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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Ottobre 2006 |
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LA CITTÀ EUROPEA E IL MANIFESTO DI VENTOTENE AL SECONDO INCONTRO DE L’OCCIDENTE NEL LABIRINTO A FORLÌ IL 27 OTTOBRE GIORGIO ANSELMI, ANDREA MANZELLA, ANDREA PANZAVOLTA, PIERANGELO SCHIERA
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Forlì, 26 ottobre 2006 - E’ con la “città europea” l’incontro proposto dal secondo appuntamento del ciclo “L’occidente nel labirinto: la polis da riconquistare”, organizzato dal Circolo Acli “Lamberto Valli” unitamente al Gruppo Onlus Sei Sadurano. Venerdì 27 ottobre alle 21, all’Auditorium della Cassa dei Risparmi di Forlì il tema della serata sarà infatti «La Città Europea: il Manifesto di Ventotene e la pax europea»; ne saranno relatori Giorgio Anselmi, Andrea Manzella, Andrea Panzavolta, Pierangelo Schiera. Verranno proposte letture da Albert Camus, Vittorio Foa, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli. Nel 1941, quando il secondo conflitto mondiale sembrava ancora destinato ad essere vinto dalle forze dell’Asse, tre menti illuminate del panorama italiano, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni (ai quali si unì, poi, Ursula Hirschmann) confinati sull’isola di Ventotene, stesero l’omonimo “Manifesto” tracciando le linee guida di quella che sarebbe divenuta la “Carta” dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Fonte ispiratrice del documento fu un libro scritto da “Junius”, pseudonimo usato da Luigi Einaudi, pubblicato vent’anni prima. Nel documento era sottolineato come i principi alla base della Società delle Nazioni in seguito alla prima guerra mondiale si fossero persi lasciando spazio al nazionalsocialismo imperialista; come gli ordinamenti democratici si fossero svuotati del loro senso e sostituiti da plutocrati e monopolisti; come lo spirito critico scientifico fosse stato spodestato da nuove fedi materialistiche. I tre intellettuali previdero la caduta dei poteri totalitari e auspicarono che dopo le esperienze traumatiche della prima metà del Novecento, i popoli sarebbero riusciti a sfuggire alle subdole manovre delle élites conservatrici dando vita ad una forza sovranazionale europea che avrebbe redistribuito le ricchezze sotto la guida di un governo espresso da elezioni a suffragio universale. L’ordinamento di questa forza si sarebbe basato su una “terza via” economico-politica che avrebbe evitato gli errori di capitalismo e comunismo e che avrebbe permesso all’ordinamento democratico e all’autodeterminazione dei popoli di assumere un valore concreto. L’incontro fornirà spunti di riflessione partendo da quelle vicende. L’occidente nel Labirinto è organizzato in collaborazione con la Fondazione “Roberto Ruffilli”, il Centro Ecumenico della Diocesi di Forlì-bertinoro, la Chiesa Avventista del 7° giorno, il Cinema “Saffi” d’essai, con il sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, della Provincia di Forlì Cesena, del Comune di Forlì, la Cna Forlì-cesena, il Teatro della Pace, il Centro Turbo, Romagna Acque. . |
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