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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Ottobre 2006
 
   
  APPROVATO UNO STUDIO DEL BACINO IDROGRAFICO DEL PIAVE

 
   
  Venezia, 26 ottobre 2006 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’Assessore all’Ambiente, Giancarlo Conta, l’esecuzione di attività di studio e indagine nel bacino idrografico del Piave. Con questo provvedimento, finalizzato alla difesa e valorizzazione del fiume,. Si amplia la serie di iniziative volte al riordino morfologico, al miglioramento delle condizioni di sicurezza e al riequilibrio nell’uso della risorsa idrica di uno dei grandi fiumi veneti. A tale proposito, si ricordano le due precedenti iniziative più significative, la prima delle quali ha riguardato l’assetto del tratto terminale del fiume tra Ponte di Piave e l’area di foce, che ha visto lo sviluppato di un progetto per l’ottimizzazione delle capacità di deflusso delle piene e per la manutenzione e il recupero – anche ambientale – dell’alveo fluviale. La seconda riguarda, invece, l’individuazioni di aree che ottimizzino le possibilità di stoccaggio e di uso della risorsa idrica, principalmente ai fini irrigui, ma anche con favorevoli conseguenze sulla gestione dei livelli dei laghi montani, oltre che per la riduzione dei colmi di piena. “Con questo provvedimento – precisa l’Assessore Conta - si prende in esame il tratto di fiume che sale da Nervesa fino a Soverzene, nel cuore quindi del bacino idrografico, in tratti che interessano l’Alto Trevigiano, il Feltrino e la Val Belluna. Qui si prevede di formulare progetti “quadro” per il recupero morfologico del fiume da attuare con interventi specifici e mirati, da realizzare anche grazie alla monetizzazione del materiale presente in alveo, ove questo fosse di ostacolo o di limite al corretto assetto planoaltimetrico del fiume e non fosse utilmente utilizzabile nei tratti di alveo adiacenti. Il problema della “regimazione” del fiume è stato ripetutamente portato in evidenza sia dai tecnici, sia anche da molti amministratori locali, che in più occasioni, in concomitanza con fenomeni di morbida e di piena, hanno fatto rilevare la presenza di tratti sovralluvionati, dove il deposito di materiale inerte rappresenta ormai una condizione patologica e pericolosa per l’equilibrio morfodinamico del corso d’acqua. Gli studi avviati intendono quindi garantire la massima correttezza scientifica e metodologica alle iniziative regionali, assicurando un bagaglio di conoscenze e indagini tali da dare certezza alle successive scelte di intervento. Per il prossimo futuro – annuncia in conclusione Conta – è previsto un ulteriore provvedimento per l’assetto della foce, con il quale, d’intesa con gli enti locali interessati, si completerà un’azione coordinata nel dare risposte alle principali problematiche del fiume”. .  
   
 

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