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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Ottobre 2006
 
   
  «GOLA MATER AMATISSIMA» VINCE IL BANCARELLA CUCINA

 
   
   Pontremoli - Il libro “Gola Mater Amatissima” di Ida Li Vigni e Paolo Aldo Rossi (De Ferrari) ha vinto con 33 voti la prima edizione del Bancarella Cucina svoltosi il 23 Ottobre 2006 . Dopo un avvincente testa a testa ha battuto “L’amore goloso” di Roberta Schira e Alfonso Signorini (Ponte delle Grazie). Di seguito si sono classificati a pari merito con 15 preferenze “Muscoli, storie e ricette di cozze…” di Salvatore Marchese (Res) e “Teatro e maccheroni” di Elio Palombi (Grimaldi). In fondo alla graduatoria con 5 voti “La piadina romagnola tradizionale” di Graziano Pozzetto (Panozzo). Un grande successo per il premio, nato grazie alla cooperazione fra l’Accademia Italiana della Cucina e la Fondazione Città del Libro per valorizzare civiltà e cultura della tavola e per divulgare e promuovere il ricco patrimonio enogastronomico che da sempre caratterizza il nostro paese E’ stato un pool di giudici formato da accademici, giornalisti specializzati in enogastronomia e da librai a giudicare i cinque volumi finalisti. La cerimonia di proclamazione, presentata dall’enogastronomo Edoardo Raspelli, si è svolta ieri pomeriggio al Teatro della Rosa davanti ad una gremita platea di pubblico. Erano presenti il segretario nazionale dell’Accademia italiana della cucina Severino Sani e i delegati di trenta regioni italiane A premiare gli autori del libro vincitore è stato il Prefetto di Massa Carrara Carlo Striccoli. “Gola Mater Amatissima” fa la storia dell’ alimentazione e dell’ arte culinaria dall´età tardo-classica a quella medievale. Accanto alla riproduzione di numerose ricette tratte dalle fonti documentate dell´epoca, ricostruisce anche la controversa storia dell´idea di "gola", da ostentazione di lusso a vizio capitale, da puro piacere di stare a tavola a trasgressione sociale. Prima della proclamazione del libro vincitore della prima edizione del bancarella Cucina è stato consegnato alla giornalista Elena Spagnol il premio dedicato alla memoria di Baldassarre Molossi, già direttore della Gazzetta di Parma. Gli altri libri segnalati per questo evento erano “Crudo” di Lyndsay e Patrick Mikanowsky (Fabbri Editori),” Il giro del mondo in 80 piatti” di Giorgio Parola e Grazia Schenone (Edizioni Gribaudo) e “Avanzi di galera” di Renato Vallanzasca (Edizione Datanova). La kermesse di tre giorni è arrivata all’epilogo finale dopo l’avvio di venerdì scorso in Piazza della Repubblica con l’ inaugurazione della Fiera dei libri di cucina regionale, presa d’assalto dai buongustai e la vetrina di tutti i libri finalisti proseguita nella giornata di sabato. Ieri mattina si è svolto il gemellaggio della Comunità Montana della Lunigiana con la Comunità Montana della Val Pellice. Dopo il saluto dei Presidenti delle due Comunità Loris Rossetti e Claudio Bertalot ha preso il via una tavola rotonda presieduta da Vittorio Marcelli, assessore all’agricoltura della Comunità Montana della Lunigiana. Nel corso della manifestazione sono stati premiati anche i temi del concorso lanciato dalla Montana sul tema “La ricetta della nonna”. Sono risultati vincitori Emanuele Giuliano della “Ferrari” di Pontremoli e Camilla Bellacci della “Cocchi” di Licciana. Natalino Benacci. Di Cosa Parla Il Libro "Gola, mater amatissima. Alimentazione e arte culinaria dall´età tardo- classica a quella medievale" di Ida Li Vigni e Paolo Aldo Rossi, De Ferrari Editore, pagine 343, Euro 32 L’opera si propone di dare un quadro il più possibile esaustivo della realtà alimentare e culinaria che ha contraddistinto la nostra cultura dall’età tardo classica a quella medievale. L’intento è stato quello da un lato di mostrare il legame, pur nelle molte differenze, fra arte culinaria romana e cucina medievale, al di là del luogo ricorrente che sancisce una netta frattura fra il De re coquinaria di Apicio (al più fine del Iv e inzio V secolo d. C. ) e i ricettari medievali, dall’altro di disegnare gli scenari produttivi, sociali e culturali che si delineano dietro la nascita dell’arte culinaria, sfatando al contempo alcuni luoghi comuni duri a morire (ad esempio l´idea delle spezie usate come conservanti, o quella relativa alla tarda introduzione della forchetta. ). Così, accanto alla riproduzione di numerose ricette tratte dalle fonti documentate dell’epoca, si è voluto ricostruire non solo i modelli produttivi e alimentari, ma la controversa storia dell’idea di “gola”, nel suo passaggio da ostentazione di lusso a vizio capitale, da puro piacere di stare a tavola a trasgressione sociale, il tutto attraverso una ricca documentazione letteraria. Ne è nato un affresco, sicuramente suscettibile di ulteriori ampliamenti e integrazioni, che si sforza di far rivivere, attraverso il racconto di quello che è sicuramente uno dei piaceri più gratificanti della vita, il vissuto quotidiano del passato, celebrando le liturgie della mensa, siano esse quelle mortificate dei monaci, quelle più rozze della gente comune o quelle sontuose dei signori. Note Sugli Autori Ida Li Vigni - Docente di Lettere presso il Liceo Artistico “Paul Klee” e Cultore della Materia presso la Cattedra di Storia del Pensiero Scientifico dell’Università degli Studi di Genova, si occupa di storia del pensiero medico. Paolo Aldo Rossi - Professore ordinario di Storia del Pensiero Scientifico e di Storia del Pensiero medico e biologico presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Genova, si occupa di epistemologia e storia delle scienze empiriche, storico-sociali e di storia della medicina. -- .  
   
 

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