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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Novembre 2009
 
   
  L’ARTE DI VESTIRE DI ILARIA NISTRI

 
   
  Una sofisticata energia attraversa la collezione Ilaria Nistri per la P-e 2010. E’ punk nella supremazia del nero percorso da lampi di colore. Ribelle nelle superfici mosse delle stampe. Quasi pitture metafisiche di un mondo immaginifico, ricreano illusioni animalier grazie a retinature metalliche impresse sul tessuto. O giocano con l’eterno binomio bianco/nero, positivo/negativo, bene e male nella sua traduzione simbolica, che negli abiti diventa un contrapporsi di pannelli di tessuto, allo stesso tempo uniti in una apparenza bicolore. Stampe che escono dai ristretti limiti della trama e dell’ordito, e contaminano anche alcuni pezzi in pelle della collezione: su chiodi e maxi-gilet elementi metallici e piccoli pezzi in vetro si ricompongono a disegnare squame di rettile in versione couture. Eccessi sostenibili perché estremamente sofisticati, che trovano l’equilibrio grazie alla semplicità delle forme. In un rincorrersi di sovrapposizioni e intrecci, abiti, top e camice scivolano sul corpo e si modellano sulle sue curvature grazie a coulisse e fusciacche. Nei drappeggi morbidi che si creano, tutta la nobiltà dei materiali utilizzati: seta, georgette, cupro lino, cotone e jersey sono sapientemente trattati alla ricerca di effetti fluidi e di una seduzione sfuggente e, per questo, ancora più efficace. L’ampiezza di tessuto di questi capi si ricompone nella figura grazie a pantaloni slim, di seta, jersey o garza: leggings scivolosi, trasparenti o a effetto metallico. Pantaloni morbidi, con un retrogusto orientale e rigorosamente fermati in vita da coulisse, l’altra alternativa in collezione. Dettagli hippy, come sinonimo di libertà: si dissolvono le imposizioni, le chiusure che sembrano racchiudere il corpo piuttosto che avvolgerlo. Via i bottoni su abiti e giacche, soppiantati da lunghi nastri in pelle o tessuto da attorcigliare in soluzioni su misura. Le zip non spariscono dai capospalla. Anzi si moltiplicano su maniche, spalle e revers ma sono libere di scorrere su se stesse, di aprirsi e chiudersi a creare infinite soluzioni e proporzioni. La maglieria è un capitolo a parte, non semplice pendant dei capi importanti ma motivo centrale della collezione. Fili di pelle cotone e lino, lavorati a mano, creano composizioni complesse di punti, talvolta retrò. Il climax è nell’ unione di leggerezze diverse, che danno origine a sorprendenti dégradé o a disegni rubati alle stampe in collezione. I colori della prossima P-e sono il pietra, il bianco, il polvere e il nero. Ma come elettricità, energia allo stato puro sono percorsi da brividi fluò, in blu elettrico e giallo. .  
   
 

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