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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Novembre 2009
 
   
  MORTI SUL LAVORO, VENETO: “APPROVATO ANCHE PER 2009 FONDO SOLIDARIETA’ 500 MILA € PER FAMIGLIE LAVORATORI/ICI; UNICA ESPERIENZA A LIVELLO NAZIONALE”

 
   
  Venezia, 11 novembre 2009 - “Un aiuto tangibile alle famiglie dei lavoratori morti sui luoghi di lavoro in Veneto (secondo l’ultimo rapporto ufficiale Inail, sono stati 116 nel 2007) e un forte richiamo all’applicazione e al rispetto delle norme di sicurezza previste dalla legislazione italiana. E’ l’unica esperienza a livello nazionale e ancora una volta proviene dal Veneto”. Lo afferma l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi in relazione alla deliberazione approvata ieri dalla giunta veneta che ha deliberato per il 2009 un fondo di 500 mila euro a favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti a causa d’ incidenti nei luoghi di lavoro. Il provvedimento è previsto dall’ articolo n. 23 della legge regionale n. 1 del 27 febbraio 2008 e dalla successiva deliberazione n. 2412 del 2008 che ha stabilito i criteri e le modalità di assegnazione ed erogazione di tale sostegno. L’atto approvato oggi riguarda gli eventi mortali avvenuti dall’1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2009; i familiari possono accedere al Fondo di solidarietà presentando domanda all’Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia, dell’Azienda Ulss n. 3 di Bassano del Grappa, entro il 30 aprile 2010. “Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro - spiega l’Assessore - è sempre, purtroppo, alla ribalta”. I dati dell’Inail evidenziano che vi sono state 1280 morti per infortunio nel 2005, 1341 nel 2006, 1170 nel 2007. A livello regionale, il Rapporto Annuale Regionale 2007 dell’istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro, mette in luce che, in quell’anno, gli infortuni complessivi in Veneto sono diminuiti, seppur lievemente, rispetto all´anno precedente, passando da 113. 438 a 109. 915, con un decremento del 3,1%. Sono invece rimasti inalterati i casi mortali passati dai 117 del 2006, ai 116 del 2007. “Con quest’ intervento di solidarietà e attenzione concreta – prosegue Valdegamberi – assicuriamo una prima forma di sostegno alle famiglie colpite da tali improvvisi e drammatici eventi, che spesso si trovano a fronteggiare, oltre al dolore privato e al disorientamento sociale, anche una situazione di emergenza economica. Il sociale, a differenza di quanto si può pensare - ha affermato l’assessore regionale - centra molto con il tema della Sicurezza sul lavoro. Infatti, quando si presenta un infortunio che può portare ad invalidità permanenti o temporanee o anche la morte la prima a farne le spese è la famiglia ma anche le istituzioni che devono fornire un supporto sociale adeguato di prima risposta perché con l’incidente sul lavoro viene spesso a mancare il reddito basilare per la famiglia con la destabilizzazione conseguente di tutto il nucleo familiare. La prevenzione ha quindi un peso notevole perché, in mancanza di questa, è la rete dei servizi socio-sanitari a dover affrontare i problemi. ”. Per l’anno 2008 sono pervenute 65 domande: 13 risultavano non sono state ammissibili sulla base dei criteri previsti nella Dgr 2412/08, mentre le rimanti 42 hanno potuto fruire del sostegno economico. Si ricorda che il provvedimento prevede che siano destinatari del Fondo di solidarietà in via prioritaria il coniuge e i figli, residenti nella regione Veneto, della lavoratrice e/o del lavoratore deceduti in conseguenza a infortunio sul lavoro e residenti nella regione del Veneto al momento della morte, con reddito Isee fino a 50 mila euro. In assenza di questi destinatari, la domanda può essere presentata anche dal genitore, dal fratello o dalla sorella se conviventi e a carico della lavoratrice e/o del lavoratore deceduto nel momento della morte. Nel caso in cui il destinatario sia minore di età o interdetto, la domanda va presentata in nome e per suo conto dalla persona che ne esercita la potestà o la tutela. Al nucleo familiare, individuato secondo i criteri indicati dal presente provvedimento, è destinato un contributo una tantum ammontante a € 5. 000 che sarà incrementato di € 1. 000 per ogni figlio minorenne, o di età compresa fra i 18 e i 25 anni se studente, o di età superiore ai 18 anni se certificato disabile a partire da una percentuale minima del 75%, in su. L’istruttoria delle domande, i relativi adempimenti e la liquidazione dei contributi saranno a cura dell’Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia, affidato all’Azienda Ulss n. 3 di Bassano del Grappa; la quale provvederà ad inoltrare semestralmente rendicontazione dell’attività sostenuta e degli importi erogati. In caso di superamento della disponibilità finanziaria assegnata, le domande non soddisfatte, saranno inserite in una graduatoria, formulata attribuendo la priorità nel finanziamento dell’anno successivo. .  
   
 

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