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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Ottobre 2009
 
   
  ISTRUZIONE: PRECARI DELLA SCUOLA DA G.R. BANDO A SOSTEGNO DEL SISTEMA SCOLASTICO REGIONALE DELL’ UMBRIA

 
   
   Perugia, 21 ottobre 2009 - Sostenere le istituzioni scolastiche dell’Umbria con progetti per il potenziamento dell’offerta di istruzione e formazione, e che utilizzino i precari espulsi dal mondo della scuola a seguito della riforma Gelmini. E’ quanto si propone la Giunta regionale dell’Umbria che, su proposta dell’assessore all’istruzione Maria Prodi, sta elaborando un apposito bando rivolto alle autonomie scolastiche e diretto a supportare la qualità del sistema educativo regionale. Un “tavolo”, da istituire tra Regione Umbria e Ufficio scolastico regionale, darà il contributo tecnico necessario ad individuare le misure da attivare. “I provvedimenti assunti dal governo nazionale – ha ricordato Maria Prodi – hanno messo in ginocchio il mondo dell’istruzione. Solo in Umbria c’è stato un taglio agli organici di 623 persone, tra docenti e personale Ata, che hanno visto contrarsi le possibilità di inserimento dei precari e prodotto situazioni di disagio per alunni e famiglie. Per sfuggire alle conseguenze delle proprie decisioni il governo ha emesso un decreto che non aggiunge un euro a favore dei precari non riconfermati, attribuisce loro gli ammortizzatori cui aveva già comunque diritto, rimanda il problema occupazionale alle regioni. Ribadendo la necessità che ognuno si assuma le proprie responsabilità la Regione Umbria ha deciso di farsi carico di alcune debolezze che questi interventi hanno prodotto nella scuola umbra affiancando le scuole con interventi volti a rafforzare il sistema dell´istruzione. Il bando, per il quale la Regione stanzia 450 mila euro di risorse proprie, sarà principalmente rivolto a progetti finalizzati ad aumentare il livello quantitativo e qualitativo dell’orientamento scolastico e professionale; all’inserimento degli studenti stranieri e a favorire la coesione sociale nel territorio di riferimento; alla valorizzazione ed alla diffusione delle diverse forme di collegamento con il mondo del lavoro e all’integrazione dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro; all’inserimento e accompagnamento degli studenti con disabilità e rischio di marginalità sociale; al rafforzamento dell’insegnamento dell’informatica “open source” e delle nuove tecnologie, della matematica e delle scienze nella scuola e nella formazione; a favorire l’innovazione scolastica ed a migliorare la qualità dell’offerta scolastica anche attraverso la formazione del personale della scuola; alla promozione dei processi delle competenze di base anche degli adulti. La Regione condivide infine le preoccupazioni più volte espresse dai Dirigenti scolastici dell’Umbria e recentemente manifestate pubblicamente rispetto alla difficoltà di garantire il mantenimento perfino dei servizi di ordinaria amministrazione, a causa delle inadeguate risorse per il funzionamento delle scuole e per le supplenze. .  
   
 

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