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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Ottobre 2009
 
   
  LA REGIONE DESIGNA CLAUDIO ROSSO ALLA PRESIDENZA DEL CEPV (AREV) IL PRIMO PIEMONTESE A GUIDARE L´ORGANISMO EUROPEO CONSULTIVO SUL VINO

 
   
   Il piemontese Claudio Rosso, su designazione della Regione Piemonte, è stato eletto all’unanimità Presidente del Consiglio Europeo Professionale del Vino (Cepv), l’organismo che rappresenta la componente professionale nell’ambito dell’Assemblea delle Regioni Europee del Vino (Arev) cui aderiscono 70 realtà di vari Paesi – dalle Azzorre al Mar Nero – e che costituisce una sorta di “Parlamento europeo della vite e del vino”, con funzioni consultive nei confronti del Parlamento e della Commissione Europea. La nomina è avvenuta nei giorni scorsi a margine del Salone “Viteff” di Epernay (Francia). All’interno dell’Arev (Assemblée des Régions Européennes Viticoles), la cui presidenza è in questo momento ricoperta da Jean-paul Bachy, Presidente della Regione Champagne-ardenne, è costituito il Cepv (Consiglio Europeo Professionale del Vino), come organismo di rappresentanza interprofessionale. La Regione Piemonte è da anni fortemente attiva all’interno dell’organismo europeo ed è riuscita ora ad avere un proprio rappresentante (il primo piemontese e il primo italiano) alla presidenza del Cepv. Claudio Rosso, che già presiede il Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero, assume automaticamente anche la carica di Vice-presidente dell’Arev. “La nomina di Claudio Rosso alla presidenza di un organismo interprofessionale europeo di riferimento per il settore viticolo – afferma l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco – è una testimonianza del grande impegno che il Piemonte ha esercitato in questo ambito negli anni e un riconoscimento, oltre che alle capacità di Rosso, all’eccellenza e alla rilevanza della nostra regione per le politiche del vino e della vite in Europa. Mi auguro che si possa ora lavorare sulle cruciali sfide che ci attendono, dall’attuazione della riforma dell’Ocm vino, alla certificazione dei vini, alle esigenze di semplificazione burocratica per il settore. ” .  
   
 

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