|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Ottobre 2009 |
|
|
|
|
|
LE NUOVE POLITICHE EUROPEE PER L’ENERGIA E IL CLIMA
|
|
|
|
|
|
Roma, 26 ottobre 2009 – Se ne parla oggi alle ore 10. 30 presso la Sala delle Bandiere del Parlamento europeo in via Quattro Novembre 149. Con chi? Con ospiti di altissimo livello quali il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, il Presidente dell´Autorità per l´energia elettrica e il gas Alessandro Ortis, Carlo Andrea Bollino, professore di Economia politica all´Università degli Studi di Perugia e il Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Carlo Corazza. I saluti iniziali saranno di Clara Albani, Direttore dell´Ufficio per l´Italia del Parlamento europeo, e Lucio Battistotti, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Modera la tavola rotonda il giornalista Giampiero Gramaglia. Sarà un´occasione per approfondire i temi legati all´azione per il clima ispirati dalla Commissione e adottati dai 27 Stati membri all´indomani del Consiglio Ambiente e alla vigilia della Conferenza delle parti di Copenaghen (Cop 15). Nell´ambito di questo importante negoziato che mira a trovare l´accordo sul quadro di impegni che dovrebbe sostituire il Protocollo di Kyoto, l’Ue sta puntando ad un patto ambizioso e di ampia portata per evitare che il surriscaldamento planetario raggiunga i livelli pericolosi prospettati dalla comunità scientifica, vale a dire un aumento della temperatura di oltre 2°C rispetto alla situazione preindustriale. I dati scientifici rivelano che, per rimanere entro questa soglia, i Paesi industrializzati dovranno ridurre le proprie emissioni di gas serra del 25-40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, mentre entro lo stesso anno i Paesi in via di sviluppo si vedranno costretti a limitare la rapida crescita delle proprie emissioni a circa il 15-30% rispetto alla situazione attuale. È necessario che le emissioni a livello mondiale raggiungano il picco massimo prima del 2020 e che si riducano poi di almeno il 50% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050. L’ue ha dimostrato di essere all’avanguardia in questa battaglia impegnandosi unilateralmente a ridurre entro il 2020 di almeno il 20% le proprie emissioni rispetto ai livelli del 1990 e, per raggiungere l’obiettivo fissato, sta attuando il pacchetto legislativo su clima e energia accompagnato da un programma di misure per l’efficienza energetica. Si è inoltre impegnata ad abbattere le emissioni del 30% se altri Paesi industrializzati accetteranno di realizzare riduzioni comparabili e se i Paesi in via di sviluppo più avanzati economicamente daranno un contributo adeguato all’accordo. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|