Milano, 8 ottobre 2009 - "Il nuovo elettrodotto tra Tirano (Sondrio) e Campocologno (Canton Grigioni), è una grande novità positiva: ha un impatto ambientale minimo essendo non aereo ma sotterraneo; fa compiere un decisivo passo avanti all´efficienza dell´importante interconnessione tra la rete elettrica italiana e quella svizzera; è un caso esemplare di partenariato privato-pubblico, essendo il frutto della cooperazione tra due aziende private produttrici di energia elettrica, l´italiana Edison e la svizzera Rhaetia Energie e il Comune di Tirano". Lo mette in evidenza il delegato del presidente della Regione Lombardia alle Relazioni internazionali, Robi Ronza, che ha sempre seguito da vicino l´impresa ed è intervenuto all´inaugurazione dell´elettrodotto, che ha una portata di 150 megawatt, ed è stato costruito in soli 16 mesi. "Il confine non è un problema ma anzi una risorsa se lo si riscopre non più come linea di separazione ma invece come linea di contatto - ha aggiunto Ronza - Il nuovo elettrodotto italo-svizzero Tirano-campocologno dimostra che queste idee diventano rapidamente fatti concreti quando c´è la volontà e quando le istituzioni sono governate all´insegna di una cultura politica aperta senza pregiudizi all´innovazione a fini di bene comune". .