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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Ottobre 2009 |
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PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE FEDERMACCHINE IN AUDIZIONE A MONTECITORIO LA RICETTA PER SUPERARE LA CRISI: COORDINAMENTO CENTRALE PER LE FIERE INTERNAZIONALI, ROTTAMAZIONE MACCHINARI OBSOLETI E MOMENTANEA SOSPENSIONE DI BASILEA 2
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Cinisello Balsamo, 20 ottobre 2009 – La X Commissione parlamentare Attività Produttive ha convocato, il 15 ottobre in audizione Alberto Maria Sacchi e Giancarlo Losma, rispettivamente presidente e vicepresidente Federmacchine, nell’ambito dell’indagine conoscitiva “Situazione e prospettive del sistema industriale e manifatturiero italiano in relazione alla crisi dell´economia internazionale”. I rappresentanti Federmacchine, la federazione delle imprese italiane costruttrici di beni strumentali, hanno illustrato alla commissione gli effetti prodotti dalla crisi economica sul comparto e richiesto l’attuazione di misure finalizzate a sostenere le imprese e tutelare l’intero sistema industriale, in particolare: incentivi alla rottamazione dei macchinari obsoleti, momentanea sospensione dei parametri di Basilea 2 e introduzione di un sistema di coordinamento nazionale volto a regolamentare l’attività fieristica delle manifestazioni internazionali che si svolgono in Italia. Colonna portante del manifatturiero fiore all’occhiello dell’economia nazionale, il comparto dei beni strumentali riveste un ruolo strategico per garantire competitività al sistema industriale nazionale e, con un saldo positivo che nel 2008 ha sfiorato i 20 miliardi di euro, è uno dei pochi in grado di apportare un contributo positivo alla bilancia commerciale del paese. Le stime relative all’impatto della crisi economica sull’industria dei beni strumentali delineano, però, un quadro allarmante per il 2009. Le consegne dei costruttori italiani sul mercato interno, nonostante l’importante contributo alla ripresa dei consumi imputabile alla Tremonti-ter, registreranno infatti una contrazione del 42,5% rispetto all’anno precedente, una diminuzione mai registrata prima d’ora che trova parziale riscontro nei dati relativi alle esportazioni, che hanno subito però un crollo meno violento. Eccezionalità e violenza della crisi rendono imprescindibile l’adozione di misure in grado di sostenere il comparto, senza il cui apporto l’Italia perderebbe competitività proprio nei settori fondanti dell’economia nazionale. In primo luogo, per consentire alle banche di erogare il credito indispensabile a dare nuova linfa al sistema economico, è necessario allentare o sospendere temporaneamente il sistema di valutazione del rating imposto da Basilea 2. Federmacchine non intende assolutamente mettere in discussione il sistema proposto da Basilea 2, chiede piuttosto che il metodo di valutazione integri le risultanze dei modelli di rating con le informazioni qualitative relative a impresa e settore di appartenenza, abbinando così alla pura valutazione dei dati di bilancio quella relativa alla capacità di business. Per sostenere gli investimenti in mezzi in mezzi di produzione, al momento congelati dalla crisi, Federmacchine ha inoltre chiesto alle istituzioni di intervenire con provvedimenti a sostegno della domanda. L’introduzione di un sistema di incentivi alla rottamazione, in particolare, innescherebbe un circolo virtuoso, incentivando le imprese a rinnovare i propri impianti e garantendo al sistema industriale un livello di aggiornamento tecnologico adeguato a competere e sul panorama internazionale. I rappresentanti di Federmacchine hanno infine presentato alla Commissione una proposta di regolamentazione delle manifestazioni espositive di settore, la cui proliferazione sul territorio nazionale sta danneggiando le imprese, costrette a disperdere le risorse o a sostenere costi aggiuntivi, e compromettendo il valore dello strumento fiera, la cui efficacia diminuisce a causa di una eccessiva frammentazione delle manifestazioni. Un simile contesto rende indispensabile la stesura di un regolamento uniforme per le fiere internazionali, iniziando col definire i requisiti necessari per avere tale qualifica e, di conseguenza, per beneficiare del finanziamento per la promozione all’estero degli eventi. È inoltre necessaria l’adozione di un coordinamento nazionale delle manifestazioni fieristiche internazionali: ogni settore dovrebbe individuare la fiera internazionale di riferimento, inserendola nell’accordo di settore stipulato tra ministero dello Sviluppo economico e associazione di categoria. In seguito, una regia centralizzata dovrebbe definire il calendario delle mostre, evitando sovrapposizioni e tutelando le fiere di riferimento per ciascun settore, impedendo la programmazione di manifestazioni locali concorrenti nei mesi precedenti e successivi l’evento. Nel corso dell’audizione sono state inoltre trattate le tematiche connesse alla globalizzazione dei mercati. Revisione dei parametri di Basilea 2 e rottamazione dei macchinari obsoleti, in particolare, sono provvedimenti che dovrebbero essere adottati su base comunitaria per incrementare la loro efficacia. Allo stesso modo, la scarsa presenza delle banche italiane sui mercati esteri non facilita certo la vendita di macchinari oltre i confini nazionali, le imprese si vedono infatti costrette a rivolgersi a istituti di credito stranieri, con forte aggravio di costi e difficoltà. Federmacchine ha infine chiesto alle istituzioni un ulteriore sforzo a sostegno dell’attività di export: il sistema paese deve attrezzarsi per seguire le imprese italiane che, mediante l’adozione di una strategia di vendita ben strutturata e pianificata, esprimano il desiderio di aprire a mercati lontani e difficili. . |
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