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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Novembre 2009
 
   
  QUOTE LATTE: LA PROVINCIA DI TORINO CHIEDE A PARLAMENTO, GOVERNO, U.E. E REGIONE PIEMONTE DI PREMIARE GLI ALLEVATORI CORRETTI

 
   
  L’annosa questione delle quote latte ed i provvedimenti emanati nei mesi scorsi dal Governo sono riapprodati l’altro ieri pomeriggio in Consiglio Provinciale. L’assemblea ha discusso un ordine del giorno, illustrato dalla Consigliera Silvia Fregolent (Pd) e predisposto dall’Assessorato all’Agricoltura e Montagna di concerto con le associazioni agricole, con il quale si chiede al Parlamento lo stralcio dell’articolo 18 del Decreto Legge 135 del 25 settembre 2009, per una manifesta disparità di trattamento tra produttori. A Camera e Senato il Consiglio Provinciale chiede inoltre di impegnare il Governo a disporre la puntuale e tempestiva applicazione della legge 33 del 2009, nella parte in cui prevede la revoca delle quote assegnate ai produttori che non hanno provveduto a regolarizzare la propria posizione debitoria. L’ordine del giorno chiede infine al Parlamento una sollecita applicazione delle misure a favore del settore lattiero-caseario deliberate recentemente dalla Commissione Europea. Il documento approvato in serata dall’assemblea di piazza Castello è inoltre rivolto al Governo e all’A. G. E. A. Affinché sollecitino la Commissione Europea a disporre la ripartizione dell’importo relativo alla sesta rata, in scadenza a fine anno, sulle 8 rate rimanenti. Infine il Consiglio Provinciale chiede alla Regione Piemonte di attivare tutte le iniziative utili al raggiungimento di un accordo sul prezzo del latte alla stalla. “L’ordine del giorno discusso e approvato ieri sera in aula, - spiega l’Assessore provinciale all’Agricoltura e Montagna, Balagna - fa seguito ad un precedente documento, approvato il 17 febbraio scorso dal Consiglio Provinciale, con il quale si ribadiva che la ripartizione a livello nazionale della quota latte aggiuntiva, ottenuta dall’Italia in sede comunitaria, avrebbe dovuto essere effettuata tutelando gli allevatori italiani rispettosi delle regole; cosa che non è avvenuta, in quanto tale quantitativo è stato assegnato in gran parte alle aziende che hanno ignorato i limiti di produzione. La maggior parte delle aziende assegnatarie al momento non ha presentato la richiesta di rateizzazione del debito relativo al super-prelievo, cioè alle multe comminate per lo splafonamento delle quote”. “Nell’attuale situazione, - precisa Balagna - per effetto dell’articolo 18 del Decreto-legge 135, si rischia una disparità di trattamento a danno degli allevatori corretti, che continueranno a pagare l’intero ammontare del prelievo; tutto questo per favorire una minoranza di produttori che non osservano le regole, i quali verseranno solo il 5% del dovuto entro il livello della soglia produttiva 2007/2008“. Secondo l’Assessore Balagna “è necessario intervenire, perché il settore lattiero-caseario sta attraversando una profonda crisi, dovuta al crollo del prezzo del latte alla stalla. Non possiamo assistere a braccia conserte alla decimazione delle aziende agricole produttrici solo perché la media europea del prezzo alla stalla è scesa a 24 centesimi al litro”. “Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto in Consiglio – sottolinea l’Assessore provinciale all’Agricoltura e Montagna - L’ordine del giorno è stato accolto positivamente da tutte le forze politiche presenti nell’assemblea. Ad eccezione della votazione sull’articolo 18, avvenuta a maggioranza, la restante parte dell’ordine del giorno è avvenuta aIl’unanimità”. Il Consiglio Provinciale ha inoltre approvato una mozione di carattere generale sul settore lattiero-caseario, che sollecita i livelli Istituzionali superiori ad intervenire a sostegno del comparto. “Auspico che tali Istituzioni valutino attentamente la posizione assunta dal Consiglio” conclude Balagna. .  
   
 

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