sanitario che renda possibile la qualita` dell´offerta, passando dalla teoria alla buona pratica. In tal senso ´ ha spiegato Santarelli - la Regione sta predisponendo anche un piano di intervento sulla non autosufficienza sulla base delle indicazioni nazionali contenute nel decreto del Ministero della Solidarieta` Sociale che stabilisce il riparto del fondo nazionale per la non autosufficienza e che prevede una serie di interventi destinati a garantire idonee condizioni di permanenza in famiglia delle persone non autosufficienti. Questo intervento ha messo in circolo ulteriori 24 milioni di euro trasferiti agli ambiti sociali per avviare sperimentazioni sull´assegno di cura e per potenziare i Sad (Servizio di assistenza domiciliare) per gli anziani. .  
   
 

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