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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Ottobre 2009 |
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MERCATI “A CHILOMETRO ZERO”, È BOOM IN TOSCANA
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E’ un autentico boom quello che stanno vivendo in Toscana i mercati contadini e tutte le iniziative di filiera corta, capaci cioè di avvicinare il produttore agricolo al consumatore. In una fase di economia recessiva e di grande difficoltà per molta parte del settore primario, crescono di numero e di consistenza i mercati periodici di prodotti agricoli di qualità (oggi sono 35, il triplo di tre anni fa), nascono in tutte le province spacci di vendita collettiva gestiti da agricoltori (siamo a quota 14), proliferano le iniziative di acquisto collettivo e diretto dei consumatori (i Gruppi di acquisto solidale censiti sono 110) e sono ormai 3. 000 le aziende agricole toscane coinvolte in queste iniziative. E la crescita è destinata a continuare: al nuovo bando per il sostegno a questo settore promosso dalla Regione, i cui termini sono scaduti in questi giorni, sono state più di 100 le domande presentate, di cui ben 40 per realizzare mercati contadini, e 17 per costituire nuovi spacci collettivi di produttori agricoli. I dati emergono dal primo forum della filiera corta organizzato a Montevarchi dall’Arsia (l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in campo agricolo) con la collaborazione della provincia di Arezzo e del Comune di Montevarchi. A tre anni dal lancio del primo progetto pilota per il rilancio dei mercati contadini, e ad appena due dal primo bando regionale per la costituzione della rete della distribuzione diretta, il forum è un’occasione per fare il punto sul cammino percorso sin qui e sulle possibilità future. Il 9 ottobre i lavori si sono sviluppati in una sede seminariale (il centro polivalente la Bartolea), con l’illustrazione di studi scientifici e di analisi del settore, e la condivisione di molte delle esperienze maturate in questi tre anni da parte dei produttori. Domani invece il forum vivrà la sua dimensione più naturale, quella all’aperto: e sarà il primo “Mercato dei mercati” con la partecipazione di tutte le realtà regionali della filiera corta che con oltre cento bancarelle invaderanno il centro di Montevarchi proponendo, rigorosamente, prodotti di qualità, con occhio speciale a quelli dell’autunno. Ma in attesa di questo contatto con il pubblico già la giornata di oggi ha fatto emergere da parte degli operatori del settore, la constatazione del forte gradimento per queste forme di vendita che privilegiano il contatto diretto tra produttore e consumatore, perché consentono evidenti vantaggi in termini di trasparenza, perché permettono di avere certezze sulla provenienza, la qualità e la stagionalità dei prodotti, e perché indirettamente producono vantaggi per l’ambiente: i prodotti della filiera corta sono detti "a chilometro zero” perché le distanze tra produzione e vendita sono ridottissime e così anche le emissioni di anidride carbonica. «In una fase così tormentata per la nostra agricoltura, in cui settori trainanti, dalla cerealicoltura alla viticoltura vivono fasi difficili, la filiera corta mostra di avere una straordinaria capacità espansiva», ha detto la direttrice dell’Arsia Maria Grazia Mammuccini, che ha coordinato i lavori del forum. «Ma come avviene tutte le volte che vi è una crescita così repentina, occorre ora dotarsi di strumenti appropriati per armonizzare lo sviluppo; così oggi si sono discusse una serie di tematiche, legate alla fiscalità, all’organizzazione dei mercati, ai prezzi, che sono venute sul tappeto proprio in conseguenza di questo salto in avanti del settore. Siamo consapevoli che la filiera corta non è una panacea per l’agricoltura, ma di certo una di quelle risorse di economia locale che, insieme per esempio alle agrienergie, possono consentire all’agricoltore, in maniera sostenibile, di recuperare preziose fonti di reddito». La scelta di Montevarchi per l’iniziativa non è stata casuale. Qui è partito il primo progetto pilota per il varo di un mercato contadino, qui da quasi due anni esiste la prima esperienza di uno spaccio collettivo, “Tuttiigiorni” nel quale quotidianamente oltre 70 produttori della zona portano le loro prelibatezze. E i risultati di Tuttiigiorni (90. 000 euro medie di incasso mensile, trend in costante crescita, 8. 000 consumatori già fidelizzati) dimostrano la forza dell’iniziativa e stimolano l’intero comparto. . |
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